Sarre, ho capito la differenza:
io la scoperta di poter scegliere tra vietnamita e tailandese, uno a fianco dell'altro, lo feci 20 anni fa, e non ne ho nessuna nostalgia, non mi manca e non mi è mai mancata proprio per nulla.
Ho invece rammarico di non conoscere ancora tutte le specialità della cucina italiana.
Lo ammetto, per andare dal ristorante valdostano a quello abruzzese o marchigiano, devo anche uscire dai confini comunali, ma non la ritengo affatto una penalizzazione, anzi!
Durante il tragitto ammiro palazzi secolari, castelli, giardini all'italiana e all'inglesi, boschi e brughiere, laghi e laghetti e fiumi, residenze e castelli di principi e di letterati e di storici citati e conosciuti nel mondo e nella storia... ed infine approdo davanti a caminetti scalpellinati a mano oltre dieci secoli addietro, cammino su cocci cotti prima della scoperta dell'America, ammiro pitture murali composte con minerali che hanno viaggiato a dorso di cammello e su galere veneziane e solcato i navigli di Leonardo Da Vinci.
La cucina filippina mi fece impazzire per qualche mese, e la faccio assaggiare almeno una volta (e una volta sola) ai miei ospiti... ma i miei domestici fanno ancora e SEMPRE festa quando possono assaggiare i miei tagliolini...
Vedi dov'è la differenza: tu ti troveresti a tuo agio se potessi avere un appartamento a Disneyland; io, piuttosto, vivrei in quella caverna lambita dalle onde del Gargano, che è adibita a ricovero per pastori e ovini da diversi secoli (non cercatela, le guide turistiche non la riportano, nemmeno il mio amico nato a Peschici ne conosce l'esistenza).
Come vedi, c'è scelta per tutti. Ma Disneyland, vista una volta, è più che sufficiente.
C'è chi viaggia in uno spazio bidimensionale e piatto, e chi viaggia in 3 dimensioni, nello spazio e nel tempo, senza doversi nemmeno allontanare troppo da casa.
Ci sono posti che, visti una volta, basta e avanza; altri che, vissuti ogni giorno, non bastano ancora.
Dubai? Costruita nelle vetrerie e acciaierie tedesche, da geometri italiani e manovali packistani. Il nome di nessuno dei quali verrà mai stampato su un libro o ricordato dalla Storia.
Dubai? Guardala da casa con internet, che non ti perdi nulla rispetto allo stare in loco. E se ti piace l'odore della tecnologia, per respirarlo è meglio un viaggio a Everett.
Per le vacanze, segui il Paranà fino all'Avenida Italia, che non manca proprio ma proprio nulla di nulla, cultura, multiculturalità, bellissime e coltissime donne plurilaureate nei migliori college svizzeri, ricchezza e dignitosa normalità, spiagge sterminate; ma attenzione: tanto chiedi, tanto devi dare, non è un bazar.
Ma poi, che ci dovete fare con tutte quelle tasse risparmiate e quei megastipendi?
Andare a guardare dall'alto i packistani che in un mese guadagnano tanto da pagarsi un vostro aperitivo?
Oh... che Dubai sia un buon aeroporto, non ci piove eh!
Ma vi immaginate da pensionati a Dubai?