Peretola, la pista va spostata
All'orizzonte l'ipotesi in obliquo
Adf la vorrebbe parallela all´autostrada, Sesto si oppone: dalla mediazione politica potrebbe uscire la soluzione "inclinata"
di Ilaria Ciuti
Pista non pista. Il tormentone di Peretola continua. Ma forse una qualche possibile soluzione sta spuntando all´orizzonte. In ballo la pista da spostare e ruotare dall´attuale posizione in modo da renderla parallela all´autostrada, come da tempo Adf, la società dell´aeroporto, ha proposto. Bocciato ai tempi il primo mega progetto, dal piatto è rispuntata più recentemente la possibilità di cambiare sì orientamento alla pista ma mantenendola nel limite dei 2000 metri di lunghezza. Adf sta studiando tutte le soluzioni possibili.
Adesso la pista è perpendicolare dall´autostrada verso Monte Morello. Adf la vorrebbe parallela perché giudicata la più efficiente dal punto di vista aeroportuale, ma forse la prenderà obliqua perché sarà l´unica possibile mediazione politica. Non più però ruotata di pochi gradi rispetto all´attuale e leggermente inclinata dalla parte della torre di controllo, come aveva proposto il sindaco di Sesto, Gianni Gianassi, inflessibile nemico della pista parallella che, ha sempre protestato il sindaco, andrebbe a cozzare contro il parco della Piana dichiarato da lui irrinunciabile.
La nuova soluzione che sembra la più praticabile per Peretola resta una pista obliqua ma semplicemente inclinata dalla parte opposta a quella di Gianasssi. Un gioco a chi gli piace di più questa parte piuttosto che quell´altra? No. Ma forse l´unica possibilità concreta di migliorare l´efficienza dello scalo perché la cosiddetta ipotesi Gianassi avrebbe costretto i piloti in atterraggio a virare sopra Quaracchi producendo più rumore di adesso, quando già gli abitanti protestano. Un rumore che basta a fare accantonare subito l´ipotesi perché gli obiettivi della nuova pista, dichiarati da Adf, non sono solo maggiore operatività dello scalo e maggiore sicurezza, ma anche meno rumore sui centri abitati.
Adf ha sempre sostenuto che la pista parallela non solo eviterebbe gli attuali troppo frequenti dirottamenti degli aerei causati dal vento in coda ma attenuerebbe in contemporanea il rumore sui centri abitati perché gli aerei in atterraggio si avvicinerebbero dalla parte dell´area industriale e dunque non popolata dalle case dei residenti. Quanto al vento, Adf ha sempre spiegato che se la pista fosse parallela arriverebbe comunque di lato e dunque non influenzerebbe in nessun caso la manovra di atterraggio. Al contrario di come avviene quando il vento incalza gli aerei in coda. Bene, niente vento e niente rumore.
A prescindere se funzionerebbe o meno, il sindaco di Sesto continua a opporsi a qualsiasi pista stesa dalla parte dell´autostrada. Lo ha ripetuto di nuovo con forza adesso che l´ipotesi di cambiare orientamento alla pista di Peretola sta tornando alla ribalta in connessione con la previsione di riassetto dell´intera area a nord ovest, dall´Osmannoro a Castello, dopo la proposta di cittadella viola avanzata da Della Valle e collocabile a Castello. Ma siccome si tratterebbe di 80 ettari, che sono tanti, non è esclusa la possibilità che Castello potrebbe dividere la sua sorte con Peretola prendendo una parte dello spazio per la cittadella dal terreno dell´aeroporto lasciato libero da un diverso orientamento della pista. Gianassi è stato netto ieri al vertice metropolitano in Palazzo Vecchio.
L´assessore ai trasporti in Regione, Riccardo Conti, ha parlato della necessità di «fare un dossier su tutti i problemi in campo nell´area nord-ovest dall´Osmannoro a Castello». Il sindaco di Sesto ha subito reagito ribadendo la sua «pregiudiziale alla pista parallela». E ha aggiunto: «Se in ballo c´è questa ipotesi non mi metto neanche a sedere al tavolo». Conti ha ripetuto che si discuterà di tutto, nessuna ipotesi elusa. Comunque il battagliero no di Gianassi conferma le difficoltà della posta parallela ma non chiude la possibilità della pista obliqua. Va visto se la seconda ipotesi di inclinazione, opposta appunto a quella avanzata da Gianassi, trova altri nemici. Non si sa cosa ne pensi il sindaco di Campi Adriano Chini che sempre ieri ha messo le mani avanti: «Ogni ipotesi di inclinazione della pista - ha detto - mi sembra molto complicata perché rischia di spostare il cono di volo sull´abitato di Campi».
Prima di allarmarsi evidentemente le possibili soluzioni andranno studiate. D´altra parte Conti aveva già chiesto a Adf di fare i suoi progetti. Cosa che ancora la società non ha fatto. Nel senso che non c´è nessun progetto definito. Solo che si stanno facendo tutte le verifiche. E´ indubbio che Adf continua a essere affezionata alla sua ipotesi di pista parallela, giudicata migliore delle altre. Ma è altrettanto indubbio che orientando in maniera diversa da quanto inizialmente ipotizzato la pista obliqua, non ci sarebbe più il problema di portare il rumore su Quaracchi.
