Nuovo competitor sulla GENOVA ROMA ?


francesco1974

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TORINO.
Colombo, il decollo è finito
l'aeroporto perde colpi

Il bilancio del 2012 vede una contrazione dei passeggeri. E il futuro non promette nulla di buono. Fino a marzo flessione stimata nel 15 per cento
di MASSIMO MINELLA

CI AVEVA preso gusto, il vecchio “Colombo”, a continuare la sua corsa verso l’alto. Favorito anche da una base di partenza oggettivamente modesta, quel milione di passeggeri a cui è stato ancorato per anni, l’aeroporto sembrava essersi lasciato alle spalle i tempi mediocri del passato. Ma forse non aveva fatto fino in fondo i conti la crisi, fattasi nuovamente cattiva dalla fine dell’estate fino a dicembre. Così, la crescita dei primi otto mesi dell’anno, che sembrava spingere il “Colombo” ben oltre il milione e mezzo di passeggeri, si è via via affievolita, fino a invertire la sua rotta. Numeri alla mano, il 2012 si è chiuso con una movimentazione complessiva di 1.385.000 passeggeri, vale a dire l’1,54% in meno rispetto al 2011 (1.406.000). Tutto sommato, un calo contenuto.

Ma è nell’analisi dei mesi e nelle sue cause che è opportuno riflettere. Fino a ottobre, con i voli turistici ancora in servizio, l’aeroporto ha retto, bilanciando la flessione dei voli domestici, in particolare di quello per Roma, nuovamente tornato nelle mani esclusive di Alitalia, dopo lo stop ai collegamenti Bluexpress. Finita la stagione estiva (che negli aeroporti coincide con ottobre) e rimasti sul campo principalmente i voli domestici, la flessione si è fatta più evidente, fino a un bimestre finale cupissimo, con una perdita del 20% dei passeggeri, sia a novembre che a dicembre. Non sorprende, quindi, che dentro al dato complessivo negativo ci sia una crescita sensibile

dei voli internazionali (6,1%). E’ qui che bisogna riflettere, chiamando azionisti ed enti a una riflessione profonda sul futuro dell’aeroporto. Riflessione non più procrastinabile. E questo, sia chiaro, non coincide obbligatoriamente con la privatizzazione, quanto con un’assunzione di responsabilità su una delle infrastrutture più preziose e meno valorizzate del territorio.

L’analisi dei numeri del 2012 svela quindi una situazione complessa. I voli low cost, legati al flusso turistico degli stranieri diretti in Italia, ha retto. Anzi, è cresciuto ancora. Continuano invece a perdere i voli domestici, per una crisi che spinge sempre meno a muoversi per un business fattosi più sottile. E ci sarà da soffrire almeno fino a marzo, con una flessione già stimata del 15%. Ora, comunque, si tenteranno nuovi collegamenti. Da aprile parte il volo per Mosca, mentre quello per Istanbul, che ha dato risultati positivi, verrà potenziato con un servizio giornaliero.

La compagnia low cost Volotea, inoltre, che nel 2012 ha debuttato con il volo per Palermo, nel 2013 aggiungerà anche Olbia, Catania e Reggio Calabria. E fra breve verrà annunciato il nome della compagnia che tornerà a confrontarsi con Alitalia sulla rotta per Roma. Ma questo, si sa, non può bastare per un piano di rilancio definitivo. Invertire la rotta, allora, è possibile? Sì, cominciando a lanciare Genova, nel circuito nazionale e internazionale, come città culturale da vivere (anche) da ottobre ad aprile. Fin dal 2010, l’assessore regionale Berlangieri aveva sottolineato la necessità che tutte le istituzioni si facessero carico del sostegno della promozione dell’aeroporto. Affinché i conti possano tornare, mancano al momento 500mila euro e questa cifra potrebbe anche finire per incidere sull’esercizio 2012, la cui gestione ordinaria si è conclusa in pareggio. Ma un bilancio, si sa, non è fatto solo di costi e di ricavi, ma anche di partite straordinarie, come appunto quelle della promozione.

C’è poi il capitolo della tassa di soggiorno, che i comuni (non tutti) raccolgono e girano alla Regione per la promozione del territorio. Anche su questo versante, quindi, potrebbe esserci spazio per l’aeroporto. Ancor più dei soldi, però, l’impressione è che attorno al “Colombo” sia necessario operare una scelta “definitiva”, avendo ben presente la sua strategicità nel rilancio dell’economia cittadina. Non c’è in Italia un’infrastruttura (qual è appunto un aeroporto) così baricentrica rispetto alla città come quella di Genova (sei km da Sestri al centro).

