Problemi al traffico aereo in Europa 28 agosto


Riporto con una certa fatica, perchè ho la vista velata dalle lagrime che scendono copiose


Voli cancellati per colpa del «bug» britannico: «Le mie 20 ore di attesa di ritorno da Budapest: passeggeri...



Il nostro giornalista bloccato in Ungheria dopo i Mondiali di atletica leggera: 20 ore di ritardo e il dubbio di dove dormire la notte, come recuperare i bagagli, come lavarsi
Il volo è in orario, l’imbarco immediato: che bello. Alle 18 e 15 di lunedì il W62341 di Wizzair, una delle più grandi low cost europee, che lunedì alle 18 e 40 era programmato da Budapest a Roma Fiumicino stava già esaurendo la fila all’imbarco. L’Airbus 320Neo si riempiva di italiani in vacanza nella capitale ungherese ma anche di atleti, tecnici e giornalisti di ritorno dal Mondiali di atletica leggera. Ma - quasi esaurita la fila del passeggeri priority - le hostess di terra hanno improvvisamente interrotto le operazioni e dopo dieci minuti lanciato un annuncio che pareva uno scherzo: «Il volo per Fiumicino subirà un ritardo, il decollo è previsto alle 14 e 40». Le 14 e 40 di quando? Di martedì, salvo ulteriori ritardi.
I passeggeri (200) sono ammutoliti, chi non capiva l’inglese o l’ungherese chiedeva aiuto, chi lo capiva non credeva alle proprie orecchie. Capannello attorno al personale, tre ragazzi spaesati e impauriti ma cortesi. Che sta succedendo? Un problema all’aereo? Il maltempo che imperversa sull’Italia? No, «l’aereo è regolarmente parcheggiato fuori, l’equipaggio c’è e il ritardo non dipende da noi, spiegano cortesi le hostess». Colpa del caos del traffico aereo in Europa, di quel «bug» che ha fatto impazzire i voli in Gran Bretagna.
A questo punto scattano le domande più urgenti. Che si fa fino a domani, dove si dorme e mangia? Le hostess, all’apice dell’imbarazzo, spiegano che a Budapest è altissima stagione e che Wizzair non trova né i bus per l’albergo né tantomeno l’albergo. E quindi? «E quindi trovate un albergo voi che da soli fate prima, spendete un cifra “ragionevole”, non sappiamo dirvi quanto, non ci sono in realtà massimali, e poi compilate un modulo sul sito Wizzair e vi rimborseremo la notte, la cena e anche il bus o il taxi».
In coda c’è chi viaggia per lavoro, è munito di carta di credito capiente ed è pratico di prenotazioni online. Ma anche chi è è corto di soldi e di rudimenti di Booking e si trova con bambini stanchi e poco collaborativi. Davanti al Terminal del Fernec Liszt c’è un Ibis Style che vende la camere a 126 euro (senza colazione) e ha disponibilità: è tanto? E’ poco? E perché non potete pagare voi? Le hostess non sanno cosa rispondere, se non: «conservate gli scontrini». Qualcuno alza la voce, qualcuno piange perché non ha davvero un euro in tasca altri maledicono Wizzair perchè i voli in coincidenza (per le low cost le coincidenze non esistono) sono perduti.
Nel frattempo un’occhiata al contratto di servizio: la compagnia non è tenuta a trovare l’albergo, ma solo a rimborsare le spese. Il secondo problema è recuperare le valigie imbarcate, con magliette e mutande pulite (a Budapest fa un caldo infernale) e spazzolini da denti, Si esce dal gate e ci si mette in coda al nastro, come se si fosse appena atterrati. Ma i problemi non finiscono e mentre un’addetta prima di dileguarsi spiega che «il blocco non dipende da Wizzair ma da un problema informatico a Londra» gli addetti ai nastri provano a localizzare i bagagli. Ci metteranno 90 minuti esatti.
Ad un primo SMS delle 19 e 12 («Il nuovo orario di partenza è le 14 e 50 del 29 agosto»), Wizzair fa seguire una mail alle 20:58 con «sincere scuse per il ritardo e per non avervi trovato una sistemazione vicina all’aeroporto. Se avete reperito un albergo da soli e avete speso una cifra ragionevole ve la rimborseremo». Quale sarà (e se ci sarà) un risarcimento perché non aveva i soldi da anticipare per l’albergo (spesa media a Budapest centro 120 euro) e ha passato la notte e tutta la mattina di martedì in aeroporto non è dato sapere.
 
È questa? https://www.ctot.app/
C'è anche per Android e una versione browser. Però è per operatori del settore, possibile che sia accessibile anche ai comuni mortali semplicemente iscrivendosi?