(27 settembre 2008)
La repubblica firenze
All'orizzonte l'ipotesi in obliquo
Adf la vorrebbe parallela all´autostrada, Sesto si oppone: dalla mediazione politica potrebbe uscire la soluzione "inclinata"
di Ilaria Ciuti
Pista non pista. Il tormentone di Peretola continua. Ma forse una qualche possibile soluzione sta spuntando all´orizzonte. In ballo la pista da spostare e ruotare dall´attuale posizione in modo da renderla parallela all´autostrada, come da tempo Adf, la società dell´aeroporto, ha proposto. Bocciato ai tempi il primo mega progetto, dal piatto è rispuntata più recentemente la possibilità di cambiare sì orientamento alla pista ma mantenendola nel limite dei 2000 metri di lunghezza. Adf sta studiando tutte le soluzioni possibili.
Adesso la pista è perpendicolare dall´autostrada verso Monte Morello. Adf la vorrebbe parallela perché giudicata la più efficiente dal punto di vista aeroportuale, ma forse la prenderà obliqua perché sarà l´unica possibile mediazione politica. Non più però ruotata di pochi gradi rispetto all´attuale e leggermente inclinata dalla parte della torre di controllo, come aveva proposto il sindaco di Sesto, Gianni Gianassi, inflessibile nemico della pista parallella che, ha sempre protestato il sindaco, andrebbe a cozzare contro il parco della Piana dichiarato da lui irrinunciabile.
La nuova soluzione che sembra la più praticabile per Peretola resta una pista obliqua ma semplicemente inclinata dalla parte opposta a quella di Gianasssi. Un gioco a chi gli piace di più questa parte piuttosto che quell´altra? No. Ma forse l´unica possibilità concreta di migliorare l´efficienza dello scalo perché la cosiddetta ipotesi Gianassi avrebbe costretto i piloti in atterraggio a virare sopra Quaracchi producendo più rumore di adesso, quando già gli abitanti protestano. Un rumore che basta a fare accantonare subito l´ipotesi perché gli obiettivi della nuova pista, dichiarati da Adf, non sono solo maggiore operatività dello scalo e maggiore sicurezza, ma anche meno rumore sui centri abitati.
Adf ha sempre sostenuto che la pista parallela non solo eviterebbe gli attuali troppo frequenti dirottamenti degli aerei causati dal vento in coda ma attenuerebbe in contemporanea il rumore sui centri abitati perché gli aerei in atterraggio si avvicinerebbero dalla parte dell´area industriale e dunque non popolata dalle case dei residenti. Quanto al vento, Adf ha sempre spiegato che se la pista fosse parallela arriverebbe comunque di lato e dunque non influenzerebbe in nessun caso la manovra di atterraggio. Al contrario di come avviene quando il vento incalza gli aerei in coda. Bene, niente vento e niente rumore.
A prescindere se funzionerebbe o meno, il sindaco di Sesto continua a opporsi a qualsiasi pista stesa dalla parte dell´autostrada. Lo ha ripetuto di nuovo con forza adesso che l´ipotesi di cambiare orientamento alla pista di Peretola sta tornando alla ribalta in connessione con la previsione di riassetto dell´intera area a nord ovest, dall´Osmannoro a Castello, dopo la proposta di cittadella viola avanzata da Della Valle e collocabile a Castello. Ma siccome si tratterebbe di 80 ettari, che sono tanti, non è esclusa la possibilità che Castello potrebbe dividere la sua sorte con Peretola prendendo una parte dello spazio per la cittadella dal terreno dell´aeroporto lasciato libero da un diverso orientamento della pista. Gianassi è stato netto ieri al vertice metropolitano in Palazzo Vecchio.
L´assessore ai trasporti in Regione, Riccardo Conti, ha parlato della necessità di «fare un dossier su tutti i problemi in campo nell´area nord-ovest dall´Osmannoro a Castello». Il sindaco di Sesto ha subito reagito ribadendo la sua «pregiudiziale alla pista parallela». E ha aggiunto: «Se in ballo c´è questa ipotesi non mi metto neanche a sedere al tavolo». Conti ha ripetuto che si discuterà di tutto, nessuna ipotesi elusa. Comunque il battagliero no di Gianassi conferma le difficoltà della posta parallela ma non chiude la possibilità della pista obliqua. Va visto se la seconda ipotesi di inclinazione, opposta appunto a quella avanzata da Gianassi, trova altri nemici. Non si sa cosa ne pensi il sindaco di Campi Adriano Chini che sempre ieri ha messo le mani avanti: «Ogni ipotesi di inclinazione della pista - ha detto - mi sembra molto complicata perché rischia di spostare il cono di volo sull´abitato di Campi».
Prima di allarmarsi evidentemente le possibili soluzioni andranno studiate. D´altra parte Conti aveva già chiesto a Adf di fare i suoi progetti. Cosa che ancora la società non ha fatto. Nel senso che non c´è nessun progetto definito. Solo che si stanno facendo tutte le verifiche. E´ indubbio che Adf continua a essere affezionata alla sua ipotesi di pista parallela, giudicata migliore delle altre. Ma è altrettanto indubbio che orientando in maniera diversa da quanto inizialmente ipotizzato la pista obliqua, non ci sarebbe più il problema di portare il rumore su Quaracchi.
(27 settembre 2008)
La repubblica firenze