Precipita ultraleggero: un morto


e poi tutti i timbri, bolli, certificazioni sono delle grandi cavolate... sono sempre le persone che contano e la loro preparazione.

Anni fa un mio caro amico comprò un Aerocommander AC114B, avevamo difficoltà a mettere in moto e quindi portiamo il bimbo in un'officina specializzata per fargli controllare le candele.
Ci vengono sostituite 6 delle 12 candele e le altre pulite e revisionate.
La domenica mettiamo in moto per un volo da Lucca a Lugo di Romagna. Il motore parte al primo colpo e alle prove è tutto regolare, decolliamo e saliamo su per 100 (livello) diretti a FRZ VOR, lasciato il VOR di Firenze alle spalle continuiamo con un diretto per Lugo, dopo circa 10 minuti sentiamo un botto come un'esplosione e il mio amico mi dice <<è scoppiato un cilindro>> (lui è il PF), io controllo subito pressione dell'olio che risulta in pieno arco verde, ma il motore perde giri e vibra decisamente. Chiedo priorità e dirottiamo su FLR con un diretto. Volando con un quarto di MAP il motore vibra ma tutto sommato sembra regolare. Raggiunta Galciana a 5000 piedi (cancello di ingresso) sentiamo un altro grande schianto e le vibrazioni aumentano in maniera impressionante. Con la quota e il motore in IDLE atterriamo regolarmente sulla 05 di Peretola.
Raggiunto il parcheggio, scappottiamo il motore e ci accorgiamo che le tre candele superiori della bancata di sinistra sono assenti, anzi una è appoggiata e sta per venire via, una è caduta nello sportello del carrello, l'altra è completamente assente.
Abbiamo poi scoperto che il meccanico certificato aveva inserito le tre candele, le aveva avvitate a mano e poi, dopo aver risposto al telefono si è scordato di stringerle con la chiave dinanometrica. Ha semplicemente riattaccato i cavi elettrici e ha chiuso il cofano. Compilando però a regola d'arte tutti i vari fogli, aggiornando il QTB etc etc....
Come si vede tante volte i fogli, le certificazioni etc sono inutili se poi un meccanico certificato, per rispondere al telefono si scorda di bloccare le candele!!! Non ti preoccupare che se il meccanico ero io, che poi ci dovevo volare le avrei controllate 3 volte...

ciauz sky3boy
 
e poi tutti i timbri, bolli, certificazioni sono delle grandi cavolate... sono sempre le persone che contano e la loro preparazione.

Anni fa un mio caro amico comprò un Aerocommander AC114B, avevamo difficoltà a mettere in moto e quindi portiamo il bimbo in un'officina specializzata per fargli controllare le candele.
Ci vengono sostituite 6 delle 12 candele e le altre pulite e revisionate.
La domenica mettiamo in moto per un volo da Lucca a Lugo di Romagna. Il motore parte al primo colpo e alle prove è tutto regolare, decolliamo e saliamo su per 100 (livello) diretti a FRZ VOR, lasciato il VOR di Firenze alle spalle continuiamo con un diretto per Lugo, dopo circa 10 minuti sentiamo un botto come un'esplosione e il mio amico mi dice <<è scoppiato un cilindro>> (lui è il PF), io controllo subito pressione dell'olio che risulta in pieno arco verde, ma il motore perde giri e vibra decisamente. Chiedo priorità e dirottiamo su FLR con un diretto. Volando con un quarto di MAP il motore vibra ma tutto sommato sembra regolare. Raggiunta Galciana a 5000 piedi (cancello di ingresso) sentiamo un altro grande schianto e le vibrazioni aumentano in maniera impressionante. Con la quota e il motore in IDLE atterriamo regolarmente sulla 05 di Peretola.
Raggiunto il parcheggio, scappottiamo il motore e ci accorgiamo che le tre candele superiori della bancata di sinistra sono assenti, anzi una è appoggiata e sta per venire via, una è caduta nello sportello del carrello, l'altra è completamente assente.
Abbiamo poi scoperto che il meccanico certificato aveva inserito le tre candele, le aveva avvitate a mano e poi, dopo aver risposto al telefono si è scordato di stringerle con la chiave dinanometrica. Ha semplicemente riattaccato i cavi elettrici e ha chiuso il cofano. Compilando però a regola d'arte tutti i vari fogli, aggiornando il QTB etc etc....
Come si vede tante volte i fogli, le certificazioni etc sono inutili se poi un meccanico certificato, per rispondere al telefono si scorda di bloccare le candele!!! Non ti preoccupare che se il meccanico ero io, che poi ci dovevo volare le avrei controllate 3 volte...

ciauz sky3boy

Complimenti per il sangue freddo!!!!

