[OT] Frecciarossa vs. "Frecciaverde"


Guarda che non sto ciurando nel manico: che siano in salita non è una notizia.

Comunque a marzo erano al 59% (parola di Sabelli), mica tanto alti, e annunci trionfali di LF in crescita si erano sentiti anche allora.
Spero che stavolta vada meglio, ma ora ci sono anche le cancellazioni a dare una mano ;)

59% è un lontano ricordo, almeno per quello che ho visto da dopo Pasqua in poi.

Sulle canx, il massimo che ho visto sempre da dopo Pasqua è, vado a memoria, 13.

Non poche ma neanche un'enormità.
 
diciamo che di cancellazioni io ne ho viste giusto qualcuna in piu....:cool:

LF o non LF il problema per ALitalia e' un altro. Potrebbero volare con LF strepitosi ma avrebbero comunque perdite strepitose purtroppo.

AV presa pochi giorni fa, andata mattino presto giovedi' da Milano diretto per ROma prima classe pienotta, seconda 40% ad occhio, ritorno domenica 3 ore e 30 arrivo in centrale alle 21:45, se non sbaglio, LF dell'intero treno direi 100%, non c'era un posto nemmeno a pagarlo oro. Io l'aereo, se devo partire da LIN per ROma, soprattutto con i problemi enormi dei voli Alitalia, non lo calcolo nemmeno piu', poi da fine anno che sara' 3 ore ancora meglio. Se Lufthansa entrera' sulla rotta sara' interessante ma credo che l'AV con me sara' vincente.
 
TRENI : ANCHE LE TARIFFE VIAGGIANO AD ALTA VELOCITA' .

La crisi della vecchia Alitalia e il difficile decollo della nuova hanno dato una grossa mano a Trenitalia nel rilanciare la soluzione ferroviaria sulla tratta Milano-Roma. Il debutto della nuova tratta ad alta velocità Milano-Bologna, avvenuto nel dicembre scorso, ha ridotto notevolmente i tempi di percorrenza sull’intero percorso, dato che sono passati da poco più di 4 ore e ½ sino a un minimo di 3 e ½.

