Odissea Pista Aeroporto di Firenze


Stato
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Ma altrimenti come fanno a vendere? Due sono le cose:o non controllano le fonti o lo fanno apposta. Nel primo caso sono giornalisti pessimi, nel secondo sono faziosi non vanno alla ricerca della verità e quindi sono dei pessimi giornalisti lo stesso....indignato

Probabilmente sono entrambe le cose. Incompetenti e faziosi.
 
Ma altrimenti come fanno a vendere? Due sono le cose:o non controllano le fonti o lo fanno apposta. Nel primo caso sono giornalisti pessimi, nel secondo sono faziosi non vanno alla ricerca della verità e quindi sono dei pessimi giornalisti lo stesso....indignato

TRE, giornali che supportano il No all'aeroporto che tiran fuori "articoli" del genere, ciclicamente, pur di disinformare.
Vi ricordate il kerosene sversato su Peretola? E i pezzi di aereo caduti sui tetti? E le tegole sollevate dagli aerei in atterraggio? E gli uccelli uccisi? I Tumori aumentati? Le lezioni al polo scientifico interrotte ogni 5 minuti dal rombo assordante degli aerei?
La lista è lunghissima !
 
E' inutile! Servirebbe solo per atterraggi 30 e decolli 12. Forse qualche atterraggio 30 come circling potrà esserci in caso di libeccio, decolli 12 penso che non ce ne saranno.
 
Peretola, Riggio: “Prevalgono le decisioni dell’Enac rispetto agli strumenti urbanistici della Regione”
06 novembre 2014 15:00Attualità Firenze La pista di Peretola La Regione Toscana ha chiesto una pista da 2000 metri anziché da 2400 come stabilito da Enac, ma “ci sarebbe, piuttosto, da chiedersi perchè la Regione ha fatto un Piano di indirizzo territoriale con una pista prevista da 2000 metri nonostante Enac avesse stabilito che fosse di 2400…”. Lo ha detto oggi, rispondendo a una domanda dei giornalisti durante la presentazione del masterplan per l’aeroporto di Firenze, il presidente di Enac Vito Riggio. “In ogni caso – ha sottolineato Riggio – qui prevalgono le decisioni dell’Enac rispetto agli strumenti urbanistici della Regione. La parte tecnica è rigorosamente di competenza dell’Enac: in merito noi avevamo fatto un’osservazione, la regione ha ritenuto, legittimamente, di non tenerne conto. Detto questo noi ovviamente andiamo avanti lo stesso, non per mancanza di rispetto, nei confronti della Regione ma perchè la legge ci impone di garantire l’interesse nazionale”.

Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2014/11/06/per...tto-agli-strumenti-urbanistici-della-regione/
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come sono bravi a scrivere .... strunzate...

ENAC ha detto che dello stadio non gliene frega niente e il presidente di ADF ha detto da bravo tifoso Fiorentino che lo stadio va fatto... ma questi un esti non lo hanno comperato un metro per misurare la distanza tra la testata 30 e il nuovo stadio? circa 2km, e percui entro tutti i parametri eruopei e le norme citate da ENAC.

In un altra intervista, Enrico Rossi ha detto che si è rotto i "cog....ni" di tutto questo casino e che è giusto che ENAC (ente preposto a ciò) definisca la lunghezza della pista, ed essendo un aeroporto con pista di più di 1500mt rientra nelle competenze dello stato e non della regione.

ciauz sky3boy
 
http://lapiazzadeldirettore.corrier...t/2014/11/13/biffoni-e-il-tic-antifiorentino/

La piazza del direttore
di Paolo Ermini
Biffoni e il tic antifiorentino
13 NOVEMBRE 2014 | di Paolo Ermini
shadow


Con una veloce virata (per non dire dietrofront) il sindaco di Prato ha mandato alle ortiche l’idea di presentare ricorso al Tar contro la costruzione della pista parallela a Peretola, come invece gli era stato chiesto durante l’ultimo Consiglio comunale, anche da parte del suo Pd. Lui, il sindaco, per la verità aveva avallato la scelta parecchio a malincuore, parlando di “sconfitta politica”. La nostra città, aveva detto amaramente Biffoni, non è presente ai tavoli dove si decide, ai “tavoli che contano”. In 24-36 ore però lo scenario è radicalmente cambiato, almeno secondo lui: il sottosegretario alla presidente del Consiglio Luca Lotti ha detto alla “Nazione” che Prato sarà coinvolta in tutte le prossime puntate del potenziamento dell’aeroporto e in un’intervista concessa a Giorgio Bernardini, comparsa oggi sul “Corriere Fiorentino”, Biffoni ha prontamente cambiato opinione: niente ricorso e soddisfazione per essere stati riammessi ai piani alti.







