Nuova compagnia aerea da ottobre con basa CTA?


L'assessore ci lascia! Sono annichilito! Ora cosa accadrà al sogno condiviso da noi tutti della rivoluzionaria AST Airlines? :(

SI DIMETTE ASSESSORE REGIONALE LUCA BIANCHI
27 settembre 2013

PALERMO (ITALPRESS) – Getta la spugna l’assessore all’Economia della Regione siciliana, Luca Bianchi, che motiva la decisione di dimettersi dalla Giunta, guidata da Rosario Crocetta, in una lunga lettera. “Ho deciso di rinviare la conferenza stampa prevista per questa mattina – scrive Bianchi – perche’ impegnato a dare esecuzione alla variazione di bilancio approvata ieri sera in giunta. La variazione, per molti versi, costituisce il completamento dell’opera di risanamento avviata nel 2013, nel costante tentativo di coniugarlo con l’esigenza di dare risposte economiche e sociali ai problemi della Sicilia, e in particolare a quelli degli enti locali. E’ la dimostrazione del percorso credibile di gestione della finanza pubblica regionale che ha ricevuto significativi apprezzamenti (da ultimo, il Ministro Saccomanni ci ha invitato con una lettera formale a proseguire sulla strada intrapresa). Il Presidente Crocetta, che si e’ assunto la responsabilita’ in prima persona, mi ha sempre garantito piena fiducia e assoluta liberta’ nello svolgimento dell’incarico”. “Non posso che prendere atto – puntualizza l’assessore in quota Pd – di questa paradossale situazione politica, rimettendo nelle mani del Presidente Crocetta e del Partito democratico il mio incarico, con l’auspicio che la politica ritrovi le condizioni per rilanciare, in un clima condiviso di responsabilita’ e in una rinnovata armonia con la maggioranza voluta dai cittadini siciliani alle ultime elezioni, l’opera di moralizzazione, risanamento e rilancio dello sviluppo della Sicilia. La prossima settimana, dopo aver depositato all’Ars il disegno di legge di variazione del bilancio 2013, daro’ incarico ai miei uffici di predisporre tutti gli adempimenti necessari alla chiusura del mio mandato di Assessore per
l’Economia”.
(ITALPRESS).
 
CATANIA - Windjet: l’approvazione del concordato preventivo si fa sempre più vicina. L’esito delle votazioni dei creditori spiazza un po’ tutti e registra un livello di dissenso moderatamente contenuto. Questo l’esito dell’udienza fiume che si è tenuta questa mattina. Tre lunghe ore che hanno, nei fatti, smentito le previsioni che in tanti avevano avanzato nei giorni scorsi in seguito al “parere negativo” (alla proposta formulata dalla compagnia) espresso dal Commissario Giudiziale, Mario Libertini. Nelle conclusioni della sua relazione il Commissario scriveva: "La presente proposta concordataria, pur costituendo espressione di un significativo impegno della società debitrice e del suo azionista di maggioranza, non offre, allo stato, margini di garanzia sicuri ai creditori chirografari". Le considerazioni sono state ribadite durante l’udienza di oggi che ha visto i legali di Windjet presentare la propria memoria di replica alla relazione di Libertini.

L’avvocato di Windjet, Gaetano Franchina, commenta a caldo l’esito delle votazioni dicendo che “attualmente il dissenso si sta mantenendo su valori molto contenuti”. “Pensiamo- ha aggiunto- che i creditori abbiamo compreso la proposta e i vantaggi rispetto all’ipotesi del fallimento”. E sorridente dice: “Siamo cautamente ottimisti”. Uno scenario che invece lascia l’amaro in bocca e sicuramente spiazza l’avvocato Carmelo Calì di Confconsumatori. “Noi ribadiamo il nostro giudizio negativo sulla capacità di Windjet di fare fronte ai propri oneri e sulla congruità rispetto al rimborso proposto ai passeggeri”. Il concordato prevede un rimborso pari al 5% per i creditori chirografari (tra i quali i passeggeri) e al 48% per dipendenti e creditori.

Una proposta che l’avvocato Calì, nei mesi scorsi, aveva definito una “beffa” puntando a una bocciatura che spingesse “la compagnia a presentare un altro piano di concordato”. “Non riusciamo a comprendere- dice Calì al termine dell’udienza- come davanti alle perplessità del Commissario, reiterate per altro questa mattina, si possa votare a favore o astenersi”. Il non voto, infatti, equivale a una preferenza favorevole. I creditori hanno a disposizione altri venti giorni per votare, solo allora si potrà effettuare un conteggio definitivo e avere contezza della bocciatura o dell’approvazione del concordato.
 
LA WIND-JET NON FALLISCE ( dal BLOG SICILIA-CATANIA)

C’è l’ok al concordato preventivo. La compagnia catanese low cost ‘Wind Jet’ non fallisce. L’accordo permetterà alla società del patron Nino Pulvirenti di saldare i debiti contratti sia con i creditori privilegiati – lo Stato e i dipendenti – sia con i chirografari.

Nello specifico, saranno pagati per intero i crediti privilegiati di Iva e le ritenute fiscali nella misura del 47%. I restanti crediti privilegiati saranno degradati a chirografari e saranno pagati nella misura del 5%.

A fare da garanzia per la restituzione di parte dei crediti è stato lo stesso Pulvirenti che ha messo a disposizione il capitale della holding Finaria spa, di cui è titolare. Con una copertura finanziaria giudicata soddisfacente.

Oggi alle 11, a Torre del Grifo, quartier generale del Calcio Catania, altra società di Pulvirenti, consulenti e legali di Wind Jet, illustreranno alla stampa le novità riguardanti il concordato
 
WIND-JET: SEGNALI POSITIVI ANCHE DALLA VERTENZA ALITALIA.

Alla presenza della stampa è stata resa nota quest’oggi l’approvazione ed i termini del Concordato Wind Jet. L’azienda etnea presieduta dal presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, evita così il fallimento e l’azione del tribunale. Un passo importante nella risoluzione della vicenda e per l’equilibrio delle aziende collegate.

Rigettato dai rappresentanti dei clienti qualche mese addietro, l’accordo stavolta è passato con appena l’8% circa di voti contrari. Nuovi termini percentuali di rimborso (5% ai clienti, 47% ai dipendenti, in cinque anni), segnali positivi dalla vertenza Alitalia (chiesti 190 milioni di risarcimento, che saranno destinati come fondo per i creditori), la nuova stima del patrimonio Finaria (di cui fa parte anche il Calcio Catania) unita all’interessamento diretto del presidente Pulvirenti, che ha garantito l’attuabilità dell’accordo attraverso del gruppo.

Fattori che hanno portato ad un esito diverso dal passato, positivo per l’intero gruppo Finaria, il suo presidente ed almeno il 92% degli interessati nella vicenda.
 
Non capisco, perciò i dipendenti vedranno pagato il 5% di quanto loro spettante e, siccome l'azienda non è fallita, non avranno TFR e mensilità pagate dai fondi di garanzia e tesoreria dell'INPS?
fossi un ex dipendente, sarei alquanto "alterato" per questo!