Perugia. A settembre il nuovo terminal di Gae Aulenti


L'unica cosa sicura del futuro decreto Lupi, è che LIN non sarà più soggetto ad alcuna limitazione in base alla destinazione. Quindi basterà trovare una coppia di slot e si potrà volare anche sul S. Francesco.

Sì, bisogna vedere a che prezzo, ma sopratutto se ce ne sono liberi in determinati orari!
 
Quali aeromobili sono stati utilizzati per quei collegamenti?

GT-I9300 - Tapatalk

Inizialmente vennero utilizzati dei Dornier 328T, poi degli ATR42. Per anni il volo 3X Daily, in special modo mattina e sera era in sold out, ma non è stato MAI messo un a/m più capiente; ad onor del vero va però considerata l'allora lunghezza della pista di 1836 metri, in luogo degli attuali 2300. Poi venne MXP 2000 ed il volo venne spostato su quell'Apt, con conseguenze disastrose, mediamente 10 pax a tratta, questa volta di nuovo con D328T di Skybridge.
Terminata l'esperienza MXP, trovandosi costretti dall'opinione pubblica a riprovarci con Milano, hanno messo in piedi un PEG-BGY con FR con frequenza 2-4-6 a mezza mattinata, spostandolo poi in seconda mattinata con arrivo a BGY intorno alle 8.45-9.00, in maniera da dimostrare che anche cambiando gli orari la cosa non funzionava. Nonostante ciò, più passava il tempo, più il volo si riempiva, nelle ultime settimane di vita i passeggeri arrivavano a 140, ma era già stata annunciata la chiusura del volo, per mancata affluenza.
Se sei interessato, in pvt ti racconto anche le storie di Hanh e Girona,ciao!
 
Se AZ avesse un 50 posti la PEG-FCO potrebbe pure funzionare...

GT-I9300 - Tapatalk
Per caso hai qualche dato per supportare l'affermazione?
AZ potrebbe sempre affittare un aereo e operarla, ma penso che valgano le stesse cose per il volo su Linate.
Ci vorrebbe un night stop per intercettare transiti e traffico business.
 
Perugia-Barcellona, adesso si parte: le date

La tratta assicurata da Vueling, ma i passeggeri “atterrano”. Bankitalia: flessione del 2,9%

Una doccia gelata nella doccia gelata. Non bastassero infatti i numeri di crisi che sembra voler restare appiccicata all’Umbria, il Nucleo per la ricerca economica di Bankitalia ieri mattina ha certificato una flessione nel volume dei passeggeri che in questo 2014 hanno volato sull’aeroporto internazionale dell’Umbria “San Francesco d’Assisi”.

Dai dati in possesso dei tecnici della filiale di Piazza Italia risulta infatti che fino ad ora il numero di passeggeri sia stato pari a circa 173mila unità per una flessione che dovrebbe attestarsi a quota -2,9%. Un salto all’indietro di almeno tre anni per lo scalo umbro, visto che per ritrovare una performance simile occorre consultare gli archivi del 2011, quando i passeggeri furono poco più di 175mila. Un dato, quello anticipato da Bankitalia, che non è comunque definitivo ma che probabilmente faticherà a confermare il trend degli ultimi due anni: nel 2012 i passeggeri sono stati circa 202mila, poi saliti a 215.552 nel 2013. Per un obiettivo, quello delle 250mila unità, che resta ancora lontano.

Un pizzico di respiro rispetto a numeri “difficile” potrebbe arrivare dalla nuova tratta Perugia-Barcellona El Prat, attivata grazie alla compagnia iberica Vueling. I voli, annunciati già da qualche settimana, sono ora operativi e prenotabili sul sito web della stessa compagnia aerea.

