Minuto per minuto la serata che decide Alitalia


Citazione:Messaggio inserito da Robbyy

Allora nn si è deciso nulla!!!!! O per prossime riunioni si intende per la trattativa diretta ????
Mhà, .. e chi cappisce più nulla?!
Meglio riposare non pensandoci; e aspettare domani!
Ssperammo solo bene [V]
 
ANSA) - ROMA, 13 DIC - Il consiglio di amministrazione dell’Alitalia è convocato per le 9 di questa mattina. Lo
rende noto l’azienda.
La riunione è stata fissata sulla decisione del partner con cui proseguire la trattativa in esclusiva sulla
privatizzazione.
I candidati sono Air France-Klm, AirOne e la cordata Baldassarre. (ANSA).

DR/CIP 13-DIC-07 00:56 NNN
 
Citazione:Messaggio inserito da Robbyy


L'elezione di un Papa è + semplice[V]....

mi spiace ma il conclave è una cosa molto più difficile, molto più complessa poichè non posso fare inciuci prima, non possono accordarsi prima, non possono fare riunioni preparatorie e nonostante tutto ciò un cardinale per essere papa deve raggiungere i 2/3 più uno dei voti! la differenza è che i cardinali (e quindi il conclave) SONO MOLTO PIU SERI della telenovela alitalia e di molti ministri di questo governo!

ps: consiglio di andare a recuperare le bricciole, le mezze verità (perchè vige il divieto di raccontare cos'è successo), sul conclave dov'è uscito papa giovanni paolo secondo... andare a vedere la sfida al cardiopalma tra il genovese siri e il fiorentino benelli... conclusasi con il terzo incomodo, karol wojtyla. sarà cosi anche per az? tra i francesi e l'abruzzese salterà fuori il terzo incomodo? di nuovo i tedeschi?
 
Concorde già siamo titti in fibrillazione, tu non sta aggiungere ste pulci nell'orecchio da cadiopalma che non vorrei leggere domani di qualche forumista ricoverato per infarto, tra cui il sottoscritto [:308][:308][:308]
 
Alitalia, fumata grigia dubbi del governo sulle offerte
Resta in bilico la scelta tra Air France e AirOne


Ieri riunione con Prodi, i vicepremier e i ministri competenti
LUCIO CILLIS

ROMA - La scelta del partner cui affidare Alitalia resta in bilico. Al netto di possibili colpi di scena, sarà un arrivo al fotofinish, impensabile soltanto qualche giorno fa. L´affondo di AirOne e il suo patron Carlo Toto, hanno rimesso in discussione la marcia trionfale del capo di Air France, Jean-Cyril Spinetta, e dei suoi manager, diretti ai piani alti di via della Magliana. Le ultime valutazioni sono state confrontate ieri nel corso del vertice notturno a Palazzo Chigi, al termine di una giornata convulsa. Un incontro politico che ha messo di fronte ancora una volta le diverse anime presenti all´interno del governo: il ministro dell´Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, predilige la soluzione francese mentre il ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani e lo stesso premier, Romano Prodi, hanno una posizione più sfumata. A favore del vettore tutto italiano i vicepremier D´Alema e Rutelli, e il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi.
Lo schieramento che si è mosso a sostegno dell´opzione italiana nelle ultime 48 ore, anche ieri ha mostrato i denti. Le sigle sindacali di categoria hanno ribadito le proprie scelte di campo e chiesto un incontro urgente a Prodi: Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti, l´Sdl e l´Unione piloti puntano, con alcuni distinguo, sul progetto di Air One.
I comandanti dell´Anpac, invece, sono fermamente convinti della necessità di far confluire il vettore italiano all´interno di una delle grandi potenze del settore aeronautico. Da una parte c´è il piano di Carlo Toto supportato con forza dal numero uno di Intesa-Sanpaolo Corrado Passera. Dall´altra restano le linee di un progetto di sviluppo che, garantisce Air France, farebbe di Alitalia un partner di primo piano nella futura super-compagnia europea trainata dalla Francia.
Ieri in via della Magliana si sarebbe anche svolta una riunione tra i vertici della compagnia, alla presenza del presidente Maurizio Prato. Sul suo tavolo sarebbero state messe a confronto, per l´ennesima volta, le diverse strategie di rilancio contenute nei piani industriali. Un incontro a tratti molto serrato e nervoso sul quale hanno sicuramente pesato le spinte a favore della soluzione italiana giunte dall´esterno. Oggi, il cda dovrebbe svelare ufficialmente il nome del prescelto e il titolo Alitalia potrebbe essere sospeso in apertura su proposta di Borsa italiana, sentito il parere della Consob.
Il timone della compagnia che fino a qualche giorno fa sembrava puntare dritto su Parigi, a tratti è sembrato propendere per le tesi di Montezemolo, Berlusconi, degli industriali e dei politici del Nord, tutti convinti della necessità di proteggere la compagnia di bandiera dalla carica dell´invasore francese. In controtendenza le dichiarazioni di Paolo Brutti, un tecnico dei trasporti oltre che senatore della sinistra democratica, in allarme per la possibile scelta a favore di Air One: «Per Alitalia si profila una classica soluzione politica. Ed è la peggiore di tutte le prospettive». Dalla Francia però arrivano segnali che incoraggiano i vertici di Air France-Klm: la stampa transalpina è schierata a favore del matrimonio. «Alitalia rappresenta una formidabile opportunità di sviluppo per anche se i rischi connessi all´operazione sono importanti» scrive Les Echos.
Ieri anche gli attori più importanti del trasporto aereo hanno fatto sentire la propria voce. Per il direttore generale e Ceo della Iata Giovanni Bisignani, «Alitalia ha bisogno di una decisione rapida visto che il vettore è in una situazione di cure intensive». La scelta del futuro partner della compagnia di bandiera, più che sull´italianità, «deve basarsi sui piani industriali», ha detto ieri il presidente di Assaeroporti, Domenico Di Paola mentre Vito Riggio, presidente dell´Enac, spera «per il futuro di Alitalia che il nuovo vettore funzioni al meglio, in modo da vincere la concorrenza. Il vincitore? Mi fido del presidente Prato, uno dei migliori manager italiani».

