Peretola, giallo sull´atterraggio


...mmhhh! ma quanti 737 a Firenze!!

mah! io mi domando perché, giornalisticamente, tutti i liners di media grandezza diventano 737 e tutti gli aerei di aviazione generale diventano Piper....[:301]

boh.. cmq, per la cronaca, gli aerei coinvolti erano due 319 meridana..
 
Erano IG tutti e due voli quindi...che combinano?! Dovrebbero conoscerla ad occhi chiusi ormai Firenze...
 
Io manderei questa gente (sindacalisti e giornalisti) in america...San Francisco magari...vediamo poi quanti articoli al giorno scriveranno su cose per loro nn normali nelle operazioni aeronautiche :D
 
Se la pista era impegnata dall'aereo appena atterrato ovvio che l'altro che seguiva ha riattaccato:succede in qualsiasi apt ed è come per un automobilista fermarsi col semaforo arancione:D
A volte i sindacati le inventano tutte pur di scioperare[:307]
 
Ma sapete quante volte succede?...è una normalissima procedura. Giustamente i piloti in accordo con l'approach prima e con la torre poi cercano di "incastrare" le sequenze per non perdere tempo. Se però un aereo sta ancora ingaggiando la pista l'altro riattacca..finito li. Sapete qual'è il problema vero? La cultura aeronautica in Italia. Siamo proprio sotto zero e questi sono i risultati. Per l'italiano medio prendere l'aereo è come avventurarsi in un qualcosa di sconosciuto...forse quello che succedeva in America o in UK negli anni 40/50. Quindi vedere un aereo che si avvicina alla pista e poi riattacca è un evento catastrofico.
+ cultura!!!
Ric
 
La soluzione sarebbe facile: il giornalista dice che "i sindacati denunciano che...", i tracciati radar per legge devono essere a disposizione, se si accerta che effettivamente le cose sono andate come dice il Capo Unità ATC e non come affermano "i sindacati", visto che questa "non-notizia" è finita sui media, una bella querela con tanto di risarcimenti ci starebbe bene, sperando che finalmente qualcuno nella "giustizia" faccia qualcosa per chiudere la bocca di questi cialtroni una volta per tutte, dando l'esempio che questi devono finirla una volta per tutte di sparare m***a su tutti coloro che non gli si piegano davanti, incontrando peraltro la complicità di giornalisti ignoranti.
 
Ragazzi sono stato testimone dell'accaduto....

per lo meno per la riattaccata. Da casa non vedevo l'aereo in pista, ho visto il 319 IG che ha riattaccato abbastanza basso ed ho dato la colpa ad una raffica di vento. Effettivamente, per chi conosce la zona, la riattaccata è avvenuta abbastanza in ritardo ed ancor di più ho notato che il 319 non ha ripreso quota con un rateo impressionante tant'è che mi è passato sulla testa veramente veramente vicino. Generalmente decidono per la riattaccata prima con l apossibilità di spazi di sicurezza maggiori...

ciao
Michele
 
Citazione:Messaggio inserito da Stefano BZ

Io manderei questa gente (sindacalisti e giornalisti) in america...San Francisco magari...vediamo poi quanti articoli al giorno scriveranno su cose per loro nn normali nelle operazioni aeronautiche :D

no no, peggio! mandiamoli a SXM!!:D:D

ciao
Philippe
 
10 metri mi sembra ridicolo, 1 miglio e mezzo mi pare nei limiti della normalità.

Non capisco l'affermazione riportata 'Il rischio di collisione non c´è stato, può accadere che il pilota decida di "riattaccare". Forse è stata fatta un po´ tardi, ma è il pilota che decide se procedere oppure no'.

[:0]
Ma come? Se la pista è occupata non si lascia certo al pilota la discrezionalità se atterrare o riattaccare. E' la torre che deve intervenire. Il pilota può decidere la riattaccata se, una volta autorizzato all'atterraggio, per un qualunque motivo non ci sono le condizioni per atterrare in sicurezza!

La torre avrà atteso che l'aereo al suolo liberasse la pista, comunicando al velivolo in finale un 'continue the approach and expect landing clearance on very short final'. Allo stesso tempo avrà comunicato all'aereo al suolo un 'please (o anche senza please) expedite'. Quindi, quando hanno capito che non ce la potevano fare, avranno intimato un 'go-around'... Sarebbe grave invece se la torre non avesse comunicato il go-around in tempo e costringendo quindi il pilota a decidere la riattaccata.

Magari potrebbero avere qualche 'responsabilità' i controllori radar che hanno separato i traffici in arrivo: in certe condizioni e su certe piste 4 miglia possono non bastare.
 
Adesso basta. Non è per difendere a priori un collega, che non conosco, ma cosa deve fare un giornalista che riceve una segnalazione di questo tipo dalla segreteria Filt-Cgil? Intervista il sindacalista aeroportuale (mica uno della nettezza urbana...), poi sente - dattagliatamente - l'Enav, dopodichè scrive. Fa cioè esattamente quello che deve fare, secondo il suo codice deontologico e la legge istitutiva dell'ordine (andate a dare un'occhiata ai primi due articoli, se avete voglia).
Può sbagliare la marca dell'aereo, ma mi sembra peccato veniale...
Criticarlo è disonesto, perchè lui onesto è stato.
 
