Citazione:Messaggio inserito da goafan
Peretola, giallo sulla pista
Aereo in atterraggio mentre un altro fa manovra: tre versioni sull´accaduto
MASSIMO VANNI
«COLLISIONE evitata per 10 metri, un aereo ha tentato di atterrare con un altro aereo sulla pista», denunciano i sindacati. «Non diciamo sciocchezze, la manovra fa parte della procedura, l´aereo ha "riattaccato" a 1 milgio e mezzo, ho i tracciati radar», ribatte il direttore Enav di Firenze Giorgio Giorgi. «Parlare di collisione è eccessivo, però è vero che l´aereo ha "riattaccato"tardi», sostiene infine la torre di controllo di Peretola.
Sono le tre versioni di quanto accaduto ieri alle 17. Un 737 con 150 persone a bordo proveniente da Barcellona è già atterrato e, dopo aver invertito la direzione in testa alla pista, sta tornando verso l´aerostazione. E´ già a metà quando sopraggiunge l´altro aereo. E´ il 737 proveniente da Madrid che, vedendo la pista impegnata, "riattacca" come si dice in gergo. Cioè ridà forza ai motori e riprende quota in rapidità. Solo che per i sindacati, adesso sul piede di guerra contro l´azienda che gestisce lo scalo, si sarebbe trattato di una manovra a rischio.
«La collisione è stata mancata di un soffio, questo aeroporto sta inseguendo pericolosamente l´aumento dei passeggeri e questi sono i risultati», tuona Alessio Ammannati della segreteria della Filt-Cgil. «Si vogliono i grandi numeri, ma a Peretola non ci sono le strutture, non esiste neppure una pista di rullaggio per far tornare indietro gli aerei già atterrati», insiste il sindacalista. E a fine pomeriggio scatta l´allarme Vespucci.
«Il rischio di collisione non c´è stato, può accadere che il pilota decida di "riattaccare". Forse è stata fatta un po´ tardi, ma è il pilota che decide se procedere oppure no», fa sapere la torre di controllo. «Al massimo i passeggeri avranno avuto la sensazione di un vuoto d´aria», si aggiunge dalla torre. E poco dopo arriva anche l´Enav: nessun rischio, ribatte Giorgi. «C´è solo che, col vento che c´era, l´aereo proveniente da Barcellona non ce l´ha fatta a liberare in tempo la pista», sostiene.
«Lo sapete quante "riattaccate" abbiamo avuto oggi? Quando c´è il vento in coda succede spesso, è una manovra prevista dalla procedura - dice il direttore Enav Giorgi - l´altro giorno ne abbiamo avute 36. Fino a che il vento raggiunge i 12-13 nodi va bene, ma poi basta anche un solo nodo in più per far scattare la "riattaccata": così è previsto dal tabellare». Questa però non è stata una semplice "riattaccata" dettata dalle condizioni meteo. E´ stata decisa perché sulla pista c´era un altro aereo. Chi atterrava si è trovato un aereo che si muoveva sulla pista in direzione opposta alla sua.
«C´è stato un ritardo a liberare la pista ma non si parli di rischio collisione». I sindacati parlano addirittura di 10 metri, di una collisione tra un velivolo e l´altro evitata per soli 10 metri. «Ho i tracciati radar che parlano chiaro, se volete potete venire a vederli: tutto si è svolto entro i limiti di sicurezza: c´erano 1 miglio e mezzo tra i due aerei, sa quanti chilometri sono? Circa 3 chilometri, altro che 10 metri. Quando "riattacca" un aereo è a circa 750 piedi dal suolo e riprende quota tornando rapidamente a 1.000, sono queste le cifre», sostiene il direttore Enav dello scalo fiorentino. Una manovra insomma prevista dalle tabelle, niente di strano, tutto entro i limiti di sicurezza, secondo l´Ente dell´aviazione civile.
E a sentire Giorgi, anche la ricerca ad oltranza dell´aumento dei passeggeri in transito dallo scalo sarebbe un eccesso. «Capisco che i sindacati siano arrabbiati, visto che è stato ridotto il personale - insiste il direttore Enav - ma il numero di voli non è aumentato, sono cambiato semmai gli aeromobili, perché un jumbolino porta il doppio di passeggeri di un Atr 42, ma i voli sono sempre gli stessi». Eppure i sindacati non sono ancora convinti. Anzi: hanno già proclamato uno sciopero in risposta ad una gestione dello scalo che considerano sbagliata.
(La Repubblica - Firenze)
CIAO
_goa