PISA. Il via libera dell'Enac per l'apertura della seconda pista, arrivato ieri pomeriggio - come diciamo anche a pagina 3, dell'edizione nazionale - potrà diventare operativo solo la prossima settimana. Infatti la Sat Galilei e la 46.ma dovranno approntare tutti i dispositivi che si renderanno necessari.
La notizia del sì dell'Enac alla seconda pista è positiva sotto tanti punti di vista. Oltre a potenziare enormemente lo scalo pisano in termini di traffico aereo, la Sat potrà intervenire sulla pista principale con una serie di lavori di manutenzione e di miglioramento, tra i quali l'allungamento della pista di 500 metri a sud, senza dover chiudere l'aeroporto come è avvenuto invece per altri scali: il traffico aereo sarà infatti dirottato sulla seconda.
Ma i vantaggi saranno anche di altra natura, come la risoluzione, se non totale, almeno parziale, dell'inquinamento atmosferico e acustico. Infatti allungando la pista a sud, quando gli aerei decolleranno verso nord saranno più alti e faranno meno rumore.
A promuovere l'approfondimento sui rumori, era stato il Comune di Pisa che aveva coinvolto anche la Sat e la 46.ma. Tanto che all'inizio di marzo c'era stata la firma attesa da anni, quella cioè di togliere dalla prigionia una cinquantina di famiglie che risiedono in via Cariola, strada racchiusa ad est dal piazzale di sosta per gli aerei e dalla testata nord della pista secondaria.
Il protocollo riguarda proprio la prima fase attuativa per liberare l'area dalle case e trasferire le famiglie. Si tratta della delocalizzazione, con la valutazione dei beni immobili da parte dell'Agenzia delle Entrate, il cui costo sarà anticipato da Sat che si attiverà con il Comune anche per individuare le soluzioni abitative da proporre agli interessati.
Un'azione inevitabile, quella della delocalizzazione, per accelerare lo sviluppo di uno scalo che afferma il suo ruolo di "Porta della Toscana" come in parte sostenuto anche dall'assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti.
L'altro significativo accordo firmato a marzo dalla Sat, dalla Regione, dalla Provuncia, dal Comune e dalle Ferrovie ha riguardato il protocollo d'intesa per il potenziamento dei collegamenti e l'integrazione tra l'aeroporto e la stazione di Pisa centrale, con il collegamento ferroviario attraverso un sistema automatizzato al posto di quello ferroviario tradizionale, che consentirà una connessione più veloce tra le due stazioni e quindi una maggiore integrazione intermodale con il centro città.
Intanto la Sat sta promuovendo il previsto programma d'investimento in opere infrastrutturali finalizzate ad incrementare la capacità ricettiva ed i servizi offerti al pubblico.
Nell'esercizio 2009 sono stati effettuati investimenti per complessivi 10,4 milioni di euro che hanno riguardato la realizzazione del primo lotto della nuova infrastruttura dedicata al "Cargo Village" (1,88 milioni di euro), l'ampliamento della sala partenze (1,72 milioni di euro) e l'avanzamento dei lavori di riqualificazione della pista secondaria al fine del suo utilizzo anche per il decollo e l'atterraggio di aeromobili civili (1,68 milioni di euro). Riguardo alle prospettive per il 2010, nonostante il calo di traffico passeggeri registrato al 28 febbraio scorso (-6,8%), con il mese di aprile la stagione estiva 2010 si presenta caratterizzata dall'apertura di ben 16 nuovi collegamenti di linea diretti dallo scalo di Pisa, di cui 7 per nuove destinazioni dell'est europeo, in coerenza con la strategia di sviluppo perseguita da Sat negli ultimi anni di espandere ad est il network del Galilei.
qui il collegamento all'articolo dell'edizione cartacea del Tirreno del 20/03/2010. (in pdf)
La notizia del sì dell'Enac alla seconda pista è positiva sotto tanti punti di vista. Oltre a potenziare enormemente lo scalo pisano in termini di traffico aereo, la Sat potrà intervenire sulla pista principale con una serie di lavori di manutenzione e di miglioramento, tra i quali l'allungamento della pista di 500 metri a sud, senza dover chiudere l'aeroporto come è avvenuto invece per altri scali: il traffico aereo sarà infatti dirottato sulla seconda.
Ma i vantaggi saranno anche di altra natura, come la risoluzione, se non totale, almeno parziale, dell'inquinamento atmosferico e acustico. Infatti allungando la pista a sud, quando gli aerei decolleranno verso nord saranno più alti e faranno meno rumore.
A promuovere l'approfondimento sui rumori, era stato il Comune di Pisa che aveva coinvolto anche la Sat e la 46.ma. Tanto che all'inizio di marzo c'era stata la firma attesa da anni, quella cioè di togliere dalla prigionia una cinquantina di famiglie che risiedono in via Cariola, strada racchiusa ad est dal piazzale di sosta per gli aerei e dalla testata nord della pista secondaria.
Il protocollo riguarda proprio la prima fase attuativa per liberare l'area dalle case e trasferire le famiglie. Si tratta della delocalizzazione, con la valutazione dei beni immobili da parte dell'Agenzia delle Entrate, il cui costo sarà anticipato da Sat che si attiverà con il Comune anche per individuare le soluzioni abitative da proporre agli interessati.
Un'azione inevitabile, quella della delocalizzazione, per accelerare lo sviluppo di uno scalo che afferma il suo ruolo di "Porta della Toscana" come in parte sostenuto anche dall'assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti.
L'altro significativo accordo firmato a marzo dalla Sat, dalla Regione, dalla Provuncia, dal Comune e dalle Ferrovie ha riguardato il protocollo d'intesa per il potenziamento dei collegamenti e l'integrazione tra l'aeroporto e la stazione di Pisa centrale, con il collegamento ferroviario attraverso un sistema automatizzato al posto di quello ferroviario tradizionale, che consentirà una connessione più veloce tra le due stazioni e quindi una maggiore integrazione intermodale con il centro città.
Intanto la Sat sta promuovendo il previsto programma d'investimento in opere infrastrutturali finalizzate ad incrementare la capacità ricettiva ed i servizi offerti al pubblico.
Nell'esercizio 2009 sono stati effettuati investimenti per complessivi 10,4 milioni di euro che hanno riguardato la realizzazione del primo lotto della nuova infrastruttura dedicata al "Cargo Village" (1,88 milioni di euro), l'ampliamento della sala partenze (1,72 milioni di euro) e l'avanzamento dei lavori di riqualificazione della pista secondaria al fine del suo utilizzo anche per il decollo e l'atterraggio di aeromobili civili (1,68 milioni di euro). Riguardo alle prospettive per il 2010, nonostante il calo di traffico passeggeri registrato al 28 febbraio scorso (-6,8%), con il mese di aprile la stagione estiva 2010 si presenta caratterizzata dall'apertura di ben 16 nuovi collegamenti di linea diretti dallo scalo di Pisa, di cui 7 per nuove destinazioni dell'est europeo, in coerenza con la strategia di sviluppo perseguita da Sat negli ultimi anni di espandere ad est il network del Galilei.
qui il collegamento all'articolo dell'edizione cartacea del Tirreno del 20/03/2010. (in pdf)
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