Norse Atlantic Airways.


C'è l'incognita se si danno una mossa a trattare con LH

L'ho pensato anche io. Se Ita passa da SkyTeam a StarAlliance banalmente Delta si ritrova da Roma con 2 voli in meno su JFK oltre a vedersi passare alla concorrenza rotte come Boston, San Francisco, Los Angeles , Miami e Washington. Però non so se ci siano i tempi per vendere il 40% di Ita, farla uscire da SkyTeam, farla entrare in StarAlliance, uniformare i sistemi di vendita da Sabre ad Amadeus il tutto entro l'estate (lasciamo perdere l'inizio della S23, quello oramai è dopodomani)
 
L'ho pensato anche io. Se Ita passa da SkyTeam a StarAlliance banalmente Delta si ritrova da Roma con 2 voli in meno su JFK oltre a vedersi passare alla concorrenza rotte come Boston, San Francisco, Los Angeles , Miami e Washington. Però non so se ci siano i tempi per vendere il 40% di Ita, farla uscire da SkyTeam, farla entrare in StarAlliance, uniformare i sistemi di vendita da Sabre ad Amadeus il tutto entro l'estate (lasciamo perdere l'inizio della S23, quello oramai è dopodomani)
Ma quando mai! La S23 va così ormai
 
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Mi domando cosa li spinga ad aprire il 10° volo su New York combattendo contro le 3 Major USA ( AA/DL/UA) + ITA quando ci sono rotte con molta meno concorrenza e molta richiesta sull'estate. Penso a Los Angeles e Miami che hanno solo ITA.

L'estate scorsa le tariffe da NY all'Italia erano pazzesche. Il numero di persone che conosco che ha fatto un viaggio in Italia da NY (e dagli USA in generale) l'estate scorsa è notevole. E, a giudicare da ciò che vedo (senza dati alla mano), c'è un boom dei destination wedding. L'Italia ovviamente è destinazione prediletta per i matrimoni all'estero: paradossalmente, con l'inflazione che si vede da queste parti e col dollaro ancora forte, un matrimonio in Italia è più accessibile oggi che mai per un colletto bianco americano. Nella nostra wiki aziendale c'è una guida al Bel Paese redatta dal sottoscritto con un po' di consigli per visitare l'Italia perché l'estate scorsa - su una cinquantina di dipendenti - una decina è stata in Europa e tre in Italia (senza contare me). L'estate prossima almeno quattro andranno in Italia, due dei quali per matrimoni di amici in luoghi diversi (Positano e Siena mi pare).
Finché il dollaro rimarrà forte, da JFK riempiranno. Potrebbero aprire diretti anche per Comiso e Perugia con discreti riempimenti: qualche dubbio su Tortolì -- gli americani non hanno ancora scoperto la Sardegna.
 
Sono l’unico italiano al quale i colleghi USA chiedono se davvero a noi non piace la pizza con l’ananas e cosa succederebbe se provassero a ordinarla in Italia?
 
Per non parlare della mitica pasta all' Alfredo che esiste in praticamente tutti i ristorianti italiani in USA (e non solo) e vedere la faccia degli americani in Italia quando scoprono che è un piatto che non esiste. Chissà chi l'avrà inventato spacciandolo per una specialità italiana.
 
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Sono l’unico italiano al quale i colleghi USA chiedono se davvero a noi non piace la pizza con l’ananas e cosa succederebbe se provassero a ordinarla in Italia?
Gli americani che non viaggiano regolarmente all'estero per lavoro vivono in una "ignoranza" pazzesca sul cibo estero e non solo. Geografia e altre cose su usi, costumi ecc... è pari a zero. Mi spiegava una amica americana che la colpa è del loro sistema scolastico e culturale molto "chiuso" a meno di non specializzarsi su quegli argomenti.
 
Gli americani che non viaggiano regolarmente all'estero per lavoro vivono in una "ignoranza" pazzesca sul cibo estero e non solo. Geografia e altre cose su usi, costumi ecc... è pari a zero. Mi spiegava una amica americana che la colpa è del loro sistema scolastico e culturale molto "chiuso" a meno di non specializzarsi su quegli argomenti.
Non e' solo una questione di sistema scolastico, per la maggioranza degli Americani uscire dal proprio stato (parlo di stato della confederazione, non degli USA) e' uno sbalzo culturale notevole; varcare un'oceano e' quasi andare in un'altra galassia.
 
Per non parlare della mitica pasta all' Alfredo che esiste in praticamente tutti i ristorianti italiani in USA (e non solo) e vedere la faccia degli americani in Italia quando scoprono che è un piatto che non esiste. Chissà chi l'avrà inventato spacciandolo per una specialità italiana.
La prossima volta che ti capita un weekend con orari comodi su Roma, ti invito con tutto il cuore a ricrederti andando tu stesso in piazza Augusto Imperatore 30, dietro l'Ara Pacis.
 
Non e' solo una questione di sistema scolastico, per la maggioranza degli Americani uscire dal proprio stato (parlo di stato della confederazione, non degli USA) e' uno sbalzo culturale notevole; varcare un'oceano e' quasi andare in un'altra galassia.
Infatti, sono chiusissimi.
 
Gli americani che non viaggiano regolarmente all'estero per lavoro vivono in una "ignoranza" pazzesca sul cibo estero e non solo. Geografia e altre cose su usi, costumi ecc... è pari a zero. Mi spiegava una amica americana che la colpa è del loro sistema scolastico e culturale molto "chiuso" a meno di non specializzarsi su quegli argomenti.
basta vedere la pagina (ridicola) degli esteri del New York Times
 
Comunque , negli ultimi mesi , Roma, Firenze, Venezia e co. scoppiavano di yankees sghignazzanti e sovrappeso , che sciamavano in ogni dove.
 
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