News per Ronchi dei Legionari?


Stato
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Mah, io ricordo i voli per TRS operati coi CR9 ex AP e andavano alla grande... ora che Alitalia si ritrova con una flotta regional di 15 E175 e 5 E190, continua a lasciare un manipolo di voli a TRS, troncando varie rotte e causando un calo a picco del numero dei passeggeri. Servirebbero più regional.

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"collegamenti aerei con Roma, Napoli, Palermo, Catania, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Brindisi e Bari"
charter ogni settimana da ciascuna di queste città? sarebbe splendido ma stento a crederci XD
 
Salve a tutti. Che ne pensate? Posti sui voli di linea o una marea di charter?

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste...per-chi-parte-da-trieste-1.9909634?ref=search
Mah, provo a spararla: a naso mi sembra un mix di viaggi in treno, pullman e aereo. Riguardo l'aereo, ritengo che molti voli saranno con uno scalo intermedio a FCO sfruttando i voli di linea al momento esistenti. Poi, se i fatti mi smentiranno ... tanto meglio; vorrà dire che vedremo più movimenti charter sul piazzale di TRS.
Certo che se queste sono le premesse, per il porto di TS ci sarà una partenza crocieristica alla grande ... raffrontando con la desolazione di sempre fino ad ora.
Speriamo bene e meglio
 
Decollano le spese di promozione all’aeroporto di Trieste

Dal Zovo (M5S): «Assurdo che la Regione paghi nuovamente i milioni di costi della livrea»

«Non è una livrea volante, è una voragine senza fondo. Come rivelato pochi giorni fa dalla stessa Serracchiani alla stampa, i milioni di euro stanziati dalla Regione per la fusoliera di un aereo contraddistinta da uno stormo di colibrì non sono andati ad Alitalia ma a Ryanair. Tanto che adesso Alitalia sta battendo cassa. La cosa incredibile è che la presidente ha già detto che è già pronto un nuovo versamento da parte della Regione». La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Ilaria Dal Zovo attacca la decisione della giunta di inserire nel prossimo Bilancio una posta apposita per pagare nuovamente la promozione della livrea.

«Invece di parlare con la stampa la presidente Serracchiani dovrebbe spiegare in Consiglio le ragioni dell’ennesimo spreco di denaro pubblico. Perché le risorse sono finite a Ryanair? Perché la Regione deve saldare un debito già saldato? Perché non paga Aeroporto Fvg? Quali sono gli estremi di questo accordo?» si domanda la portavoce M5S.

«Sono passati molti mesi da quando abbiamo chiesto, attraverso una richiesta di accesso agli atti, che questo accordo venisse rivelato in tutte le sua parti ma tutto è finito in un cassetto. Tace la giunta Serracchiani e tacciono i vertici di Aeroporto Fvg. Se questo sarà il modus operandi della prossima legge finanziaria, sappiamo già quale sarà la nostra posizione in merito. Purtroppo – conclude Dal Zovo –troppi politici non hanno capito che i cittadini oggi pretendo la massima trasparenza su come vengono spesi i loro soldi, perché – ricordiamo – le risorse pubbliche non sono né della presidente Serracchiani, né del presidente Dressi ma di tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia».

notizia di qualche gg fa

http://www.dovatu.it/news/decollano-le-spese-di-promozione-allaeroporto-di-trieste-16202/
 
Ultima modifica:
Aeroporto, Bolzonello boccia la gestione Dressi

«Pochi voli e nessuna alleanza con gli altri scali: così penalizza anche il turismo». Ma Fi ribatte: esecutivo senza strategia. Esclusi fondi aggiuntivi a Promoturdi Anna Buttazzoni

TRIESTE. «L’aeroporto si regge perché il sistema ha deciso di tenerlo in piedi, non perché sia appetibile». Et voilà. Il vicepresidente Fvg Sergio Bolzonello decide di aprire ufficialmente la questione dello scalo di Ronchi. Perché i voli sono pochi. «E sarebbero ancora meno se non pagassimo quelli che ci sono. Non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia», dice Bolzonello.