Con la prossima attivazione dell’alta velocità anche sulla Bologna-Firenze, le ferrovie saranno in grado di recuperare un’altra mezz’ora, rendendo il treno un’alternativa persino più rapida dell’aereo se si valutano i tempi totali di percorrenza tra il luogo effettivo di partenza del viaggiatore e quello di arrivo. Il trasporto aereo è infatti penalizzato dalla maggiore distanza degli aeroporti rispetto alle stazioni dai luoghi urbani di destinazione dei passeggeri e dai maggiori tempi di attesa necessari per l’imbarco/sbarco.​
A fianco della riduzione complessiva di un terzo del tempo di percorrenza quando tutto il percorso sarà possibile sulle nuove tratte ad alta velocità, una seconda innovazione importante contribuirà a incentivare ulteriormente la soluzione ferroviaria sul percorso più trafficato d’Italia. Tra meno di due anni, infatti, debutterà la nuova compagnia NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori) progettata dal suo amministratore delegato Giuseppe Sciarrone e che ha tra i maggiori azionisti da un lato gli italiani Montezemolo, Della Valle e Punzo e dall’altra la compagnia ferroviaria pubblica francese SNCF. NTV farà concorrenza a Trenitalia sulle tratte ad alta velocità, in primo luogo sulla Milano-Roma.​
Si tratta di una vera e propria rivoluzione dato che, per la prima volta da quando esistono le ferrovie, chi si recherà in Stazione Centrale potrà scegliere con quale compagnia viaggiare e avrà a disposizione una valida alternativa rispetto al vettore pubblico. Se lo stesso viaggiatore si recherà invece a Linate potrà scegliere solo tra Alitalia e Alitalia, a meno di un poco probabile ripensamento del legislatore italiano sulle norme dello scorso autunno che imbrigliando l’Autorità antitrust hanno permesso ad Alitalia di divenire monopolista sulla tratta.​
Mentre persino il trasporto ferroviario si sta aprendo alla concorrenza, quello aereo, almeno sulle principali rotte domestiche, si è chiuso e poiché la concorrenza è il motore più robusto per lo sviluppo dei mercati dovremmo attenderci sulla tratta Milano-Roma un guadagno di posizioni rilevante del trasporto ferroviario su quello aereo. Accanto a questi fattori bisogna considerarne un terzo, sempre favorevole alla modalità treno: l’immagine non positiva presso il pubblico della nuova Alitalia, percepita come realtà nata grazie ad alchimie della politica e con oneri rilevanti a carico della collettività e delle controparti della vecchia azienda (piccoli azionisti, obbligazionisti, creditori, personale).​
Il contribuente deluso per gli oneri di cui è obbligato a farsi carico per la nascita della nuova Alitalia e per la sua posizione monopolistica sul mercato domestico non può che rifarsi in un solo modo, se ha la fortuna di essere anche un viaggiatore: non volare con la compagnia e quindi prendere il treno, se è sufficientemente rapido, sulle rotte sulle quali non vi sono vettori aerei alternativi. L’arrivo dell’alta velocità ferroviaria, il prossimo debutto della concorrenza su di essa e la cattiva immagine del monopolista aeronautico costituiscono un insieme di fattori potenzialmente in grado di interrompere oltre un quarantennio di declino della modalità ferroviaria e di avviarne un rilancio.​
Vi riusciranno davvero o qualche fattore ulteriore emergerà a modificare il quadro sopra descritto? Il duello tra treno e aereo sulla Milano-Roma sarà combattuto in realtà con armi che rispondono al nome di “politiche tariffarie”.​
Per ora i duellanti hanno chiuso alla pari, grazie a un errore ciascuno:​
1) Ha iniziato Cai col piano Fenice dell’estate scorsa, pensando che la rimonopolizzazione del mercato domestico potesse permettere un rialzo consistente delle tariffe sulle rotte nazionali. Nel piano Fenice era previsto un ricavo medio per passeggero sui cieli domestici della nuova azienda pari a quasi 110 euro a fronte di un dato che per la vecchia AirOne si fermava a 80 euro. Questi incrementi non si sono rivelati in realtà praticabili, in conseguenza del declino dei passeggeri, e attualmente la tariffa media sulle tratte nazionali non arriva a 110 euro pur includendovi tasse e oneri che sono pagati dai consumatori ma non vanno ai vettori (tassa d’imbarco, tasse aeroportuali). Il ricavo netto del vettore è dunque parecchio inferiore a tale cifra, con evidenti conseguenze sul bilancio.​
2) Forse anche in conseguenza del primo errore di Cai, Trenitalia ha sbagliato le tariffe della nuova offerta, ponendole su livelli troppo elevati: andare in treno da Milano a Roma costa 75,10 euro in seconda classe e 103,60 in prima. La tariffa di prima classe non è tuttavia competitiva rispetto all’aereo, dato che è sostanzialmente identica in termini monetari ma a fronte di tempi totali di percorrenza non ancora in grado di battere l’aereo. Solo il 40% dei treni offerti, infatti, raggiunge Roma in 3 ore e ½, mentre il 60%, a parità di tariffe, ne impiega ancora quattro. Per la seconda classe, invece, l’aumento appare esorbitante rispetto alla vecchia tariffa che a dicembre 2007 si attestava ancora a 51 euro. Da 51 a 75 euro l’incremento (in meno di un anno e mezzo) è stato di oltre il 47% mentre l’incremento della velocità commerciale del treno ad alta velocità è stato solo del 12,5% per i convogli che attualmente impiegano quattro ore e del 28% per i treni che impiegano 3 ore e ½. In media tra le due tipologie di treni la velocità commerciale è cresciuta solo del 22%.​
In sintesi:​
a) Le tariffe ferroviarie sulla Milano-Roma viaggiano a una velocità più che doppia rispetto a quella della velocità commerciale dei convogli.​
b) L’alta velocità dei treni ha impedito alle tariffe aeree di aumentare secondo i piani Cai-Intesa, mentre le tariffe ferroviarie, grazie alla loro alta velocità, hanno ormai raggiunto (in prima classe) quelle aeree.​
c) La competizione tra treno e aereo sulla Milano-Roma si giocherà principalmente a colpi di tariffe ma, per ora, le scelte tariffarie dei due gestori sono egualmente sbagliate e dovranno essere riviste in breve tempo. ( Fonte: ilsussidiario.net)​
Autore: Ugo Arrigo
 
TRENI : ANCHE LE TARIFFE VIAGGIANO AD ALTA VELOCITA' .

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Sembra l'articolo meno indecente visto sul sussidiario.

