…
sono trascorsi 1 ora e 18 minuti da malpensa e stiamo viaggiando con una TAS di 450 nodi e una GS di 486 nodi. Lasciamo la costa per tuffarci nell’entroterra spagnolo, entriamo in quella che io considero la vera spagna è qui che si respirano gli odori veri di questa terra. L’odore della passione, l’odore del sangue, ma anche, ahimè, l’odore della morte! Qui viene allevato l’animale espressione massima della forza, della resistenza e della fecondità: il toro! Se il leone nella savana è regalità il toro è forza. Un animale che ti incute rispetto! Lo so, molti scuoteranno la testa davanti alle atrocità di una corrida, anche io crescendo mi sono rifiutato di assistere a questi spettacoli… il tempo chi lo sa, forse cambierà anche queste cose in questa bellissima terra.. meglio limitarsi agli encierri… quante corse e quanta paura nel farsi correre dietro… qui nella peggiore delle ipotesi finivi morto tu e non il toro!
“guarda un po’ qui, occhio a quello che ti sto dicendo” dice il comandante al pilota indicando i tasti delle fuel pumps “la messa in moto del 767 avviene con tutte le pompe inserite ci penserà poi l’aereo a stabilire quante utilizzarne effettivamente per lo start up segnalandoti quante non sono in uso per questa operazioni. Ora se non trovi segnalato nulla e stai mettendo in moto vuol dire che c’è il portello del carburante aperto e in volo, se non viene chiuso, lo perderai sicuramente. Questo non sta scritto da nessuna parte. Memorizzatelo tu” “ok” risponde il pilota prendendo appunti, insieme all’altro pilota, su un quadernetto. “Visto che stiamo parlando di carburante fammi un po’ due conti di quante holding possiamo fare a furteventura prima di ripiegare sull’alternato? Consideriamo che siamo partiti con 22.600 kg di carburante e visto il peso dell’aereo (leggero) stiamo consumando 2.100 kg di carburante all’ora per motore quindi 4.200 kili per coppia” indicando la strumentazione che indica il consumo di carburante “tieni anche presente che una holding vale 4 minuti”. il pilota consulta quanto carburante avremo al punto dove ipoteticamente potrebbero chiederci di biscottare trasforma, dopo, il consumo orario dei due motori in consumo al minuto e lo moltiplica per quattro. Ora sa quanto carburante vale uno holding. Prende il carburante che ci resterà, sottrae il carburante che ci servirà per andare all’alternato o atterrare a fuerteventura, quello che resta lo divide per il carburante necessario per una holding e ottiene il numero di holding massime fattibili prima di ripiegare sull’alternato se la situazione a fuerteventura non dovesse sbloccarsi. Nel frattempo il comandante si gira verso di me e mi dice “te la cartina dell’avvicinamento a fuerteventura, guardatela, dovremmo atterrare per 01” la osservo un po’ e dico a voce alta “FUE ha una sola pista orientata 01 – 19. La procedura prevede di arrivare al punto TENDA per poi lasciarlo con una prua di 189 per dieci miglia dopodiché si inizia un arco di DME per 12 miglia verso destra e a 2500 piedi sul QNH dell’aeroporto si intercetta il localizzatore. Sapete cos’altro vi dico? Che sono cazzi di chi deve fare l’atterraggio perché la pista per 01 ha una bella resa (porzione di pista utilizzabile per i decolli o eventuali mancati decolli ma non ci si può atterrare sopra quindi bisogna tenere bene l’aereo per un po’ sulla pista e appoggiare i carrelli solo oltre una linea indicata sulla pista) ed è pure corta quindi se si va lunghi la riattaccata è assicurata altrimenti si finisce dentro il mare” in cabina ridono “ottimo” dice il comandante “ma quando ti decidi a fare il brevetto?” mi chiede “caro mio non tocchiamo questo tasto. Un’altra domanda please”…
sono trascorsi 1 ora e 18 minuti da malpensa e stiamo viaggiando con una TAS di 450 nodi e una GS di 486 nodi. Lasciamo la costa per tuffarci nell’entroterra spagnolo, entriamo in quella che io considero la vera spagna è qui che si respirano gli odori veri di questa terra. L’odore della passione, l’odore del sangue, ma anche, ahimè, l’odore della morte! Qui viene allevato l’animale espressione massima della forza, della resistenza e della fecondità: il toro! Se il leone nella savana è regalità il toro è forza. Un animale che ti incute rispetto! Lo so, molti scuoteranno la testa davanti alle atrocità di una corrida, anche io crescendo mi sono rifiutato di assistere a questi spettacoli… il tempo chi lo sa, forse cambierà anche queste cose in questa bellissima terra.. meglio limitarsi agli encierri… quante corse e quanta paura nel farsi correre dietro… qui nella peggiore delle ipotesi finivi morto tu e non il toro!
