Paris Air Show: ordini e notizie


Altri ordini in arrivo per Airbus: secondo il tweet ufficiale della società Hong Kong Aviation Capital sta per ordinare 40 A320neo e 20 A321neo.
 
Dite ciò che volete ma per chi ci lavora è semplicemente un incubo. Ogni anno sempre peggio. Sembra di essere alle feste dell'unità dei tempi del pci, e per fortuna che sono, ehm sarebbero, professional days...
mah forse rispetto a 10 anni fa c'e' piu' gente e molta piu' fuffa almeno i primi 3 giorni , gli altri non so, , ma direi che come casino e' sempre stato in linea.
f'boro uguale solo che e' tutto piu' piccolo scomodo e costoso.
e' un classico anche autoreferenziale.
molti del settore vanno per vedere chi c'e' e chi non c'e' chi ha cambiato casacca e carriera.
secondo me molta gente viene puramente in gita , italiani ed americani in primis...
le solite cose da fiera dell'avion
 
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Airbus, United Airlines reach agreement for 35 A350-1000 aircraft

Airline orders 10 more A350s, converts order for 25 A350-900s to -1000 model
20 JUNE 2013 PRESS RELEASE
United Airlines and Airbus have announced that the airline will add 35 Airbus A350-1000 aircraft to its future fleet.
The agreement between the companies represents a conversion of the U.S. carrier’s previous order for 25 A350-900s to the -1000 model, as well as the addition of 10 more orders for A350-1000 aircraft. The announcement was made today during the Paris Air Show.

The A350-1000 is the largest version of the A350 XWB (Xtra Wide-Body) family and typically seats 350 passengers in a three-class layout. The aircraft is capable of flying 8,400 nautical miles non-stop and will be operated by United on higher density routes, including non-stop flights between the United States and the Asia/Pacific region. The aircraft will be powered by two Rolls-Royce Trent XWB engines delivering 97,000lbs of thrust – the most powerful engines ever developed for an Airbus aircraft.

“We look forward to taking delivery of the A350-1000,” said Jeff Smisek, United’s Chairman, President and CEO. “This is a modern, fuel-efficient and advanced-technology aircraft that our customers and co-workers will enjoy flying. It will be a great addition to our fleet and will allow us to meet demand on larger, long-haul markets in our world-leading network.”
“The latest announcement from United Airlines is yet another endorsement for the A350-1000,” said Fabrice Bregier, Airbus President and Chief Executive Officer. “Less than a week after the success of the A350 XWB’s first flight, we see that demand for the new aircraft continues to grow, especially for the larger -1000 model. Airbus is proud to have United Airlines on board the exciting A350 program in such a significant way.”

The A350 XWB is an all-new mid-size long range product line featuring three versions and seating between 270 and 350 passengers in typical three-class layouts. The aircraft will bring new levels of efficiency to the mid-size market, using 25 per cent less fuel than existing aircraft in this size category and providing an equivalent reduction in CO2 emissions.

The first A350 XWB began an extensive flight test program last Friday, June 14th. Entry into commercial service of the first customer aircraft is scheduled for the second half of 2014.

To date, Airbus has recorded 678 firm orders for the A350 XWB from 34 customers worldwide.

http://www.airbus.com/newsevents/ne...es-reach-agreement-for-35-a350-1000-aircraft/
 
PARIS AIR SHOW AIRCRAFT ORDERBOOK
This week, OEMs announced firm order commitments (excludes options) for 1,258 aircraft:
*previously announced **Also converted 10 A320s to A321s ***Also converted 25 -900s to -1000s
A320ceo
easyJet.......35
Lufthansa......30*
Spirit..........20 **
Syphax......3
Total.......88
A320neo
easyJet......100
Lufthansa.....70*
HKAC........60
ILFC.......50
Syphax.......3
Total.......283
737NG
Ryanair.....175*
Oman Air.....5
Unidentified......20
Total.......200
737 MAX
TUI..............60*
CIT Aerospace......30
Skymark Airlines.....4
Travel Service.....3
Unidentified.......20
Total.......117
CSeries
Odyssey Airlines......10*
Total.......10
SSJ100
Ilyushin Finance Co....20
Total.......20
E-JET
SkyWest......100
ILFC.......50
Conviasa......7
Japan Airlines......4*
Air Costa.........1
Unidentified.......65
Total.......227
CRJ1000
Arik Air......3
Total.......3
Q400
Arik Air........4
Horizon Air.....3
Total.......7
ATR -600
Nordic Aviation Capital.....36
HGI Aircraft (Passaredo)...10
Air Lease Corp.............5
LIAT.......................2
Unidentified............30
Total.......83
A330
SriLankan..........6
Total.......6
787
Air Lease Corp.....33
Singapore Airlines.....30*
United Airlines.......20
British Airways........12
GECAS...........10
Total.......105
A350
Singapore Airlines.......30*
Air France-KLM.......25
United................10***
SriLankan..............4
Total.......69
777
Qatar Airways.......9*
Korean Air.........6
Total.......15
747-8
Korean Air........5
Total.......5
A380
Doric Lease Corp.....20
Total.......20

total :1258
 
Mi sembra che per ora i protagonisti siano (a numeri alla mano): A320NEO, B787, E-JET e una mezza sorpresa ATR.
 
