Mobilità per EN (linea ATR)


Nel caso interessassero ancora, qualche dato:

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Ribadisco però che hanno una significatività scarsa, dato che è LH a decidere l'imputazione dei costi nei rapporti tra EN e la casa madre.

Grazie.
Come immaginavo il dato cumulativo di questi ultimi 6 anni evidenzia ahimè un delta negativo, cvd.
 
Il trend più preoccupante è quello dei ricavi netti, in quasi costante diminuzione negli anni. E' vero che anche in questo caso pesa il metodo di "ripartizione" del costo di un biglietto LR con tratta feed operata da EN, però le differenze appaiono fin troppo significative.
 
Leggo su Avionews

[h=1]Air Dolomiti un caso singolare di "Azienda in crisi"[/h][h=2]Verona, Italia - La compagnia è di proprietà di Lufthansa[/h](WAPA) - Air Dolomiti è un'azienda italiana, anzi un gioiello italiano, ideata e sviluppata da un bravo imprenditore, Alcide Leali.

A partire dal 1989. La compagnia ha sempre operato con efficienza e qualità nel settore del trasporto aereo di passeggeri, prosperando con le proprie forze, senza mai ricorrere ad aiuti di Stato o gravare sui contribuenti italiani.

Nel 2003 Air Dolomiti è stata acquistata da Lufthansa proprio perché di estremo interesse e valore per il colosso tedesco. Il vettore italiano è infatti un marchio di eccellenza, in grado di trasportare con efficienza e qualità i passeggeri italiani ed europei verso gli hub di Monaco e Francoforte.

Dal 2003 ad oggi, però, Lufthansa ha imposto un grande ridimensionamento della flotta: la compagnia passerà da più di 20 aerei, a soli 10 velivoli entro l'autunno di quest’anno.

Lo scenario futuro più probabile è la definitiva chiusura di Air Dolomiti. In tal modo Lufthansa potrà operare tutte le rotte italiane con aerei ed equipaggi tedeschi. Tutto questo avviene nonostante i numerosi riconoscimenti di efficienza e di eccellenza ricevuti dal personale del vettore, sia da parte della stessa proprietà tedesca, sia da parte della clientela.

In sostanza, l'unica azienda veramente sana nel panorama dell'aviazione civile italiana è stata prima comprata, poi svuotata del proprio valore, creando disoccupazione fra i lavoratori italiani a beneficio dei lavoratori tedeschi.

"Sono ora in procinto di perdere il lavoro 76 piloti e 40 assistenti di volo fra il personale navigante, e complessivamente un totale di più di 600 persone, con tutta probabilità, lo perderà nel prossimo futuro. Questa situazione è frutto esclusivamente di una scelta politica da parte di Lufthansa. I tedeschi deliberatamente si preparerebbero a licenziare 600 persone in Italia, facendo passare l’operazione come 'Ristrutturazione aziendale'", sostengono alcuni piloti del vettore.

"Gli esperti e qualificati equipaggi degli aerei Atr di Air Dolomiti sono costretti perciò a lasciare l'Italia, per cercare lavoro altrove. Ha quindi un sapore assai amaro aver appreso proprio in questi giorni che contemporaneamente l’ Alitalia si avvale proprio su velivoli Atr di piloti rumeni della Carpatair" proseguono questi.

Avrà il Governo la capacità e volontà d’intervenire? A quando la consapevolezza che il settore aereo è fra quelli qualificanti e strategici per il Paese?
 
Air Dolomiti l'ho presa diverse volte e devo dire che è la mia preferita sia per qualità del catering che per cortesia ed educazione del personale di volo!
 
Air Dolomiti, il personale teme la fine della compagnia

Dopo l'apertura a dicembre scorso della procedura di mobilità per 116 lavoratori, tra piloti e assistenti di volo, il 24 dicembre è stata avviata la cassa integrazione

I dipendenti Air Dolomiti temono la chiusura della compagnia. Dopo l'apertura a dicembre scorso della procedura di mobilità per 116 lavoratori, tra piloti e assistenti di volo, il 24 dicembre è stata avviata la cassa integrazione.
Un rappresentante sindacale dei piloti, si apprende dal Corriere della Sera, evidenzia la riduzione della flotta e il fatto che molte tratte sono già oggi operate da equipaggi tedeschi (Air Dolomiti è stata acquisista nel 2003 da Lufthansa). Dal canto suo la compagnia rassicura, per bocca del Ceo Michael Kraus, e spiega la decisione di ridurre la flotta da 16 aerei affermando che ci sarà il doppio dei posti.

(Guidaviaggi)

Proposta: rinominiamo il 3d in "Thread Air Dolomiti" ?
 
Ognuno di noi riflette per se e alimenta le proprie opinioni. Chiaro che chi lavora nel settore ed è vicino alle dinamiche aziendali (sia da parte dei lavoratori, ma anche dei managers e degli azionisti) può permettersi di prendere una posizione "tecnica" e corretta sull'argomento.