Al momento, si tratta di soli quattro voli: il primo è in programma il 26 dicembre al costo di 64,36 euro. Si vola ancora il 30 dicembre (84,96 euro) e poi il 2 (64,36 euro) ed il 6 gennaio (54,06 euro). Queste al momento le uniche date disponibili, che però si aggiungo alle destinazioni europee già disponibili (Londra Stansted, Dusseldorf Weeze, Bruxelles Charleroi e Barcellona Girona con Ryanair e Bucarest con Wizz Air) e nazionali (Trapani e Cagliari con Ryanair, Olbia con Denim Air by Tourgest) oltre ai charter estivi: Monastir (Tunisair), Rodi (Air Nostrum by Iberia), Palma di Maiorca (Air Nostrum by Iberia).


http://www.giornaledellumbria.it/article/article204014.html
 
Aeroporto, nuova rotta verso Brindisi o Lamezia: venerdì Ryanair a Perugia. Comune ricapitalizza

Conferenza stampa allo scalo insieme ai vertici di Sase, in corso le trattative per altre destinazioni. Palazzo dei Priori sottoscrive 1.934 azioni: esborso di 86 mila euro

Lamezia Terme o Brindisi. Potrebbe essere una di queste due la nuova meta che la dirigenza di Sase e quella di Ryanair annunceranno venerdì in una conferenza stampa che si terrà all’interno dello scalo umbro. Da tempo infatti la società che gestisce il San Francesco dell’Umbria lavora all’apertura di una tratta con Ryanair verso il Sud Italia e, negli scorsi mesi, le ipotesi più accreditate sono state proprio quelle di Lamezia Terme e Brindisi. Quanto alle altre rotte, a Natale la compagnia low cost Vueling attiverà il volo per Barcellona (aeroporto El Prat, ossia quello principale) che verrà sperimentato fino all’inizio di gennaio, mentre Ryanair come al solito volerà su Girona in primavera e in estate.

Nuovi voli

Nelle scorse settimane a Sant’Egidio sono state messe sul tavolo una serie di ipotesi. Le trattative, che non si tradurranno necessariamente in nuove rotte, vanno avanti su più fronti: la prima con Iberia Express (il vettore low cost che fa capo ad Iberia) riguarda Madrid con lo scopo dichiarato di attrarre parte del turismo religioso che arriva anche dal Sudamerica. La seconda Monaco di Baviera con Lufthansa mentre con Easyjet tre sono le possibilità attualmente al vaglio: Parigi, Amsterdam e Milano per quanto riguarda l’Expo 2015. Per il 2016 invece Ryanair dovrebbe invece attivare la seconda nuova destinazione extranazionale, con Sase che punta su Oslo. Inoltre nei prossimi mesi potrebbe essere aperto, con Wizzair, un canale verso la Polonia.

Come funziona


Il meccanismo che porta all’attivazione di nuovi voli è abbastanza semplice: le compagnie, contattate dagli aeroporti, valutano con molta attenzione la redditività, formulano una proposta e poi, nel caso della Sase, una volta individuate le tratte il presidente Mario Fagotti metterà tutti intorno al tavolo e chiederà ai soci di fare un investimento. Soci che, riguardo alla ricapitalizzazione da 1,5 milioni decisa nei mesi scorsi, si stanno muovendo. Tra questi c’è il Comune di Perugia la cui giunta, pochi giorni fa, ha deciso di dare il via libera all’operazione: palazzo dei Priori, che detiene il 5,74% di Sase, ha sottoscritto 1.934 azioni dal valore nominale di 44,5 euro ciascuna. L’impegno finanziario per le casse comunali sarà quindi di 86 mila euro e spiccioli.

Numeri


Venerdì poi potrebbero anche essere comunicati numeri più precisi riguardo al numero dei passeggeri transitati nello scalo umbro nel 2014. I dati dovrebbero parlare di un leggero calo: la stima infatti è intorno ai 210 mila utenti, circa 5 mila in meno rispetto al 2013. Un segno meno che, dicono da Sase, si spiega con a riduzione della frequenza di alcune tratte e con lo stop del volo verso Tirana. Il problema in questo caso, dopo il fallimento della compagnia che operava su una rotta molto frequentata, è trovare chi un sostituto: l’unico candidato possibile al momento pare Alitalia, ma portare gli aerei della compagnia a Perugia non sembra un’impresa tra le più semplici.