È un po' mogio quest'anno il LBG oppure è solo una mia impressione? Qualche raffronto con il salone di FAB dello scorso anno?
 
Trovo che il vero protagonista di questo salone sia stata l'ansia. Boeing ha lanciato il 787-10 perlopiù con MoU e ordini convertiti da altre versioni del 787, Airbus ha piazzato il 350-1000 in United (bel colpo) ma perdendo 350-900 (evidentemente UA ha preferito il 787-10 in quel segmento). Singapore Airlines ha ripartito ordini fra 787 e 350 - tanto per non sbagliare. L'entusiasmo di Clark e Al Baker per il 777X non cela nemmeno a parole l'ansia per i tempi lunghi di attesa.
La sintomatologia è chiara: le linee aeree non possono più aspettare e fanno fatica a piazzare ordini con slot di consegna nel prossimo decennio - coi backlog che ci sono per 787 e 350, per 737MAX e A320NEO, la sfida fra i due vettori non è più commerciale (chi piazza più ordini), bensì industriale e logistica (chi riesce a produrre e consegnare più macchine). Quest'anno il salone di Parigi non decreta vincitori perché la gara fra i due grandi costruttori non è al salone, ma negli stabilimenti di Airbus e Boeing (e dei rispettivi fornitori) in giro per il mondo.
 
Trovo che il vero protagonista di questo salone sia stata l'ansia. Boeing ha lanciato il 787-10 perlopiù con MoU e ordini convertiti da altre versioni del 787, Airbus ha piazzato il 350-1000 in United (bel colpo) ma perdendo 350-900 (evidentemente UA ha preferito il 787-10 in quel segmento). Singapore Airlines ha ripartito ordini fra 787 e 350 - tanto per non sbagliare. L'entusiasmo di Clark e Al Baker per il 777X non cela nemmeno a parole l'ansia per i tempi lunghi di attesa.
La sintomatologia è chiara: le linee aeree non possono più aspettare e fanno fatica a piazzare ordini con slot di consegna nel prossimo decennio - coi backlog che ci sono per 787 e 350, per 737MAX e A320NEO, la sfida fra i due vettori non è più commerciale (chi piazza più ordini), bensì industriale e logistica (chi riesce a produrre e consegnare più macchine). Quest'anno il salone di Parigi non decreta vincitori perché la gara fra i due grandi costruttori non è al salone, ma negli stabilimenti di Airbus e Boeing (e dei rispettivi fornitori) in giro per il mondo.

Direi che le linee guida ormai sono abbastanza chiare:

atr per i turboprop
Embraer per i regional, il nuovo bombardier non riesce a dare i frutti sperati
Airbus per i narrow bodies anche dal max mi aspettavo molto di piu,
una bella guerra nei vari segmenti dei WB, con un'occhio particolare all'innovazione di boeing, con airbus ormai leader dei very large
pochi leader consolidati, qualche follower ,in un ambiente industriale in cui i vari msubfornitori sono molto spesso monopolisti o quasi., mi aspetto il ridimensionamento del numero dei player in alcuni settori minori
 
Lo slogan dice: «Per rafforzare il Made in Piemonte nel mondo».
Il Made in Piemonte? Proprio così. Questa è la missione del Centro estero per l'internazionalizzazione. Come stupirsi, allora, davanti a uno stand del Ceipiemonte all'Air Show di Le Bourget, Parigi? E passi che sia anche quello uno dei tanti organismi pubblici regionali. Quando all'estero c'è da mostrare i muscoli, la Regione Piemonte non si è mai tirata indietro. Sinistra o destra, non fa differenza. La precedente amministrazione della democratica Mercedes Bresso seguiva con affetto ed entusiasmo le imprese dei piloti piemontesi in MotoGp, tanto da presentarsi con un proprio spazio espositivo al Gran Premio di Turchia del 2005?

L'attuale governatore leghista Roberto Cota ha scatenato un'offensiva senza precedenti nel settore aerospaziale. Per apprezzarne la portata è sufficiente scorrere la lista degli espositori al salone parigino che si è appena concluso. Dove non mancava, appunto, la Regione Piemonte. Ma anche il suddetto Ceipiemonte. E la finanziaria regionale Finpiemonte. Poi la Camera di commercio di Torino, che di Finpiemonte è anche azionista. Il Politecnico di Torino, che partecipa a una società con Finpiemonte. Nonché Torino Piemonte aerospace, ovvero «un progetto della Camera di commercio di Torino gestito da Ceipiemonte al servizio delle imprese piemontesi eccellenti della filiera aeronautica», spiega il sito Internet. Per un totale di sei - soggetti pubblici - sei.