Edit: l'ho scaricata e come immaginavo non si può usare un comune indirizzo email.
Grazie per l'info, l'ho scaricata usando mail aziendale e funziona. Non so che farmene, ma è tutto molto bello
 
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Riporto con una certa fatica, perchè ho la vista velata dalle lagrime che scendono copiose


Voli cancellati per colpa del «bug» britannico: «Le mie 20 ore di attesa di ritorno da Budapest: passeggeri...



Il nostro giornalista bloccato in Ungheria dopo i Mondiali di atletica leggera: 20 ore di ritardo e il dubbio di dove dormire la notte, come recuperare i bagagli, come lavarsi
Il volo è in orario, l’imbarco immediato: che bello. Alle 18 e 15 di lunedì il W62341 di Wizzair, una delle più grandi low cost europee, che lunedì alle 18 e 40 era programmato da Budapest a Roma Fiumicino stava già esaurendo la fila all’imbarco. L’Airbus 320Neo si riempiva di italiani in vacanza nella capitale ungherese ma anche di atleti, tecnici e giornalisti di ritorno dal Mondiali di atletica leggera. Ma - quasi esaurita la fila del passeggeri priority - le hostess di terra hanno improvvisamente interrotto le operazioni e dopo dieci minuti lanciato un annuncio che pareva uno scherzo: «Il volo per Fiumicino subirà un ritardo, il decollo è previsto alle 14 e 40». Le 14 e 40 di quando? Di martedì, salvo ulteriori ritardi.
I passeggeri (200) sono ammutoliti, chi non capiva l’inglese o l’ungherese chiedeva aiuto, chi lo capiva non credeva alle proprie orecchie. Capannello attorno al personale, tre ragazzi spaesati e impauriti ma cortesi. Che sta succedendo? Un problema all’aereo? Il maltempo che imperversa sull’Italia? No, «l’aereo è regolarmente parcheggiato fuori, l’equipaggio c’è e il ritardo non dipende da noi, spiegano cortesi le hostess». Colpa del caos del traffico aereo in Europa, di quel «bug» che ha fatto impazzire i voli in Gran Bretagna.
A questo punto scattano le domande più urgenti. Che si fa fino a domani, dove si dorme e mangia? Le hostess, all’apice dell’imbarazzo, spiegano che a Budapest è altissima stagione e che Wizzair non trova né i bus per l’albergo né tantomeno l’albergo. E quindi? «E quindi trovate un albergo voi che da soli fate prima, spendete un cifra “ragionevole”, non sappiamo dirvi quanto, non ci sono in realtà massimali, e poi compilate un modulo sul sito Wizzair e vi rimborseremo la notte, la cena e anche il bus o il taxi».
In coda c’è chi viaggia per lavoro, è munito di carta di credito capiente ed è pratico di prenotazioni online. Ma anche chi è è corto di soldi e di rudimenti di Booking e si trova con bambini stanchi e poco collaborativi. Davanti al Terminal del Fernec Liszt c’è un Ibis Style che vende la camere a 126 euro (senza colazione) e ha disponibilità: è tanto? E’ poco? E perché non potete pagare voi? Le hostess non sanno cosa rispondere, se non: «conservate gli scontrini». Qualcuno alza la voce, qualcuno piange perché non ha davvero un euro in tasca altri maledicono Wizzair perchè i voli in coincidenza (per le low cost le coincidenze non esistono) sono perduti.
Nel frattempo un’occhiata al contratto di servizio: la compagnia non è tenuta a trovare l’albergo, ma solo a rimborsare le spese. Il secondo problema è recuperare le valigie imbarcate, con magliette e mutande pulite (a Budapest fa un caldo infernale) e spazzolini da denti, Si esce dal gate e ci si mette in coda al nastro, come se si fosse appena atterrati. Ma i problemi non finiscono e mentre un’addetta prima di dileguarsi spiega che «il blocco non dipende da Wizzair ma da un problema informatico a Londra» gli addetti ai nastri provano a localizzare i bagagli. Ci metteranno 90 minuti esatti.
Ad un primo SMS delle 19 e 12 («Il nuovo orario di partenza è le 14 e 50 del 29 agosto»), Wizzair fa seguire una mail alle 20:58 con «sincere scuse per il ritardo e per non avervi trovato una sistemazione vicina all’aeroporto. Se avete reperito un albergo da soli e avete speso una cifra ragionevole ve la rimborseremo». Quale sarà (e se ci sarà) un risarcimento perché non aveva i soldi da anticipare per l’albergo (spesa media a Budapest centro 120 euro) e ha passato la notte e tutta la mattina di martedì in aeroporto non è dato sapere.


