Sicuramente, infatti il problema sono i falsi negativi negli asintomatici, che sono storicamente i maggiori vettori del virus, posto come i sintomatici (es. in stato febbrile) al netto della positività conclamata dovrebbero evitare comunque di fare vita sociale.
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Pronti i protocolli per l'attivazione dei nuovi voli "covid-addicted"
Potrebbe essere un'evoluzione della classica roulette russa: solo uno è positivo, ma non sai chi è e se ha "leccato" prima o dopo di te...
Fai prima a fare i voli “covid positive” dove non controlli niente e tutti sono positivi
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Pare che sia colpa del laboratorio farlocco in India piuttosto che dei tamponi fasulli (“quelli dei cinesih!”) fatti da queste parti.
Oops: Amritsar Airport COVID-19 Testing Error Blamed For Positive Results
Two flights from Italy to India had a shocking number of positive coronavirus cases. As it turns out, there was a testing error.
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13900, ero al check-in e poi in fila alla security a BGY mentre imbarcavano questo volo, che ha creato confusione totale. Scene Fantozziane, con tutto il rispetto per il ragioniere, inclusi rotoli di soldi nei pantaloni e bottiglioni di liquidi che si pretendeva passassero. Se uscisse fuori che qualche tampone fosse, diciamo così, non regolarissimo, non mi stupirei.
Sanchez, per il quali nutro altrimenti pochissima stima, vuole proporre all’europa di cominciare a pensare di trattare il covid come una normale influenza
Visto lo scollamento (finalmente) delle morti dal numero di contagi, personalmente credo sia la strada giusta, benchè temo ci vorrá ancora tanto tempo
La Spagna vuole trattare il Covid come «una normale influenza». La proposta del premier Sanchez
Nel Paese l’aumento dei casi non è seguito da quello dei decessi. Per il premier non è più necessario testare e tracciare chiunque manifesti dei sintomi. Nel Paese l’85% ha almeno una dose di vaccino
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Il ‘tampone impossibile’ per viaggiare: la denuncia di Ivano Zilio
Un tampone a ostacoli per partire. Ivano Zilio (nella foto), presidente di Primarete Network e consigliere di Fto, con una nota punta il dito contro la difficoltà per i viaggiatori di rispettare le normative vigenti.
Il manager parla di “diversi casi di turisti che prima di partire sono obbligati a farsi un tampone molecolare nonostante le 3 dosi di vaccino”. Ma la difficoltà sarebbe quella di effettuare un tampone nelle 48 precedenti la partenza.
I passeggeri, rimarca infatti Zilio, non possono rivolgersi alle strutture pubbliche, per le quali è necessaria l’impegnativa del medico che viene emessa solo per motivi sanitari. Devono dunque procurarsi il test nelle strutture private. “Questo significa che la tempistica della consegna dell’esito e a discrezione della struttura e i prezzi sono molto alti, al momento la stragrande maggioranza delle strutture private riesce a garantire le 48 e non le 24 ore, in contrasto con la richiesta dei vettori aerei che chiedono il molecolare a 48 ore dal momento del prelievo. In più molti dei centri privati non eseguono tamponi tutti i giorni e solo a determinati orari”.
E conclude: “Tutto questo rappresenta un problema. Spero vivamente che venga gestita e risolta al più presto questa situazione”.
Il ‘tampone impossibile’ per viaggiare: la denuncia di Ivano Zilio
La mia esperienza é diversa: a bologna c’é un centro tamponi in aeroporto piuttosto agile: ho fatto un pcr in 15 minuti e dopo nemmeno 12 ore ho avuto il risultato
Il fatto che sono positivo mi dará la possibilitá di ritestare il processo fra qualchegiorno
