[OT] Moretti: il Frecciarossa fino a Malpensa


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
sono quasi ultimati i lavori di allungamento delle banchine (manca solo da terminare l'impianto di illuminazione praticamente)

praticamente per metà della prossima settimana (anche prima) sarà completato tutto
 
Un nuovo Ticino con Alptransit?

http://www.swissinfo.ch/ita/societa/Un_nuovo_Ticino_con_Alptransit_.html?cid=26421726


Come cambieranno il cantone e le regioni limitrofe dopo l'inaugurazione della galleria di base del Gottardo e delle opere di completamento? Swissinfo ne ha discusso con il professor Remigio Ratti e Patrick Lardi, vicedirettore di Ticino Turismo.


Un'ora e 40 minuti circa tra Lugano e Zurigo, 2 ore e 40 tra Milano e Zurigo; inoltre, si impiegheranno solo una decina di minuti per recarsi in treno da Bellinzona a Lugano, e una ventina per raggiungere Locarno da Lugano.

Numeri, questi, che spingono a pensare al futuro, ovvero il periodo che seguirà l'entrata in funzione delle gallerie di base del San Gottardo (2017) e del Monte Ceneri (2019).



I due triangoli
«L'effetto più importante può essere schematizzato con due triangoli: quello che comprende Lugano, Bellinzona e Locarno, e quello che abbraccia Mendrisio, Varese e Como. In quest'ultimo vi saranno già cambiamenti significativi a partire dal 2013-2014, con l'inaugurazione della ferrovia Lugano-Mendrisio-Varese-Malpensa», rileva Remigio Ratti, docente universitario esperto di economia dei trasporti.

Ciò significa «un effetto di rete importantissimo in un Ticino diventato zona transfrontaliera a tutti gli effetti, unendo Varese e Como attraverso il Mendrisiotto. Inoltre, potendo contare su collegamenti ogni quarto d'ora nel triangolo ticinese, è davvero lecito parlare di rivoluzione».

Ciononostante, precisa il professore, «in prospettiva futura – ovvero dopo il 2020 – rimane il problema di una tratta molto critica, quella tra Lugano e Mendrisio. L'autostrada sta infatti esaurendo la sua capacità, e pure dal punto di vista ferroviario vi è il rischio di un collo di bottiglia. È quindi essenziale che la Confederazione preveda nel suo programma d'investimenti la continuazione dell'alta velocità a sud di Lugano».



Capacità imprenditoriale
Per non essere un semplice corridoio di attraversamento, «tutto dipenderà comunque dalla capacità imprenditoriale di comprendere e anticipare gli effetti risultanti dai nuovi collegamenti ferroviari. A titolo di esempio, in Vallese le autorità si sono mosse con sei anni d'anticipo rispetto all'entrata di funzione della galleria di base del Lötschberg per studiare gli scenari possibili», sottolinea Remigio Ratti.

In questo caso, «anche se buona parte delle iniziative – segnatamente a Visp, dove sono sorte diecimila unità abitative – è stata realizzata da privati, il settore pubblico le ha facilitate, per esempio a livello di permessi edilizi». Nel settore immobiliare ticinese – anche in ragione della congiuntura già favorevole – non sembra però esservi, almeno per il momento, un particolare fermento in vista di Alptransit.

Ratti fa poi presente che in Ticino – anche se non vi è ancora una strategia sistematica in vista di Alptransit – si stanno comunque delineando progetti interessanti in prossimità delle stazioni, in particolare a Locarno-Muralto e a Lugano, dove si immagina persino di insediare la sede della Scuola Universitaria professionale della Svizzera italiana.

Anche Chiasso e Mendrisio potrebbero cogliere opportunità notevoli: risanare un'agglomerazione di frontiera nel primo caso, pianificare un nuovo quartiere tra la stazione e l'autostrada nel secondo caso.



Sfida turistica
Pure per il settore turistico ticinese i prossimi anni saranno cruciali. A titolo di esempio, in vista dell'apertura del Lötschberg, il Vallese aveva investito 1'600'000 franchi per una campagna turistica specifica nella regione di Zurigo.

«La nuova galleria di base del San Gottardo costituisce una svolta importante per il Ticino, così come lo fu l’apertura del primo traforo e, successivamente, l’inaugurazione della galleria autostradale. Grazie a queste opere il ticinese ha dovuto riscoprirsi ospitale e non è stato un processo facile, vista la storia caratterizzata da stenti ed emigrazione», riassume Patrick Lardi, vicedirettore di Ticino Turismo.

Dopo l'apertura della nuova linea, la Svizzera tedesca sarà ancora più vicina all'Italia. Perché dunque fermarsi in Ticino? «Grazie all’alta qualità dell’offerta, alla sicurezza, al clima mediterraneo e naturalmente alla cordiale ospitalità che ci contraddistingue, il Ticino rimarrà una destinazione attrattiva e non potrà che guadagnare ulteriormente in interesse. Si dovrà puntare su questi punti e sui grandi attrattori quali per esempio l’Acquaparco [in costruzione], il futuro Museo d’architettura [previsto], i parchi nazionali e su prodotti di nicchia sempre più vicini alla domanda del mercato. Anche la vecchia linea del Gottardo potrebbe venir ripensata in chiave di attrattore turistico».