http://www.umbria24.it/aeroporto-nu...ir-a-perugia-comune-ricapitalizza/337975.html
 
Aeroporto di Perugia, contatti con Lufthansa per un collegamento con Francoforte entro il 2015

Per l'Umbria, con un'ora e mezza di volo di transito, si aprirebbe un ampio ventaglio di tratte internazionali, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Sudafrica all'Australia

Trovata la via del mare col nuovo volo per Brindisi, all’aeroporto San Francesco d’Assisi si cerca una porta per andare oltre l’Europa. Il dilemma, già da qualche tempo, è la connessione dello scalo regionale a un hub europeo, da usare come base per voli a medio e lungo raggio. Per chiarezza si tratterebbe del collegamento a un aeroporto europeo che idealmente rappresenta il centro di una ruota, dal quale si propagano una serie di rotte aeree, come i raggi di una bicicletta. Ecco Perugia ambisce a diventare l’estremità di uno di quei raggi, che collegherebbe l’Umbria a uno scalo internazionale, dal quale poi si aprirebbe un nuovo ventaglio di tratte raggiungibili con facilità.

Madrid e Francoforte I due nomi che da tempo sono circolati ed erano in cima alla lista sono Madrid e Francoforte. Adesso è quest’ultima ipotesi che sembra prendere quota come prima opzione nell’interessamento della Sase (società che gestisce l’aeroporto umbro) e della Regione, che al lavoro sulla questione ha schierato Sviluppimbria. A indicarlo sono diversi indizi che in questo momento privilegiano l’ipotesi Germania. Alcuni si possono trovare leggendo in controluce le ultime dichiarazioni della Sase, che ha annunciato di procedere in sintonia con i progetti della Regione. E l’incoming regionale del resto sembra guardare con favore più al bacino del Nord Europa che ad Ovest.

Già nel 2015 Il risultato del collegamento con Francoforte sarebbe un salto di qualità immediato dell’aeroporto di Sant’Egidio e dell’Umbria, così connesso da un’ora e mezza di volo ad uno scalo collegato da decine e decine di voli da e verso tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Sudafica all’Australia. In questo caso il vettore col quale chiudere l’accordo è Lufthansa, che ha come base proprio lo scalo tedesco sul Meno o con una compagnia collegata, come Air Dolomiti. La trattativa, a quanto pare già avviata, potrebbe già dare i frutti nel 2015.

http://www.umbria24.it/aeroporto-di...nto-con-francoforte-entro-il-2015/338797.html
 
Aeroporto Perugia, passa l'aumento di capitale / si apre ai privati

La II Commissione consiliare permanente (Bilancio) ha approvato all’unanimità, con 15 voti a favore, l’aumento di capitale sociale della Sase spa-esercizio del diritto di opzione. La decisione era già stata discussa in Commissione lo scorso 5 dicembre 2014. All’esito del dibattito, la Commissione aveva deciso di approfondire il merito della preconsiliare tramite audizione del Presidente di Sase, Ing. Fagotti, e degli Assessori comunali competenti.

Fagotti ha dunque ricordato che Sase, per la prima volta, è in grado da ora in avanti di poter gestire in maniera non precaria la struttura di Sant’Egidio; ciò grazie anche all’impegno messo in campo da Regione ed Istituzioni che, nel recente passato, hanno contestato con forza i provvedimenti assunti dal dimissionario Governo Monti (esclusione di Sant’Egidio dal piano nazionale degli aeroporti). Quella decisione, infatti, avrebbe vanificato gli ingenti investimenti compiuti in precedenza sull’aeroporto umbro. La seconda vittoria è stata, invece, quelle di essere riusciti ad invertire la tendenza politica di non concedere ai piccoli aeroporti le concessioni ventennali. Al contrario tale “licenza” è stata rilasciata a maggio 2014 e consentirà a Sase di operare al meglio. Entrando nel dettaglio tecnico, il Presidente ha chiarito che rispetto al previsionale (si parlava di 250.000 passeggeri), Sant’Egidio ha chiuso nel 2014 con un risultato di 210.000 passeggeri che sarebbe lievitato a 240.000 se non vi fosse stato il fallimento della compagnia che copriva la tratta su Tirana. Per il 2015 il previsionale punta agli oltre 350.000 utenti.

