Astoi: ‘Divieto di viaggio obsoleto e anacronistico’
Astoi sul piede di guerra. “Il
divieto, tutto italiano, di viaggiare per turismo si conferma sempre più una
misura anacronistica,
antieuropeista e
obsoleta che bisogna superare al più presto”.
L’associazione che riunisce i tour operator torna ancora una volta sull’argomento della riapertura dei confini, troppo spesso e troppo a lungo dimenticato nei piani di ripartenza globali e in un
post pubblicato sulla sua pagina
Facebook, sottolinea come “
Australia, Filippine, Tunisia e Marocco riaprono i loro confini, e ancora, in Europa,
Grecia, Svezia, Portogallo, Francia, Lituania e Regno Unito allentano le procedure di ingresso per i viaggiatori”.
Segnali di speranza
Segnali di “speranza (con la s minuscola) - si legge nella nota - che ci auguriamo siano solo l’inizio di una nuova fase di ripartenza. Anche
Julia Simpson, presidente e amministratore delegato del
World Travel & Tourism Council, ha recentemente osservato che le ulteriori restrizioni di fine anno, volte a limitare il diffondersi di Omicron, si sono rivelate inefficaci per fermare la variante, provocando nuove difficoltà ad un settore già profondamente sofferente”.
Astoi cita poi a esempio il caso del
Regno Unito, Paese “oggetto di uno degli ultimi studi del Wttc. L’imposizione di inutili restrizioni ai viaggi per limitare il dilagare di Omicron non è stata supportata dalla scienza ed è costata all’economia britannica
7 miliardi di sterline in ricavi persi”.
L’impatto di Omicron
Simpson ha anche rivelato che il contributo del settore dei viaggi e del turismo all'economia globale ha perso circa
25,7 miliardi di sterline, a causa dell'impatto delle restrizioni di viaggio in tutto il mondo introdotte per combattere la diffusione della nuova variante.
“Per raggiungere i livelli pre-pandemia quest'anno – dice Astoi - Wttc afferma che i governi di tutto il mondo devono continuare a
concentrarsi sul lancio di vaccini e booster, consentendo ai viaggiatori completamente vaccinati di
muoversi liberamente senza la necessità di test,
abbandonando gli attuali e disomogenei mosaici di restrizioni e consentendo i viaggi internazionali”.
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