Per curiosità ho guardato adesso per stanotte e su booking ci sono 601 strutture che hanno camere libere, con prezzi a partire da 47 euro. Articolo patetico. Se nel 2023 non sei in grado di prenotarti da solo un hotel o viaggi "senza un euro in tasca", e tanto peggio sei con dei bambini, meglio che stai a casa.
 
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Il volo è in orario, l’imbarco immediato: che bello. Alle 18 e 15 di lunedì il W62341 di Wizzair, una delle più grandi low cost europee, che lunedì alle 18 e 40 era programmato da Budapest a Roma Fiumicino stava già esaurendo la fila all’imbarco. L’Airbus 320Neo si riempiva di italiani in vacanza nella capitale ungherese ma anche di atleti, tecnici e giornalisti di ritorno dal Mondiali di atletica leggera. Ma - quasi esaurita la fila del passeggeri priority - le hostess di terra hanno improvvisamente interrotto le operazioni e dopo dieci minuti lanciato un annuncio che pareva uno scherzo: «Il volo per Fiumicino subirà un ritardo, il decollo è previsto alle 14 e 40». Le 14 e 40 di quando? Di martedì, salvo ulteriori ritardi.
I passeggeri (200) sono ammutoliti, chi non capiva l’inglese o l’ungherese chiedeva aiuto, chi lo capiva non credeva alle proprie orecchie. Capannello attorno al personale, tre ragazzi spaesati e impauriti ma cortesi. Che sta succedendo? Un problema all’aereo? Il maltempo che imperversa sull’Italia? No, «l’aereo è regolarmente parcheggiato fuori, l’equipaggio c’è e il ritardo non dipende da noi, spiegano cortesi le hostess». Colpa del caos del traffico aereo in Europa, di quel «bug» che ha fatto impazzire i voli in Gran Bretagna.
A questo punto scattano le domande più urgenti. Che si fa fino a domani, dove si dorme e mangia? Le hostess, all’apice dell’imbarazzo, spiegano che a Budapest è altissima stagione e che Wizzair non trova né i bus per l’albergo né tantomeno l’albergo. E quindi? «E quindi trovate un albergo voi che da soli fate prima, spendete un cifra “ragionevole”, non sappiamo dirvi quanto, non ci sono in realtà massimali, e poi compilate un modulo sul sito Wizzair e vi rimborseremo la notte, la cena e anche il bus o il taxi».
In coda c’è chi viaggia per lavoro, è munito di carta di credito capiente ed è pratico di prenotazioni online. Ma anche chi è è corto di soldi e di rudimenti di Booking e si trova con bambini stanchi e poco collaborativi. Davanti al Terminal del Fernec Liszt c’è un Ibis Style che vende la camere a 126 euro (senza colazione) e ha disponibilità: è tanto? E’ poco? E perché non potete pagare voi? Le hostess non sanno cosa rispondere, se non: «conservate gli scontrini». Qualcuno alza la voce, qualcuno piange perché non ha davvero un euro in tasca altri maledicono Wizzair perchè i voli in coincidenza (per le low cost le coincidenze non esistono) sono perduti.
Nel frattempo un’occhiata al contratto di servizio: la compagnia non è tenuta a trovare l’albergo, ma solo a rimborsare le spese. Il secondo problema è recuperare le valigie imbarcate, con magliette e mutande pulite (a Budapest fa un caldo infernale) e spazzolini da denti, Si esce dal gate e ci si mette in coda al nastro, come se si fosse appena atterrati. Ma i problemi non finiscono e mentre un’addetta prima di dileguarsi spiega che «il blocco non dipende da Wizzair ma da un problema informatico a Londra» gli addetti ai nastri provano a localizzare i bagagli. Ci metteranno 90 minuti esatti.
Ad un primo SMS delle 19 e 12 («Il nuovo orario di partenza è le 14 e 50 del 29 agosto»), Wizzair fa seguire una mail alle 20:58 con «sincere scuse per il ritardo e per non avervi trovato una sistemazione vicina all’aeroporto. Se avete reperito un albergo da soli e avete speso una cifra ragionevole ve la rimborseremo». Quale sarà (e se ci sarà) un risarcimento perché non aveva i soldi da anticipare per l’albergo (spesa media a Budapest centro 120 euro) e ha passato la notte e tutta la mattina di martedì in aeroporto non è dato sapere.
Io ho problemi con articoli strappalacrime di questo tipo, non informano e nemmeno educano. Ci sarebbbero stati vari commenti possibili sulle conseguenze create da un problema che ha paralizzato il traffico aereo da/per/attraverso il Regno Unito, comprewa un'analisi su come Wizzair o altre compagnie hanno risposto al chaos di cui non avevano nessuna colpa ma ne avevano subite le conseguenze. Invece il tono da teleromanzo inizia subito con "l'imbarco immediato, che bello". Con questo non discuto dei disagi, solo il tono dell'articolo.
 