Gli hub – Per quanto riguarda il collegamento con gli aeroporti definiti “Hub”, ossia ad alta concentrazione di voli, Fagotti ha sottolineato che si tratta di un progetto fondamentale per Sase sul quale si sta lavorando alacremente, con l’obiettivo di raggiungere risultati concreti entro breve termine. Quanto alle future nuove destinazioni, per ora è ufficiale che Ryanair attiverà il volo su Brindisi, ma per il 2016 saranno almeno tre le ulteriori destinazioni che tale compagnia si è impegnata a collegare con Sant’Egidio. In senso generale il Presidente di Sase ha rivolto un invito alle Istituzioni teso all’introduzione e sviluppo di progetti finalizzati alla promozione turistica del territorio umbro e, di conseguenza, dello stesso aeroporto, così da dimostrare coi fatti che si crede fermamente in questa struttura determinante per l’intera regione. Quanto all’apertura della società al privato, Fagotti ha chiarito che è allo studio l’ipotesi di effettuare un nuovo e sostanzioso aumento di capitale riservato al privato, proprio con l’obiettivo di sviluppare importanti investimenti.

Nuove stazioni – Ultimo accenno sulle criticità concernenti gli attuali collegamenti da e per l’aeroporto. L’obiettivo primario deve essere di potenziare l’interscambio ferroviario, soluzione che consentirebbe di far arrivare i passeggeri in due ore a Roma, trasformando di fatto Sant’Egidio nel terzo aeroporto della Capitale. Questo progetto è allo studio da parte delle Ferrovie Italiane, ma i tempi, secondo tradizione, sono lunghissimi. Per questo, essendo tecnicamente possibile la creazione di una stazione nei pressi di Sant’Egidio, si sta valutando l’ipotesi nel breve periodo di creare lì un scalo che serva la tratta Foligno-Terontola.

Lungo e dettagliato l’intervento offerto dall’Assessore Fioroni che ha spaziato sulla materia a 360 gradi. Fioroni ha ricordato che la ricapitalizzazione in esame è legata ad un progetto di sviluppo e di marketing territoriale; certamente si tratta di un’operazione non facile oggi, perchè nel recente passato le precedenti Amministrazione avevano deciso di soprassedere da simili operazioni di ricapitalizzazione. “Lo sviluppo di Sant’Egidio – ha commentato – è fondamentale per tutta la Regione perchè è in grado, in caso di importante aumento del numero dei passeggeri, di ingenerare ricchezza per tutto il tessuto sociale ed economico dell’Umbria. Tuttavia ottenere una buona redditività da strutture di dimensioni limitate come Sant’Egidio non è impresa semplice, perchè il modello del cosiddetto aeroporto regionale è strettamente connesso al tema delle compagnie low cost, le cui politiche (in primis quelle sui bagagli) tendono a sfavorire gli acquisti commerciali all’interno degli scali”. Secondo Fioroni dare impulso a Sant’Egidio sarà decisivo per garantire un significativo sviluppo del territorio: per “nobilitare” uno scalo, tuttavia, non basterà aumentare le tratte, ma bisognerà potenziare la redditività delle stesse, rendendo attrattiva la struttura aeroportuale. Per questo la ricapitalizzazione assume un peso fondamentale, perchè finalizzata al progetto di rendere l’aeroporto struttura di valenza nazionale. In questo percorso è determinante il contributo che i territori dovranno fornire al progetto: innanzitutto potenziando i rapporti con le compagnie aeree, tanto da sviluppare campagne pubblicitarie mirate soprattutto negli scali esteri (vedi Londra), e poi stringendo rapporti, anche sorta di gemellaggi, con le città collegate. Fioroni ha riferito che una delle proposte allo studio è di stimolare concretamente l’apertura di Sase ai soggetti privati, anche esteri.

