"Comiso, primo scalo italiano di proprietà comunale"
RAGUSA - La pista di 2.550 metri e' completa all' 80%, sono gia' stati testati 110 chilometri di cavi elettrici e il prossimo aprile saranno accese per la prima volta le luci che indicano al pilota la rotta di atterraggio, la torre di controllo e' gia' stata tirata su ed i tecnici e il sindaco Pippo Digiacomo (Ds) prevedono che nell'estate 2007 l'aeroporto di Comiso sara' aperto, con una spesa di oltre 41 milioni di euro pagati dall'Ue con finanziamenti diretti o transitati dalla Regione siciliana.
Sara' il primo aeroscalo di proprieta' comunale, perche' il terreno su cui incide e tutti gli appezzamenti circostanti sono di proprieta' del Comune di Comiso, che ha approfittato di una norma contenuta nella Finanziaria del 2001, poi eliminata, che prevedeva l'acquisizione al patrimonio comunale di terreni su cui andavano realizzate opere di utilita' pubblica.
Il consulente del sindaco per la realizzazione dell' aeroporto Giambattista Scappellato, ex direttore dello scalo di Malpensa, dice che questa ''unicita''' sara' positiva. ''Le compagnie - spiega in un incontro per verificare lo stato di realizzazione dell'aerostazione - normalmente pagano le attivita' di handling e le tasse aeroportuali sul peso massimo dell'aeromobile al decollo in aeroporti che sorgono su aree demaniali. In questo caso la tassa non e' dovuta, non dovra' essere pagato il canone all' Enac, e questo sara' un vantaggio per le compagnie e quindi un'attrattiva maggiore dell'aeroporto''.
L'aerostazione sorgera' nell'area dell' ex base Nato dove tra l'84 e l'87 vennero custoditi 112 missili nucleari Cruise e che prima ancora era stato un aeroporto militare intitolato al generale Vincenzo Magliocco, raso al suolo nel '43 dagli anglo-americani, e scalo civile regionale dal '65 al '72.
Quello di Comiso dovrebbe diventare uno scalo importante per il commercio e il turismo in una zona della Sicilia, quella delle province di Siracusa e Ragusa, che vanta record positivi: vi sorgono uno dei poli avicoli piu' importanti d'Italia, un' enorme superficie serricola che produce fiori e primizie ortofrutticole, uno dei quattro grandi centri di trasformazione di marmo e pietre del nostro Paese, diversi allevamenti bovini che esportano ogni anno tonnellate di carne, ma anche formaggi e latticini tipici.
Il prossimo novembre verra' pubblicato il bando di gara per stabilire chi dovra' detenere il 51% della societa' che gestira' l'aeroporto. L'altro 49% sara' detenuto da enti del territorio (comuni, province, associazioni imprenditoriali).
''Ogni giorno - dice Scappellato - partono da questa zona 16 mila tonnellate di merce deperibile per il Nord Italia e l'Europa. Se noi riusciremo a gestire 19 mila di queste tonnellate l'anno, l'aeroporto avra' un ruolo fondamentale, e stimiamo che solo con questo dato andra' a pareggio''.
Studi del Comune hanno stabilito che sono 550 mila l'anno i passeggeri solo di Meridiana e Alitalia che giungono nel territorio Ibleo, di cui 350 mila ''di linea'' e altri 200 mila per turismo.
Il sindaco di Comiso fa notare: ''In un raggio di 50 Km da Comiso abbiamo 8 siti Unesco su 29 complessivi in Italia. Questo e' un territorio ricco di beni culturali, enogastronomia, natura e, con l'aeroporto puo' diventare nuovamente un crocevia importante nel Mediterraneo non solo da un punto di vista commerciale, ma anche dello scambio culturale''.