Io provo sommessamente ad affermare solo una cosa: questa azienda è nata in Friuli Venezia Giulia a Ronchi dei Legionari con capitali per buona parte privati (famiglia Leali) e in parte pubblici (finanziaria regionale Friulia). Dai primi anni '90 si è man mano e gradatamente fatta strada nel panorama aereo italiano (e non solo) rappresentando stile, efficacia di servizio, sicurezza operativa (e forse anche altro ... in positivo). Nella mia regione ha dato lavoro a tecnici (anche provenienti dall'istituto tecnico Malignani di Udine), impiegati ed assistenti di volo/piloti che compartecipavano a mantenere una certa professionalità di alto livello in campo aeronautico.

La sua sede a Ronchi presso l'aeroporto aiutava a qualificare quest'ultimo.

Da quando Friulia per prima (non so e non pretendo di conoscerne le ragioni) ha ceduto il suo quarto di partecipazione a Lufthansa e poi la famiglia Leali ne ha seguito l'esempio, secondo me, si ha avuto l'inizio di questo processo di svilimento. D'accordo che il servizio è rimasto ad alti livelli, ma si è persa quell'anima italiana.

I lavoratori hanno dapprima dovuto subire il trasferimento a Verona, con tutte le problematiche immaginabili, ed ora continua l'opera. Magari, forse, a breve ci sarà un definitivo trasferimento in Germania e così "buonanotte ai suonatori".

Ci son voluti quasi venti anni per, prima, imbastire e costruire e, poi, mantenere un qualche cosa di bello; in pochissimo tempo si distruggeranno sforzi, sacrifici, passione, dedizione, soldi, conoscenze e professionalità. Uno dei tanti esempi di come noi italiani ci comportiamo. Poi ci offendiamo se ci danno degli incapaci.

Non so di chi siano le responsabilità ... immagino un pò di tutti quelli che giocoforza avevano "le mani in pasta" (non mi riferisco ai lavoratori) bensì alti managers, politici, sindacati, ecc.

Non conosco nessuno in Air Dolomiti e non ho mai avuto a che fare col mondo aeronautico (professionalmente parlando); il mio è solo un pensiero nostalgico da friulano appassionato di aeronautica che era orgoglioso di avere in Friuli questa azienda e per essa provava stima e simpatia.

In bocca al lupo per i lavoratori, per la loro professione ed il loro futuro personale e familiare.
Scusate il mio intervento.
 
Bell'articolo oggi sul Corriere della sera - Economia su AirDo , credo da parte dei piloti....
 
Quindi se lavori per il pachiderma pseudostatale prima o poi perdi il lavoro, se lavori per il principe della costa smeralda prima o popi perdi il lavoro, se lavori per un imprenditore del nordest prima o poi perdi il lavoro, se lavori per una succursale di una super major prima o poi perdi il lavoro. Poi ci si chiede perchè a bordo sorridiamo poco...
Mi rattrista devvero molto questa situazione di EN e per i suoi bravi e professionali dipendenti.
 
Confermo, ogni volta che ho viaggiato con Air Dolomiti ho sempre pensato "ma che bella compagnia"!

Purtroppo nel mondo degli affari non si ridimensiona (e talvolta chiude) solo perche' si e' piccoli e brutti. A volte tocca anche a realta' efficienti e valide se per condizioni di mercato le cose possono diventare piu' "efficienti" (a seconda del punto di vista di chi prende le decisioni) in altro modo. Air Dolomiti e' proprieta' LH, e LH decide che fare. Dura realta' dei fatti*

*questo e' uno dei motivi per cui ogni volta che vedo una compagnia italiana venire comprata da grandi gruppi stranieri mi dispiaccio un po': spesso si pensa "e' entrata a fare parte di una gruppo solido", ma e' anche vero che il "gruppo solido" a volte ha altre priorita' che preservare l'occupazione in loco o mantenere servizi utili da noi, ma a seconda dei casi, spesso l'acquisizione e' motivata da interesse per il nome/brand, tecnologia, posizione sul mercato, economie di scala, etc.
 
Confermo, ogni volta che ho viaggiato con Air Dolomiti ho sempre pensato "ma che bella compagnia"!

Purtroppo nel mondo degli affari non si ridimensiona (e talvolta chiude) solo perche' si e' piccoli e brutti. A volte tocca anche a realta' efficienti e valide se per condizioni di mercato le cose possono diventare piu' "efficienti" (a seconda del punto di vista di chi prende le decisioni) in altro modo. Air Dolomiti e' proprieta' LH, e LH decide che fare. Dura realta' dei fatti*

*questo e' uno dei motivi per cui ogni volta che vedo una compagnia italiana venire comprata da grandi gruppi stranieri mi dispiaccio un po': spesso si pensa "e' entrata a fare parte di una gruppo solido", ma e' anche vero che il "gruppo solido" a volte ha altre priorita' che preservare l'occupazione in loco o mantenere servizi utili da noi, ma a seconda dei casi, spesso l'acquisizione e' motivata da interesse per il nome/brand, tecnologia, posizione sul mercato, economie di scala, etc.

Dr Gio, la seconda parte del tuo post è una lucida ed amara analisi che, con un cut & paste, potremmo inserire nel TR Alitalia, se AF tra qualche mese la fagociterà.
 