“guarda un po’ qui, occhio a quello che ti sto dicendo” dice il comandante al pilota indicando i tasti delle fuel pumps “la messa in moto del 767 avviene con tutte le pompe inserite ci penserà poi l’aereo a stabilire quante utilizzarne effettivamente per lo start up segnalandoti quante non sono in uso per questa operazioni. Ora se non trovi segnalato nulla e stai mettendo in moto vuol dire che c’è il portello del carburante aperto e in volo, se non viene chiuso, lo perderai sicuramente. Questo non sta scritto da nessuna parte. Memorizzatelo tu” “ok” risponde il pilota prendendo appunti, insieme all’altro pilota, su un quadernetto. “Visto che stiamo parlando di carburante fammi un po’ due conti di quante holding possiamo fare a furteventura prima di ripiegare sull’alternato? Consideriamo che siamo partiti con 22.600 kg di carburante e visto il peso dell’aereo (leggero) stiamo consumando 2.100 kg di carburante all’ora per motore quindi 4.200 kili per coppia” indicando la strumentazione che indica il consumo di carburante “tieni anche presente che una holding vale 4 minuti”. il pilota consulta quanto carburante avremo al punto dove ipoteticamente potrebbero chiederci di biscottare trasforma, dopo, il consumo orario dei due motori in consumo al minuto e lo moltiplica per quattro. Ora sa quanto carburante vale uno holding. Prende il carburante che ci resterà, sottrae il carburante che ci servirà per andare all’alternato o atterrare a fuerteventura, quello che resta lo divide per il carburante necessario per una holding e ottiene il numero di holding massime fattibili prima di ripiegare sull’alternato se la situazione a fuerteventura non dovesse sbloccarsi. Nel frattempo il comandante si gira verso di me e mi dice “te la cartina dell’avvicinamento a fuerteventura, guardatela, dovremmo atterrare per 01” la osservo un po’ e dico a voce alta “FUE ha una sola pista orientata 01 – 19. La procedura prevede di arrivare al punto TENDA per poi lasciarlo con una prua di 189 per dieci miglia dopodiché si inizia un arco di DME per 12 miglia verso destra e a 2500 piedi sul QNH dell’aeroporto si intercetta il localizzatore. Sapete cos’altro vi dico? Che sono cazzi di chi deve fare l’atterraggio perché la pista per 01 ha una bella resa (porzione di pista utilizzabile per i decolli o eventuali mancati decolli ma non ci si può atterrare sopra quindi bisogna tenere bene l’aereo per un po’ sulla pista e appoggiare i carrelli solo oltre una linea indicata sulla pista) ed è pure corta quindi se si va lunghi la riattaccata è assicurata altrimenti si finisce dentro il mare” in cabina ridono “ottimo” dice il comandante “ma quando ti decidi a fare il brevetto?” mi chiede “caro mio non tocchiamo questo tasto. Un’altra domanda please”…