Lo fa in commissione dov’è atteso per parlare della fusione tra Promotur e Agenzia TurismoFvg – che formalmente arriverà tra gennaio e febbraio – e per illustrare i dati della stagione da maggio ad agosto. Numeri impietosi, non è una novità. Sulla fusione, invece, la giunta deve ancora decidere se fare di Promotur un ente pubblico economico (sembra la strada preferita al momento) o un ente strumentale. Di certo si occuperà di gestire gli impianti, mentre la parte turistica spetterà a TurismoFvg. Non ci saranno blitz nella Finanziaria 2015 per dare soldi a Promotur, garantisce Bolzonello. Mentre è probabilmente per entrambe un cambio di sede. Promotur passerà da Tavagnacco alla montagna e TurismoFvg da Cervignano a spazi più vicini agli uffici regionali.

Ma non si può parlare di turismo senza attraversare il nodo aeroporto. Anche perché – destino cinico e baro – alle 21 il vicepresidente dev’essere a Torino, voli da Ronchi neanche a parlarne. Si va in macchina, ma prima va sbrigata la tappa commissione. A sollevare il velo è il consigliere di Fi Elio De Anna, che serve l’assist al capogruppo di Fi Riccardo Riccardi e di Ncd Alessandro Colautti. Germoglia da lì il battibeccho che anima la commissione. E fa ritardare la partenza di Bolzonello.


«C’è un problema di infrastrutture – dice il vicepresidente –, ma per noi Ronchi è un asset che non sta dando le risposte che dovrebbe, schiacciato tra Venezia e Lubiana. La prima cosa da fare è riaprire un ragionamento di prospettiva. E poi c’è un problema di governance».


Che il presidente di Aeroporto Fvg Sergio Dressi (nominato dall’ex governo di centrodestra) sia nel mirino della giunta è noto da mesi. «Dalla governance non c’è una strategia di largo respiro – insiste Bolzonello – e non ci si può limitare a dire d’aver fatto il proprio dovere perché il bilancio è in attivo di 30/40 mila euro». Riccardi mostra un sorriso ironico, rimprovera a Bolzonello d’essere ancora arrabbiato per la livrea del Fvg, pubblicità da un milione per un anno pagato a Alitalia.


E ribatte: «Linee e strategie devono venire da voi. Bastava – attacca Riccardi – portare avanti l’alleanza con Save, società che gestisce gli scali di Venezia, Treviso e Verona, messa in piedi da noi». Ipotesi cestinata dalla giunta che prima vuole il Polo intermodale.


«I soci danno la linea politica – ribatte Bolzonello –, la strategia su dove andare, con chi, su cosa fare deve venire dal Cda». Un punto d’incontro non c’è. Bolzonello deve andare a Torino, in macchina. «C’era un volo da Ronchi – dice De Anna –, via Genova, lo volle Riccardo Illy». «Sì ma lui doveva andare a sciare. Io devo andare a un incontro con il ministro e gli assessori regionali all’Agricoltura», sorride Bolzonello mentre cerca di guadagnare l’uscita. Una vitaccia, l’isolamento causa pochi aerei e treni.


http://messaggeroveneto.gelocal.it/...lzonello-boccia-la-gestione-dressi-1.10169248
 
Letto stamattina, ma ogni volta ... solo news inutili. Non c'è una fava sul piatto. E questo solo per incompetenza di chi governa in Regione e in Aeroporto FVG. Basta, solo ad esempio, vedere il volo per BRI: sempre pieno e lo riducono!
Per me: Dressi ... a casa veloce (e anche con una sonora pedata)! Assieme a lui anche qualcun altro in palazzina direzionale. Ci vuole gente nuova, preparata e abbastanza giovane (se non altro di mentalità) con voglia di mettersi in gioco. Non star li a gestire si e no l'ordinario tanto per beccarsi lo stipendio. Questo è un discorso che vale anche per l'Autorità Portuale di TS (basta vedere l'insofferenza su Monassi-Paoletti&Co).
Se si vuole tenere l'aeroporto, allora lo si doti di collegamenti seri (senza troppo esagerare: pochi voli ma buoni); altrimenti lo si chiuda. Ma si piazzino immediatamente collegamenti di superficie rapidi, efficienti, frequenti e a prezzi non da rapina con VCE e LJU da UD, PN, GO e TS. Punto. Uno o l'altro, ma si sbrighino. Hanno rotto con ste manfrine da donnette capricciose. Sono incompetenti!
 
