La percentuale è dinamica e dipende - un po' su tutti i voli, non solo i nazionali - da una serie di fattori.
1) numero di biglietti venduti a passeggeri con voli in coincidenza
1b) Tempo della coincidenza e probabilità che venga persa (maltempo, per esempio)
2) Classe tariffaria dei biglietti venduti: all'aumentare della flessibilità di un biglietto, aumenta la probabilità che un passeggero non si presenti.
3) Possibilità di riprotezione (frequenze sulla tratta) e probabilità di reclutare volontari.
4) Profilazioni varie dei passeggeri - quando possibili. Se su un volo è prenotato un gruppo organizzato i passeggeri di quel gruppo hanno meno probabilità di essere no-show. Dati anagrafici, se disponibili (gli iscritti ai programmi frequent flier, per esempio, consentono alle linee aeree di avere anche un profilo personale delle abitudini eventuali di no-show - ma non so quante linee aeree lo facciano).
5) Giorno della settimana, stagionalità, ecc. Naturalmente le classi di prenotazione sono un fattore dinamico: se la business è invenduta, l'overbooking in economy può coprire anche tutto l'invenduto in classe superiore.