Spinetta fida sulla forza del gruppo. Air One risponde con le banche
Due piani con forti esuberi Toto gioca la carta Malpensa


Per Az Fly 2.000 tagli con Parigi, 2.700 con gli italiani pronti a investire 4 miliardi

ROMA - Alitalia-Air One tutta tricolore piace a politici e imprenditori, ma lascia molti dubbi sul fronte industriale. Invece, approdando dentro Air France-Klm a via della Magliana smetterebbero di tribolare dietro a bilanci deludenti, ma la certezza è che il vettore nazionale diventerebbe poco più di un marchio commerciale apposto sopra il potente network francese. Non a caso il colosso guidato da Jean Cyril Spinetta si è limitato a sposare il piano di "sopravvivenza" messo in piedi dal presidente Maurizio Prato come primo passo verso l´integrazione. Tra i punti salienti circa 2.000 mila esuberi in Az Fly e il proseguimento dell´esternalizzazione delle attività non core di Az Service (che conta circa 8.000 lavoratori). Solo in un secondo tempo si studieranno le sinergie e gli investimenti per far recuperare quote di mercato ad Alitalia. Secondo le indiscrezioni la valutazione della compagnia di bandiera non supererebbe il miliardo di euro. La forza dell´offerta transalpina sta nei numeri: 23 miliardi di ricavi l´anno e un utile da 525 milioni di euro che da solo vale quanto l´intero fatturato della compagnia italiana concorrente.
La rimonta del presidente di Air One Carlo Toto, dato per sconfitto fino ad una settimana fa, è cominciata dalla finanza. Le banche alleate (Morgan Stanley, Nomura), guidate da Intesa Sanpaolo, promettono investimenti per 4 miliardi euro in quattro anni di cui 1,5 miliardi di euro subito al servizio dell´aumento di capitale. Una cifra ragguardevole e verosimilmente non lontana da quanto Parigi riserverebbe nel proprio budget a risanare il malato italiano. La vera promessa che gli ha fatto guadagnare consensi è quella di mantenere Malpensa come hub, lasciando a Milano almeno metà dei collegamenti intercontinentali. Consistenti i tagli del personale, illustrate ai sindacati: 3.800 tagli su tutto il gruppo di cui 2.700 in Az Fly.
Uno dei punti di forza del piano Toto è sulla flotta: forte dei 90 Airbus A320 già opzionati Air One punta a sostituire i vecchi Md 80 della compagnia portandola ad avere «una delle flotte più giovani d´Europa» ha sottolineato la compagnia teatina. Inoltre 40 Airbus 330 serviranno il medio-lungo raggio.
(l.i.)

Il ministro del Tesoro ha illustrato al governo le due offerte, rilevando i vantaggi finanziari di quella francese
Frenata sull´opzione italiana Padoa-Schioppa guarda a Parigi


Né i vice premier né il ministro dei Trasporti "sponsor" dei francesi
Per Prodi "deve vincere l´offerta migliore" anche dal punto di vista industriale
LUCA IEZZI