Letto stamattina, ma ogni volta ... solo news inutili. Non c'è una fava sul piatto. E questo solo per incompetenza di chi governa in Regione e in Aeroporto FVG. Basta, solo ad esempio, vedere il volo per BRI: sempre pieno e lo riducono!
Per me: Dressi ... a casa veloce (e anche con una sonora pedata)! Assieme a lui anche qualcun altro in palazzina direzionale. Ci vuole gente nuova, preparata e abbastanza giovane (se non altro di mentalità) con voglia di mettersi in gioco. Non star li a gestire si e no l'ordinario tanto per beccarsi lo stipendio. Questo è un discorso che vale anche per l'Autorità Portuale di TS (basta vedere l'insofferenza su Monassi-Paoletti&Co).
Se si vuole tenere l'aeroporto, allora lo si doti di collegamenti seri (senza troppo esagerare: pochi voli ma buoni); altrimenti lo si chiuda. Ma si piazzino immediatamente collegamenti di superficie rapidi, efficienti, frequenti e a prezzi non da rapina con VCE e LJU da UD, PN, GO e TS. Punto. Uno o l'altro, ma si sbrighino. Hanno rotto con ste manfrine da donnette capricciose. Sono incompetenti!

Anche il CRL non è male come LF, ma con le frequenze che ormai ha.... scrivo da Treviso, da dove volo proprio verso Brussels....
 
Anche il CRL non è male come LF, ma con le frequenze che ormai ha.... scrivo da Treviso, da dove volo proprio verso Brussels....
... infatti Valuk, caro. Seppur con esperienze diverse, entrambi stiamo dicendo la medesima cosa (in fondo). E non siamo soli!!! Questo è importante.
Io a marzo prossimo, tornerò definitivamente in FVG. Che facciamo? Organizziamo qualche cosa fuori di quel piccolo bruttino edificio ocra-sporco a lato ovest dell'aerostazione?:morto::p
 
... infatti Valuk, caro. Seppur con esperienze diverse, entrambi stiamo dicendo la medesima cosa (in fondo). E non siamo soli!!! Questo è importante.
Io a marzo prossimo, tornerò definitivamente in FVG. Che facciamo? Organizziamo qualche cosa fuori di quel piccolo bruttino edificio ocra-sporco a lato ovest dell'aerostazione?:morto::p

Io sarò dei vostri ;)

Intanto sono uscite le statistiche asseaeroporti relative al mese di settembre 2014:

Movimenti%Passeggeri%Cargo (tons) %
1.381-3,276.204-18,0 52,575,0

Da gennaio a settembre 2014:

Movimenti%Passeggeri%Cargo (tons) %
11.9140,0566.608-16,0340,5-26,5

In percentuale solo Cuneo ha avuto una decrescita maggiore (-16,8%). Qui si cola a picco!
 
http://messaggeroveneto.gelocal.it/...-milano-si-fermera-anche-in-friuli-1.10186572

E un’altra partita ancora, per non isolare il Fvg dal punto di vista dei collegamenti, è sull’aeroporto di Ronchi, schiacciato tra Venezia e Lubiana e con pochi voli, come ripetuto di recente dal vicepresidente Fvg Sergio Bolzonello. È Santoro a confermare la strategia della giunta di Debora Serracchiani. «Abbiamo messo in sicurezza i finanziamenti europei per realizzare il Polo intermodale, un investimento da 10 milioni che sta procedendo e che consentirà al Fvg di essere tra i sette aeroporti italiani collegati alla ferrovia. La Regione quindi – sostiene Santoro – ha fatto quanto deve per rendere accessibile lo scalo. Ora è indispensabile intervenire sulla strategia commerciale per dare all’aeroporto il ruolo che deve avere».
 
Ecco qui che i nodi vengono al pettine.
Mi chiedo però se chi incamera denaro e non fa il proprio dovere possa venire punito adeguatamente. Son proprio un pirla idealista. Peccato che se sei dipendente semplice di un'azienda e fai qualche ca----a, le lavate di capo te le becchi e forse qualche cosa anche di più!
Leggere per info ... ecco perché l'Aeroporto FVG non funziona, non di certo perché mancano i passeggeri ... quelli si trovano.
http://messaggeroveneto.gelocal.it/...ia-dressi-ora-l-intesa-con-venezia-1.10327385
http://messaggeroveneto.gelocal.it/...rettore-guadagna-piu-di-napolitano-1.10327387
Nel secondo link, quello in fondo all'elenco, chi si becca più di tutti è al suo saldo posto da una vita. Ditemi voi!
 
