Orio al Serio sotto un temporale


A proposito, Muzio Scevola mise la mano sul fuoco, non se la taglio'. Per cui le dita della mano le aveva tutte.

Cosi' tanto per precisare!

Da Wikipedia..

.... etrusco. Subito venne catturato dalle guardie del comandante, e portato al cospetto di Porsenna, il giovane romano non esitò a dire: «Volevo uccidere te. La mia mano ha errato e ora la punisco per questo imperdonabile errore». Così mise la sua mano destra in un braciere dove ardeva il Fuoco dei sacrifici e non la tolse fino a che non fu completamente consumata....

Sempre per precisare...
 
A proposito, Muzio Scevola mise la mano sul fuoco, non se la taglio'. Per cui le dita della mano le aveva tutte.

Cosi' tanto per precisare!

Da Wikipedia..

.... etrusco. Subito venne catturato dalle guardie del comandante, e portato al cospetto di Porsenna, il giovane romano non esitò a dire: «Volevo uccidere te. La mia mano ha errato e ora la punisco per questo imperdonabile errore». Così mise la sua mano destra in un braciere dove ardeva il Fuoco dei sacrifici e non la tolse fino a che non fu completamente consumata....

Sempre per precisare...

Avrei dovuto esordire con 'se la memoria non mi inganna...' :)
 
Provo a salvare un thread che, altrimenti, merita solo la chiusura.


Qualche tempo fa successe qualcosa di simile a Malpensa dopo un nubifragio, e tra lo stesso tipo di strali che possiamo leggere in un questa discussione qualcuno ebbe l'ardire di avanzare una questione più interessante.

Ogni architettura viene progettata per determinate specifiche ambientali. Banale esempio di scuola: un edificio progettato a Catania avrà un sistema di vetrature diverso rispetto a un pari edificio costruito a Oslo, perché l'irraggiamento mediterraneo lo renderebbe un forno mentre nel Nord Europa esiste invece la necessità di aumentare luce e calore naturali. Ancora: al Soekarno-Hatta Jakarta sono sicuro abbiano pensato a sistemi di dispersione delle acque piovane diversi rispetto a quelli in uso al Fontanarossa di Catania, perché la piovosità dei due posti non è comparabile. Nell'architettura tradizionale sarda l'acqua si cerca di raccoglierla, non di disperderla, perché ce n'è poca e quando arriva è meglio tenersela.

Ora, non conosco i dettagli strutturali dell'aeroporto di Orio al Serio, ma ho tutte le ragioni per pensare che il problema non siano i soldi dati a FR invece che alla manutenzione del tetto. Semmai, credo che le varie soluzioni progettuali siano state dimensionate sulla base di precipitazioni medie annue (picchi compresi) che nulla hanno a che vedere con la bomba d'acqua dell'altro giorno, e dunque se ho dimensionato una struttura per gestire una quantità di acqua piovana pari a X e un giorno me ne arriva X +1000, allora l'allagamento è il minimo che mi posso apettare.

In Italia le cose sono fatte quasi sempre male, con tra l'altro un particolare occhio di riguardo (in negativo) per le opere pubbliche, ma il problema è molto più grave di quanto si pensi: negli ultimi anni stiamo assistendo a sempre più frequenti fenomeni metereologici "straordinari" e cioè diversi dall'ordinario, mentre è sull'ordinario che si basa il dimensionamento edilizio. Ci ritroviamo cioè con un patrimonio edilizio che si sta dimostrando inadeguato a soddisfare requisiti mutati nel tempo, con l'ulteriore problema che cioè avviene in un settore, quello appunto dell'edilizia, in cui i tempi di sostituzione sono incredibilmente lunghi.


Insomma compratevi le pinne e soprattutto mettetevi l'anima in pace, ché questa sarà a lungo la triste normalità.
 
Provo a salvare un thread che, altrimenti, merita solo la chiusura.


Qualche tempo fa successe qualcosa di simile a Malpensa dopo un nubifragio, e tra lo stesso tipo di strali che possiamo leggere in un questa discussione qualcuno ebbe l'ardire di avanzare una questione più interessante.

Ogni architettura viene progettata per determinate specifiche ambientali. Banale esempio di scuola: un edificio progettato a Catania avrà un sistema di vetrature diverso rispetto a un pari edificio costruito a Oslo, perché l'irraggiamento mediterraneo lo renderebbe un forno mentre nel Nord Europa esiste invece la necessità di aumentare luce e calore naturali. Ancora: al Soekarno-Hatta Jakarta sono sicuro abbiano pensato a sistemi di dispersione delle acque piovane diversi rispetto a quelli in uso al Fontanarossa di Catania, perché la piovosità dei due posti non è comparabile. Nell'architettura tradizionale sarda l'acqua si cerca di raccoglierla, non di disperderla, perché ce n'è poca e quando arriva è meglio tenersela.

Ora, non conosco i dettagli strutturali dell'aeroporto di Orio al Serio, ma ho tutte le ragioni per pensare che il problema non siano i soldi dati a FR invece che alla manutenzione del tetto. Semmai, credo che le varie soluzioni progettuali siano state dimensionate sulla base di precipitazioni medie annue (picchi compresi) che nulla hanno a che vedere con la bomba d'acqua dell'altro giorno, e dunque se ho dimensionato una struttura per gestire una quantità di acqua piovana pari a X e un giorno me ne arriva X +1000, allora l'allagamento è il minimo che mi posso apettare.

