Nel mondo dei sogni!
La realtà è che ai lavoratori del settore aeronautico fotte meno di zero se vengono assunti per assistere a terra una volta al giorno un 773 CX, SQ o EK piuttosto che 8 daily A320 Air France. Loro lavorano lo stesso. Caricano, scaricano. Puliscono. Imbarcano. Riforniscono. A volte deicingano.
Che gliene fotte? I passeggeri vanno a Parigi, o a Singapore? È identico. Portano a casa i soldi lo stesso. Sono contenti, il loro capo è contento, l'azionista è contento, il cittadino medio dal culo pesante è contento.
Perché mai si dovrebbe spaccare il giochino?
So che ottenerlo non e' semplice ma:
- se i voli che arrivano e partono dall'Italia pesano di piu' in termini di passeggeri-chilometro (sono piu' lunghi), perche' qualcuno non va a transitare altrove, ci vorranno in proporzione piu' lavoratori del settore.
- se poi ci sono anche piu' passeggeri in numero assoluto, perche' magari qualcuno in piu', pochi, transitano da noi, o perche' c'e' piu' offerta, con piu' destinazioni e tipologie di offerta, il che poco o tanto ingrandisce il mercato, meglio ancora per chi lavora nell'aviazione civile
Comunque non volevo sostenere l'ovvio, ovvero che se si vende piu' pane e di piu' tipi ci sara' piu' lavoro per i panettieri, e intuisco che parte della tua ironia non e' per me ma per chi si accontenta delle briciole e difende il suo misero status quo. Ce ne sono di tanti tipi di difensori dello status quo, solo che a questo punto non c'e' piu' nulla da difendere, abbiamo toccato il fondo, qualunque cambiamento ha buone probabilita' di migliorare le cose.