Sbaglierebbe, però, chi pensasse a un'esperienza unica. Nell'elenco degli espositori italiani a Le Bourget, accanto all'Università di Perugia, figura infatti lo stand dell'Umbria trade agency, o Centro estero Umbria. Di che cosa si tratta? È un organismo costituito dalla Regione Umbria nel 2009 insieme alle Camere di commercio di Perugia e Terni, per promuovere «l'internazionalizzazione delle imprese umbre». Una specie di Ice regionale, insomma. Peccato che al salone parigino ci fosse anche uno stand di Umbra aerospace, l'associazione delle imprese di settore che ha come «partner istituzionali» tanto la Regione Umbria quanto L'Umbria trade agency. Poco male. Melius abundare.

Del resto, si sarebbe potuto rinunciare a una presenza all'Air show della «Apulia Region» (Regione Puglia) causa presenza a poca distanza di un padiglione Alenia aeronautica del gruppo Finmeccanica, che ha stabilimenti a Foggia, Brindisi e Grottaglie, in Provincia di Taranto? «Stimolare i processi di innovazione e competitività nel settore aerospaziale pugliese con un attenzione particolare per la formazione: questo l'obiettivo della partecipazione della Regione Puglia» secondo il sito Puglialive.net. Un salto di qualità rispetto a quando gli assessori regionali, come l'ex vicepresidente della Giunta pugliese Sandro Frisullo, nel 2007, si limitavano alle «visite istituzionali» al salone dell'aeronautica. Ma ancora ben distante dalle vette toccate da alcuni enti come la Regione Lazio, che nel 2005 contribuì al finanziamento della missione spaziale Soyuz con a bordo il cosmonauta viterbese Roberto Vittori e un seguito di prodotti tipici laziali: dalle olive di Gaeta al pecorino della Sabina. Un accoppiamento, quello fra le stelle e le prelibatezze alimentari, sperimentato anche dalla Regione Campania nell'ottobre 2011 al Congresso internazionale di astronautica di Cape Town, in Sudafrica. Nell'ambito del programma «Campaniaerospace».

Da quando le Regioni hanno preso a gestire valanghe di denaro, la tentazione di comportarsi come Stati sovrani è stata inarrestabile. Ecco allora le ambasciate regionali, gli assessorati all'internazionalizzazione (ce l'ha, per esempio, la Regione Calabria), le agenzie di promozione all'estero, fino all'esplosione di una selva di surreali marchi territoriali: Made in Piemonte, Made in Lombardy... Alcuni finiti sotto la tagliola della Consulta, che nel luglio del 2012 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di una legge della Regione Lazio approvata durante la giunta di Renata Polverini che aveva istituito un elenco di prodotti «Made in Lazio» realizzati con materie prime laziali.

Una corsa a perdifiato, nell'indifferenza istituzionale più assoluta. Non sono riusciti ad arginarla né i governi che da vent'anni a questa parte si sono alternati alla guida del Paese, tantomeno i politici locali. Nel 2010 il ministro dell'Economia Giulio Tremonti fece il conto, scoprendo che fra ambasciate, consolati, uffici di promozione, antenne commerciali e punti d'appoggio, le Regioni italiane potevano contare su 178 sedi estere. Il solo Piemonte poteva contare su 23 basi oltrefrontiera, attivate da «accordi con realtà locali», rispose così a Monica Guerzoni del «Corriere» l'assessore della giunta di Roberto Cota, Elena Maccanti, proprio grazie al Ceipiemonte. Nell'elenco, Corea del Sud, Lettonia, Costa Rica... Una trentina, invece, quelle della Lombardia: dal Brasile alla Cina, passando per Russia, Israele, Giappone, Perù, Uruguay, Polonia, Moldova, Kazakistan. Mentre la Regione Lazio poteva contare su un contact point a Bucarest, Romania. Il sito dice che c'è tuttora un consiglio di amministrazione di tre persone, una struttura tecnica con un direttore e tre dipendenti oltre a quattro consulenti. Ben 21 sedi delle Regioni italiane erano poi nella sola Bruxelles, dove l'ex viceministro Adolfo Urso avrebbe voluto razionalizzarne la presenza, concentrandole almeno tutte nello stesso luogo fisico, una specie di «Palazzo Italia». Com'è andata a finire? Indovinate...

http://www.corriere.it/economia/13_...ni_9c66f054-e075-11e2-aa9b-d132be5871d0.shtml
 
Certo che se a320neo riuscisse ad essere certificato a 192 passeggeri guadagnerebbe molto rispetto al 737max soprattutto x le low cost.

Ricordo che il problema non è far entrare i sedili che tra gli ultraslim e qualche aggiustamento ai bagni non penso sia impossibile. Mas soprattutto riuscire ad evacuare tutte quelle persone in 90 secondi come richiesto dalle regolamentazioni.

ora capisco la mossa di Easyjet che aveva sempre preferito il 319 al 320