La problematica visti è reale (l'ho toccato con mano avendo moglie - e di conseguenza parentado acquisito - cinese). I visti vengono rilasciati più facilmente (eufemismo) a chi fa viaggi organizzati. Il turista singolo si vede quasi sempre rifiutare il visto, pur avendo tutti i requisiti per ottenerlo. Non è neppure più necessario motivare il rifiuto del visto. In più è (quasi) impossibile contattare telefonicamente l'ambasciata, quindi molta gente rinuncia in partenza ai viaggi in Italia perché: per richiedere il visto, il turista deve portare in ambasciata (tra i documenti richiesti) almeno la prenotazione A/R del volo, e quando mancano pochi giorni al viaggio previsto, generalmente non sa neppure che fine ha fatto la sua richiesta di visto. A questo punto, per non perdere altri soldi, non conferma la prenotazione del volo. Le questioni sono: o si risolvono le problematiche nelle ambasciate (riguardano tutta la Ue, non solo l'Italia), o i flussi turistici saranno organizzati solo da tour operator (vacanze di gruppo). Un peccato, visto che i cinesi che hanno un tenore di vita "occidentale" sono ormai più di 400 milioni, e tutto fa presagire che questa cifra continui a crescere nei prossimi anni