In democrazia è corretto anche ascoltare l'opposizione [:305][:305]
I due maggiori Comitati di cittadini dell’intono di Malpensa, Unicomal nella Lombardia ed il Covest nel Piemonte hanno emanato in data 23 luglio il seguente Comunicato Stampa.
GITA A WASHINGTON PER LA TERZA PISTA
Nell'ennesima estate dominata dal rombo degli aerei di Malpensa sulle nostre case non pensavamo di sentire anche un tuono: la notizia risonante della riapertura dei viaggi a Washington per "prendere visione" dello studio per la terza pista di Malpensa redatto dal Mitre.
Malpensa "vuole crescere", serve la terza pista, deve dimostrare al Governo, in procinto di fare delle scelte estremamente delicate sul futuro di Alitalia, che qui esistono le condizioni, o almeno le premesse, affinché l'aeroporto possa crescere, in termini infrastrutturali e di traffico, senza l'opposizione dei comuni impattati dal rumore e dall'inquinamento, per cui Alitalia DEVE rimanere a Malpensa.
Cosa fare allora? Con la collaborazione dello studio Mitre si presenta il progetto della terza pista ai sindaci e alle province interessate. Ma non sul territorio: si invitano sindaci e assessori provinciali a Washington ad assistere alla presentazione. Vogliamo chiamarlo viaggio premio? Vogliamo chiamarlo tentativo di provocare sudditanza psicologica verso gli amministratori che devono fare le scelte? Chi pagherebbe? Il contribuente? Sarebbe molto grave. Se la SEA è interessata a presentare un progetto, dovrebbe portare a sue spese i tecnici sul territorio.
Ma ancora più grave sarebbe se a pagare il viaggio e la permanenza fosse SEA. Sarebbe veramente campagna acquisti, sudditanza psicologica, collaborazionismo.
Lasciamo ai cittadini valutare entrambe le ipotesi: da parte nostra, appena in possesso delle necessarie informazioni, provvederemo a divulgare il resoconto di questa "trasferta".
Bene hanno fatto Provincia di Novara e sindaci Piemontesi a declinare gentilmente l'invito.
La terza pista non la vogliono. Punto! E se presentazione ci deve essere, la si faccia qui.
Fa specie invece notare che, in Lombardia, la solita "triade", a quanto pare, abbia accettato tale invito, dimostrando, di fatto, l'accettazione della terza pista e la sudditanza a SEA e, ipotizziamo, il gradimento di 1 ? a passeggero che l'aeroporto porta nelle casse comunali: soldi in cambio della salute.
I sindaci che accettano tale invito dovrebbero invece ricordarsi che hanno innanzitutto la responsabilità di tutelare la salute dei loro cittadini e prendere coscienza che accettare la terza pista vorrà dire indirizzare su questo territorio e sui suoi abitanti un traffico raddoppiato che non porterà certamente frizzante arietta di montagna nelle case dei loro concittadini e dei cittadini degli altri comuni, lombardi e piemontesi.
C.OVES.T. Onlus (Comitato Ovest Ticino)
UNI.CO.MAL. Lombardia (Unione Comitati del Comprensorio Malpensa)
25 luglio 2007