Il titolo non c'entra niente con il contenuto del post.
Voli low cost e turisti: la Romagna pronta a sfidare Bologna
di Caterina Giusberti
Clancy: “Lo sviluppo dell’aeroporto non sia a discapito della città”. E de Pascale lavora a un riequilibrio tra gli altri scali della regione, detassando i piccoli hub
BOLOGNA – Lo sviluppo dell’aeroporto non avvenga «a discapito della città». A ribadirlo ieri in Question time è stata la vicesindaca
Emily Clancy, sottolineando come i dati evidenzino una crescita dell’aeroporto in linea con il masterplan 2016-2030 in termini di passeggeri. Ma non di impatto acustico. Se infatti nel primo semestre 2025 sono stati registrati circa 5 milioni di passeggeri e le stime da qui alla fine dell’anno parlano di 10,6 milioni di viaggiatori, «va detto con chiarezza — precisa Clancy — che le stime in termini di impatto acustico non sono rispettate». Ecco perché l’amministrazione saluta con favore «l’annuncio della Regione circa la volontà di avviare una integrazione del traffico aereo tra i quattro scali regionali, perché questo potrà contribuire ad alleggerire la pressione su Bologna, a partire dal carico acustico».
Zattini (Forlì): “Hanno già chiamato alcune compagnie”
Il riferimento è alle dichiarazioni del presidente della regione
Michele de Pascale che dal palco della festa dell’Unità ha annunciato di voler ridurre le tasse agli scali con meno di un milione di passeggeri. Ovvero
Parma,
Forlì e
Rimini. «Va sviluppato tutto il sistema — ha detto il governatore — compresi gli scali minori. Perché il sistema non è solo il Marconi». Parole che hanno fatto subito rizzare le antenne alle compagnie low cost, tanto che qualcuna si è già fatta avanti, spiega il sindaco di
Forlì Gian Luca Zattini. «È un’ipotesi che ha già avuto un certo riscontro — dice — hanno chiamato già alcune compagnie aeree. Mi sembra una misura importante soprattutto per salvaguardare i due aeroporti più in sofferenza, che sono Parma e Forlì». Qui in particolare, prosegue il sindaco, gli aerei vengono già per la manutenzione programmata. «Quindi per loro sarebbe un vantaggio portare dei passeggeri, invece che arrivare e ripartire vuoti».
Guerra (Parma): “Qui traffico ridotto, bene l’idea di de Pascale”
Più critica la situazione di
Parma, dove giovedì in Tribunale si è discusso della domanda di liquidazione giudiziale di Sogeap, la società che gestisce lo scalo. Alla fine tutto si è concluso con una proroga di due mesi, per cui la chiusura dello scalo per il momento è stata scongiurata. Ma la situazione è molto complessa. «In questo momento credo che Parma sia attorno ai 130mila passeggeri — stima il sindaco
Michele Guerra — Abbiamo poche tratte, la Sardegna, la Sicilia, pochissima roba. Per questo credo che l’annuncio di de Pascale sia una notizia molto importante, di grande aiuto per gli aeroporti che hanno un traffico ridotto. Ci sono già stati casi di aeroporti italiani dove la Regione ha compensato una parte delle tasse, penso ad esempio all’aeroporto di Trapani. È un provvedimento positivo».
Clancy: “Bologna resti una città vivibile”
Una svolta necessaria anche per
Bologna, dice Clancy. «I dati ci dicono che l’aeroporto sta crescendo sia in termini di passeggeri sia in termini di sorvoli. È un’infrastruttura che ha certamente un peso rilevante dal punto di vista strategico ma non può tradursi in un peso insostenibile per la città la vive ogni giorno». Il punto, sottolinea Clancy è che «Bologna resti una città vivibile, in cui il diritto alla salute, al riposo e alla buona qualità dell’aria venga tutelato».
Clancy: “Lo sviluppo dell’aeroporto non sia a discapito della città”. E de Pascale lavora a un riequilibrio tra gli altri scali della regione, detassando i pic…
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