Son giornate interessanti. Oggi, poi c'è l'apoteosi. Sto godendo come un'ossesso.
Continua il telefilm:
http://messaggeroveneto.gelocal.it/...ronchi-flop-un-giorno-in-aeroporto-1.10333946
Questa è l'intervista all'esimio presidente ... professionista di grande spessore:
http://messaggeroveneto.gelocal.it/...rosso-se-la-regione-vuole-mi-cacci-1.10333938
Qui invece c'è la conoscenza del capacissimo stratega-manager:
http://messaggeroveneto.gelocal.it/...e-poltrone-di-mister-255-mila-euro-1.10333934
E qui la richiesta mendicante per guardare al futuro:
http://messaggeroveneto.gelocal.it/...iani-parlera-direttamente-con-save-1.10333930
Poi ci domandiamo perché il FVG in tema aereo non conta un tubo: con gente così cosa si vuole pretendere?
E intanto la gente cerca di muoversi per conto suo su altri lidi. Del resto che deve fare?
Io mi auguro che nel breve tempo ci sia un terremoto che smuova tutto e faccia ripartire le cose.
Continuo a sostenere che certa gente deve essere mandata a casa a pedate nel posteriore. Mi propongo in aiuto: consumerei volentieri le mie scarpe per l'iniziativa.
 
GLI STIPENDI DEI MANAGER PUBBLICI
Trieste, quanto guadagna il direttore dell’ aeroporto? «C’è la privacy»

Non è possibile sapere quanto arriva nella busta paga del direttore generale Stradi. Alla richiesta di chiarimenti della Regione il cda risponde con la tutela della riservatezza
di Gian Antonio Stella

«Ho chiesto: dato che la Regione è l’unico azionista dell’Aeroporto, posso sapere che stipendi avete? Spiacenti, mi hanno risposto, c’è la privacy!». Lo ha raccontato sere fa, scandalizzata, la governatrice del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani: «Ma se sono soldi pubblici!»
La Presidente della regione autonoma, che ha anche il ruolo di vicesegretaria del Pd, ospite della Camera di Commercio di Udine che premiava i protagonisti dell’economia friulana, era intervistata dal direttore del Messaggero Veneto, Tommaso Cerno. Il quale insisteva su due problemi, il degrado inaccettabile della fortezza veneziana di Palmanova (nonostante la buona volontà dell’amministrazione comunale, della protezione civile e di migliaia di cittadini coinvolti come volontari nella pulizia delle mura) e la crisi dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari sul quale il quotidiano spara a zero da settimane.
È lì che la governatrice si è tolta quel sassolino dalla scarpa.

Rivelando di avere inutilmente chiesto quali fossero i compensi ai vertici dell’Aeroporto, cioè al presidente e amministratore delegato nominato dalla vecchia maggioranza di destra Sergio Dressi (che dopo essere stato in gioventù un camerata duro e puro ha da anni optato per giacca, cravatta e poltrone da Grand Commis) e al direttore generale Paolo Stradi.
Risposta: picche. O meglio, parte degli stipendi è stata comunicata ed oggi è on-line sul sito della Regione alla voce amministrazione trasparente. Ma non quello del direttore generale. Il più pagato di tutti. Nella sua casella c’è scritto: «compenso deliberato: dati non trasmessi». E poi «compenso effettivamente percepito: dati non trasmessi».
Secondo lui, infatti, come ha scritto in una lettera alla presidenza regionale, è vero che la Regione possiede tutte le quote della società, ma la società aeroportuale resta comunque una S.p.A. regolata dalla legge per le società per azioni. Quindi, dice, non ha nessunissimo dovere di fornire informazioni al socio proprietario. Un parere dell’Avvocatura dello Stato dice il contrario? Lui non è d’accordo. Se la regione insiste, chiude a brutto muso, si rivolga al suo avvocato. Fine.

