Io posso parlare per il discorso di AHO e ad esempio sento cose fuori dal mondo. Fra OLB e AHO chi dovrebbe chiudere, secondo questo ragionamento, sarebbe OLB. AHO ha una catchment area di almeno 400.000 persone, OLB poco più di 100.000. Anche se ci fosse una strada decente che collega le due aree (se ne parla da vent'anni, forse tra vent'anni ci sarà) non va considerata solo la distanza fra i due aeroporti, visto che su AHO vola gente che abita fino a un'ora di distanza dall'aeroporto in direzione sud e che si troverebbe a oltre due ore di viaggio da OLB anche in caso di apertura della quattro corsie. In realtà hanno entrambi senso dato che AHO serve una maggior popolazione locale anche d'inverno, OLB ha un più alto traffico turistico. In Sardegna gli aeroporti da chiudere (nel senso che non bisogna metterci più un cent di soldi pubblici) non sono questi, ma Oristano e Tortolì. Idem, penso, in altre regioni, dove invece i progetti di nuovi scali inutili proliferano: penso ad Agrigento, per esempio.
È ovvio che si parla di traffico civile, ad esempio CIA dovrebbe, nel lungo periodo, chiudere solo al traffico civile ma ovviamente elicotteri e aerei militari resterebbero: però CIA dovrebbe essere sostituito da un ampliamento, magari con un apposito terminale low cost, di FCO e non con nuovi inutili areoporti in zone non collegate (Viterbo e Frosinone). Così un discorso di chiusura e razionalizzazione può avere senso, fermo restando che avere 25 aeroporti in una nazione come l'Italia non mi sembra eccessivo e tenendo conto che ci sono 22 scali che fanno oltre un milione di passeggeri l'anno.