Pau (Francia): basta ai ricatti di Ryanair, non pagheranno più contributi al vettore


vero, è falsissimo come luogo comune.
La clientela FR è molto più variegata di quello che si immagini, soprattutto qui a Milano.

Poi, come anche il forum insegna, molte persone, pur avendo molte disponibilità, preferiscono magari spendere i miliardi in un ristorante per mangiare bene, andare in un albergo figo etc... piuttosto che regalare i soldi alle compagnie aeree e viceversa.
Inoltre moltissime rotte sono in regime di monopolio, quindi molti preferiscono fare il volo diretto con FR piuttosto che usare una major con scalo. Molti considerano l'aereo solo il mezzo più veloce per andare da A a B, non sono interessati a vantaggi FF.

quotissimo
 
vero, è falsissimo come luogo comune.
La clientela FR è molto più variegata di quello che si immagini, soprattutto qui a Milano.

Poi, come anche il forum insegna, molte persone, pur avendo molte disponibilità, preferiscono magari spendere i miliardi in un ristorante per mangiare bene, andare in un albergo figo etc... piuttosto che regalare i soldi alle compagnie aeree e viceversa.
Inoltre moltissime rotte sono in regime di monopolio, quindi molti preferiscono fare il volo diretto con FR piuttosto che usare una major con scalo. Molti considerano l'aereo solo il mezzo più veloce per andare da A a B, non sono interessati a vantaggi FF.

vero vero:mi ci ritrovo in questa descrizione.Pur avendo viaggiato parecchie volte a un centesimo o a 10 euro tutto incluso,non ho mai lesinato sull'ingresso nei musei oppure sul concedermi le specialità del posto che sto visitando.Del resto ognuno è libero di spendere i suoi soldi come meglio crede e onestamente immaginare che possa esistere un turista che va da A a B e non lascia neppure 1 euro quando si trova in vacanza,è pura utopia
 
tornando in tema.l'aumento che chiede Fr và valutato,se il gioco vale la candela insomma.
 
Se solo fossimo un pò più furbi dovremmo prendere esempio dai francesi, e fare noi il gesto dell'ombrello a ryanair. A Marsiglia, se non erro l'unica base che aveva il vettore in Francia, gli hanno spediti a calci in c..... In Italia continuano ad aprire basi nuove, a suon di sovvenzioni da parte di enti pubblici e dalle societaà di gestione e a non pagare una tassa e a non versare un contributo al personale impiegato... Non ci sono parole...

non preoccuparti robin hood,fra poco ci fanno il contratto italiano e saremo veramente schiavi!!!!!
 
non preoccuparti robin hood,fra poco ci fanno il contratto italiano e saremo veramente schiavi!!!!!

Sarebbe anche ora e poi questi sono problemi vostri. E' comodo fare concorrenza agli altri quando non si gioca a carte pari. Potrò sbagliarmi, ma a me non sembra logico che mentre le compagnie tradizionali siano obbligate a utilizzare fingher e/o autobus per pochi metri durante l'imbarco e/o lo sbarco, ryan faccia percorrere centinaia di metri sui piazzali ai passeggeri mentre gli a/m accanto stanno rifornendo o facendo la messa in moto. Altro che avere pretese sui documenti di identità per l'accettazione, ma che se ne vadano da un'altra parte se non gli piace.
 
Sarebbe anche ora e poi questi sono problemi vostri. E' comodo fare concorrenza agli altri quando non si gioca a carte pari. Potrò sbagliarmi, ma a me non sembra logico che mentre le compagnie tradizionali siano obbligate a utilizzare fingher e/o autobus per pochi metri durante l'imbarco e/o lo sbarco, ryan faccia percorrere centinaia di metri sui piazzali ai passeggeri mentre gli a/m accanto stanno rifornendo o facendo la messa in moto. Altro che avere pretese sui documenti di identità per l'accettazione, ma che se ne vadano da un'altra parte se non gli piace.

ma che ragioni??nessuna compagnia è obbligata,e anche noi quando ci parcheggiano lontano usiamo autobus e finger o in certi aeroporti usiamo i finger come tutti gli altri.
 
