Piano regionale aeroporti Emilia-Romagna

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Intanto Albatechnics svolgerà anche a FRL attività di manutenzione per Wizz Air. Già in hangar ex Ferruzzi appena ristrutturato e ingrandito il primo A321.
 
La cosa importante a mio avviso è che le eventuali riduzioni (azzeramenti?) delle tasse aeroportuali
sia possibile tracciarle (fonti - impieghi) affinchè le ipotesi si sviluppo non generino competizione tra
aeroporti, altrimenti avrebbe un impatto esattamente contrario alla finalità.

Do' quindi per scontato che esista un utilizzo condizionato ed una sorta di "regia" che è un parolone
ma giusto per intenderci.
 
Intanto Albatechnics svolgerà anche a FRL attività di manutenzione per Wizz Air. Già in hangar ex Ferruzzi appena ristrutturato e ingrandito il primo A321.

in ambito non volativo a Forlì ci potrebbero essere molte convergenze:

C’è una delle sedi più importanti per Ingegneria aerospaziale in Italia. Da lì escono laureati e dottorandi molto specializzati, con cui le imprese possono collaborare facilmente. Ad esempio un'azienda che si occupa di satelliti di Bari (Sitael) ha una sede qui ed ha molti giovani ingegneri reclutati direttamente dall’ateneo locale.

L’Emilia-Romagna ha un cluster aerospaziale in crescita (IR4I, ANSER, Clust-ER Mech).

Forlì si sta proponendo come polo tecnologico grazie alla Fondazione Mercury e all’aeroporto Ridolfi, che offre spazi per test, collaudi e nuove attività aerospaziali.

La butto li, c'è un interesse per uno spazioporto?

A Forlì c’è l’ENAV Academy / Training Centre, la scuola di formazione dell’ente nazionale per l’assistenza al volo

Si tratta poi di capire quali possono essere le sinergie con la nuova zls di ravenna
 
Ho capito bene? Continuità territoriale per Forlì'? Già mi sembra inutile quella su AOI. Spero tanto di aver capito male, ma ho paura di no.
Vabbè ma è un sindacato che lo dice non è una proposta reale. Se c'è una cosa di cui Forlì non ha bisogno è un volo per Roma
 
in ambito non volativo a Forlì ci potrebbero essere molte convergenze:

C’è una delle sedi più importanti per Ingegneria aerospaziale in Italia. Da lì escono laureati e dottorandi molto specializzati, con cui le imprese possono collaborare facilmente. Ad esempio un'azienda che si occupa di satelliti di Bari (Sitael) ha una sede qui ed ha molti giovani ingegneri reclutati direttamente dall’ateneo locale.

L’Emilia-Romagna ha un cluster aerospaziale in crescita (IR4I, ANSER, Clust-ER Mech).

Forlì si sta proponendo come polo tecnologico grazie alla Fondazione Mercury e all’aeroporto Ridolfi, che offre spazi per test, collaudi e nuove attività aerospaziali.

La butto li, c'è un interesse per uno spazioporto?

A Forlì c’è l’ENAV Academy / Training Centre, la scuola di formazione dell’ente nazionale per l’assistenza al volo

Si tratta poi di capire quali possono essere le sinergie con la nuova zls di ravenna
Ci sono voci che i charter per le crociere in partenza da Ravenna stanno spingendo per portarli a Forlì. La cosa ha senso sia dal punto di vista dell'occupazione delle strutture, a FRL c'è spazio in abbondanza e a livello di collegamento stradale è quello più veloce e meno congestionato per il terminal crociere di Ravenna.
In Emilia Romagna l'idea di De Pascale di mettere insieme in rete le 4 società di gestione ha molto un senso perché il rischio che si facciano guerra e concorrenza è grande ed è già stato il disastro in passato. Se gli scali riescono a collaborare e spintaneamente a non pestarsi i piedi magari guadagnano qualche euro in meno a BLQ ma evitiamo di buttare soldi in guerre intestine. E a BLQ servono investimenti pesanti pesanti perché attualmente fa ancora schifo schifo, magari non ai livelli dello scorso anno ma siamo ancora a livelli veramente bassi.
 
Il titolo non c'entra niente con il contenuto del post.


Voli low cost e turisti: la Romagna pronta a sfidare Bologna​

di Caterina Giusberti
Clancy: “Lo sviluppo dell’aeroporto non sia a discapito della città”. E de Pascale lavora a un riequilibrio tra gli altri scali della regione, detassando i piccoli hub


BOLOGNA – Lo sviluppo dell’aeroporto non avvenga «a discapito della città». A ribadirlo ieri in Question time è stata la vicesindaca Emily Clancy, sottolineando come i dati evidenzino una crescita dell’aeroporto in linea con il masterplan 2016-2030 in termini di passeggeri. Ma non di impatto acustico. Se infatti nel primo semestre 2025 sono stati registrati circa 5 milioni di passeggeri e le stime da qui alla fine dell’anno parlano di 10,6 milioni di viaggiatori, «va detto con chiarezza — precisa Clancy — che le stime in termini di impatto acustico non sono rispettate». Ecco perché l’amministrazione saluta con favore «l’annuncio della Regione circa la volontà di avviare una integrazione del traffico aereo tra i quattro scali regionali, perché questo potrà contribuire ad alleggerire la pressione su Bologna, a partire dal carico acustico».