Uno smacco, per la Serracchiani. Tanto più che, racconta, aveva fatto della trasparenza delle buste paga e della battaglia per abbassare gli stipendi perché nessuno possa più prendere una pubblica prebenda più alta dello stipendio del governatore regionale, una questione di principio. Macché: come ha rivelato giorni fa sullo stesso Messaggero Maurizio Cescon, uno degli autori dell’inchiesta sull’aeroporto, l’assai abbottonato direttore generale prenderebbe (comprese le integrazioni per un altro paio di incarichi) 255mila euro. Cioè non solo più del presidente della giunta regionale (circa 150mila euro lordi) ma dello stesso Giorgio Napolitano. Il tutto a dispetto dell’impegno solenne preso da Matteo Renzi: nessun pubblico funzionario, in uno Stato serio, può guadagnare più del Capo dello Stato.Va da sé che la polemica divampa. Ed è giusto che sia così. Al di là della busta paga del signor Paolo Stradi, dei cui destini personali non ci interessa un fico secco, la domanda è: in quale altro Stato il padrone unico di una società non ha il diritto di sapere quanto viene pagato un dipendente? Sono o non sono soldi pubblici? Cioè dei cittadini italiani?

Sul tema l’Authority della privacy ha già risposto più volte. Stufa di come veniva «spesso lamentato che le pubbliche amministrazioni giustificano la propria decisione di non fornire informazioni ai giornalisti dietro una supposta applicazione della legge sulla privacy», il garante ha ricordato ad esempio qualche anno fa alla Regione Trentino Alto Adige, di aver già chiarito che la legge 675/96 sulla tutela dei dati sensibili e poi il «Codice privacy» non avevano per niente «inciso in modo restrittivo sulla normativa posta a salvaguardia della trasparenza amministrativa». Dunque «la disciplina sulla tutela dei dati personali non può essere in quanto tale invocata strumentalmente per negare l’accesso ai documenti». A farla corta: un conto sono i dati strettamente personali sulle malattie, le preferenze sessuali, la fede religiosa di ciascuno, dati che devono essere assolutamente segreti, un altro le «situazioni patrimoniali di coloro che ricoprono determinate cariche pubbliche o di rilievo pubblico». Ed è o non è, l’aeroporto triestino, una struttura pubblica pagata con soldi pubblici da un ente pubblico?

Non bastasse, la tignosa resistenza avviene a fronte di risultati sconfortanti. Basti rileggere le accuse: voli sempre più rari, prezzi stratosferici (fino a 613 euro per un biglietto Trieste-Monaco di Baviera: il costo di un andata e ritorno per New York), un calo del 16% dei passeggeri, clienti in fuga verso gli scali di Venezia o Lubiana, parti dell’aerostazione che si allargano ad ogni acquazzone un po’ più forte, sindacati furibondi perché il contratto integrativo dei lavoratori «è bloccato per la parte economica dagli anni 90»... E la Regione lì, costretta a tappare i buchi e a pagare 6,7 milioni di euro nel 2015 per tenere in vita l’aeroporto distribuendo denaro alle compagnie purché non se ne vadano.
Eppure, ecco la reazione di Sergio Dressi alla fuga di notizie sugli stipendi: «Chi ha diffuso quelle notizie, che non sono note neanche al Consiglio di amministrazione, non ha fatto bene all’aeroporto...» Ma come: neppure il CdA ne sapeva niente? Evviva la trasparenza.

corriere.it
 
Aeroporto, Tondo va al contrattacco: «Ronchi flop? Colpa del Pd»

L’ex presidente risponde alle 5 domande del Messaggero Veneto: fossi stato in Dressi avrei mandato Serracchiani a quel paese. «Avevo aperto una trattativa con Venezia, il centrosinistra l’ha fatta cadere»

UDINE. Dopo alcuni giorni di riflessione, l’ex presidente della Regione, oggi capogruppo di Autonomia responsabile, Renzo Tondo, ha deciso di rispondere alle cinque domande del Messaggero Veneto sulla vicenda dell’Aeroporto di Ronchi, uno scalo inefficiente che perde passeggeri e costa, alle casse del contribuente, milioni di euro come ha dettagliato il nostro giornale.