In Italia le cose sono fatte quasi sempre male, con tra l'altro un particolare occhio di riguardo (in negativo) per le opere pubbliche, ma il problema è molto più grave di quanto si pensi: negli ultimi anni stiamo assistendo a sempre più frequenti fenomeni metereologici "straordinari" e cioè diversi dall'ordinario, mentre è sull'ordinario che si basa il dimensionamento edilizio. Ci ritroviamo cioè con un patrimonio edilizio che si sta dimostrando inadeguato a soddisfare requisiti mutati nel tempo, con l'ulteriore problema che cioè avviene in un settore, quello appunto dell'edilizia, in cui i tempi di sostituzione sono incredibilmente lunghi.


Insomma compratevi le pinne e soprattutto mettetevi l'anima in pace, ché questa sarà a lungo la triste normalità.

Io posso anche essere d'accordo con te, ma se piove dentro al terminal, c'è qualcosa che non va.
Non sono un ingegnere, ma a mio parere l' acqua dovrebbe passare da un' altra parte o, se proprio uno scarico deve passare all' interno del terminal, al massimo si potrà intasare essendo impossibilitato a scaricare, ma non può allagare il terminal.
Le battute su FR poi non si possono leggere, nemmeno con le faccine.
 
Io posso anche essere d'accordo con te, ma se piove dentro al terminal, c'è qualcosa che non va.
Non sono un ingegnere, ma a mio parere l' acqua dovrebbe passare da un' altra parte o, se proprio uno scarico deve passare all' interno del terminal, al massimo si potrà intasare essendo impossibilitato a scaricare, ma non può allagare il terminal.
Le battute su FR poi non si possono leggere, nemmeno con le faccine.

Perfetto: quanto lo fai largo quello scarico? Deve essere largo il giusto, perché se lo fai troppo largo costa di più e soprattutto pesa di più quindi deve essere più solida (=costosa) anche la struttura che lo regge. Quant'è il giusto? Te lo dicono i dati sulla piovosità della zona, perché quando è casa tua fai come ti pare, ma quando è un'opera pubblica fai come ti dice la legge.

Cosa succede se poi arriva dieci volte l'acqua che quello scarico può gestire? L'acqua non ci passa attraverso e va dove non dovrebbe andare (nel Terminal).

"Montate uno scarico più grande allora".

Non sempre è possibile, perché intanto le strutture sono state progettate in modo da sostenere lo scarico originario e non uno più grande.

[banalizzazione brutale]


Con questo non voglio dire che non sia possibile trovare una soluzione al problema, ma solo che non è (assolutamente) così semplice come sembra.
 
Perfetto: quanto lo fai largo quello scarico? Deve essere largo il giusto, perché se lo fai troppo largo costa di più e soprattutto pesa di più quindi deve essere più solida (=costosa) anche la struttura che lo regge. Quant'è il giusto? Te lo dicono i dati sulla piovosità della zona, perché quando è casa tua fai come ti pare, ma quando è un'opera pubblica fai come ti dice la legge.

Cosa succede se poi arriva dieci volte l'acqua che quello scarico può gestire? L'acqua non ci passa attraverso e va dove non dovrebbe andare (nel Terminal).

"Montate uno scarico più grande allora".

Non sempre è possibile, perché intanto le strutture sono state progettate in modo da sostenere lo scarico originario e non uno più grande.

[banalizzazione brutale]


Con questo non voglio dire che non sia possibile trovare una soluzione al problema, ma solo che non è (assolutamente) così semplice come sembra.

Sono d'accordo. Non voglio nemmeno io giustificare quello che è successo, ma soprattutto se un progetto viene continuamente ampliato e vengono continuamente aggiunti lotti ad una struttura nata originariamente con standard decisamente diversi, come succede sempre in Italia, queste cose, purtroppo, possono essere abbastanza frequenti.
 
Ultima modifica:
Allagamento aeroporto Orio al Serio, Enac chiama a rapporto Sacbo

L'incontro è finalizzato a verificare le cause che hanno generato il problema e ad analizzare i correttivi utilizzati per evitare il ripetersi di situazioni analoghe


Orio al Serio (Bergamo), 5 settembre 2017 - Le forti piogge del 2 settembre scorso hanno allagato alcune aree dell'aeroporto di Orio al Serio. In merito a quanto accaduto, il presidente dell'Enac Vito Riggio ha chiesto alla Direzione Generale di convocare, nei prossimi giorni, la Sacbo, società di gestione dello scalo. L'incontro è finalizzato a verificare le causeche hanno generato il problema e ad analizzare i correttivi posti in essere dal gestore per evitare il ripetersi, in futuro, di situazioni analoghe.

"Con riferimento alle intense precipitazioni piovose che si sono verificate nella mattinata di sabato 2 settembre 2017 e hanno interessato il territorio della città di Bergamo, con ricadute in particolare a carico dell' aeroporto di Orio al Serio, Sacbo precisa di avere inoltrato, nella immediatezza dell'evento, una prima relazione alla Direzione aeroportuale Enac, in cui emerge il ritorno all'agibilità in tempi brevi delle aree coinvolte e l'aver garantito la piena operatività dei voli". Lo ha scritto Sacbo in una nota diffusa a seguito della convocazione da parte di Enac della società che gestisce l'aeroporto di Orio. "Sacbo risponderà alla convocazione della Direzione Generale di Enac, doverosamente disposta - continua la nota -, in cui avrà modo di esporre gli interventi preventivi, messi in atto sulla base dei riscontri delle cause che hanno determinato l' allagamento, e quelli valutati idonei a fronteggiare anche eventi meteorologici eccezionali".

http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/allagamento-orio-al-serio-1.3377988