Ma questo non basta, perché le compagnie che atterrano al “Colombo” chiedono servizi adeguate, non solo taxi, ma anche bus in servizio a cadenze regolari e ravvicinate e treni metropolitani per il centro e le riviere. Treni (cosa nota, ma irrisolta) da raggiungere con grande semplicità e a costi contenuti con un tapis-roulant o con qualcosa di simile dall’uscita dello scalo alla ferrovia. In linea d’aria sono solo poche centinaia di metri che colmerebbero una gigantesca lacuna. Una fermata dedicata risolverebbe tutto quanto. Ma forse è pretendere troppo.


(09 gennaio 2013)


fonte: http://genova.repubblica.it/cronaca...ollo_finito_l_aeroporto_perde_colpi-50095495/
 
Con l'operativo di AZ (che tra l'altro non offre tariffe alte) un secondo competitor sarebbe schiacciato in breve tempo, dunque non vedo l'utilità di foraggiare una compagnia per operare una tratta già nel network e servita con frequenze ben calibrate.
 
Con l'operativo di AZ (che tra l'altro non offre tariffe alte) un secondo competitor sarebbe schiacciato in breve tempo, dunque non vedo l'utilità di foraggiare una compagnia per operare una tratta già nel network e servita con frequenze ben calibrate.
La storia ci insegna che le compagnie che hanno provato a competere con AZ hanno ben presto chiuso la rotta (BP e FR)
 
Siamo sicuri che ci sia domanda di ulteriore traffico per Genova? Ovviamente non è indicativo, ma io ci volo 4 o 5 volte al mese, e l'aereo non l'ho mai trovato pieno.
 
Come è possibile stupirsi del calo del traffico business?
Le aziende impiantistiche genovesi hanno subito un calo negli ordini all'inizio della crisi ma i cantieri relativi agli ordini precedenti continuavano a funzionare, quindi i tecnici viaggiavano; ora ci sono nuovi ordini, ma per ora il lavoro è di progettazione, quindi svolto in sede;
La sospensione del lavoro all'ILVA e anche di tutti gli interventi per modifiche o manutenzioni straordinarie agli impianti hanno annullato i viaggi dei tecnici fra l'Oscar Sinigaglia e lo stabilimento di Taranto e quelli delle ditte impiantistiche non genovesi;
I dragaggi nel porto storico ed in quello di Voltri hanno impedito l'attracco di molte navi, tra cui le più grandi, quindi anche gli avvicendamenti degli equipaggi sono avvenuti altrove, ed i marinai hanno raggiunto la destinazione o sono rientrati a casa da altri aeroporti;
Nel mese di novembre non ha operato il Genova-Catania, utilizzato da tecnici e commerciali del settore petrolchimico.
Per quanto riguarda il Genova-Roma, penso anch'io che non ci sia spazio per un competitor p2p, visto, oltre a quanto esposto nei post precedenti, che molti viaggiatori proseguono per altre destinazioni nazionali od estere.
 
Come è possibile stupirsi del calo del traffico business?
Le aziende impiantistiche genovesi hanno subito un calo negli ordini all'inizio della crisi ma i cantieri relativi agli ordini precedenti continuavano a funzionare, quindi i tecnici viaggiavano; ora ci sono nuovi ordini, ma per ora il lavoro è di progettazione, quindi svolto in sede;
La sospensione del lavoro all'ILVA e anche di tutti gli interventi per modifiche o manutenzioni straordinarie agli impianti hanno annullato i viaggi dei tecnici fra l'Oscar Sinigaglia e lo stabilimento di Taranto e quelli delle ditte impiantistiche non genovesi;
I dragaggi nel porto storico ed in quello di Voltri hanno impedito l'attracco di molte navi, tra cui le più grandi, quindi anche gli avvicendamenti degli equipaggi sono avvenuti altrove, ed i marinai hanno raggiunto la destinazione o sono rientrati a casa da altri aeroporti;
Nel mese di novembre non ha operato il Genova-Catania, utilizzato da tecnici e commerciali del settore petrolchimico.
Per quanto riguarda il Genova-Roma, penso anch'io che non ci sia spazio per un competitor p2p, visto, oltre a quanto esposto nei post precedenti, che molti viaggiatori proseguono per altre destinazioni nazionali od estere.

