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Aeroporto di Sant’Anna di Crotone, la Presidente Stasi scrive al Ministro Lupi

Le attività dell’aeroporto di Crotone sono al centro di una lettera della Presidente f.f. della Regione Antonella Stasi al Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi in cui sollecita istanza di delega per la conferenza dei servizi sull’imposizione degli oneri di servizio pubblico e relativo impegno di spesa. “Ho chiesto e sollecitato nei giorni scorsi al Ministro” evidenzia la Presidente f.f. “la delega ad indire e presiedere apposita conferenza di servizi per determinare il contenuto di una nuova imposizione di oneri di servizio pubblico sui i collegamenti aerei da e per l’aeroporto di Crotone.”

La Presidente evidenzia nella missiva che "il Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti/Direzione Generale per gli Aeroporti e Trasporto Aereo nel giugno 2014 inviava una nota di richiesta di chiarimenti all’Enac circa le problematiche tecnico operative e difficoltà di ordine economico e finanziario in cui versava la Società Aeroporto S.Anna S.p.A. Questa nota scaturiva da una comunicazione dell’Enac del 02 maggio 2014, con cui iniziava un procedimento di decadenza della concessione di gestione parziale precaria se non rientrava dalle criticità entro il 31 maggio scorso. A tale richiesta di chiarimenti l’Enac non ha mai risposto e di conseguenza il Ministro non aveva concesso la delega richiesta. “La Società Aeroporto S.Anna S.p.A. lo scorso 12 giugno 2014 comunicava all’Enac di aver presentato domanda di concordato preventivo ex Art. 161 depositato presso il Tribunale di Crotone in data 06 giugno 2014 che l’Enac con note del 06 Agosto e del 03 novembre 2014 prendeva atto che il Tribunale di Crotone con Decreto n.3/2014 aveva assegnato la Società Aeroporto S.Anna il termine del 29 dicembre 2014 la presentazione della domanda di concordato preventivo”.

La Stasi fa sapere che “ proprio oggi ho ricevuto tale delega che mi consente finalmente di indire e presiedere la conferenza dei servizi al fine di determinare il contenuto dell’imposizione degli oneri di servizio pubblico sui collegamenti con l’Aeroporto di Crotone.” La Presidente ha inoltre sottolineato che “l’aeroporto di Crotone è stato inserito nel piano nazionale degli aeroporti, approvato dal Consiglio dei Ministri il 30 settembre, ed in quanto aeroporto nazionale, lo scalo crotonese necessità, per legge, di infrastrutture e investimenti tali da poter sviluppare il proprio traffico concorrendo lealmente con gli altri scali aeroportuali. La Provincia di Crotone e la Regione Calabria pagano un gap infrastrutturale decennale, per cui l’aeroporto di Crotone assume una valenza strategica per lo sviluppo dell’intero territorio regionale”. A questo, aggiunge Antonella Stasi, “gli enti territoriali stanno facendo enormi sacrifici per sostenere il concordato preventivo. Considerato le insistenti voci che riferiscono di tagli alle risorse finanziarie destinate a Crotone mi auguro che questo atto di delega consenta di bloccare e salvaguardare le risorse. Ad oggi, seppur richiesta, nessuna notizia ufficiale è stata fornita agli uffici della Regione Calabria e la preoccupazione sul territorio é grande”

I fondi iscritti sul bilancio pluriennale dello Stato per Crotone ammontano a 1.299.000 euro nel 2013 ,1290.000 euro nel 2014 e 1272.000 euro nel 2015, oltre a 800.000 euro di residui degli anni precedenti, per un complessivo di circa 4,6milioni di euro.La Presidente Stasi, alla luce di tutto ringrazia il Ministro Lupi per la tempestiva risposta e sollecita lo stesso Ministro a non revocare tali importanti finanziamenti per Crotone sottolineando che “non vorremmo che una Regione come la Calabria, obiettivo uno per l’Europa, ed una provincia come Crotone, l’ultima in Italia per reddito procapite, subissero una tale penalizzazione poco comprensibile dal punto di vista politico, ed assolutamente inaccettabile dal punto di vista sociale, a cui, ovviamente, ci opporremmo in ogni sede. Trovo gravissima l’assenza del Primo cittadino di Crotone Vallone e del Sindaco di Cutro Migale registrata ieri in assemblea dei soci, quest’ultima convocata per la seconda volta proprio per mancanza di numero legale. Comprensibile la reazione del Presidente del C.d.a. Bruno, in un momento così delicato e cruciale per il Sant’Anna sono inammissibili tali assenze, ma lo esorto a tornare su i suoi passi visto il suo importante ruolo in questi anni. Abbiamo fatto tanti sacrifici e tanto lavoro è stato portato a termine, ultimo in ordine di tempo, la presenza di Ryanair che ci ha considerato partner seri ed affidabili, investendo in una classe dirigente e nella nostra città. Ad oggi però è chiaro chi sta contribuendo a mettere in grave difficoltà lo scalo. I cittadini sanno bene chi in questi anni ha lavorato e si è battuto per la salvezza e lo sviluppo dell’Aeroporto e chi no.”


