Alitalia: Prato studia cessione asset minori (MF)
Prato vuole vederci chiaro sulle partecipazioni detenute da Alitalia e gia' catalogate come disponibili per la vendita. Tolta pero' la partecipazione in Air France, che vale da sola 150 mln di euro ed e' anche l'unica ad essersi rivalutata (9,9 mln), rimane davvero poco per poter pensare di incidere sui buchi di bilancio: appena 4,8 mln di euro, oltre la meta' dei quali ascrivibili al 4,08% di Opodo, l'agenzia di viaggi online nel cui capitale figurano, tra gli altri, anche Air France, Aer Lingus, Austrian Airlines, British Airways, Finnair, Iberia e Lufthansa.
Il resto sono vere e proprie spezzature -continua MF- dall'1,95% della belga Sita e l'1,22% dell'olandese Sita Inc. Foundation (poco piu' di 1,3 mln), societa' di tlc per il settore aeronautico, al 5,83% di Eas (163.000 euro), altro consorzio tra vettori che opera all'aeoroporto del Cairo, fino allo 0,33% della Lybian Italian joint co (appena 9.000 euro). Ecco perche' tra le altre ipotesi allo studio si sta riaffacciando quella di riavviare prima possibile le dismissioni immobiliari rimaste congelate per tutto il percorso della privatizzazione, poi naufragata. In questo caso, la stima dei potenziali proventi salirebbe oltre i 100 mln di euro.
L'asset piu' robusto resta l'area di 47,3 ettari a destinazione non residenziale proprio a ridosso dell'aeroporto Leonardo da Vinci, nel comune di Fiumicino. Nella lista delle possibili dimissioni ci sarebbe anche parte di un immobile a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, completo di uffici e posti auto
Fonte: MilanoFinanza
Prato vuole vederci chiaro sulle partecipazioni detenute da Alitalia e gia' catalogate come disponibili per la vendita. Tolta pero' la partecipazione in Air France, che vale da sola 150 mln di euro ed e' anche l'unica ad essersi rivalutata (9,9 mln), rimane davvero poco per poter pensare di incidere sui buchi di bilancio: appena 4,8 mln di euro, oltre la meta' dei quali ascrivibili al 4,08% di Opodo, l'agenzia di viaggi online nel cui capitale figurano, tra gli altri, anche Air France, Aer Lingus, Austrian Airlines, British Airways, Finnair, Iberia e Lufthansa.
Il resto sono vere e proprie spezzature -continua MF- dall'1,95% della belga Sita e l'1,22% dell'olandese Sita Inc. Foundation (poco piu' di 1,3 mln), societa' di tlc per il settore aeronautico, al 5,83% di Eas (163.000 euro), altro consorzio tra vettori che opera all'aeoroporto del Cairo, fino allo 0,33% della Lybian Italian joint co (appena 9.000 euro). Ecco perche' tra le altre ipotesi allo studio si sta riaffacciando quella di riavviare prima possibile le dismissioni immobiliari rimaste congelate per tutto il percorso della privatizzazione, poi naufragata. In questo caso, la stima dei potenziali proventi salirebbe oltre i 100 mln di euro.
L'asset piu' robusto resta l'area di 47,3 ettari a destinazione non residenziale proprio a ridosso dell'aeroporto Leonardo da Vinci, nel comune di Fiumicino. Nella lista delle possibili dimissioni ci sarebbe anche parte di un immobile a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, completo di uffici e posti auto
Fonte: MilanoFinanza