Complimenti per l'analisi.
 
Visto che non conosco la zona, qualcuno mi può spiegare perchè una città come Genova possiede un aeroporto da 1 milione di passeggeri?
Posso capire che ha una posizione baricentrica tra nord e centro italia(grosso modo)....ma i numeri mi sembrano troppo esigui.

grazie.
 
Visto che non conosco la zona, qualcuno mi può spiegare perchè una città come Genova possiede un aeroporto da 1 milione di passeggeri?
Posso capire che ha una posizione baricentrica tra nord e centro italia(grosso modo)....ma i numeri mi sembrano troppo esigui.

grazie.

Perchè i genovesi sono braccini e viaggiano poco! :D
 
Visto che non conosco la zona, qualcuno mi può spiegare perchè una città come Genova possiede un aeroporto da 1 milione di passeggeri?
Posso capire che ha una posizione baricentrica tra nord e centro italia(grosso modo)....ma i numeri mi sembrano troppo esigui.

grazie.

beh, ci sono diverse opinioni in merito.
in molti ti diranno che è troppo vicina all'hub supermegaintergalattico di malpensa per sviluppare traffico adeguato, altri che essendo sul mare ha, per natura, un bacino d'utenza ridotto al 50%.
La mia opinione, che sono ligure di nascita, e che al colombo ci lavoro da un pezzo, è che l'aeroporto così come la regione tutta fino ad oggi non ha mai intrapreso un vero cammino di sviluppo.
C'è, funziona, si può dire che abbiamo un aeroporto, il traffico che genera riesce a coprirne i costi, basta così. finora grossi problemi economici non ne ha dati quindi perchè sbattersi a cercare passeggeri e voli, fare promozione, assumere personale, ampliare le infrastrutture etc etc etc per far crescere una cosa che al momento si regge in piedi da sola? Il core business di genova è il porto, non l'aviazione, diciamo che il colombo è un "di più", o almeno così è stato fino ad oggi. La stessa regione Liguria ha seguito un percorso analogo, i turisti ci vengono comunque perchè abbiamo il mare, un grande porto c'è ed in una posizione vantaggiosa per tutto il nord italia, si poteva scegliere se vivacchiare su quanto c'era già oppure cominciare un cammino di sviluppo ed espansione, ed evidentemente si è scelta la prima opzione.
almeno, io la vedo così.
 
comunque, tornando IT, penso che la goa-fco sia già servita così con un buon prodotto, sinceramente non ce lo vedo un altro player su questa rotta, pensatela come volete ma io sono un pò protezionista, almeno di quello che funziona bene.
 
L'analisi di goaT2 mi trova abbastanza d'accordo. Forse non fino ad oggi, ma fino a ieri pomeriggio e' stato cosi'. Ora speriamo che,con il futuro avvento dei privati,l'ampliamento dell'aerostazione gia' deciso ed il miglioramento dei servizi di trasporto verso la citta' le cose possano cambiare.
Per quanto riguarda la GOA-FCO,mi pare possa bastare l'ottimo servizio offerto da AZ, non ci vedo nessun altro in grado di concorrere....Bisogna guardare altrove...
 
L'analisi di goaT2 mi trova abbastanza d'accordo. Forse non fino ad oggi, ma fino a ieri pomeriggio e' stato cosi'. Ora speriamo che,con il futuro avvento dei privati,l'ampliamento dell'aerostazione gia' deciso ed il miglioramento dei servizi di trasporto verso la citta' le cose possano cambiare.
Per quanto riguarda la GOA-FCO,mi pare possa bastare l'ottimo servizio offerto da AZ, non ci vedo nessun altro in grado di concorrere....Bisogna guardare altrove...

Appunto.............. non spazio per nessun competitor............. e' l'ora di smetterla di cercare ancora qualche compagnia x una tratta dove Alitalia basta e avanza.

Bisogna proprio guardare altrove............

Tiz
 
Il nostro è un paese davvero strano: la GOA FCO è una rotta da 500mila passeggeri e c'è chi dice che non ci sia spazio per un altro competitor. Altri competitor non vorrebbe solo dire aumento del traffico ma anche tariffe più convenienti, maggiore flessibilità negli orari.
E' un vero peccato che da noi il concetto di concorrenza sia ancora ampiamente sconosciuto