Basta cosa, scusa? Se ti riferisci al mio post io ho ben specificato "se si accerta".

Quello che avrebbe potuto fare, deontologicamente parlando, sarebbe stato il consultare qualcuno che non fosse in conflitto di interessi, ma invece sembra che basti pigiare i tasti del computer per riempire le pagine e tutti sono contenti, tanto una buona parte dei lettori di aviazione non è che ne sia particolarmente a conoscenza.

Per darti un'idea di come lavorino certi tuoi colleghi posso allegarti (o darti il link del forum) copia di uno scambio epistolare avuto con uno di loro riguardo al trasferimento del relitto del DC 9 Itavia, e potrai trarre le conclusioni da solo...
 
@reporter 2

Il problema é che i tuoi colleghi, quando si tratta scrivere qualcosa che riguardi il mondo aeronautico, scrivono un cumulo di inesattezze. Sbagliano i modelli degli aeromobili, sbagliano nel riportare le procedure da seguire in determinate situazioni di effettiva emergenza e così via.
Molto spesso, ho l'impressione che lo facciano in nome di un sensazionalismo che in queste situazioni é proprio fuori luogo. Non fa altro che alimentare ansia e paura nella gente che é, nella maggior parte dei casi, assolutamente "vergine" da qualsiasi conoscenza aeronautica.
Basta leggere i titoli di alcuni articoli: "Terrore e paura sul volo xxx" oppure "Momenti di panico e urla dei passeggeri" , "Catastrofe sfiorata nei cieli di..." ecc ecc. Andando a vedere effettivamente quello poi era veramente successo, i giornalisti avevano esagerato. Non so se volutamente o in buona fede ma avevano esagerato. Perché anziché scrivere "Terrore e angoscia" non si scrive "Apprensione" o "Preoccupazione". Sono sempre degli stati d'animo poco piacevoli ma riflettono meglio quello che provano i passeggeri e l'equipaggio nel 99% delle c.d. "sciagure sfiorate"
Basta veramente poco per non trasmettere ansia alla gente.

Con rispetto e senza spirito polemico:)
 
Citazione:Messaggio inserito da reporter2

Adesso basta. Non è per difendere a priori un collega, che non conosco, ma cosa deve fare un giornalista che riceve una segnalazione di questo tipo dalla segreteria Filt-Cgil? Intervista il sindacalista aeroportuale (mica uno della nettezza urbana...), poi sente - dattagliatamente - l'Enav, dopodichè scrive. Fa cioè esattamente quello che deve fare, secondo il suo codice deontologico e la legge istitutiva dell'ordine (andate a dare un'occhiata ai primi due articoli, se avete voglia).
Può sbagliare la marca dell'aereo, ma mi sembra peccato veniale...
Criticarlo è disonesto, perchè lui onesto è stato.
Bastava chiedere qualche consiglio qui sul forum.... :D:D:D


A parte gli scherzi, a volte a chi è appassionato di aviazione, come la maggior parte degli iscritti qui, balza subito agli occhi anche la più piccola inesattezza che probabilmente la maggior parte dei lettori non avrebbe neanche notato.

Uno degli scopi di questo forum è anche quello di diffondere e rendere popolare una cultura, quella aeronautica, per troppo tempo relegata ai margini perchè considerata snob e di nicchia, cosa che non corrisponde a realtà; e questo è il motivo per cui si segnalano anche queste piccole cose, proprio per far capire a quanta più gente possibile la realtà vera dei fatti.

Mi pare evidente che tra 10 metri e 1,5 miglia ci sia una bella differenza, la stessa differenza che potrebbe esserci tra la vita e la morte. 10 metri avrebbero potuto significare decine e decine di persone veramente ad un piccolo passo dalla morte, 1,5 miglia è una situazione pur sempre anomala, ma con ampi margini di sicurezza.

Danilo
 
Citazione:Messaggio inserito da jtstream

....Per darti un'idea di come lavorino certi tuoi colleghi posso allegarti (o darti il link del forum) copia di uno scambio epistolare avuto con uno di loro riguardo al trasferimento del relitto del DC 9 Itavia, e potrai trarre le conclusioni da solo...
Aggiungo che se non era per la mia e-mail, sul sito di Repubblica c'era ancora scritto che l'aereo che si schiantò sull'Empire State Building era un B52 (che all'epoca dei fatti ancora non era stato costruito) anzichè un B25. :D:D

Danilo
 
Caro Reporter,

sai qual'è il problema?

Se i giornalisti sparassero caxxate solo riguardo gli aeroplani, pazienza, non tutti sono perfetti.

Purtroppo non è così, se sei esperto di aviazione, noti subito le caxxate che vengono scritte, se sei esperto di finanza, altrettanto, se sei esperto di cucina, idem, se sei esperto di cucito, come sopra. Quindi? Nel 90 % dei casi, si scrivono articoli con numerose imprecisioni per non dire di peggio. Tanto che importa? Un 747 o un 737, che differenza fa? Puxxanata in più puxxanata in meno, per il giornalista non cambia nulla, nessuno mai lo punirà e continuerà a scrivere.
 
Citazione:Messaggio inserito da reporter2

...
Criticarlo è disonesto, perchè lui onesto è stato.

punto primo dettoci durante il corso di gestione della crisi tenutoci da un giornalista RAI:

l'onesta in questo lavoro non esiste...

meditate gente meditate [:303]