Paura a New York, Newark chiuso per ore


ovviamente non volevo offenderti!

il mio è un riferimento al fatto che ogni sacrosanto articolo alimenta un fiume inutile di polemiche. limitiamole a quando serve, altrimenti del fatto nessuno parla (come in questo caso).

ma figurati, ci vuole altro per offendermi... tipo dirmi che sono un terrone..:D:D:D:D

diciamo che forse inconsciamente non vorremmo sentire notizie di questo tipo, dato lo stato d'animo, che tende ad amplificare la notizia, e la reazione che abbiamo è quella di cercare di dire "shhhh" a chi le dice, strillandole o meno, per cercare forse di sperare di far tornare al normale una situazione internazionale che invece degenera sempre più... io la vedo così.

EDIT: un esempio di questi minuti è la notizia dei pacchi bomba recapitati agli assessori veneti e invece scoperti essere regali dell'ENEL... la psicosi è la cosa da combattere, secondo me, con cura da chi ci fa informazione.
passo e chiudo, mi si scuoce la pasta!
 

tuo humor terrificante a parte, io non faccio il giornalista. ma ce ne sono tanti davvero in gamba e con i controcxxxoni, con esperienza sul campo e di settore notevole.
evita di generalizzare su una categoria ed una porofessione che, mi sembra, credo tu non conosca.
 
Giusto ieri sera ero a Newark dalle 18.30 circa. In effetti c'era un po' di casino fuori dal terminal C, anche se la "paura" - francamente - ai terminal adiacenti (ero al B) non la si e' ne' vista ne' sentita. Scopro adesso il motivo della confusione.
 
...
Per impedire i dirottamenti si sono introdotti i metal detector che fino all’11 settembre 2001 hanno retto pur con qualche tragica eccezione (Lockerbie, Air India).
...

Se non sbaglio la strage di Lockerbie (Pan Am 103) é stata attribuita ad una bomba in un bagaglio. Cosa c'entrano i metal detector all'imbarco?
 
Credo che il problema non sia nei numeri, ma nella capacità di integrazione. Non esiste (che io sappia) una stima ufficiale sul numero dei musulmani d'America, e le stime variano da 1 a 6/7 milioni.
Il vero nodo della questione è dato dalla profonda integrazione di questa comunità all'intreno del sistema (e non è certo l'episodio di Fort Hood rappresentativo del contrario), mentre diversamente lo stesso sistema non riesce ad interagire con i musulmani al di fuori dai confini nazionali e, anzi, compie ogni possibile azione per inimicarseli.

Quotissimo!
Qua tutti gli stranieri si integrano perfettamente o quasi (anche perche' non hanno scelta).
A differenza dell'Italia, dove l'apertura di mente media nei confronti di uno straniero e' ai livelli di quella di un white supremacist.
 
Quotissimo!
Qua tutti gli stranieri si integrano perfettamente o quasi (anche perche' non hanno scelta).
A differenza dell'Italia, dove l'apertura di mente media nei confronti di uno straniero e' ai livelli di quella di un white supremacist.

Gli USA sono di per sé un paese d'immigrati - gli unici che hanno radici lí sono gli Indiani d'America, che ora sono in riserva. Non é sorprendente che l'integrazione abbia piú successo. E l'idea dell'american dream é ancora ben presente nella maggioranza di chi emigra.
Mi permetto di far notare peró che l'integrazione é probabilmente piú riuscita della grandi cittá multiculturali sulle coste che non negli sterminati territori dell'interno, dove probabilmente esiste ancora una notevole diffidenza per lo straniero ed il diverso.
Ed il fatto che esistano ancora sacche di popolazione che vive (piú o meno) tranquillamente negli USA senza spiaccicare una parola d'inglese credo sia un segnale che l'integrazione totale é ancora ben lungi dall'essere completata.
 
Gli USA sono di per sé un paese d'immigrati - gli unici che hanno radici lí sono gli Indiani d'America, che ora sono in riserva. Non é sorprendente che l'integrazione abbia piú successo. E l'idea dell'american dream é ancora ben presente nella maggioranza di chi emigra.
Mi permetto di far notare peró che l'integrazione é probabilmente piú riuscita della grandi cittá multiculturali sulle coste che non negli sterminati territori dell'interno, dove probabilmente esiste ancora una notevole diffidenza per lo straniero ed il diverso.
Ed il fatto che esistano ancora sacche di popolazione che vive (piú o meno) tranquillamente negli USA senza spiaccicare una parola d'inglese credo sia un segnale che l'integrazione totale é ancora ben lungi dall'essere completata.

Sulle coste e nelle grandi citta' ci sono piu' immigrati perche' ci sono molte piu' opportunita'.
E' ovvio che gli immigrati anziani abbiano difficolta' ad imparare la lingua, ma il vero confronto va fatto tra le seconde generazioni. in America sono Americani. In Italia sono sempre stranieri, figli di immigrati.
 
Scusate perchè i Tg dicono che il volo AZ da Newark è arrivato con 6 o 7 ore di ritardo a MXP????????
 
L'allarme a Newark: tutto per un bacio

Una videocamera ha ripreso l'uomo che ha scavalcato le transenne per abbracciare la fidanzata

Potrebbe essere uno dei baci che passa alla storia, visto che le conseguenze di quel gesto sono state devastanti: un aeroporto chiuso per sei ore, migliaia di passeggeri in preda al delirio e una nazione intera, gli Usa, a chiedersi quanto funzionino male i propri sistemi di sicurezza.

IL VIDEO - Tutto questo succedeva nello scalo di Newark, come ha riferito un giornale del New Jersey: una videocamera mostra infatti un uomo entrare nell'area riservata agli imbarchi, superando delle semplici transenne, e raggiungere la fidanzata in partenza per darle un bacio di addio. Poi lui si allontana ed esce inosservato, e tutt'ora sconosciuto, dallo scalo. Ignaro di aver acceso una miccia che di lì a pochi minuti fa bloccare un centinaio di voli e, di fatto, rigetta nel panico un'intera nazione. Alcuni passeggeri erano già stati imbarcati ed erano stati fatti scendere, altri, atterrati regolarmente, erano stati trattenuti a bordo. Quel bacio galeotto è tra l'altro costato il posto all'agente addetto alla sorveglianza di quell'area dell'aeroporto che, come si vede sempre nel video, abbandona la sua postazione lasciando così spazio libero al devastante ingresso del baciatore anonimo.

08 gennaio 2010
Corriere della Sera