Riporto due articoli tratti da Varesenews.it e dal sito AeroportiLombardi.it rigurdanti i pesanti effetti occupazionali nell' indotto di MXP dovuti alla chiusura di LHI. I piu' fortunati se cosi possiamo dire sono gli equipaggi e i dipendenti diretti di LHI a cui è stata offerta una possibiltà di ricollocazione all' interno del gruppo LH. Quello che voglio far notare è che praticamente nessun politico di nessuno schieramento sembra interessarsi alla sorte di questi lavoratori dell' indotto che sembrano purtroppo abbandonati al loro destino.
Lufthansa se ne va, 150 licenziamenti nel catering
Tagli annunciati alla LSG-Sky Chefs, che in brughiera impiega 363 dipendenti. Il ridimensionamento della compagnia tedesca è indicato come una delle cause della crisi, anche se dal 2008 si ricorre già alla cassa integrazione
L'addio di Lufthansa Italia si fa sentire ancora una volta in modo pesante sull'indotto: la LSG Sky Chefs, azienda che si occupa della ristorazione di bordo, ha avviato la procedura per il licenziamento di 150 dipendenti considerati in esubero, su 363 complessivi dello stabilimento di Malpensa. Il ridimensionamento delle attività di Lufthansa nella base operativa italiana di Malpensa è indicata come una delle cause principali di crisi: dal 29 ottobre, infatti, il servizio di catering si trasferirà altrove (tra gli altri settori in sofferenza per il ridimensionamento della compagnia tedesca, quello dell'handling).
La crisi - riconoscono anche i sindacati - in realtà ha radici già lontane: LSG Sky Chefs già dal marzo 2008 sta facendo uso della cassa integrazione ordinaria a rotazione tra tutti i dipendenti (circa 70 al giorno a casa), misura resa necessaria dalla perdita di lavoro derivante dal de-hubbing di Alitalia: il taglio infatti tocca Malpensa e non Linate. «L'azienda ha deciso di dichiarare un esubero globale di 150 lavoratori anziché utilizzare lo strumento della cassa integrazione disponibile anche per il 2012, come più volte richiesto dalla delegazione sindacale» spiegano in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil del settore trasporti. «Riteniamo tale decisione inaccettabile sia dal punto di vista sociale che come scelta imprenditoriale: troppo facile e per noi intollerabile far pagare ai più deboli i mancati guadagni dell'impresa». Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt hanno dichiarato nella giornata di oggi un'assemblea generale dei lavoratori e delle lavoratrici: i sindacati hanno confermano comunque di essere indisponibili «a qualsiasi soluzione che preveda la diminuzione dei livelli occupazionali» e chiedono un confronto su possibili soluzioni alternative.«I lavoratori - dice Luigi Tripodi della Uilt - hanno già dato in questi anni: quando si guadagnano 1000 euro in full-time, si può immaginare cosa vuol dire fare cassa integrazione per un periodo così lungo». I dipendenti si sono riuniti in assemblea oggi, il 17-18 ottobre sono previsti i primi due incontri tra azienda e sindacati.
La LSG (Lufthansa Service Holding) Sky Chefs è un grande gruppo internazionale, nato dalla fusione di LSG e Sky Chefs, completata tra 1995 e 2001: lavora per numerose compagnie aeree oltre a Lufthansa e occupa oltre 28mila persone, in tutti i continenti. A Malpensa serve oltre alla compagnia tedesca soprattutto le sigle americane e asiatiche: secondo i dati aziendali, fornisce pasti mediamente per 150 aerei al giorno. Lo stabilimento ha una capacità di produzione di 28mila pasti al giorno.
Handling Lufthansa, cassa integrazione per la Globe Ground
Firmato l'accordo per gli ammortizzatori sociali per 65 dipendenti. Sindacati divisi invece sull'accordo di stabilizzazione dei precari
Non solo catering: l'indotto di Malpensa messo in crisi dalla ritirata di Lufthansa comprende anche l'handling. La Globe Ground - che si occupa dei servizi di terra per la compagnia tedesca - ha siglato oggi con i sindacati l'accordo sulla cassa integrazione: saranno 65 (su 150 circa) i lavoratori a usufruire degli ammortizzatori sociali. La crisi dell'azienda è legata in gran parte all'addio di Lufthansa Italia, previsto il prossimo 28 ottobre: già ad agosto si era parlato di cassa integrazione, poi lo scorso 19 settembre si aprì la procedura di mobilità per 85 lavoratori, che ora è rientrata. I sindacati hanno firmato contestualmente anche l'accordo per la stabilizzazione dei precari e per il passaggio da part-time a full-time. La sola Uil ha deciso di non sottoscrivere questi due accordi: una mossa contestata dalla Cub Trasporti, che parla di «grave decisione».