Entrando nel dettaglio delle attuali carenze, l’Assessore ha posto l’accento sulla mancanza dei collegamenti intermodali. In questa partita è prioritario pianificare al più presto un sistema di collegamento per Roma via treno per consentire di raggiungere comodamente la Capitale in due ore. Ciò potrebbe avvenire, in primis, accedendo alla rete dell’alta velocità, ma, nel medio periodo, anche sviluppando la rete Orte-Falconara. Si tratta, però, di progetti di non breve realizzazione; pertanto tutte le Istituzioni regionali interessate devono attivarsi per studiare in maniera condivisa soluzioni più rapide, ma funzionali all’obiettivo. Fioroni, nell’annunciare che il Comune sta studiando progetti che rendano attrattivo il territorio e lo scalo di Sant’Egidio, ha confermato che l’Amministrazione sta effettuando sulla ricapitalizzazione una scelta convinta ed ha la forte volontà di contribuire a sviluppare progetti che rendano attrattivo lo scalo ed il territorio, sull’esperienza di quanto avviene in regioni vicine (es. Toscana).

Arcudi ha ricordato che il rapporto con Sase nel passato è sempre stato costante, ma certe operazioni economiche hanno subito una frenata a causa della carenza di risorse a disposizione del Comune. “Oggi si apre una nuova fase anche in virtù della convenzione ventennale sulla gestione e dell’inserimento di Sant’Egidio nell’ambito delle strutture nazionali. Credo quindi che si debba continuare ad investire sull’aeroporto perchè si tratta di un’infrastruttura strategica per l’Umbria”. Il consigliere Psi ha auspicato che si proceda con l’ingresso del privato nella compagine societaria, creando quella collaborazione col pubblico che è garanzia di successo. Arcudi ha condiviso la decisione di introdurre la tratta Perugia-Brindisi, ma ha chiesto altresì un’accelerazione sul progetto di collegare Sant’Egidio ad un Hub europeo. Quanto al resto: “credo che il ruolo del Comune di Perugia debba essere quello di programmare, insieme alla Regione, tutte le politiche infrastrutturali (aeroporto, ferrovia, strade), ma anche di dare impulso agli investimenti sulle ricchezze del nostro territorio”.

Gli altri interventi –
Sorcini ha riferito che gli interventi di Fagotti e Fioroni confermano l’importanza dell’aeroporto per lo sviluppo di una Regione da sempre isolata sotto il profilo dei collegamenti infrastrutturali. “E’ evidente che questa ricapitalizzazione consente al Comune di contribuire a tutelare interessi pubblici sostanziali, potenziando nel contempo l’aeroporto; ciò favorirà la modifica delle abitudini radicate nei cittadini e permetterà di dare impulso allo sviluppo del territorio”. Anche Fronduti ha espresso parere positivo sulla ricapitalizzazione, rimarcando nel contempo le criticità del passato. Criticità che, purtroppo, permangono ancora oggi, dopo 36 anni, e che solo l’attribuzione della concessione ventennale può contribuire a superare. “Nonostante i tanti investimenti compiuti sulla struttura, credo che su Sant’Egidio abbiano pesato gravemente le impostazioni politiche regionali Foligno-centriche. Per questo credo che l’operazione di oggi rappresenti un segnale che l’Amministrazione Comunale vuol dare su questo versante”. Il consigliere di F.I. ritenendo che raggiungere la quota minima di passeggeri nei prossimi 8 mesi per non ridiventare aeroporto regionale sarà impresa non facile, ha rivolto un invito a Sase affinchè si acceleri sull’ipotesi dell’ingresso nella compagine del socio privato. Secondo Rosetti creare un’infrastruttura di raccordo tra aeroporto ed il resto dell’Umbria è fondamentale per rendere lo scalo concretamente appetibile. “Credo che, se su questo versante il Comune assumerà una posizione politica forte nei confronti della Regione, qualche risultato riusciremo ad ottenerlo. Certamente nel breve periodo è pensabile quantomeno di creare una sorta di “navetta” ferroviaria di collegamento sulla tratta Foligno-Terontola”. Il capogruppo del M5S ha invitato la Giunta a sviluppare questo tema da subito, ritenendo quella in discussione una partita fondamentale ed urgente per lo sviluppo di tutto il territorio, oggi alle prese con molte difficoltà. Resta, tuttavia, il problema della mancanza di un progetto a largo raggio su Sant’Egidio (concetto segnalato da tempo dalla Camera di Commercio): parlare ancora oggi di progettualità futura, dunque, significa che si è perso del tempo in passato e che sono mancate politiche per il turismo e la mobilità, ma anche per lo sviluppo economico. Secondo Rosetti è giunto il momento di costruire il “progetto Umbria”, lasciando da parte tutti i provincialismi e superando così l’annoso isolamento della Regione. In replica l’Assessore Fioroni ha riferito che con la Regione è già stato attivato un canale di dialogo. In tal sede il Comune ha chiesto che all’Ente Perugino, in qualità di Capoluogo di Regione, sia attribuita la regia sul tema del marketing territoriale. “Su questo vogliamo far capire alle altre Istituzioni che c’è una forte volontà da parte nostra in questo senso e, soprattutto, c’è una precisa progettualità che siamo decisi a sviluppare”. Il lungo dibattito è stato chiuso dall’intervento del Direttore dell’aeroporto Farabbi. Quest’ultimo ha chiarito che solamente la stipula della concessione ventennale consente oggi a Sase di valutare l’ipotesi di fare entrare nella compagine un socio privato.

