Penso questa misura sia un po' odiosa e rischia di generare ingiustizie e malcontento.Non capisco come si possa impedire ad un giovane di 16 anni che trovi la sua vocazione nel diventare pilota obbligarlo a fare altro perchè non c'è spazio o posto.
Secondo me invece una possibile soluzione passa per l'uniformità a livello europeo e possibilmente transcontinentale delle regole di ingaggio.Siamo un mercato unico ma con regole molto diverse il cui faro è la riduzione dei costi.
Le aziende devono capire che la percentuale costo del lavoro deve salire e che una migliore qualità della vita con limiti di impiego più stretti potrebbe generare nuove opportunità.
A tutto ciò va associato un ripensamento delle condizioni di ingresso dei giovani piloti al primo lavoro,dando quindi l'opportunità di crescere all'interno delle compagnie,rivedendo anche la posizione dei più anziani...Si potrebbe pensare di far volare meno un anziano rispetto ad uno appena entrato...
Ci sono riforme del lavoro ineludibili che il sistema politico non vuole fare,spesso anche per la resistenza corporativistica delle categorie.
Spetta poi all'individuo decidere quale carriera intraprendere nella vita.Considerando costi e benefici.Diventare pilota ha dei costi alti e non tutti posssono permetterselo,salvo quelli che decidono di investire e fare grandi sacrifici dove non avessero spalle coperte.
Dirgli:mi spiace ma abbiamo superato il tetto è fortemente discriminante.
La tua proposta ingesserebbe il mercato del lavoro generando immobilità sociale più di quanto sia oggi.
E sarebbe controproducente per le aziende che rischierebbero di non assumere persone validissime tagliate fuori a priori.
Siano i giovani la spalla degli anziani e non viceversa.
Io posso parlare per AZ, per le altre compagnie lascio la parola a chi ci lavora.
Lo stipendio medio tutto compreso del mio primo anno in AZ, rivalutato con il calcolatore che trovi sul sito Calcolaonline.com, era di 2020Euro.
Forse non mi sono spiegato bene, ho preso la cifra in lire, l'ho trasformata in euro ed ho applicato il fattore di rivalutazione monetaria dell'ISTAT, cioè proprio la differenza di costo della vita tra allora ed oggi.
Comunque ero felice di quello stipendio di allora, anche perchè era il doppio di quanto prendevo nel lavoro che facevo prima, e sono contento dello stipendio che prendo oggi.
Questo 3D serve più che altro per i curiosi che non fanno il nostro mestiere, anche perchè credo che ben pochi piloti abbiano l'entità della retribuzione come motivo principale per intraprendere la professione, ci sono lavori meglio remunerati e più facili per chi punta solo ai soldi.
Forse non mi sono spiegato bene, ho preso la cifra in lire, l'ho trasformata in euro ed ho applicato il fattore di rivalutazione monetaria dell'ISTAT, cioè proprio la differenza di costo della vita tra allora ed oggi.
Comunque ero felice di quello stipendio di allora, anche perchè era il doppio di quanto prendevo nel lavoro che facevo prima, e sono contento dello stipendio che prendo oggi.
Questo 3D serve più che altro per i curiosi che non fanno il nostro mestiere, anche perchè credo che ben pochi piloti abbiano l'entità della retribuzione come motivo principale per intraprendere la professione, ci sono lavori meglio remunerati e più facili per chi punta solo ai soldi.
Uno grosso e brutto.Su che tipi di aereomobile lavori ora?
Questo 3D serve più che altro per i curiosi che non fanno il nostro mestiere
va bene allora non contingentiamo, perchè è aberrante, perchè è protezionistico, però la questione andrebbe moderata. Ci sono infiniti posti di lavoro per piloti? ciò non è vero poichè realmente oggi 2010 non è così: ci sono migliaia di licenziati NON anziani, nella maggior parte dei casi tra i 25 ed i 45 anni, con migliaia di ore di esperienza sulle spalle, possibilità virtualmente infinita di carriera e già sono sufficienti per i prossimi anni (metto un numero a spanne,6 anni). Ne consegue che allora si dovrebbe andare a rivedere il costo del percorso formativo per ottenere una licenza da zero a pilota abilitato papabile per un lavoro in una compagnia aerea (abilità a parte, che va giudicata in sede di selezione, addestramento e lavoro nel periodo di prova o a contratto determinato). Non si può chiedere a chi vuole entrare nella "holding pool" di sborsare 120 mila € (costo medio europeo). Il costo dell'addestramento va assolutamente rivisto al ribasso poichè al ribasso è tutto il mercato, la domanda e l'offerta. Se resta tutto così com'è ora mi dispiace ma bisogna ammettere che è un sistema sbilanciato, marcio, speculatore. O tagliamo gli accessi o abbassiamo i minimi.
La parola d'ordine è meritocrazia, limitare gli accessi alle professioni è roba anacronistica e profondamente ingiusta tanto che è noto che l'accesso a tali professioni poi è nella stragrande maggioranza dei casi tramandato dai padri ai figli.Penso questa misura sia un po' odiosa e rischia di generare ingiustizie e malcontento.Non capisco come si possa impedire ad un giovane di 16 anni che trovi la sua vocazione nel diventare pilota obbligarlo a fare altro perchè non c'è spazio o posto.
Secondo me invece una possibile soluzione passa per l'uniformità a livello europeo e possibilmente transcontinentale delle regole di ingaggio.Siamo un mercato unico ma con regole molto diverse il cui faro è la riduzione dei costi.
Le aziende devono capire che la percentuale costo del lavoro deve salire e che una migliore qualità della vita con limiti di impiego più stretti potrebbe generare nuove opportunità.
A tutto ciò va associato un ripensamento delle condizioni di ingresso dei giovani piloti al primo lavoro,dando quindi l'opportunità di crescere all'interno delle compagnie,rivedendo anche la posizione dei più anziani...Si potrebbe pensare di far volare meno un anziano rispetto ad uno appena entrato...
Ci sono riforme del lavoro ineludibili che il sistema politico non vuole fare,spesso anche per la resistenza corporativistica delle categorie.
Spetta poi all'individuo decidere quale carriera intraprendere nella vita.Considerando costi e benefici.Diventare pilota ha dei costi alti e non tutti posssono permetterselo,salvo quelli che decidono di investire e fare grandi sacrifici dove non avessero spalle coperte.
Dirgli:mi spiace ma abbiamo superato il tetto è fortemente discriminante.
La tua proposta ingesserebbe il mercato del lavoro generando immobilità sociale più di quanto sia oggi.
E sarebbe controproducente per le aziende che rischierebbero di non assumere persone validissime tagliate fuori a priori.
Siano i giovani la spalla degli anziani e non viceversa.