O'Leary: "Ryanair non andrà mai e poi mai a Viterbo"
Possibili alternative offerte dagli scali delle regioni limitrofe
ROMA - "Qualora non ci fossero le condizioni per volare sull'aeroporto di Roma Ciampino - ha detto Michael O'Leary, amministratore delegato Ryanair, in un'intervista rilasciata a World Aeronautical Press Agency - cercheremo una soluzione alternativa. Ma allo scalo di Viterbo (circa 60 km a nord di Roma, NdR) non siamo intenzionati ad andare, anche perché non credo che le infrastrutture necessarie per raggiungere la struttura siano realizzate in tempi brevi: piuttosto cercheremo soluzioni alternative in città di altre regioni. E questo significherebbe 3,5 milioni di passeggeri in meno a Roma e 3500 posti di lavoro che andrebbero persi. Non credo che si arrivi a questo".
Intanto la compagnia irlandese continua a crescere, preparandosi ad inaugurare nuove frequenze per Alghero e Trapani a partire dalla fine di marzo. Lo spostamento a Fiumicino di alcune compagnie e il fallimento di altre ha infatti lasciato più spazio libero nel secondo scalo romano, per il quale è stato imposto il limite di legge di 100 movimenti giornalieri, a fronte dei 138 consentiti fino a due anni fa.
"Dove c'è spazio per crescere, noi cresciamo" ha aggiunto, precisando che la compagnia conta di raggiungere quota 300 aerei entro il 2012.
Fra i motivi che hanno portato alla recente crescita di Ryanair in Italia c'è l'abbandono di alcune tratte da parte di Alitalia e le tariffe troppo alte, che hanno indotto molti passeggeri a scegliere il vettore irlandese, il quale nel mese di febbraio pensa di aumentare il proprio load factor medio fino al 74% rispetto al 71% di gennaio ed al 45% fatto registrare da Alitalia.
Fonte: WAPA
Possibili alternative offerte dagli scali delle regioni limitrofe
ROMA - "Qualora non ci fossero le condizioni per volare sull'aeroporto di Roma Ciampino - ha detto Michael O'Leary, amministratore delegato Ryanair, in un'intervista rilasciata a World Aeronautical Press Agency - cercheremo una soluzione alternativa. Ma allo scalo di Viterbo (circa 60 km a nord di Roma, NdR) non siamo intenzionati ad andare, anche perché non credo che le infrastrutture necessarie per raggiungere la struttura siano realizzate in tempi brevi: piuttosto cercheremo soluzioni alternative in città di altre regioni. E questo significherebbe 3,5 milioni di passeggeri in meno a Roma e 3500 posti di lavoro che andrebbero persi. Non credo che si arrivi a questo".
Intanto la compagnia irlandese continua a crescere, preparandosi ad inaugurare nuove frequenze per Alghero e Trapani a partire dalla fine di marzo. Lo spostamento a Fiumicino di alcune compagnie e il fallimento di altre ha infatti lasciato più spazio libero nel secondo scalo romano, per il quale è stato imposto il limite di legge di 100 movimenti giornalieri, a fronte dei 138 consentiti fino a due anni fa.
"Dove c'è spazio per crescere, noi cresciamo" ha aggiunto, precisando che la compagnia conta di raggiungere quota 300 aerei entro il 2012.
Fra i motivi che hanno portato alla recente crescita di Ryanair in Italia c'è l'abbandono di alcune tratte da parte di Alitalia e le tariffe troppo alte, che hanno indotto molti passeggeri a scegliere il vettore irlandese, il quale nel mese di febbraio pensa di aumentare il proprio load factor medio fino al 74% rispetto al 71% di gennaio ed al 45% fatto registrare da Alitalia.
Fonte: WAPA