Pendolarismo difficile
Attualmente i pendolari che si spostano ogni giorno dal Ticino alla Svizzera tedesca sono molto rari. La NZZ am Sonntag ha recentemente illustrato il caso di una giovane giurista italiana, residente a Zurigo per motivi famigliari, che ogni giorno trascorre cinque ore in treno per lavorare al tribunale di Lugano.

Appare comunque piuttosto inverosimile ipotizzare un fenomeno diffuso di pendolarismo quotidiano tra il Ticino e Zurigo dopo l'apertura della galleria di base del Gottardo. «Diversamente dal Vallese, dove le distanze con Berna sono inferiori all'ora, spostarsi ogni giorno da Lugano a Zurigo significa restare più di tre ore in treno. In Giappone è considerato normale, nella Confederazione no», commenta Ratti.

Inoltre, questa possibilità ha generato in Vallese persino alcuni effetti collaterali: «Certi studenti germanofoni, per evitare di frequentare le scuole bilingue, hanno deciso di spostarsi a Thun». Piuttosto, conclude Ratti, «ritengo che vi saranno opportunità legate alle offerte congressuali che implicano uno o due pernottamenti in Ticino. Queste peculiarità dovranno essere poi dovutamente promosse anche nella vicina Italia».

Andrea Clementi, swissinfo.ch
 
In futuro sembra arriverà anche a FCO il frecciarossa

Moretti, Fs, conferma: "Il 13 settembre l'Alta velocita a Mxp"
09/09/2010

L'Alta velocità sbarca in aeroporto. È ufficiale, dopo la conferma data oggi dall'a.d. di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, in visita ai cantieri per l'Alta velocità alla stazione Porta Susa di Torino. Per il 13 settembre è previsto l'arrivo del Frecciarossa direttamente all'aeroporto di Milano Malpensa, con collegamenti dalla Stazione Centrale del capoluogo lombardo. Dopo lo scalo milanese sarà il turno di Roma Fiumicino. "Per ora - ha detto Moretti - non ci interessano altri aeroporti, i due scali individuati sono infatti i soli in grado di movimentare sufficienti concentrazioni di viaggiatori tali da motivare la presenza dei treni ad alta velocità".

TTG
 
Secondo me su MXP sarebbe meglio focalizzarsi su collegamenti dalla pianura padana, su FCO da Firenze fino a Napoli. Anche perchè andare da Napoli a MXP in treno per poi prendere un volo è abbastanza da folli.
 
Arrivare a FCO da Napoli è un casotto via AV xche è collegata solo verso Tiburtina e Termini e non a Ostiense, fare un cambio banco non converrebbe xche ci impiegheresti comunque 1h50, tantovale creare dei servizi via linea lenta, Napoli-Fiumicino
 
Arrivare a FCO da Napoli è un casotto via AV xche è collegata solo verso Tiburtina e Termini e non a Ostiense, fare un cambio banco non converrebbe xche ci impiegheresti comunque 1h50, tantovale creare dei servizi via linea lenta, Napoli-Fiumicino

Quando ci sarà (se ci sarà mai) la gronda ferroviaria sud di Roma (Ponte Galeria - Campoleone), si potrebbe mettere qualche collegamento da Fiumicino Aeroporto a Napoli via Formia. La linea non è AV ma mi pare che i 200 km/h si possano raggiungere.
 
Non è necessario un cambio banco di manovra per un Napoli-Fiumicino. Si può bypassare Termini. Lo fanno quotidianamente tutti i treni che Roma Tuscolana vanno verso Tiburtina.
 
Treni diretti da FCO a Napoli e verso nord fino a Firenze sarebbero degli ottimi convogliatori di traffico per l'aeroporto.
 
Ho sentito parlare, da voci interne a Trenitalia, di un FCO - Venezia.

meglio un VCE-MXP...


Anch'io. Un Venezia-FCO servirebbe soltanto a qualche passeggero low-yield che vuole andare a prendere i voli LR da FCO se costano meno. Ma a loro non interessa la comoditá, per cui ci vanno anche se devono fare un cambio a Termini. Se invece si riuscisse a fare un VCE-MXP in 2 ore allora...
 
Non è necessario un cambio banco di manovra per un Napoli-Fiumicino. Si può bypassare Termini. Lo fanno quotidianamente tutti i treni che Roma Tuscolana vanno verso Tiburtina.

Si può bypassare si, ma non puoi inserirti direttamente sulla linea AV Roma - Napoli, devi cambiare banco a Tiburtina. Per Firenze il problema invece non si pone.
 
Firenze in termini di tempo di percorrenza sara' piu' o meno equidistante tra MXP e FCO.


Mentre invece l'eventuale realizzazione di un triangolo AV FCO-RM-FI-VE potrebbe suggerire che l'intenzione sia di rivolgersi molto ai pax leisure. Per uno straniero che deve visitare l'Italia in un tour de force di due-tre giorni sarebbe ideale. A parita' di altre condizioni spostarsi in treno permette di godere del paesaggio ed essere in vacanza anche durante il viaggio.
 
Si può bypassare si, ma non puoi inserirti direttamente sulla linea AV Roma - Napoli, devi cambiare banco a Tiburtina. Per Firenze il problema invece non si pone.
Mi sembra che esistano gli scambi che portino da Tuscolana a Prenestina.
Sicuro che bisogna arrivare a Tiburtina e fare marcia indietro? Senza contare che in quelle parti è tutto un cantiere ferroviario...Se manca magari lo costruiscono lo svincolo.
 
Stato
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