Ma poi tutte le persone in vacanza hanno pagato i biglietti cash alla biglietteria dell'aeroporto? Anche la più scrausa carta di credito ti da un minimo di protezione in caso di ritardi...
 
Ma poi tutte le persone in vacanza hanno pagato i biglietti cash alla biglietteria dell'aeroporto? Anche la più scrausa carta di credito ti da un minimo di protezione in caso di ritardi...

Credo che il problema sorga per chi ha la carta ricaricabile o per quelli che hanno il plafond "risucchiato" dalle cauzioni degli autonoleggi, che ti torna indietro dopo parecchio tempo.
A prescindere da questo, con un briciolo di sforzo si sopravvive ad una notte fuori programma fuori casa, oggi come oggi.
 
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In diretta da STN 😊
Aeroporto affollato ma situazione tranquilla. A differenza di quello che mi aspettavo i voli cancellati si contano sulle dite di una mano, soprattutto in prima mattinata, immagino a causa degli equipaggi rimasti bloccati altrove ieri sera.
Mi dovrò ricredere su STN, che normalmente evito se posso, well done!
 
Pubblicato il Preliminary Report.

The ADEXP waypoints plan included two waypoints along its route that were geographically distinct but which have the same designator.

In sostanza, un singolo piano di volo conteneva due waypoints geograficamente distanti (e fuori UK) ma con lo stesso nome.
Il sistema principale si è bloccato come pure quello di backup.






 

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Pubblicato il Preliminary Report.

The ADEXP waypoints plan included two waypoints along its route that were geographically distinct but which have the same designator.

In sostanza, un singolo piano di volo conteneva due waypoints geograficamente distanti (e fuori UK) ma con lo stesso nome.
Il sistema principale si è bloccato come pure quello di backup.






Come quando Jetplanner visualizza la rotta e ti spara un punto tra la Francia e lo Yucatan perché tutti e due si chiamano DTP.(nome di fantasia), anche se poi il piano di volo è corretto e non ci sono allarmi per fuel requirement exceeding max tanks capacity.
però me pare 'na cacchiata, che sarebbe dovuta succedere altre ennemila volte. è zeppo di waypoint con lo stesso nome da una parte all'altra del globo...
 
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Reactions: fra110
A me sembra un bug quantomeno prevedibile. Poi se ne sentono, di casi simili, parecchi. Vanderlande e Heathrow avevano una logica in base alla quale, nel caso di un multi-read per una valigia, quella veniva sputata fuori dal sistema. La sonda indiana - non quella che e' atterrata sulla Luna, ma quella precedente, spalmatasi sul suddetto satellite - ne aveva un altro che grossomodo faceva cosi: "penso di essere a questa altitudine, ma mi arriva un valore diverso [a causa di un rilievo causato da un cratere]; non so piu' che pesci pigliare, allora decido che sono a terra, spengo il motore".
 
A me sembra un bug quantomeno prevedibile. Poi se ne sentono, di casi simili, parecchi. Vanderlande e Heathrow avevano una logica in base alla quale, nel caso di un multi-read per una valigia, quella veniva sputata fuori dal sistema. La sonda indiana - non quella che e' atterrata sulla Luna, ma quella precedente, spalmatasi sul suddetto satellite - ne aveva un altro che grossomodo faceva cosi: "penso di essere a questa altitudine, ma mi arriva un valore diverso [a causa di un rilievo causato da un cratere]; non so piu' che pesci pigliare, allora decido che sono a terra, spengo il motore".
A me non sembra difficile, nel caso di omonimia, che il sistema possa interrogare l'operatore umano su quale punto inserire. Tipo "aoh questo ha coordinate pinco, quest'altro pallino. Quale pijamo?". Non è che blocchi tutto il processo e pure il back-up perché è andato in loop su un unico piano di volo...
 
A me non sembra difficile, nel caso di omonimia, che il sistema possa interrogare l'operatore umano su quale punto inserire. Tipo "aoh questo ha coordinate pinco, quest'altro pallino. Quale pijamo?". Non è che blocchi tutto il processo e pure il back-up perché è andato in loop su un unico piano di volo...

Appunto. Ma anche senza dover andare da un umano, non penso sia cosi' impossibile di creare una logica automatica. Nel caso delle valigie multi-read, l'han risolta dicendo al sistema di guardare agli scan precedenti.
 
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Reactions: vipero