Il prossimo step significativo sarà poi nel 2017, quando vi sarà la verifica della sostanziale sostenibilità gestionale in capo a Sase, basata su due elementi: il numero minimo di passeggeri (400.000 nel 2017), e il raggiungimento di un margine operativo lordo positivo o comunque in pareggio. L’Aeroporto attualmente non ha bisogno di alcun intervento infrastrutturale al suo interno e può dirsi, dunque, completato: ciò che è carente è l’intermodalità, soprattutto ferroviaria e su gomma. Nel breve periodo l’ipotesi più semplice e di fare fermare a Sant’Egidio gli autobus interregionali (Sulga, ecc.) che passano in quell’area, nonchè potenziare con decisione i servizi offerti da Umbria Mobilità. Nel riferire che Sase sta trattando con alcuni vettori per recuperare la tratta su Milano e che il collegamento con Brindisi sarà un sicuro successo, il Direttore ha sottolineato che si sta lavorando per instaurare un collegamento con uno dei 7 Hub europei oggi esistenti. A fianco a questo, tuttavia, Farabbi ha chiesto alle Istituzioni di lavorare con maggiore sinergia per sviluppare politiche turistiche, perchè gli aeroporti non fanno turismo, ma sono solamente al servizio del territorio.


http://tuttoggi.info/aeroporto-perugia-passa-laumento-di-capitale-si-apre-ai-privati/248633/
 
^^
Unioncamere ed ICSSAI stimano un bacino potenziale di circa 1 milione di residenti. Pesando il contributo dell'offerta attuale, si arriva ovviamente intorno ai 300.000 utenti.
http://www.unioncamere.gov.it/download/3144.html

L’obiettivo primario deve essere di potenziare l’interscambio ferroviario, soluzione che consentirebbe di far arrivare i passeggeri in due ore a Roma, trasformando di fatto Sant’Egidio nel terzo aeroporto della Capitale.

Mi sfugge il modo in cui l'articolista è arrivato a tale conclusione.
 
^^
Unioncamere ed ICSSAI stimano un bacino potenziale di circa 1 milione di residenti. Pesando il contributo dell'offerta attuale, si arriva ovviamente intorno ai 300.000 utenti.
http://www.unioncamere.gov.it/download/3144.html



Mi sfugge il modo in cui l'articolista è arrivato a tale conclusione.