Se solo fossimo un pò più furbi dovremmo prendere esempio dai francesi, e fare noi il gesto dell'ombrello a ryanair. A Marsiglia, se non erro l'unica base che aveva il vettore in Francia, gli hanno spediti a calci in c..... In Italia continuano ad aprire basi nuove, a suon di sovvenzioni da parte di enti pubblici e dalle societaà di gestione e a non pagare una tassa e a non versare un contributo al personale impiegato... Non ci sono parole...

Bisogna però considerare l'altro lato della medaglia: se facessimo anche noi il gesto dell'ombrello a FR, a mio avviso ci daremmo abbastanza la zappa sui piedi, perchè aeroporti come PSA, BGY, TSF, TPS e altri perderebbero molti dei loro pax (in certi casi mi sento di dire il 99% o quasi)....;)
 
Nell'eterna diatriba sui contributi pubblici a Ryanair credo non sia rilevante che il vettore irlandese porti turisti nel territorio che sovvenziona le rotte: a parte che il ritorno di questo investimento andrebbe quantificato e qualificato (cosa che avviene raramente quando si spendono soldi pubblici), ciò che veramente conta è la concorrenza. In Europa si è deciso da tempo che le sovvenzioni pubbliche ai vettori sono concettualmente inaccettabili in quanto viziano la concorrenza: Lufthansa, Air France, Alitalia, British Airways, Iberia, KLM, Swiss muovono l'economia quanto o più di Ryanair (non esiste solo l'economia del turismo - esistono anche le centinaia di migliaia di dipendenti di questi vettori e del relativo indotto) ma non possono ricevere sovvenzioni pubbliche.
Ryanair non solo sfrutta la frammentazione del settore pubblico in Europa per collezionare contributi da vari enti (pubblici) locali, ma approfitta anche dei congeniti vuoti giurisdizionali della UE per violare impunemente i diritti dei passeggeri che molti altri vettori si impegnano a rispettare. C'è, infine, la questione del diritto del lavoro: il problema a monte è anche qui la presenza di confini intraeuropei non ancora superati, ma Ryanair sembra essere davvero abile nell'evitare di rispettare le normative dei singoli stati.
Per un verso, dunque, la compagnia dell'arpa si serve delle autonomie locali per cooptare sovvenzioni, e del decentramento degli organi di controllo per ignorare i diritti dei passeggeri - per l'altro, rivendica la propria sovranazionalità per ignorare le norme locali e nazionali in materia di diritto del lavoro. E' questo impianto contraddittorio a rendere molto ambigui e discutibili i contributi pubblici che Ryanair riceve: in questo momento MOL ha davvero la moglie ubriaca e la botte piena.
 
Sono tutti piccoli segnali che fanno presagire cose poco piacevoli per il futuro di FR. Ma lo stesso O'Leary ha più volte pubblicamente ammesso che il modello ultra-low-cost non potrà durare per sempre.

In Francia lo stanno capendo, in Germania già ci sono arrivati...in Spagna stanno gestendo la situazione abbastanza bene ma non è dato sapere fin quando durerà. In Italia, Ryanair è utilizzata sopratutto come strumento elettorale per i politicanti di turno dato che tra sovvenzioni, esenzione tasse e servizi privilegiati non può rappresentare di certo un profitto e sopratutto in aeroporti dove il non-aviation è ridotto all'osso (si pensi ad AHO o CUF giusto per citarne un paio) arrivare al pareggio è spesso una chimera.

Per il resto, provate a chiedere ai commercianti ed albergatori algheresi cosa ne pensano della favola dei turisti Ryanair....
 