http://www.lamezialive.it/aeroporto...-la-presidente-stasi-scrive-al-ministro-lupi/
 
Preso ieri un CRV - CIA. LF intorno al 90 % con yield molto bassi credo, in quanto con un mese di anticipo ho pagato appena 9 € e solo nei 5 giorni precedenti al volo si sono visti prezzi superiori ai 58 €, mentre prima di tale data il prezzo non è mai stato inferiore ai 19 €. Il volo è partito ed atterrato in perfetto orario, infine controlli bagaglio a mano a CRV molto molto blandi, forse anche un po' troppo.
 
A me invece risulta che in volo in questione sia partito con 136 passeggeri (c.a. 72% di load factor) e che i no show siano stati 14, con un totale di 150 prenotati su 189 posti disponibili. Con un numero così basso di passeggeri in partenza, solitamente non c'è nessun bisogno di etichettare i bagagli a mano, e la cosa "giustifica" almeno in parte i colleghi CRV che già sapevano in anticipo della scarsa probabilità di dover etichettare dei bagagli.

Ne approfitto, e ovviamente la cosa non è da intendere come un ad personam nei confronti di aprosdogheton, per ribadire che le stime sui LF di chi viaggia senza avere accesso ai dati di compagnia sono poco accurate.
 
L'impressione che ho avuto io è stata che il volo fosse pieno quasi completamente, stentavo a vedere posti liberi almeno dalla visuale che si può avere dalla fila 23. Detto ciò mi scuso per aver fornito un "dato" falso con così tanta leggerezza ed approssimazione, cercherò di fare più attenzione e di non pubblicare dati fuorvianti senza essere in possesso di informazioni adeguate ;)
 
Ci risiamo:

Crotone, se l’Enav non paga l’aeroporto rischia di chiudere

Il servizio ATC dello scalo pitagorico costa 100.000 euro al mese

CROTONE giovedì 15 gennaio 2015
Subito prima di Natale il presidente del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, onorevole Fabio Rampelli, ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, riguardo la torre di controllo e il servizio ATC dell’aeroporto di Crotone. In particolare Rampelli ha richiesto chiarimenti sul rapporto tra l’Enav e lo scalo crotonese. Visto l’inserimento di Crotone tra gli aeroporti nazionali (piano aeroportuale nazionale presentato proprio da Lupi) lo scalo crotonese deve essere messo in grado di poter competere con gli altri scali nazionali anche dal punto di vista dei servizi e dei relativi costi, come ad esempio il costo del servizio ATC ad oggi interamente a carico dell’aeroporto di Crotone, dovrà successivamente essere coperto interamente dall’Enav, così come già accade in tutti gli altri scali nazionali, per evitare distorsioni nel mercato ed eventuali infrazioni dalla Comunità europea.

Il costo del servizio ATC è di 100.000 € al mese, che come è facile intuire, per una società che ha già problemi dal punto di vista economico e finanziario, tant’è che ha appena presentato in tribunale un “concordato” per coprire i debiti passati, è un vero e proprio salasso che rischia di portare alla chiusura definitiva dello scalo crotonese, unica infrastruttura funzionante sulla fascia ionica. Oltre al danno anche la beffa. La Torre di Controllo di Crotone è stata realizzata con fondi europei proprio con la finalità di creare il servizio ATC per il nostro aeroporto. Ora non solo la struttura è stata realizzata con fondi comunitari, ma la società di gestione aeroportuale è costretta a pagare il servizio all’Enav. “Nel ringraziare l’onorevole Rampelli – dichiara Gianfranco Turino – che ha presentato questa interrogazione parlamentare a difesa del nostro scalo, vorrei condividere le mie preoccupazioni sul silenzio del ministro Lupi che non ha ancora dato risposta alla nostra interrogazione. Ora vorremmo capire se Lupi ed i suoi amici crotonesi hanno veramente a cuore la nostra più strategica infrastruttura, oppure dopo la morte della ferrovia dovremmo assistere anche al funerale del nostro aeroporto. Ci sembra anche molto preoccupante l’atteggiamento dell’Enav che sfiora quasi l’ostracismo nei confronti di Crotone. Il nostro aeroporto può sopravvivere e crescere solo se non si scontra con una volontà politica avversa”.

