Mi spiace che non si possa discutere di Ryanair senza che le divergenze di vedute portino a questi spiacevoli inconvenienti. Ed è un peccato, perchè una compagnia aerea che muove 50 milioni di passeggeri e che in Italia è stata molto abile nello sfruttare i molti aeroporti orfani del vettore nazionale è comunque una realtà con la quale fare i conti, nel bene e nel male. Io non credo che il passeggero Ryanair sia una persona stupida, indipendentemente dal fatto che sia italiano o straniero. Secondo me è una persona che ha fatto una scelta, che può essere dettata dalla comodità (è la compagnia che fa scalo nell'aeroporto sottocasa con la tratta che interessa), dal prezzo (con o senza inseguimento delle offerte o con maggiore o minore adattamento alle regole per evitare di pagare gli extra) e, perchè no, anche dalla simpatia per una compagnia diversa dalle altre. Dopo tutto io conosco persone (casi isolati, non sto generalizzando) che simpatizzano per Lufthansa, perchè non possono esistere persone che simpatizzano per Ryanair?
Io non credo che nemmeno il viaggiatore che insegue le offerte, paga con la carta di credito senza commissioni e le studia tutte per non pagare gli extra e sceglie una meta perchè c'era l'offerta, sia stupido. E' semplicemente una persona che ha fatto una sua scelta di viaggio, quella del volo aereo al minor costo. Anzi, mi diverte leggere di come tra Ryanair e una parte della sua utenza si sia instaurato una specie di gioco, da una parte la compagnia le studia tutte per spremere qualche euro di balzello, e dall'altra una parte (non tutta) della clientela studia la contromossa per evitarlo. Non ci vedo niente di male.
Mi preoccupa, e su questo sono molto critico, l'atteggiamento di Ryanair nei confronti delle normative a tutela dei passeggeri, perchè le dimensioni di Ryanair unite all'essere di fatto la compagnia che mantiene in vita molti scali minori, fanno aumentare il suo potenziale di lobby. Abbiamo impiegato anni per ottenere una normativa a tutela dei diritti dei passeggeri e mi dispiacerebbe vederla cancellata o svuotata di significato, anche perchè so benissimo che anche le major apprezzerebbero una tale mossa, pur non sostenendola apertamente, così come invece fa Ryanair.
Come ho già detto, io non uso Ryanair se non quando è l'unica alternativa, ed è una mia scelta strettamente personale. E' lo stesso motivo per cui quando posso compro anche nei piccoli negozi, perchè non li voglio veder sparire dalle vie delle nostre città e dei nostri paesi, sostiutuiti dai mega centri commerciali nelle periferie. Non voglio un mondo fatto di solo prodotti high brand e low cost, con le botique in centro e i discount in periferia. Voglio poter pensare che esistono ancora i prodotti di buona qualità venduti a prezzi ragionevoli. Anche quando si parla di un viaggio aereo. Così come penso che ad un lavoratore dipendente debba essere consentito di scioperare (con tutte le garanzie quando si tratta di un servizio pubblico) per manifestare il suo dissenso e di iscriversi ad una associazione sindacale che lo rappresenti nel dialogo con la proprietà. Cose che mi par di capire non siano concesse ai dipendenti Ryanair. Mi spiace che qualcuno si sia arrabbiato quando ho parlato di contributi governativi. Non metto in dubbio il fatto che Alitalia (o qualcun altro) in passato abbia fatto peggio, ma come non approvavo questo comportamento allora (sono sempre stato molto critico nei confronti di Alitalia quando era un carrozzone governativo foraggiato con i nostri soldi) non approvo adesso. Anzi, a maggior ragione adesso, che i trasferimenti statali a comuni, province e regioni si sono ridotti tantissimo e spesso gli amministratori devono decidere cosa tagliare per far quadrare i bilanci. Può essere che foraggiare una compagnia per invogliarla a far scalo su un aeroporto possa portare ricchezza in termini di turismo (anche se ho qualche dubbio), ma se così è e ci sono di mezzo soldi pubblici, da cittadino avrei preferenza che la cosa fosse fatta alla luce del sole, con un bando pubblico al quale possono partecipare tutte le compagnie, vince chi offre il servizio accontentandosi di meno contributo, e non con un contratto coperto da riservatezza commerciale. Opinione personale e non generalizzazione, ripeto. Come si legge nella mia firma, non ho alcun problema a sedermi dalla parte del torto.