Nell'eterna diatriba sui contributi pubblici a Ryanair credo non sia rilevante che il vettore irlandese porti turisti nel territorio che sovvenziona le rotte: a parte che il ritorno di questo investimento andrebbe quantificato e qualificato (cosa che avviene raramente quando si spendono soldi pubblici), ciò che veramente conta è la concorrenza. In Europa si è deciso da tempo che le sovvenzioni pubbliche ai vettori sono concettualmente inaccettabili in quanto viziano la concorrenza: Lufthansa, Air France, Alitalia, British Airways, Iberia, KLM, Swiss muovono l'economia quanto o più di Ryanair (non esiste solo l'economia del turismo - esistono anche le centinaia di migliaia di dipendenti di questi vettori e del relativo indotto) ma non possono ricevere sovvenzioni pubbliche.
Ryanair non solo sfrutta la frammentazione del settore pubblico in Europa per collezionare contributi da vari enti (pubblici) locali, ma approfitta anche dei congeniti vuoti giurisdizionali della UE per violare impunemente i diritti dei passeggeri che molti altri vettori si impegnano a rispettare. C'è, infine, la questione del diritto del lavoro: il problema a monte è anche qui la presenza di confini intraeuropei non ancora superati, ma Ryanair sembra essere davvero abile nell'evitare di rispettare le normative dei singoli stati.
Per un verso, dunque, la compagnia dell'arpa si serve delle autonomie locali per cooptare sovvenzioni, e del decentramento degli organi di controllo per ignorare i diritti dei passeggeri - per l'altro, rivendica la propria sovranazionalità per ignorare le norme locali e nazionali in materia di diritto del lavoro. E' questo impianto contraddittorio a rendere molto ambigui e discutibili i contributi pubblici che Ryanair riceve: in questo momento MOL ha davvero la moglie ubriaca e la botte piena.

quanti anni sono che c'è il vuoto normativo???e poi ci si lamenta dell'italia...
 
Complimenti a Kenadams e Billy Paul. Avete centrato perfettamente il punto. Questi sono i fatti reali. Noi italiani come al solito ci arriveremo per ultimi e dopo esserci dissanguati. Bisognerebbe fare una legge che impedisca ai politicanti di fare mega conferenze stampa autoreferenziali con le quali cercano consenso per aver dimostrato come sono bravi a spendere fondi pubblici senza uno straccio di business plan a supporto. Non si può solo sostenere la bontà dell'investimento con i dati sui passeggeri arrivati e partiti. E' pura demagogia. La maggior parte dei CDA aeroportuali e relativi assessori di riferimento durano in carica mediamente 3 anni. Quindi loro usano la tecnica del mordi e fuggi che è assolutamente perfetta per Ryanair che si è insinuata nelle pieghe del sistema e ne sfrutta tutti i risvolti, riuscendo anche a mettere in concorrenza scali limitrofi tra loro! E poi qualcuno ha provato a fare analisi serie sui costi dei biglietti Ryanair mettendo in bilancio anche check-in on line, primo bagaglio, secondo bagaglio, eccedenze bagagli e un contributo medio per pax in partenza di circa 20 euro? Quello che eventualmente si ha l'impressione di risparmiare come tariffa la si paga sotto forma di tasse locali che sono a carico di tutti, anche di quelli che non volano!
 
quanti anni sono che c'è il vuoto normativo???e poi ci si lamenta dell'italia...

Vuoto normativo? Quale vuoto normativo? Le norme ci sono eccome: Ryanair viola ogni giorno e inequivocabilmente le norme sui diritti dei passeggeri, viola spesso norme nazionali in materia di lavoro, ottiene continuamente finanziamenti tutt'altro che ortodossi. Quel che manca è una giurisdizione univoca di un'ente centrale, ma questo non significa che Ryanair abbia il diritto e la ragione di ignorare la legge. Prima o poi il giocattolo si romperà: per la maggioranza dei passeggeri cambierà poco o nulla - i primi a rimetterci saranno i dipendenti degli aeroporti fantasma e molti equipaggi (non certo tu personalmente - sarai già comandante in Emirates Italia o Cathay Italy).