Zattini (Forlì): “Hanno già chiamato alcune compagnie”​

Il riferimento è alle dichiarazioni del presidente della regione Michele de Pascale che dal palco della festa dell’Unità ha annunciato di voler ridurre le tasse agli scali con meno di un milione di passeggeri. Ovvero Parma, Forlì e Rimini. «Va sviluppato tutto il sistema — ha detto il governatore — compresi gli scali minori. Perché il sistema non è solo il Marconi». Parole che hanno fatto subito rizzare le antenne alle compagnie low cost, tanto che qualcuna si è già fatta avanti, spiega il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini. «È un’ipotesi che ha già avuto un certo riscontro — dice — hanno chiamato già alcune compagnie aeree. Mi sembra una misura importante soprattutto per salvaguardare i due aeroporti più in sofferenza, che sono Parma e Forlì». Qui in particolare, prosegue il sindaco, gli aerei vengono già per la manutenzione programmata. «Quindi per loro sarebbe un vantaggio portare dei passeggeri, invece che arrivare e ripartire vuoti».

Guerra (Parma): “Qui traffico ridotto, bene l’idea di de Pascale”​

Più critica la situazione di Parma, dove giovedì in Tribunale si è discusso della domanda di liquidazione giudiziale di Sogeap, la società che gestisce lo scalo. Alla fine tutto si è concluso con una proroga di due mesi, per cui la chiusura dello scalo per il momento è stata scongiurata. Ma la situazione è molto complessa. «In questo momento credo che Parma sia attorno ai 130mila passeggeri — stima il sindaco Michele Guerra — Abbiamo poche tratte, la Sardegna, la Sicilia, pochissima roba. Per questo credo che l’annuncio di de Pascale sia una notizia molto importante, di grande aiuto per gli aeroporti che hanno un traffico ridotto. Ci sono già stati casi di aeroporti italiani dove la Regione ha compensato una parte delle tasse, penso ad esempio all’aeroporto di Trapani. È un provvedimento positivo».

Clancy: “Bologna resti una città vivibile”​

Una svolta necessaria anche per Bologna, dice Clancy. «I dati ci dicono che l’aeroporto sta crescendo sia in termini di passeggeri sia in termini di sorvoli. È un’infrastruttura che ha certamente un peso rilevante dal punto di vista strategico ma non può tradursi in un peso insostenibile per la città la vive ogni giorno». Il punto, sottolinea Clancy è che «Bologna resti una città vivibile, in cui il diritto alla salute, al riposo e alla buona qualità dell’aria venga tutelato».

 
E pensare che una volta quando sentivo parlare di decrescita felice mi rotolavo dalle risate...
E' proprio vero che al peggio non c'è mai fine.

Sulla tematica ho trovato e selezionato due notizie recenti che probabilmente rappresentano l'attuale posizione del comune di Bologna:

Aeroporto Bologna. Incontro fra l’assessora Priolo e la vicesindaca Clancy: il punto in previsione del Piano di risanamento acustico. Presto vertice Regione, Comune, ‘Marconi’ ed Enac​


L’assessora Priolo: “Superati i 10 milioni di passeggeri, necessario verificare la coerenza tra Master Plan e dati attuali per condividere le azioni necessarie”. Entro il mese confronto con le quattro società aeroportuali e il presidente de Pascale

04/02/2025 18:31
Bologna – Verrà programmato a breve un incontro tra Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Comune di Calderara, Aeroporto di Bologna e i vertici nazionali di Enac per fare il punto sulle criticità dello scalo, anche in previsione dell’approvazione del Piano di risanamento acustico. Documento che il gestore aeroportuale dovrà produrre, così come previsto dalla normativa, per il superamento dei limiti di zonizzazione acustica.

Questo uno dei temi affrontati oggi in un incontro tra l’assessora regionale alla Mobilità, Trasporti e Infrastrutture, Irene Priolo, e la vicesindaca del Comune di Bologna, Emily Marion Clancy.

“Nel 2024- afferma Priolo- il Marconi ha superato i 10 milioni di passeggeri. Diventa adesso necessario verificare la coerenza con il Master Plan considerando lo scenario di traffico atteso al 2030 con i dati attuali per verificarne l’impatto acustico e condividere le azioni necessarie da mettere in campo”.

“A questo- prosegue l’assessora- si aggiunge il fatto che sugli scali regionali occorre aprire un confronto con le società aeroportuali. Serve un nuovo piano strategico per cercare di costruire un sistema integrato, partendo dalla consapevolezza dell’importanza dello scalo di Bologna, anche in vista dell’approvazione del prossimo Piano Regionale Integrato dei Trasporti e dei futuri Master Plan che dovranno essere approvati. Proprio per questo entro la fine del mese, con il presidente de Pascale vedremo i vertici delle quattro società che gestiscono gli scali regionali”.