Domande scaturite dall’audizione in Commissione avvenuta nei giorni scorsi quando Tondo ha difeso l’operato del presidente, Sergio Dressi, da lui nominato, e parlato di una campagna di stampa contro la struttura aeroportuale.

Ai cinque quesiti Tondo replica non prima di una premessa: «L’oggettività dei fatti comporta una conoscenza organica di quella che è stata la visione strategica per lo scalo regionale della giunta che ho avuto l’onore di guidare». Un ragionamento che parte dall’amministrazione precedente, guidata da Riccardo Illy: «Quando mi insediai - ricorda Tondo - ho trovato l’Aeroporto regionale in una situazione di totale stallo, per non dire di fortissima criticità, a causa dei rapporti conflittuali tra l’allora giunta Illy e il Consorzio che gestiva lo scalo.


In due fasi distinte abbiamo rimesso l’Aeroporto nelle condizioni di rilanciare l’attività sia attraverso una pulizia tecnica della compagine societaria che è stata trasformata in spa, sia mettendo l’aeroporto nelle condizioni di poter stare all’interno di un network più ampio, in modo da poterne garantire le rotte e la possibilità di avviare alleanze strategiche a condizioni accettabili, anche con Venezia o con altri scali».

E’ in quegli anni che si apre un ragionamento con Save, la società che controlla lo scalo di Venezia e che oggi ha esteso la sua influenza a Treviso e Verona. «Il dialogo da me e Riccardi aperto con Save - afferma Tondo - si è interrotto con la giunta Serracchiani che ha ritenuto di non continuare questo percorso. Ora, evidentemente, deve essere suonato qualche campanello d’allarme che ha dato la sveglia ad una giunta immobile e incapace di indicare strategie alla dirigenza dell’aeroporto di cui detiene la totalità delle quote. Questa situazione di imbarazzo, invece di portare a un confronto nelle sedi appropriate tra i soggetti coinvolti, magari anche sentendo chi ha amministrato nella passata legislatura, è sfociata nella scorciatoia di trovare un capro espiatorio e nel cercare di nascondere proprie mancanze dietro una comunicazione populista e paravento».

Infine il giornalismo d’inchiesta e il ruolo svolto dal Messaggero Veneto: «Il giornale ha fatto il suo lavoro, ma quello che ho già detto in Commissione e che ribadisco ora è che il confronto tra Regione e dirigenza dell’Aeroporto, alla luce della situazione e dei dati economici certamente conosciuti solo alle parti, si doveva fare ben prima nelle sede opportune e a prescindere da una inchiesta giornalistica. Mi spiace che questo non sia stato ben compreso dal mio intervento in Commissione».

Ma veniamo ora al dettaglio delle risposte dalle quali emerge un duro atto d’accusa nei confronti dell’attuale governo regionale guidato da Debora Serracchiani.

1.
Il disastro dell’Aeroporto ha radici lontane e lei è stato 5 anni presidente della giunta regionale. Perche' non ha agito prima, quando lei
amministrava questa regione?

1 Quando siamo arrivati nel 2008 abbiamo trovato una Società dilaniata dalle beghe tra Consorzio e Regione, che solo la buona volontà di presidenti come Elio De Anna, Roberto Dipiazza e Giorgio Brandolin, aveva evitato di portare i libri in tribunale avendo accumulato nei precedenti 5 anni 4,5 milioni di euro di debiti. Tra il 2009 e il 2012 il traffico passeggeri è cresciuto di 150 mila unità, raggiungendo il record storico dell’Aeroporto. I bilanci sono ritornati, se pur modestamente in attivo, ed è stato rimesso in moto il progetto del Polo intermodale.

Quando Riccardi convinse il Consorzio a cedere le quote di maggioranza della società la stima del perito del tribunale fu di circa 8 milioni di euro. Poco più di un anno dopo il perito fece una stima sulla privatizzazione della società, di oltre 13 milioni di euro. Quando il centrosinistra governava la Regione i passeggeri dell’Aeroporto erano poco più di 600 mila, nel mio quinquennio siamo arrivati a 882 mila. E vogliamo dimenticare che le Assicurazioni Generali minacciavano di trasferire la sede altrove se non ci fosse stato un collegamento con Milano Linate, con una perdita secca per le casse regionali di decine di milioni di euro e che il sottoscritto, con Riccardi e il ministro Matteoli ottenne dopo lunghe trattative? Questi sono fatti concreti e incontestabili. Tutto il resto è fuffa. Più che guardare che cosa ho fatto io nei cinque anni di governo, sarebbe interessante sapere cosa ha fatto la Serracchiani nei primi due anni del suo governo.


