APCOM --La prima strada che Roberto Formigoni, presidente della regione Lombardia, intende battere per lasciare a
Malpensa il ruolo di hub internazionale è quella di «una trattativa di sistema per trovare una compagnia
estera che decida di far diventare Malpensa la propria casa». E se questa strada risultasse
eccessivamente impervia, allora si metterebbe al lavoro per «realizzare, sempre con il sostegno di un
primario operatore internazionale una nuova compagnia». Il numero uno del Pirellone, in una intervista
a Libero, mette sul tavolo le carte con cui intende giocare la partita con Roma nell’ambito della
privatizzazione di Alitalia.
Formigoni rivela che per il primo progetto sono «già stati avviati diversi contatti con compagnie
estere dalle americane Delta e American Airlines a quelle orientali come la thailandese Thai, la
Singapore Airlines. Perfino Emirates si è fatta avanti».
È sul piede di guerra il governatore lombardo dopo l’illustrazione delle linee guida del piano di Alitalia
che prevedono, tra l’altro, il taglio delle rotte da Malpensa. E in merito, con tono di sfida, dice che «per
noi sarebbe meglio che Alitalia lasciasse libere più rotte possibili. Non solo le 20-30 che hanno
annunciato ma perfino 60».
Per quanto concerne invece la seconda opzione Formigoni pensa ad una compagnia aerea «con un
grado di autonomia importante ma pur sempre sorella di un importante vettore» all’interno della quale
la Regione «avrebbe un ruolo di regia» acquisendo «una quota simbolica del capitale» e contando
sull’«aiuto di fondazioni e istituti di credito». Quanto alle azioni legali per ora al Pirellone pensano solo
ad un ricorso alla Ue contro il governo visto che «Alitalia è ancora una azienda statale».
Mlo 020944 sep 07GMT
Malpensa il ruolo di hub internazionale è quella di «una trattativa di sistema per trovare una compagnia
estera che decida di far diventare Malpensa la propria casa». E se questa strada risultasse
eccessivamente impervia, allora si metterebbe al lavoro per «realizzare, sempre con il sostegno di un
primario operatore internazionale una nuova compagnia». Il numero uno del Pirellone, in una intervista
a Libero, mette sul tavolo le carte con cui intende giocare la partita con Roma nell’ambito della
privatizzazione di Alitalia.
Formigoni rivela che per il primo progetto sono «già stati avviati diversi contatti con compagnie
estere dalle americane Delta e American Airlines a quelle orientali come la thailandese Thai, la
Singapore Airlines. Perfino Emirates si è fatta avanti».
È sul piede di guerra il governatore lombardo dopo l’illustrazione delle linee guida del piano di Alitalia
che prevedono, tra l’altro, il taglio delle rotte da Malpensa. E in merito, con tono di sfida, dice che «per
noi sarebbe meglio che Alitalia lasciasse libere più rotte possibili. Non solo le 20-30 che hanno
annunciato ma perfino 60».
Per quanto concerne invece la seconda opzione Formigoni pensa ad una compagnia aerea «con un
grado di autonomia importante ma pur sempre sorella di un importante vettore» all’interno della quale
la Regione «avrebbe un ruolo di regia» acquisendo «una quota simbolica del capitale» e contando
sull’«aiuto di fondazioni e istituti di credito». Quanto alle azioni legali per ora al Pirellone pensano solo
ad un ricorso alla Ue contro il governo visto che «Alitalia è ancora una azienda statale».
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