“L’analisi dei dati degli ultimi anni – aggiunge la vicesindaca Clancy - correlato all’incremento del traffico aereo, evidenzia la necessità di adottare ulteriori correttive rispetto allo scenario attuale e preventive in riferimento ad ulteriori incrementi di traffico sullo scalo di Bologna. Diventa inoltre strategico costruire una nuova prospettiva di “crescita distribuita” del traffico aereo regionale che possa conciliare il tema dello sviluppo economico con quello della salute e della convivenza sostenibile di queste infrastrutture nei singoli territori”.



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ed inoltre è stato istituito a Giugno l'osservatorio permanente su Aeroporto Marconi”

Regolamento dell'osservatorio
 
ed inoltre è stato istituito a Giugno l'osservatorio permanente su Aeroporto Marconi”

Regolamento dell'osservatorio
Esempio perfetto. Copio dal Regolamento:

Art. 3 - Composizione
L’Osservatorio è presieduto dalla/dal ViceSindaca/o ed è composto :
- dalla/dal ViceSindaca/o o sua/o delegata/o
- da cinque consiglieri comunali, 3 di maggioranza e 2 di minoranza;
- dalla/dal Presidente del Quartiere Navile
- dalla/dal Presidente del Quartiere Borgo Panigale-Reno
- dalla/dal Direttrice/Direttore Responsabile del Settore Transizione Ecologica e UfficioClima e del Settore Ufficio di Piano, e dai tecnici di tali Settori;
- da una/un rappresentante di Azienda Sanitaria locale (ASL)
- da una/un rappresentante di Agenzia Regionale per la Prevenzione l’Ambiente el’Energia (ARPAE)
- da una/un rappresentante della Regione Emilia-Romagna;
- da un rappresentante nominato da ogni Comitato cittadino per l’Aeroporto.
Alle riunioni dell'Osservatorio potranno partecipare le/i dirigenti e tecnici di altri Settori comunali interessati alle tematiche specifiche da trattare nel corso delle riunioni.

Questi soggetti hanno quindi diritto di fare parte o quantomeno partecipare ai lavori del comitato.
Quindi io, Belumosi, in qualità di presidente del comitato degli abitanti di via del Pane che conta 3 aderenti, ho diritto di appartenenza all'osservatorio.

Proseguendo nella lettura del capolavoro apprendiamo che:

Possono essere invitate a partecipare alle riunioni anche la società di gestione dell'Aeroporto G. Marconi, l'Ente Nazionale Aviazione Civile e l'Ente Nazionale Assistenza al Volo. Possono, altresì, essere invitate a partecipare personalità esperte in materia.

Se ne deduce che tutti i soggetti appena elencati, non hanno alcun diritto di non solo di essere parte dell'osservatorio, ma neppure di partecipare ai lavori, se non dietro specifico invito.
Non sia mai che abbiano la fastidiosa idea di uscirsene con opinioni diverse da quelle propugnate da Russia Unit... ehm, dal PD e dai loro amichetti.

Quando la malafede regna sovrana, non è difficile capire dove vogliano andare a parare con questo pseudo osservatorio...
 
Ultima modifica:

Calmi tutti con i voli pindarici su nuovi collegamenti aerei dagli aeroporti romagnoli: arriva il treno!
Esiste già da alcuni anni il collegamento estivo Germania-Italia.

Dalla stagione 2025 le Marche ha chiesto un prolungamento anche nelle sue zone... Quindi ora ferma a Pesaro (ecc)... arrivando fino ad Ancona

Questo nuovo treno andrebbe ad affiancare l’attuale collegamento già attivo con la Germania, incrementando l’accessibilità internazionale dell’area attraverso il trasporto su rotaia.




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Al momento giusto per riassumere stanno emergendo tre variabili:

-Forza degli incentivi fiscali per attrarre vettori nei piccoli scali.

-Vincoli ambientali a Bologna, che possono limitare l’espansione e rendere più conveniente la diversione.

-Capacità di specializzare i singoli aeroporti invece di metterli in concorrenza diretta.
 
Al momento giusto per riassumere stanno emergendo tre variabili:

-Forza degli incentivi fiscali per attrarre vettori nei piccoli scali.

-Vincoli ambientali a Bologna, che possono limitare l’espansione e rendere più conveniente la diversione.

-Capacità di specializzare i singoli aeroporti invece di metterli in concorrenza diretta.
Non mi sembra fuori da ogni logica, anzi credo siano ragionamenti condivisibili, compresa la posizione del Comune di Bologna: "Diventa inoltre strategico costruire una nuova prospettiva di “crescita distribuita” del traffico aereo regionale che possa conciliare il tema dello sviluppo economico con quello della salute e della convivenza sostenibile di queste infrastrutture nei singoli territori”. Mi sembra un voler dire "attuiamo strategie per far si che la crescita attesa possa impattare nel migliore dei modi sul territorio tutto"