Miglioramenti nella gestione dei bagagli per SEA


BAlorMXP

Voce Riconosciuta
Utente Registrato
27 Febbraio 2006
15,289
549
161
Milano/Antwerpen
MILANO. Marika Gervasio, 26 giugno 2010

Ore di attesa in aeroporto al nastro trasportatore al rientro dalle vacanze o, peggio, all'arrivo nella località di villeggiatura, ma delle valige neanche l'ombra. Può succedere, soprattutto nei periodi ad altissima concentrazione di passeggeri come l'estate, e, entro certi limiti, può essere fisiologico. Ma non quando si trasforma in vero e proprio caos, come è successo lo scorso agosto a Fiumicino quando, per disguidi delle società di handling di Alitalia, responsabili della gestione del bagaglio, una valigia su due ha subito intoppi nella consegna.
Per evitare che quest'estate si ripeta la stessa cosa, le società di gestione aeroportuale stanno correndo ai ripari. La Sea, che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, ha investito 100 milioni di euro dal 2003 a oggi in risorse umane e infrastrutture con il progetto Bhs Baggage handling system, un sistema di nastri trasportatori automatizzato e integrato sia per le valigie in partenza o in arrivo sia per quelle in transito a Malpensa che raggiungono una media di 50mila al giorno con punte massime di 79mila. Investimenti che sembrano premiare l'hub visto che dal 2007 al 2009 i bagagli disguidati sono passati da 22,7 a 6,4 ogni mille passeggeri, il 72% in meno, e nei primi mesi del 2010 la quota è scesa a 4,8 su mille rispetto alla media italiana di 12 valigie su mille.
Da questo mese, inoltre, al terminal 2 di Malpensa (e a breve anche al terminal 1) sarà attivo il sistema Rfid (Radio frequency identification) che permette di monitorare il bagaglio in ogni momento del suo percorso dal check-in all'aereo attraverso un microchip inserito nell'etichetta. I microchip, che contengono le informazioni relative alla valigia, inviano un segnale all'impianto di smistamento che, sulla base dei dati, indirizza il bagaglio al volo di destinazione. «In questo modo – spiegano da Sea – si eliminano le mancate letture, principale causa di disguido dei bagagli con il vecchio sistema a lettura ottica delle etichette. Infatti l'utilizzo dell'Rfid consentirà di raggiungere percentuali di lettura del 99,92% e velocizzerà il sistema di smistamento».

Da Milano a un altro hub, quello di Roma Fiumicino, dove la società di gestione, Aeroporti di Roma (AdR) – che, a differenza di Sea non ha una società di handling interna, ma affida il servizio a società esterne autonome – ha investito 20 milioni di euro per il nuovo impianto di smistamento automatico dei bagagli in transito che entrerà in funzione a metà luglio e dovrebbe contribuire a migliorare la gestione dei bagagli a Fiumicino (22 milioni nel 2009) nel periodo di picco della stagione estiva.
L'impianto sarà gestito dagli handler che quest'anno sono saliti a sei nello scalo romano: Alitalia-Cai, Flight Care Italia, Aviapartner, Globe Ground Italia, Consulta e Aviations Service che si contendono i contratti con le principali compagnie aeree. E già si grida all'allarme caos bagagli per quest'estate. Nello scalo di Fiumicino negli ultimi mesi sono sbarcate due nuove società di handling che sono così salite a sei, come spiegano alcuni addetti del settore secondo cui la concorrenza è al limite del cannibalismo per spartirsi la torta da 140-160 compagnie aeree a cui fornire i servizi, fra cui gestione dei bagagli, check-in, pulizia degli aerei. Una guerra a suon di ribassi dei prezzi che si ripercuote sulla qualità dei servizi soprattutto nei picchi di traffico come in estate con bagagli riconsegnati in ritardo o addirittura smarriti. Lo stesso presidente di Assohandler, Simone Marini, ha chiesto all'Enac, l'autorità di regolazione del trasporto aereo, una riunione fra i soggetti interessati per prevenire eventuali emergenze.
Da parte sua l'Enac ribadisce il proprio impegno nel far rispettare i livelli qualitativi richiesti. «Siamo molto determinati nei confronti di compagnie aeree e gestori aeroportuali – afferma il presidente dell'ente, Vito Riggio – da cui si attende un tangibile maggior impegno per assicurare ai passeggeri una migliore qualità del servizio nel periodo di intenso traffico dell'estate in particolare per i bagagli. L'esperienza dell'anno scorso a Fiumicino, complici sicuramente il rodaggio della nuova Alitalia ed alcune insufficienze dell'aeroporto, è stata molto negativa. Per questo l'Enac ha riunito in anticipo rispetto al passato tutti gli operatori e ha verificato le azioni da questi programmate per far fronte alle criticità del periodo estivo. Devo dire che l'organizzazione delle risorse umane e tecnologiche approntata da Alitalia, AdR, Enav, handler e da tutti gli altri soggetti è apparsa soddisfacente. Ci attendiamo un importante contributo tra l'altro dalla nuova smistatrice dei bagagli del Leonardo da Vinci.
L'Enac, comunque, ha disposto un rafforzamento delle attività di vigilanza e sorveglianza sulla qualità dei servizi aeroportuali, con un potenziamento del numero dei propri ispettori aeroportuali».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte: ilSole24Ore.com
 