Secondo me centra un punto su cui si ragiona poco. Sa&Co e compagnia cantante parlano sempre del BELF (break even load factor), che dovrebbe essere intorno al 67-68%. Ma il BELF dipende inevitabilmente dallo yield.
Se é vero che le tariffe medie che AZ riesce a spuntare sono inferiori a quelle previste dal piano, e considerando tutte le promozioni che hanno fatto, é verosimile che il BELF sia decisamente superiore, di conseguenza il gap tra il load factor attuale e quello di pareggio é piú grande di quello che dicono.
 
Ho letto di una prova comparativa fatta dall'editoriale Domus per Quattroruote e Volare con cinque giornalisti a fare il percorso Milano - Roma con Auto, Frecciarossa, Alitalia via LIN, Lufthansa Italia via MXP e Easyjet via MXP.

Sarebbe bello se qualcuno postasse la prova, da quello che ho letto la classifica del tempo prevedeva l'arrivo nell'ordine: Alitalia, Frecciarossa, LH Italia, Easyjet e Auto, il vantaggio di AZ era se non ricordo male sui 30'.
C'era anche una tabella sui prezzi ma non li ricordo.

Cè qualcuno che riesce a postarci la prova?
 
Secondo me metterranno almeno quattro-cinque coppie: quelle che fermeranno a t.na andranno a napoli: anzi penso che da dicembre il trasporto aereo vedrà una contrazione sensibile anche sulla milano napoli se Trenitalia riuscisse a spuntare le 3 h 59 min....
 
Parlano anche di un TO-MI RHO FIERA-MI ROG-BO-RM TIB-NA
presumo comunque che i treni MI ROG RM TIB saranno proprio i TO-NA
 
Al momento siamo intorno al 50% in termini di quete di mercato sulla MI-RM distribuito tra aereo e ferrovia.
Si attende nei prossimi mesi un ulteriore spostamento verso il treno grazie al continuativo processo di ambientamento dei clienti alle nuove infrastrutture. (la domanda nel settore trasporti è molto rigida)
Al momnto vanno benissimo i treni con fermate, i non stop piangono, sembra un paradosso, ma molta gente tra MI e RM prende ancora i treni che fanno le fermate soprattutto per la cadenza sul quarto d'ora dei veloci.
 
Riprendo il topic per segnalare le news ferroviarie:

Moretti, a Rimini: “L’AV vince la sfida con l’aereo”
Rimini, 27 agosto 2009

''La sfida tra Alta Velocità e aereo? La sta vincendo nettamente il treno''. Parola dell'ad del Gruppo FS, Mauro Moretti. ''Dal 12 dicembre, quando inaugureremo l'intera tratta Torino – Milano – Bologna – Firenze – Roma - Napoli - Salerno, con tempi di percorrenza tipo Milano - Roma in 3 ore o Napoli - Milano in 4 ore e 10, credo che, sul territorio italiano, l'aereo avrà uno spazio molto inferiore a quello di oggi. E questo considerando la qualità dei servizi, la puntualità, la sicurezza e anche i costi – ha spiegato Moretti a Rimini, dopo l’inaugurazione della stazione ristrutturata - Inoltre Oltre potenzieremo anche altri servizi, non AV, come quello da Venezia e Bologna a Roma. Contiamo quindi di incrementare fortemente la nostra quota di mercato''.

Il numero uno di Ferrovie ha anche assicurato di non temere i concorrenti privati che arriveranno. “Non ci spaventano, anche perchè da quest'anno avremo 44 treni da Milano a Roma e altri 44 da Roma a Milano e le nostre condizioni e la nostra qualità saranno difficili da raggiungere – ha commentato - Oggi non c'e' nessun Paese in Europa che offre i nostri servizi agli stessi costi''. Moretti ha poi ricordato che le Ferrovie hanno avviato una grande ristrutturazione al loro interno, tagliando tutti gli sprechi e puntano ad investire nei settori che sono strategici per le FS: il trasporto pendolari, l'Alta Velocità e la riqualificazione del servizio delle merci''.

http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=34f161796ab53210VgnVCM1000003f16f90aRCRD

A parte il fatto che non ho idea di come farà TI a riempire 44 treni A/R sulla tratta "regina", credo che questa sia una mazzata davvero terribile per AZ.
Non solo la MI-RM in 3 ore con frequenza attorno ai 15-20 min. ma anche tratte come MI-NA, TO-RM e VE-RM tutte attorno alle 4 ore eroderanno sicuramente quote importanti del traffico aereo sulle rispettive tratte, che attualmente sono in larga misura feudi di AZ.
 
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