A meno che non pianifichino un alta velocita' Perugia-Roma con stazione in aeroporto non la vedo un'ipotesi molto realistica
 
Aeroporto di Perugia, inizia l’era di Alitalia-Etihad. Pieni gli aerei dei voli per Brindisi e Tirana

Primo trimestre con 25 mila passeggeri, record giornaliero martedì con 1.100 persone in transito

E’ iniziata domenica 29 marzo la stagione estiva dei voli programmati dall’aeroporto “San Francesco d’Assisi”, con l’inaugurazione di 2 delle 4 nuove rotte inserite nel network di collegamenti da e per Perugia. Ma parte giovedì il nuovo collegamento più atteso: quello di Alitalia-Etihad sulla tratta Perugia-Roma, che attraverso l’hub di Fiumicino connetterà con 3 voli al giorno l’Umbria ad oltre 90 destinazioni internazionali. L’Atr 72 della Etihad Regional è atterrato al San Francesco d’Assisi in attesa del primo volo.

Passeggeri Il primo trimestre del 2015 si è chiuso con oltre 25 mila passeggeri, pari ad una crescita del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con la punta di traffico giornaliero registrata martedì 31 marzo, proprio con l’avvio della stagione estiva, quando sono stati oltre 1.100 i passeggeri transitati per lo scalo umbro.

Brindisi
Grande successo, intanto, per la nuova rotta Ryanair su Brindisi, che ha trasportato rispettivamente 200 e 310 passeggeri nei primi due giorni di voli effettuati. Da segnalare l’offerta Ryanair, che ha messo in vendita nel proprio sito biglietti in promozione a 7,49 euro a tratta (bagaglio a mano e tasse incluse) per volare ad aprile e maggio.


Tirana
Anche la rotta su Tirana, ripristinata dalla low cost italiana Blu Express (compagnia del gruppo Blue Panorama Airlines) dopo oltre un anno di stop, ha fatto registrare subito ottimi dati, con una media del 75% di riempimento nei primi voli effettuati.


http://www.umbria24.it/aeroporto-di...ei-dei-voli-per-brindisi-e-tirana/351229.html
 
Vedevo i voli che sono partiti oggi e quelli nei prossimi giorni per Roma. Le prenotazioni sono basse moooolto basse.
 
Vedevo i voli che sono partiti oggi e quelli nei prossimi giorni per Roma. Le prenotazioni sono basse moooolto basse.
Anche perché voli messi in vendita la settimana prima su rotte che non hanno un mercato p2p mi stupirei del contrario onestamente.
 
Anche perché voli messi in vendita la settimana prima su rotte che non hanno un mercato p2p mi stupirei del contrario onestamente.

infatti lo start up è stato breve, troppo breve. ci vorrà qualche settimana per capire le potenzialità di questo volo...comunque c'è un thread apposito sul Peg-Fiumicino...
 
AEROPORTO PERUGIA, RECORD TRAFFICO GIORNALIERO 2015

Tra collegamenti di linea e charter transitati ieri 20 voli e 1870 passeggeri. Nuovi charter dalla Scandinavia

Avvicinato il record storico giornaliero di traffico, registrato nel periodo di punta dell’estate 2014, quando nella giornata di domenica 3 agosto furono trasportati 1939 passeggeri: 1870 quelli che invece sono transitati ieri, martedì 7 aprile, in una giornata che ha visto alternarsi sul piazzale del “San Francesco d’Assisi” gli aeromobili di Alitalia, Vueling, Ryanair, Blu Express e Small Planet, oltre a diversi voli di aviazione generale ed executive.

Nel dettaglio, Trapani e Cagliari sono state le rotte più gettonate (con 354 passeggeri trasportati ciascuna), seguite da Londra (345 passeggeri). Sempre nella giornata di ieri è decollato l’ultimo dei voli speciali su Barcellona programmati da Vueling in occasione delle festività pasquali, ed è atterrato – provenienza Helsinki – il primo dei circa 30 charter operati da Small Planet per conto del Tour Operator UNY FLY – BONUSFLY – che trasporteranno da qui a giungo oltre 4.000 scandinavi. Dal 10 maggio la programmazione del martedì vedrà operare anche Lufthansa con il nuovo collegamento bisettimanale su Monaco di Baviera. tuttoggi.info