E’ dalla campagna elettorale per le comunali dello scorso anno che l’ultrarenziano sindaco di Prato è alle prese con il tormentone di Peretola: da una parte c’è il legame politico con il premier (il vero paladino della pista parallela), dall’altra pesano le pressioni dei partiti che trasversalmente hanno avviato la crociata contro il Vespucci, cavalcando in città l’impopolarità (vera o presunta?) dello sviluppo dell’attuale scalo (uno scalo con un grado di efficienza imbarazzante per qualunque visitatore senza paraocchi). La campagna, dalla quale solo gli industriali guidati da Andrea Cavicchi hanno preso nettamente le distanze, in un moto di buonsenso e lungimiranza, è stata martellante. Si è dato voce a preoccupazioni senza riscontro sull’inquinamento acustico che colpirebbe le case dei pratesi, qualcuno si è persino avventurato a profetizzare rischi per l’incolumità dei maggiori monumenti cittadini. Uno scenario semi-apocalittico ma del tutto infondato. Che però ha prodotto frutti avvelenati aizzando l’opinione pubblica in una spirale politica che ha finito per avvolgere anche il sindaco.





Biffoni, va detto, su Peretola ha sbagliato. Ha aspettato troppo a tirarsi fuori d’impiccio (o d’impaccio), sottraendo la città che governa a questa sciagurata guerra dell’aeroporto. Firenze e Prato non possono che avere un interesse comune allo sviluppo di un’area che, con Pistoia, è trainante per l’intera economia regionale. Il sindaco avrebbe dovuto pretendere un chiarimento completo e definitivo sui rischi ambientali legati alla nuova pista, per poi trovare il coraggio di opporsi al fronte del no pregiudiziale, anche se passava e passa ancora dentro il suo stesso partito. Subito dopo la sua elezione sembrava che volesse rompere gli indugi; soprattutto quando in un’altra intervista al “Corriere Fiorentino” dichiarò che vedeva bene Prato in un triangolo con Palazzo Vecchio e Palazzo Chigi. Invece poi ha preferito prender tempo, concedendo altro vantaggio a chi adesso lo accuserà di aver cambiato le carte in tavola. Con la rinuncia al ricorso , il sindaco ha semplicemente preso atto che la battaglia contro il potenziamento di Peretola ora può essere solo dannosa per Prato, emarginandola in un contesto di sviluppo veloce. Lo stesso realismo con il quale sul nostro giornale oggi Biffoni ha riconosciuto che sì, tra i pratesi c’è ancora parecchia diffidenza verso gli ingombranti vicini fiorentini. E forse neppure lui ne è immune. Un tic. Il solito tic del municipalismo che penalizza la Toscana (intera). Tra Firenze e Prato c’è un pugno di chilometri. A volte però sembra che in mezzo ci sia un mare. Meglio: un muro. E’ arrivata l’ora di abbatterlo. Anzi, di rottamarlo. Nell’interesse di tutti.
 
Numeri in crescita per l'aeroporto di Firenze nel terzo trimestre 2014: i ricavi della società di gestione Adf aumentano del 10,2% rispetto allo stesso periodo del 2013, e sono pari a 12,7 milioni di euro, con l'utile netto che aumenta del 20,7% e raggiunge quota 1,6 mln. I passeggeri hanno registrato un aumento del 10,7%: da gennaio a settembre l'aumento è del 13,5%, con 1.753.534 passeggeri trasportati.
"I dati di traffico progressivi al 31 ottobre 2014 - si legge in una nota - rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, sono in aumento del 12,9% nella componente passeggeri e del 7,4% nella componente movimenti. Si prevede che anche i mesi di novembre e dicembre del corrente anno saranno caratterizzati da tassi di crescita del traffico positivi e superiori alla media nazionale".

http://firenze.repubblica.it/cronac...firenze_ricavi_e_utili_in_crescita-100488461/
 
TAR, E SAI COSA DICI!!!
O icché vor dire "le sussistenze tecniche per fare questo, basate sui rischi volo, e sul mancato carotaggio dell'areale della pista" ? Sa tanto di supercazzola brematurata per due come fosse Antani ...

http://corrierefiorentino.corriere....ta-782e7f68-6cd3-11e4-af90-86e0aaf0b271.shtml

I comitati contro la nuova pista parallela per l’aeroporto di Firenze hanno presentato ricorso al Tar della Toscana contro la variante al Pit votata dal Consiglio Regionale, che consente il potenziamento con una pista da 2000 metri. Per i comitati esistono problemi idrogeologici e di rischio volo, e il mancato rispetto dell’annesso 14 dell’Icao. «Firenze verrà sorvolata in fase di atterraggio da circa 9000 aerei l’anno, a un’altezza media di 300-400 metri dal Cupolone», ha commentato il portavoce Gianfranco Ciulli. Ciulli ha sostenuto che, secondo i regolamenti, un aeroporto non potrebbe essere realizzato vicino a inceneritori, discariche, distributori di carburanti, oasi faunistiche, aziende chimiche, complessi ad alta capienza di persone come la Scuola Marescialli o il possibile futuro stadio, tutte realtà presenti o ipotizzate come tali nell’area vicina alla pista.

A proposito dell’apertura di un tavolo istituzionale, e della mancata presentazione di ricorso da parte del Comune di Prato, il portavoce del coordinamento dei comitati ha detto che «queste sono cose politiche che non riguardano i comitati. Non hanno voluto fare ricorso al Tar? Facciano quello che vogliono, noi ci opponiamo perché ci sono le sussistenze tecniche per fare questo, basate sui rischi volo, e sul mancato carotaggio dell’aerale della pista».
 
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