Purtroppo però nessuna (o quasi) lo fa. E poichè spesso le vie legali non sono praticabili (il gioco non vale la candela), ti accontenti del rimborso. Bisognerebbe far applicare le regole con rigore, ma a quel punto le low cost saranno ancora tali?
Per prima cosa bisogna distinguere la teoria dalla pratica, e la consapevolezza dall'inconsapevolezza. Il mio intervento era soprattutto un richiamo per instaurare la consapevolazza teorica dei diritti e non cadere nel tranello delle prassi delle linee aeree che, invece, cercano di approfittare (e accrescere) dell'inconsapevolezza diffusa.
Una volta stabilita la consapevolezza delle norme si può discutere della loro applicazione. Le esternazioni di O'Leary (Ryanair) e altri gestori low cost - "pagate tre spiccioli, cosa pretendete!? I prezzi dovrebbero salire per garantirvi anche i diritti!" - secondo me sono solo slogan. Il rispetto dei diritti dei passeggeri non costa un patrimonio se una linea aerea gestisce in modo adeguato i propri operativi. Se è vero, come Ryanair rivendica, che è una delle linee europee che annulla meno voli, allora è vero anche che i passeggeri da riproteggere/assistere sono pochi in percentuale rispetto al totale. Non facendo, peraltro, servizi in coincidenza, le probabilità di dover intervenire per assistere un passeggero sono ancora inferiori. Secondo me un aumento medio di €1 a biglietto sarebbe ampiamente sufficiente a coprire i costi per il rispetto dei diritti dei passeggeri. Anche se gli € fossero 5, non credo proprio che Ryanair morirebbe come low cost.
Discorso diverso se si parla di low cost parassite come MyAir o Volareweb, che mettono in vendita un sacco di voli per poi operarne veramente la metà - annunciandone la cancellazione per motivi "amministrativo-tecnico-operativi" cercando di compattare tutti i prenotati sui pochi voli rimasti da riempire. Se morissero queste low cost i consumatori non ci rimetterebbero un bel niente.
Per quanto riguarda i singoli casi, è difficile perdere il tempo necessario per far rispettare i propri diritti. A me pare più semplice di quanto molti lamentino. Inutile chiamare il call center (a pagamento) e scrivere email. Una raccomandata è molto più efficace, costa meno, e fa perdere meno tempo. Come vincere la tacita complicità dell'ENAC e altri organi nazionali delegati alla vigilanza non saprei: di certo non arrendendosi. Un consumatore, da solo, non combina niente. Un milione di consumatori muovono le montagne.