Piano industriale SEA anticipato ai sindacati


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@ Kernel
mi riferivo alla vaguità del discorso, chiaro che i lavori ci sono eccome

@ Roger
ogni volta che ci passo penso al passaggio da parte del raccordo (definito nell'articolo "manubrio") sulla linea ferroviaria di Malpensa: per i lavori sarà chiusa la linea? quando avverrà?
Se ti riferisci al MXP express , dalla strada si può intravedere da qualche giorno un gru che sporge dal terreno e bitumiere che vanno avanti indietro dall'intersezione manico d'ombrello con la trincea della ferrovia. Penso che primo costruiranno le spalle in cemento armato e poi copriranno con il ponte in alcune nottate. Come fatto e visto più volte con i ponti in autostrada.
Se invece ti riferisci all'incrocio FS con le nord tra Busto e Cstellanza certamente non sarà fermato il transito dei treni.
Per il manico d'ombrello si parla che possa essere completato entro l'anno.
Ciao
[:306][:306][:306]


le betoniere di cui parli stanno già gettando le spalle, mentre il piantamento dei micropali di fondazione è già finito
la copertura è in fase di prefabbricazione presso apposita azienda che sforna 4 travi alla settimana.

per la SS336, i lavori che avete fotografato sono tra i peggiori che potevano capitarci, meno male che se li sgobba un collega!
Comunque, acqua del vilooresi a parte, si è in parte costruito un manufatto a spinta, in parte si è fatta una galleria artificiale.
Siamo a buon punto per quel che riguarda l'avanzamento complessivo, anche lato SATAP sta per aprire il casello che si inerconnetterà alla SS per qualche mese (gli hanno dato un nome allucinante che non ricordo), poi, a tergo faranno i lavori per il casello apposta.
L'interconnessione con la ex SS11 è quasi pronta, sono appena state posate le travi del ponte dello svincolo.
Qualche problema lato SATAP ce l'ho ancora perchè SATAP vuole portare l'autostrada a 4 corsie tra boffalora e Milano e la cosa richiede una VIA con i tempi che ne conseguono.
 
In democrazia è corretto anche ascoltare l'opposizione [:305][:305]

I due maggiori Comitati di cittadini dell’intono di Malpensa, Unicomal nella Lombardia ed il Covest nel Piemonte hanno emanato in data 23 luglio il seguente Comunicato Stampa.

GITA A WASHINGTON PER LA TERZA PISTA

Nell'ennesima estate dominata dal rombo degli aerei di Malpensa sulle nostre case non pensavamo di sentire anche un tuono: la notizia risonante della riapertura dei viaggi a Washington per "prendere visione" dello studio per la terza pista di Malpensa redatto dal Mitre.
Malpensa "vuole crescere", serve la terza pista, deve dimostrare al Governo, in procinto di fare delle scelte estremamente delicate sul futuro di Alitalia, che qui esistono le condizioni, o almeno le premesse, affinché l'aeroporto possa crescere, in termini infrastrutturali e di traffico, senza l'opposizione dei comuni impattati dal rumore e dall'inquinamento, per cui Alitalia DEVE rimanere a Malpensa.
Cosa fare allora? Con la collaborazione dello studio Mitre si presenta il progetto della terza pista ai sindaci e alle province interessate. Ma non sul territorio: si invitano sindaci e assessori provinciali a Washington ad assistere alla presentazione. Vogliamo chiamarlo viaggio premio? Vogliamo chiamarlo tentativo di provocare sudditanza psicologica verso gli amministratori che devono fare le scelte? Chi pagherebbe? Il contribuente? Sarebbe molto grave. Se la SEA è interessata a presentare un progetto, dovrebbe portare a sue spese i tecnici sul territorio.
Ma ancora più grave sarebbe se a pagare il viaggio e la permanenza fosse SEA. Sarebbe veramente campagna acquisti, sudditanza psicologica, collaborazionismo.
Lasciamo ai cittadini valutare entrambe le ipotesi: da parte nostra, appena in possesso delle necessarie informazioni, provvederemo a divulgare il resoconto di questa "trasferta".
Bene hanno fatto Provincia di Novara e sindaci Piemontesi a declinare gentilmente l'invito.
La terza pista non la vogliono. Punto! E se presentazione ci deve essere, la si faccia qui.
Fa specie invece notare che, in Lombardia, la solita "triade", a quanto pare, abbia accettato tale invito, dimostrando, di fatto, l'accettazione della terza pista e la sudditanza a SEA e, ipotizziamo, il gradimento di 1 ? a passeggero che l'aeroporto porta nelle casse comunali: soldi in cambio della salute.
I sindaci che accettano tale invito dovrebbero invece ricordarsi che hanno innanzitutto la responsabilità di tutelare la salute dei loro cittadini e prendere coscienza che accettare la terza pista vorrà dire indirizzare su questo territorio e sui suoi abitanti un traffico raddoppiato che non porterà certamente frizzante arietta di montagna nelle case dei loro concittadini e dei cittadini degli altri comuni, lombardi e piemontesi.

C.OVES.T. Onlus (Comitato Ovest Ticino)
UNI.CO.MAL. Lombardia (Unione Comitati del Comprensorio Malpensa)

25 luglio 2007