Per la parte maintenance, questo è un chiaro esempio di Human Factor, purtroppo comune nell'aviazione. Per ovviare a questi problemi distrazioni come il cellulare personale etc sono vietati nelle aree di manutenzione durante l'orario di servizio.
Per quanto riguarda le carte, le certificazioni, corsi etc.. ritengo che siano importantissimi per tantissime ragioni, come per esempio dimostrare la propria competenza, che si è current, per prendersi le proprie responsabilità etc..
In ogni lavoro c'è qualcuno che commentte un errore (le ragioni sono tantissime) ma non per questo dobbiamo sminuire tutti i corsi o gli addestramenti richiesti.
 
La cosa triste e' che nessuno conosce ancora le cause e gia' i sapientoni del forum hanno emesso le loro sentenze...

Riporto una testimonianza di una persona (da altro forum)
Torno ora dal campo.
Dico subito che l'avvicinamento interessato è quello per 09, con ingressi a zero, quindi in questo caso le particolarità della pista non hanno inciso.
L'incidente è avvenuto di mattina presto, con campo praticamente deserto. L'aereo, un sierra elica tonini PF (così mi è stato detto), è stato visto avvicinarsi per due volte in atterraggio, al secondo tentativo ha abortito nuovamente, già abbondantemente sulla pista ma senza toccare (mi è stato detto, con beneficio di inventario, che fosse alto di diversi metri). E' stato quindi visto sollevarsi, tutto motore, come per prendere più quota possibile rispetto agli alberi della testata opposta. Evidentemente deve essere entrato in secondo regime, perchè passata la pista invece di continuare ad alzarsi ha stallato bruscamente in assetto molto cabrato, ed è precipitato in assetto quasi piatto nella vegetazione, di fatto ben oltre la testata. L'aereo è andato completamente distrutto, buona parte a fuoco.

Visibilità e condizioni meteo pressocchè perfette. Nessuno è stato in grado di dire con certezza da quale direzione soffiasse il vento in quel momento, anche se alcuni intervenuti poco dopo riferiscono di aver notato la manica quasi ferma.

Al momento non si può affermare niente, ad esempio: posizione dei flaps, inserimento aria calda, eventuale vento in coda ...:sconfortato:
 
Hanno la convinzione di volare su veri e propri aerei, si organizzano voli per raggiungere punti molto distanti sorvolando anche montagne e altre aeree con venti e meteo che possono variare molto rapidamente.

Gli ULM nascono solo per un volo di piacere e nell'area del campo volo, non per fare viaggetti o gite turistiche a centinaia di km..
Spero che qualche pseudo pilota di ultraleggeri inciampi in questa discussione e che esprima il suo parere.


Caro Offshore non eravamo a conoscenza che dovevamo fare solo girocampo,
spero ci scuserai.:clown:

Alcuni viaggi con gli "aeroplanini" fatti da "pseudo piloti" :
http://www.youtube.com/watch?v=eRhOioIVR-0
http://www.youtube.com/watch?v=FOGHnxXKPZo
http://www.youtube.com/watch?v=hn7JruXDvfo
http://www.youtube.com/watch?v=7PgabyQ3TLs
http://www.youtube.com/watch?v=gYvwCfFq8_w
http://www.youtube.com/watch?v=d05SqydAisw
 
E come si spiega allora che in AG, nonostante la forte regolamentazione, i controlli certificati e la migliore formazione, si verificano 10 volte piu' incidenti (e purtroppo morti) a parità di ore volate, rispeto al VDS?

Non ti so rispondere, ma comunque tieni conto che con circa 16 ore sei abilitato a pilotare un ultraleggeri, mentre nel mondo AG con 12 ore hai il certificato di allievo pilota, il brevetto vero e proprio lo si prende con ben 45 ore.