http://www.ilcirotano.it/2015/01/15/crotone-se-lenav-non-paga-laeroporto-rischia-di-chiudere/
 
Ci risiamo:

Crotone, se l’Enav non paga l’aeroporto rischia di chiudere

Il servizio ATC dello scalo pitagorico costa 100.000 euro al mese

CROTONE giovedì 15 gennaio 2015
Subito prima di Natale il presidente del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, onorevole Fabio Rampelli, ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, riguardo la torre di controllo e il servizio ATC dell’aeroporto di Crotone. In particolare Rampelli ha richiesto chiarimenti sul rapporto tra l’Enav e lo scalo crotonese. Visto l’inserimento di Crotone tra gli aeroporti nazionali (piano aeroportuale nazionale presentato proprio da Lupi) lo scalo crotonese deve essere messo in grado di poter competere con gli altri scali nazionali anche dal punto di vista dei servizi e dei relativi costi, come ad esempio il costo del servizio ATC ad oggi interamente a carico dell’aeroporto di Crotone, dovrà successivamente essere coperto interamente dall’Enav, così come già accade in tutti gli altri scali nazionali, per evitare distorsioni nel mercato ed eventuali infrazioni dalla Comunità europea.

Il costo del servizio ATC è di 100.000 € al mese, che come è facile intuire, per una società che ha già problemi dal punto di vista economico e finanziario, tant’è che ha appena presentato in tribunale un “concordato” per coprire i debiti passati, è un vero e proprio salasso che rischia di portare alla chiusura definitiva dello scalo crotonese, unica infrastruttura funzionante sulla fascia ionica. Oltre al danno anche la beffa. La Torre di Controllo di Crotone è stata realizzata con fondi europei proprio con la finalità di creare il servizio ATC per il nostro aeroporto. Ora non solo la struttura è stata realizzata con fondi comunitari, ma la società di gestione aeroportuale è costretta a pagare il servizio all’Enav. “Nel ringraziare l’onorevole Rampelli – dichiara Gianfranco Turino – che ha presentato questa interrogazione parlamentare a difesa del nostro scalo, vorrei condividere le mie preoccupazioni sul silenzio del ministro Lupi che non ha ancora dato risposta alla nostra interrogazione. Ora vorremmo capire se Lupi ed i suoi amici crotonesi hanno veramente a cuore la nostra più strategica infrastruttura, oppure dopo la morte della ferrovia dovremmo assistere anche al funerale del nostro aeroporto. Ci sembra anche molto preoccupante l’atteggiamento dell’Enav che sfiora quasi l’ostracismo nei confronti di Crotone. Il nostro aeroporto può sopravvivere e crescere solo se non si scontra con una volontà politica avversa”.

http://www.ilcirotano.it/2015/01/15/crotone-se-lenav-non-paga-laeroporto-rischia-di-chiudere/

anche a Comiso i servizi atc non vengono pagati da Enav...è un gomblotto??
 
.... le stime sui LF di chi viaggia senza avere accesso ai dati di compagnia sono poco accurate.

Perdonami. Avrai anche ragione, ma per quanto mi riguarda (d'accordo sarò anche malato!) ma io in genere conto uno a uno i passeggeri sia quando volo sia quando vado in aeroporto a guardare i movimenti. Ovviamente questo non sempre ... ho anche dell'altro da fare per campare. ;)
Quindi sapendo quanti pax sono "stivabili" in quel dato aeroplano e contandone il numero, ottengo facilmente il load factor di quel determinato volo. Penso che questo sia un modo corretto e non approssimativo. Certamente ... rudimentale!
 