Dr Gio, la seconda parte del tuo post è una lucida ed amara analisi che, con un cut & paste, potremmo inserire nel TR Alitalia, se AF tra qualche mese la fagociterà.
E' ciò che sostengo da tempo, e mi sono preso parole per averlo detto.
 
Purtroppo nel mondo degli affari non si ridimensiona (e talvolta chiude) solo perche' si e' piccoli e brutti. A volte tocca anche a realta' efficienti e valide se per condizioni di mercato le cose possono diventare piu' "efficienti" (a seconda del punto di vista di chi prende le decisioni) in altro modo. Air Dolomiti e' proprieta' LH, e LH decide che fare. Dura realta' dei fatti*

*etc.
Negativo, a meno che non ci sia qualcosa sotto.
Se l'azienda e' veramente efficiente operativamente e soprattuto economicamente (ma lo e' davvero?)
Nelle vita, degli affari, contano sempre e solo i flussi di cassa , il resto sono dettagli.
Purtroppo i dati interessanti di jamnastami sono pochi e poco dettagliati per farsi un'idea precisa soprattutto alla luce di trasferimenti costi e ricavidi beni e servizi dalla casa madre.
Dubito che chiudere tutto e', per dire una cosa a caso, sostituire tutto con germanwings direttamente dalla germania sia piu' efficiente.
 
Negativo, a meno che non ci sia qualcosa sotto.
Se l'azienda e' veramente efficiente operativamente e soprattuto economicamente (ma lo e' davvero?)
Nelle vita, degli affari, contano sempre e solo i flussi di cassa , il resto sono dettagli.
Purtroppo i dati interessanti di jamnastami sono pochi e poco dettagliati per farsi un'idea precisa soprattutto alla luce di trasferimenti costi e ricavidi beni e servizi dalla casa madre.
Dubito che chiudere tutto e', per dire una cosa a caso, sostituire tutto con germanwings direttamente dalla germania sia piu' efficiente.
Per un'azienda come LH è il "grande disegno" a contare, più delle singole parti. La pace sindacale interna passando i voli a Germanwings o LH mainline può essere più importante dei flussi di cassa generati da AirDolomiti.
 
Per un'azienda come LH è il "grande disegno" a contare, più delle singole parti. La pace sindacale interna passando i voli a Germanwings o LH mainline può essere più importante dei flussi di cassa generati da AirDolomiti.
Assolutamente vero!

la perdita di redditivita' da una parte (?) viene compensata da altre redditività meno evidenti ma di sicuro impatto
 
Da L'arena

Verona. Un licenziamento in tronco e tre sospensioni dalle mansioni che potrebbero trasformarsi in altrettanti licenziamenti. È stata pesante la reazione del management di Air Dolomiti, la compagnia aerea con sede a Dossobuono di proprietà del gruppo Lufthansa, all'iniziativa di un gruppo di piloti, che lo scorso 19 febbraio spedirono a una ventina di testate giornalistiche un comunicato. Una quarantina di righe per «rendere pubblica una grave situazione», avevano scritto i piloti, «che contribuisce al declino del nostro Paese, incapace di tutelare i propri lavoratori e trattenere le eccellenze». Spiega l'avvocato Enzo Pisa, che assiste il comandante che ha già ricevuto la lettera di licenziamento in tronco per giusta causa e i tre piloti attualmente sospesi dal servizio: «Nel comunicato, condiviso da gran parte dei 160 piloti di Air Dolomiti, sono stati riferiti, in maniera garbata, fatti assolutamente noti di cui la stampa si era occupata in più occasioni, quali la mobilità propedeutica ai licenziamenti, la cassa integrazione di quattro anni per 116 dipendenti. L'obiettivo dei lavoratori era quello di far conoscere all'opinione pubblica la situazione e le loro preoccupazioni». «Il diritto di critica e la libertà di espressione sono costituzionalmente garantiti», incalza il giuslavorista, «ma evidentemente non a tutti piace essere criticati. Il licenziamento è un atto abnorme, ingiusto. Con il comandante stiamo valutando il ricorso per il reintegro, mentre restiamo in attesa di conoscere le sorti degli altri tre piloti al momento sospesi dal servizio». Cordiale Miccio, coordinatore nazionale Ugl Piloti, chiede a Air Dolomiti di fare un passo indietro. «È inaccettabile», scrive in una nota, «che un lavoratore venga licenziato per aver comunicato una preoccupazione. Air Dolomiti, che ha avviato una fase di profonda ristrutturazione, con l'avvio di una procedura di cassa integrazione per 76 piloti e 40 assistenti di volo, dovrebbe essere solidale con i dipendenti e creare un clima di collaborazione e di squadra per affrontare uniti le difficoltà, invece di creare i presupposti per gravi fratture. Invitiamo l'azienda a rivedere le proprie decisioni, per scongiurare un inasprimento delle relazioni». Richiesta di un commento, Air Dolomiti liquida la vicenda con un secco «No comment». Molti dipendenti della compagnia, nel frattempo, hanno sottoscritto e spedito ai dirigenti una lettera di sostegno ai quattro piloti. P.COL.