Posti di lavoro in cambio di sconti sulle tariffe. Ryanair tratta con il governo
Posti di lavoro e passeggeri in cambio di "sconti" sulle tariffe aeroportuali. Sono le basi di un confronto tra Ryanair e il governo Monti. Il piano quadriennale della compagnia prevede di incrementare la presenza in Italia, garantendo altri 13 milioni di turisti. E più passeggeri significherà nuovi posti di lavoro: 13 mila per tra il 2013 e il 2016. Resta però il nodo tariffe.
La proposta arriva dopo le prese di posizione di carattere totalmente opposto assunte dall'esecutivo. Nei giorni scorsi, il sottosegretario ai Trasporti, Guido Improta (sollecitato dall'Assaereo, ndr.) aveva infatti annunciato l'intenzione di rivedere il regime fiscale e i contratti di lavoro applicati da compagnie low cost straniere con una forte presenza nel nostro Paese. Condizioni piu' favorevoli che, secondo Assaereo, penalizzano le aviolinee che operano in Italia.
In sintesi, il piano di espansione della Ryanair prevede che dai 24 milioni di passeggeri previsti per l'anno fiscale 2012, il traffico arrivi a quota 37 milioni a fine 2016 con un'espansione dell'occupazione (diretta e indiretta) di 13 mila addetti che arriverebbero a 37 mila posti di lavoro (uno ogni mille nuovi passeggeri). Ryanair prevede poi di aumentare le sue basi in Italia servendo tre nuovi aeroporti (Comiso, Salerno e Catania e, poi forse Reggio Calabria). Ma dietro alle offerte ci sono anche le richieste. "Quello che chiederemo al Governo - ha anticipato il top manager - e' che di fronte al nostro piano vengano diminuite le tariffe aeroportuali anche per la 'security'. Le uniche compagnie che crescono sono le low cost - ha ammonito - e, in caso di aumenti (come si prevede per i nuovi contratti di programma, n.d.r.) queste tariffe sono incompatibili con le basse tariffe". Insomma, la Ryanair manda un messaggio molto chiaro: possiamo aumentare il turismo che e' una leva forte e rapida per la ripresa, soprattutto per l'Italia ma invece di penalizzarci dovete favorirci.
"Ryanair - ha sottolineato Cawley - sta offrendo di accrescere il traffico e il turismo italiani fornendo 13 milioni di passeggeri in piu' all'anno, poiche' aumenteremo il nostro traffico in Italia a 37 milioni di passeggeri per anno entro il 2016. Questi passeggeri creeranno e sosterranno piu' di 37.000 posti di lavoro in loco e forniranno oltre 5.5 miliardi di euro in entrate turistiche all'economia italiana ogni anno. Crediamo che lavorando con Ryanair il Governo possa accrescere il traffico e il turismo velocemente poiche' il turismo e' uno dei pochi settori che reagira' istantaneamente agli stimoli, e Ryanair garantisce crescita in cambio di una spesa piu' bassa per i passeggeri.
fonte: AffariItaliani/ECONOMIA
Posti di lavoro e passeggeri in cambio di "sconti" sulle tariffe aeroportuali. Sono le basi di un confronto tra Ryanair e il governo Monti. Il piano quadriennale della compagnia prevede di incrementare la presenza in Italia, garantendo altri 13 milioni di turisti. E più passeggeri significherà nuovi posti di lavoro: 13 mila per tra il 2013 e il 2016. Resta però il nodo tariffe.
La proposta arriva dopo le prese di posizione di carattere totalmente opposto assunte dall'esecutivo. Nei giorni scorsi, il sottosegretario ai Trasporti, Guido Improta (sollecitato dall'Assaereo, ndr.) aveva infatti annunciato l'intenzione di rivedere il regime fiscale e i contratti di lavoro applicati da compagnie low cost straniere con una forte presenza nel nostro Paese. Condizioni piu' favorevoli che, secondo Assaereo, penalizzano le aviolinee che operano in Italia.
In sintesi, il piano di espansione della Ryanair prevede che dai 24 milioni di passeggeri previsti per l'anno fiscale 2012, il traffico arrivi a quota 37 milioni a fine 2016 con un'espansione dell'occupazione (diretta e indiretta) di 13 mila addetti che arriverebbero a 37 mila posti di lavoro (uno ogni mille nuovi passeggeri). Ryanair prevede poi di aumentare le sue basi in Italia servendo tre nuovi aeroporti (Comiso, Salerno e Catania e, poi forse Reggio Calabria). Ma dietro alle offerte ci sono anche le richieste. "Quello che chiederemo al Governo - ha anticipato il top manager - e' che di fronte al nostro piano vengano diminuite le tariffe aeroportuali anche per la 'security'. Le uniche compagnie che crescono sono le low cost - ha ammonito - e, in caso di aumenti (come si prevede per i nuovi contratti di programma, n.d.r.) queste tariffe sono incompatibili con le basse tariffe". Insomma, la Ryanair manda un messaggio molto chiaro: possiamo aumentare il turismo che e' una leva forte e rapida per la ripresa, soprattutto per l'Italia ma invece di penalizzarci dovete favorirci.
"Ryanair - ha sottolineato Cawley - sta offrendo di accrescere il traffico e il turismo italiani fornendo 13 milioni di passeggeri in piu' all'anno, poiche' aumenteremo il nostro traffico in Italia a 37 milioni di passeggeri per anno entro il 2016. Questi passeggeri creeranno e sosterranno piu' di 37.000 posti di lavoro in loco e forniranno oltre 5.5 miliardi di euro in entrate turistiche all'economia italiana ogni anno. Crediamo che lavorando con Ryanair il Governo possa accrescere il traffico e il turismo velocemente poiche' il turismo e' uno dei pochi settori che reagira' istantaneamente agli stimoli, e Ryanair garantisce crescita in cambio di una spesa piu' bassa per i passeggeri.
fonte: AffariItaliani/ECONOMIA