2.
Perché non è stata concretizzata l’alleanza con Venezia per il polo aeroportuale del Nordest?

2 Lo ha spiegato molto bene Riccardi, noi avevamo avviato le procedure per la cessione di quote. La Save aveva manifestato interesse e andavano perfezionati i passi successivi. Se i contributi europei fossero stati un problema lo avremmo rimosso, ma è finita la legislatura ed è subentrata Serracchiani, cosa è successo dopo quindi lo dovete chiedere a lei. So solo che Dressi mi raccontò stupito che nel primo ed unico incontro con Serracchiani il 5 luglio 2013 lei chiese a lui di chiedere a Riccardi notizie sui contatti con la Save e con Marchi.


3. Perché non avete fatto una battaglia sulla trasparenza dei compensi del direttore generale? Il suo stipendio è sempre stato top secret...


3
Lo stipendio del direttore generale Paolo Stradi non è mai stato segreto. Cosa diversa è che non era pubblicato e questo sulla base di pareri legali che Dressi, mi ha riferito, di aver richiesto per essere certo di non commettere qualche violazione della privacy. Con questa premessa, ritengo che sarebbe stato più corretto pubblicarli senza alcun indugio.



4.
Il Cda dell’aeroporto sta perdendo pezzi. Non crede che la cosa più opportuna a questo punto siano le dimissioni del presidente Dressi, invece di una difesa a oltranza che non porta da nessuna parte?

4 Si sono dimessi dal Cda i funzionari regionali che hanno, com’è giusto, seguito le indicazioni della giunta regionale. Registro che gli stessi funzionari hanno sempre votato a favore delle delibere presentate da Dressi e che non hanno mai né pubblicamente né riservatamente contestato la gestione della società. Dopodiché ognuno ha le sue reazioni che sono la conseguenza del modo in cui si viene trattati. Dressi si è trovato di fronte ad un atteggiamento arrogante di Serracchiani fin dal giorno dopo le elezioni. Tra chi ha responsabilità istituzionali ci si parla e non ci si accusa per partito preso, fosse capitata a me l’avrei mandata a quel paese. Ognuno ha le sue reazioni.


5.Il Centrodestra ha accusato il MessaggeroVeneto per aver pubblicato l’inchiesta sui mali dello scalo. Qual è stata la proposta della sua coalizione per evitare quei dati che parlano da soli?

5 Desidero premettere, come già detto in Commissione, che nessuno ha accusato il Messaggero Veneto di alcunché, il giornale ha fatto il suo mestiere. Cosa diversa è rilevare che qualcuno che era in possesso di notizie riservate ha ritenuto di utilizzarle per scopi politici, e questo se mi è consentito è un’altra cosa. Ritengo che siano ampiamente documentate le cause della diminuzione dei passeggeri nel 2014. Voglio ricordarle. In primis la scelta della compagnia Alitalia, alle prese con un quasi fallimento all’inizio dell’anno che hanno condotto ad una unilaterale e immotivata cancellazione di voli e posti su Roma, Milano, Catania.

Poi la riduzione delle destinazioni Ryanair dovuti alla radiazione di una ventina di aerei della compagnia. Quindi l’assenza dei voli Bellair per Tirana e Volotea per Palermo e l’assenza dei charter dalla Russia. Tutto questo ha comportato 150 mila passeggeri in meno. Vogliamo dire che è colpa di Dressi e del centrodestra? Non mi pare che sia così. La nostra proposta è sempre quella: si riprenda il percorso verso la cessione di quote inopinatamente interrotta dalla Serracchiani con la Save e Marchi, trattati a pesci in faccia dall’attuale giunta regionale. Se qualcuno ha idee diverse e percorribili saremmo ben lieti di confrontarci.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/...trattacco-ronchi-flop-colpa-del-pd-1.10495134
 
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