I ricavi consolidati del semestre salgono del 3,1% ma il risultato netto è ancora negativo per 211 milioni. Confermato il disimpegno da Malpensa
Un altro anno di ossigeno per l´Alitalia
Nelle casse della compagnia 562 milioni. Contatti informali con Air France
In vendita slot e immobili. Accolte dall´azienda alcune richieste dei piloti
Passeranno da 4 a 10 gli aeromobili a disposizione di Volare, il vettore low cost
LUCIO CILLIS
ROMA - Per Alitalia ancora conti in rosso, sostanzialmente in linea con i dati 2006. Buone notizie per la compagnia arrivano dalla liquidità (562 milioni) che garantisce un altro anno di ossigeno e dagli incontri con i sindacati e le associazioni di categoria che iniziano a condividere il piano di salvataggio che prevede un incremento delle ore volate.
La semestrale. I ricavi del traffico a 2,13 miliardi di euro, sono in aumento del 4,3% mentre i ricavi sono pari a 2,3 miliardi con un incremento di circa 70 milioni di euro (+3,1%) rispetto al primo semestre 2006. La perdita operativa mostra solo un leggero miglioramento (di 3 milioni). Accanto ai dati non proprio brillanti (il risultato netto è negativo per 211 milioni di euro, il miglioramento è di 9 milioni) con l´ebitdar che a fine anno è atteso al 3,5% dei ricavi contro l´8% previsto, vanno segnalati l´aumento dei passeggeri (+2,1%) e la crescita del cargo. Inoltre la liquidità di Alitalia (562 milioni), «garantisce la continuità aziendale oltre i 12 mesi». Da leggere in positivo, l´annuncio della dismissione di asset ritenuti non strategici, come immobili, aeromobili e slot "abbandonati". E quindi anche se le nubi sono sempre cupe, è prevedibile un leggero miglioramento dei conti. Pesa ancora lo scontro con i sindacati: nei primi sei mesi dell´anno, stima la compagnia, per le agitazioni non sono entrati in cassa 79 milioni di euro di potenziali proventi.
Il piano di salvataggio. Su Malpensa è stato ormai detto tutto, dal taglio di 154 voli, al trasferimento dei voli di lungo raggio, tranne tre, a Fiumicino. Accanto al ridimensionamento, non ci sarà un parallelo calo dell´attività: le ore di volo aumenteranno nell´arco del piano da qui al 2010, del 4% rispetto ad oggi (+2% i voli) a dimostrazione della volontà di aprire nuove rotte, alcune delle quali operate da Volare che diventerà il braccio low cost di Alitalia grazie anche al travaso di 6 aerei che porteranno a 10 le macchine a disposizione. In pratica in Alitalia, saranno volate 23 mila ore annue in più. Dalle associazioni di categoria arrivano i primi segnali di distensione: il leader dei piloti Anpac, Fabio Berti non nasconde la propria soddisfazione: «Finalmente - dice - dagli incontri traspare la volontà di incrementare lo sviluppo delle rotte che è alla base del rilancio». Per il presidente di Avia Antonio Divietri, «il ridisegno del network è convincente». Ma per Mauro Rossi della Filt Cgil «il piano è privo di senso visto che cambierà l´azionista entro dicembre». La Fit Cisl, con Claudio Claudiani chiede chiarezza al governo e la «rapida soluzione della privatizzazione» mentre la Uilt con Marco Veneziani vuole «maggiore chiarezza». Nel frattempo Alitalia e l´advisor Citi, si guardano intorno. La compagnia di bandiera ieri ha smentito l´esistenza di «contatti ad altissimo livello con Air France» mentre il vettore francese ha preferito non commentare. Un tema al centro di un incontro avvenuto a Palazzo Chigi ieri tra il numero uno di Alitalia Maurizio Prato, Romano Prodi e Tommaso Padoa-Schioppa.
Lo scontro su Malpensa. Ma l´abbandono di Malpensa scatena nuove polemiche politiche. Dopo una riunione unitaria, le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil della Lombardia, hanno scritto al governatore, Roberto Formigoni, chiedendo «un tavolo». E lo stesso Formigoni chiede con forza l´intervento chiarificatore del governo.
(La Repubblica)
CIAO
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