ROMA - Air One fa valere la bandiera, Air France-Klm i numeri. «Per questioni di sostenibilità finanziaria l´offerta francese è più solida sul piano patrimoniale»: il primo a pronunciarsi è il ministro dell´Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, e nessuno ha dubbi a quale dei due elementi avrebbe riservato il maggior peso.
D´altronde il ministro ha riproposto le conclusione degli advisor tecnici che seguono da mesi il dossier Alitalia. Nessun dubbio per il ministro che può sfruttare il fatto che, al chiuso delle stanze di Palazzo Chigi, il clamore e le pressioni eccellenti di chi, come Luca di Montezemolo o Corrado Passera, chiedeva una soluzione tricolore, arriva molto più ovattato.
Ma il dilemma rimane come dimostrano le posizioni possibiliste di altri due esponenti decisivi nel governo: «Va bene l´italianità, chiedere il radicamento nazionale - spiegava ai suoi il ministro per lo sviluppo Economico Pierluigi Bersani appena prima della riunione - ma vediamo bene gli investimenti e il piano industriale. Se tra due anni ci troviamo nella stessa situazione, allora d´italianità meglio non parlarne». Bersani dà voce a un punto su cui tutti gli analisti del settore si trovano concordi: visto che nel settore aereo non esiste una ricetta vincente, avere le spalle larghe è decisivo, mentre la cordata italiana dà la sensazione di avere solo un tentativo. Se in un paio di anni, le mosse sbagliate o anche solo le condizioni di mercato portassero a fallire gli obiettivi il problema di Alitalia-Airone si riproporrebbe più drammatico che mai.
«Deve vincere l´offerta migliore» ha intimato Prodi, sottolineando che non dipendeva solo dalla quantità di denaro messa sul piatto (in questo Airone poteva aspirare a battere i transalpini, ma anche l´analisi complessiva dell´intero piano industriale e le prospettive di crescita fornite alla compagnia di bandiera.
I francesi non sfondano perché i due vicepremier non sono tra i loro sostenitori: Francesco Rutelli, che per competenze ministeriali si preoccupa molto dei flussi turistici incalza che c´è il «rischio di creare una subalternità» nei confronti della compagnia francese. Il ministro degli Esteri, Massimo D´Alema, invece ha più volte espresso sostegno al progetto di Carlo Toto. Anche il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi non è mai stato un simpatizzante di Jean Cyril Spinetta, ad della prima compagnia aerea del mondo. Gli ha rimproverato un atteggiamento eccessivamente cauto, quasi che l´integrazione tra i due gruppi fosse scontata, l´unica soluzione possibile e logica. L´effetto di un acquisto senza difficoltà potrebbe avere degli effetti anche sul modo in cui i vincitori stranieri gestiranno l´integrazione.
D´altronde non sono stati definiti degli impegni d´investimento e l´idea che la compagnia di bandiera venga ridotta a puro marchio e tutti i centri nevralgici finiscano a Parigi senza colpo ferire.
È una posizione espressa anche dai sindacati, specie quelli di sinistra, che hanno sottolineato dalla Cgil «quella di Air France-Klm riduce il ruolo dell´Italia a semplice fornitore di traffico passeggeri al vettore francese, conquistando una fetta importante del mercato italiano».
Air France rimane in vantaggio specie se la decisione finale sarà realmente affidata al cda della compagnia e all´amministratore delegato Maurizio Prato, chiaramente a favore dei francesi. Ma aver reso l´acquisto più difficile sarà comunque servito.
L´altro elemento che ha ridotto la volontà del vertice di arrivare ad una decisione ieri è stata la pressione degli imprenditori. Con il paese bloccato dai Tir e la debolezza infrastrutturale messa a nudo dalle proteste dei camionisti, abbandonare il Nord Italia anche dal punto di vista del trasporto aereo avrebbe dato voce ai politici del centrodestra della Lombardia che sostengono come "il mercato" deve sostituirsi ad uno Stato latitante. Lo diceva ieri il sindaco di Milano Letizia Moratti. Mentre Roberto Formigoni benediceva Toto e chiedeva al governo di bocciare Air France. Meglio rimandare tutto.

(La Repubblica)

CIAO
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Citazione:Messaggio inserito da reporter2

Per tutta la serata, notizie in tempo reale.

= PRESENTI BIANCHI, BERSANI E LETTA Roma, 12 dic. (Adnkronos) - Vertice di governo, questa sera, a
palazzo Chigi sull’Alitalia. La riunione sarà presieduta dal premier Romano Prodi e servirà a fare il punto della
situazione sulla compagnia di bandiera in vista del Cda di domani. All’incontro partecipano i due vicepremier
Massimo D’Alema e Francesco Rutelli, i ministri dei Trasporti Alessandro Bianchi, dell’Economia Tommaso
Padoa-Schioppa e dello Sviluppo economico Pier Luigi Bersani, presente il sottosegretario alla presidenza
del Consiglio Enrico letta.

(Vam/Ct/Adnkronos)
se tutto và bene siamo rovinati.............
 
ROMA (ITALPRESS) - Il Consiglio di Amministrazione dell’Alitalia, all’esito della riunione avviatasi dalle ore 16
della giornata di ieri, ha deliberato di approfondire ulteriormente gli elementi emersi in ordine all’individuazione
del soggetto con cui avviare la trattativa in esclusiva, convocando per il prossimo 18 dicembre alle ore 16 una
nuova riunione in cui assumere definitive determinazioni in merito.
È quanto ha reso noto - in un comunicato - la compagnia aerea.
(ITALPRESS).