approssimativissimo, perchè bastano 20 pax senza bagaglio da stiva ed il gioco è fatto! :D
io volo senza bagaglio da stiva, quindi non vengo mai contato da te? :P ihihih
 
ecco cosa dice il crotonese: L’annuncio di una nuova rotta dall’aeroporto di Crotone. Dovrebbe essere questo, secondo quanto risulta a il Crotonese in edicola dal 7 gennaio, il motivo per il quale martedì prossimo, 10 febbraio, sbarcheranno allo scalo di Sant’Anna alcuni dei più alti manager di Ryanair: David O’Brien, il direttore commerciale; Mick Hicky, il direttore operativo; e John Alborante, il direttore vendite e marketing per l’Italia. Dovrebbe essere questa l’occasione per annunciare nuovi voli dall’entrata in vigore dell’orario estivo il 29 marzo prossimo. Con maggiore probabilità c’è da aspettarsi il raddoppio dei collegamenti giornalieri con lo scalo lombardo di Bergamo Orio al Serio (che viaggia già adesso sempre pieno con una media mai inferiore a 160 passeggeri). In secondo luogo, Ryanair potrebbe anche lanciare un primo collegamento dal Sant’Anna con l’estero oppure con un’altra località del centro-nord Italia come Bologna, prevista sin dalle trattative iniziali.

La compagnia low cost da quando ha avviato il primo volo con il Sant’Anna (1 settembre, Pisa-Crotone), sta letteralmente facendo decollare lo scalo visto che hanno viaggiato quasi tutti sui suoi Boeing 737 gli oltre 85 mila passeggeri transitati finora dalla riapertura del S. Anna a giugno 2014 (poche migliaia sui voli charter).
 
ecco cosa dice il crotonese: L’annuncio di una nuova rotta dall’aeroporto di Crotone. Dovrebbe essere questo, secondo quanto risulta a il Crotonese in edicola dal 7 gennaio, il motivo per il quale martedì prossimo, 10 febbraio, sbarcheranno allo scalo di Sant’Anna alcuni dei più alti manager di Ryanair: David O’Brien, il direttore commerciale; Mick Hicky, il direttore operativo; e John Alborante, il direttore vendite e marketing per l’Italia. Dovrebbe essere questa l’occasione per annunciare nuovi voli dall’entrata in vigore dell’orario estivo il 29 marzo prossimo. Con maggiore probabilità c’è da aspettarsi il raddoppio dei collegamenti giornalieri con lo scalo lombardo di Bergamo Orio al Serio (che viaggia già adesso sempre pieno con una media mai inferiore a 160 passeggeri). In secondo luogo, Ryanair potrebbe anche lanciare un primo collegamento dal Sant’Anna con l’estero oppure con un’altra località del centro-nord Italia come Bologna, prevista sin dalle trattative iniziali.

La compagnia low cost da quando ha avviato il primo volo con il Sant’Anna (1 settembre, Pisa-Crotone), sta letteralmente facendo decollare lo scalo visto che hanno viaggiato quasi tutti sui suoi Boeing 737 gli oltre 85 mila passeggeri transitati finora dalla riapertura del S. Anna a giugno 2014 (poche migliaia sui voli charter).

praticamente da giugno a gennaio (incluso) 85.000 passeggeri, inclusi periodi pieni come l'estate e Natale..
Ma stanno 2 voli al giorno in tutto l'aeroporto?
 
ecco cosa dice il crotonese: L’annuncio di una nuova rotta dall’aeroporto di Crotone. Dovrebbe essere questo, secondo quanto risulta a il Crotonese in edicola dal 7 gennaio,
Che e' Il Crotonese, un mensile?
La compagnia low cost da quando ha avviato il primo volo con il Sant’Anna (1 settembre, Pisa-Crotone), sta letteralmente facendo decollare lo scalo visto che hanno viaggiato quasi tutti sui suoi Boeing 737 gli oltre 85 mila passeggeri transitati finora dalla riapertura del S. Anna a giugno 2014 (poche migliaia sui voli charter).
Sta letteralmente facendo decollare lo scalo?
Quei numeri rispecchiano 2 voli e mezzo al giorno...una pena mai vista. Ma che roba si fumano in quella redazione.
 
Che e' Il Crotonese, un mensile?

Sta letteralmente facendo decollare lo scalo?
Quei numeri rispecchiano 2 voli e mezzo al giorno...una pena mai vista. Ma che roba si fumano in quella redazione.

beh rispetto lo scorso anno a zero voli stanno "letteralmente" decollando...adesso hanno 36 movimenti/settimana e solo con ryr
da quanto stanno investendo quelli di ryr secondo me ci starebbe bene la BASE a CRV (ottima mossa ryan€ur)
 
Perchè, quanto "stanno investendo", quelli di FR?
Ad occhio, è il contrario... se si vuole la base, sono altri coloro i quali necessitano di "investire".
 
Stato
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