Lufthansa se ne va, 150 licenziamenti nel catering
Tagli annunciati alla LSG-Sky Chefs, che in brughiera impiega 363 dipendenti. Il ridimensionamento della compagnia tedesca è indicato come una delle cause della crisi, anche se dal 2008 si ricorre già alla cassa integrazione
L'addio di Lufthansa Italia si fa sentire ancora una volta in modo pesante sull'indotto: la LSG Sky Chefs, azienda che si occupa della ristorazione di bordo, ha avviato la procedura per il licenziamento di 150 dipendenti considerati in esubero, su 363 complessivi dello stabilimento di Malpensa. Il ridimensionamento delle attività di Lufthansa nella base operativa italiana di Malpensa è indicata come una delle cause principali di crisi: dal 29 ottobre, infatti, il servizio di catering si trasferirà altrove (tra gli altri settori in sofferenza per il ridimensionamento della compagnia tedesca, quello dell'handling).
La crisi - riconoscono anche i sindacati - in realtà ha radici già lontane: LSG Sky Chefs già dal marzo 2008 sta facendo uso della cassa integrazione ordinaria a rotazione tra tutti i dipendenti (circa 70 al giorno a casa), misura resa necessaria dalla perdita di lavoro derivante dal de-hubbing di Alitalia: il taglio infatti tocca Malpensa e non Linate. «L'azienda ha deciso di dichiarare un esubero globale di 150 lavoratori anziché utilizzare lo strumento della cassa integrazione disponibile anche per il 2012, come più volte richiesto dalla delegazione sindacale» spiegano in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil del settore trasporti. «Riteniamo tale decisione inaccettabile sia dal punto di vista sociale che come scelta imprenditoriale: troppo facile e per noi intollerabile far pagare ai più deboli i mancati guadagni dell'impresa». Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt hanno dichiarato nella giornata di oggi un'assemblea generale dei lavoratori e delle lavoratrici: i sindacati hanno confermano comunque di essere indisponibili «a qualsiasi soluzione che preveda la diminuzione dei livelli occupazionali» e chiedono un confronto su possibili soluzioni alternative.«I lavoratori - dice Luigi Tripodi della Uilt - hanno già dato in questi anni: quando si guadagnano 1000 euro in full-time, si può immaginare cosa vuol dire fare cassa integrazione per un periodo così lungo». I dipendenti si sono riuniti in assemblea oggi, il 17-18 ottobre sono previsti i primi due incontri tra azienda e sindacati.
La LSG (Lufthansa Service Holding) Sky Chefs è un grande gruppo internazionale, nato dalla fusione di LSG e Sky Chefs, completata tra 1995 e 2001: lavora per numerose compagnie aeree oltre a Lufthansa e occupa oltre 28mila persone, in tutti i continenti. A Malpensa serve oltre alla compagnia tedesca soprattutto le sigle americane e asiatiche: secondo i dati aziendali, fornisce pasti mediamente per 150 aerei al giorno. Lo stabilimento ha una capacità di produzione di 28mila pasti al giorno.
Handling Lufthansa, cassa integrazione per la Globe Ground
Firmato l'accordo per gli ammortizzatori sociali per 65 dipendenti. Sindacati divisi invece sull'accordo di stabilizzazione dei precari
Non solo catering: l'indotto di Malpensa messo in crisi dalla ritirata di Lufthansa comprende anche l'handling. La Globe Ground - che si occupa dei servizi di terra per la compagnia tedesca - ha siglato oggi con i sindacati l'accordo sulla cassa integrazione: saranno 65 (su 150 circa) i lavoratori a usufruire degli ammortizzatori sociali. La crisi dell'azienda è legata in gran parte all'addio di Lufthansa Italia, previsto il prossimo 28 ottobre: già ad agosto si era parlato di cassa integrazione, poi lo scorso 19 settembre si aprì la procedura di mobilità per 85 lavoratori, che ora è rientrata. I sindacati hanno firmato contestualmente anche l'accordo per la stabilizzazione dei precari e per il passaggio da part-time a full-time. La sola Uil ha deciso di non sottoscrivere questi due accordi: una mossa contestata dalla Cub Trasporti, che parla di «grave decisione».
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