Allora ...
il problema di fondo è che, nonostante il nuovo BHS di FCO, la capacità di smistamento bagagli di MXP è più che tripla rispetto a quella di FCO, soprattutto si deve contare che a FCO i BHS sono 6 tutti disgiunti l'uno dall'altro mentre a MXp il BHS è uno ed uno solo (al T1, quello del T2 è interconnesso a livello di scambio messaggi, ma al momento non c'è necessità di inoltrare bagagli tra T1 e T2)
La ragione di ciò è che MXP è stato pensato per i transiti, FCO no.
Nonostante il fatto che si voglia lavorare di risorse umane (chiamatele anche braccia o, meglio, voti) la capacità di smistamento di FCO è molto scarsa, cosa che si traduce nella quasi certezza di lasciare indietro la valigia durante un transito di meno di tre ore in alta stagione.
A MXP stanno lavorando con transiti Shenghen su Shenghen da 40 minuti e 45' per gli extra shenghen, a FCO tali tempi non sono neanche pensabili per ragioni fisiche di forma e disposizione del terminal (che sebbene sia chamato da T1 a T5 è un terminal solo spezzato in 6)
Tempo fa dedicammo un post alle cause principali dei disguidi bagaglio cercherò di ripescarlo per completare il discorso, da li si capiva benissimo come un sistema BHS integrato funzioni efficientemente e non 6 BHS separati.
Sebbene abbiano fatto il 6 BHS per i transiti immaginate che casino ne viene fuori con la separazione manuakle delle valigie in transito e non, immaginate se una valigia finisce nel container/stiva sbagliato/a ...
Dimenticavo, ho paura che il meccanismo a RFID non sia il massimo, avete idea di quente RFID ci sono nella vostra valigia? peccato che il meccanismo RFID non permetta l'interrogazione selettiva e che all'interogazione rispondano tutte ....
 
Quanti RFID ci sono su una valigia media e chi ce li mette?????


Giusto per sapere quanto siamo taggati...
 
molti
quasi tutti gli oggetti di alta tecnologia di cui disponi, tra cui, telefoni cellulari, lettori MP3, ed ogni altra diavoleria del genere ....
spesso anche le valigie ne hanno una loro, le scarpe, le borsette etc etc....
tutti hanno piazzato RFID ovunque (sono grandi anche quanto un granello di riso come quella dell'I.pod) nella speranza di abbinarci un nome ed un cognome.
Tieni presente che liste di Nomi ed RFID vengono vendute a peso d'oro da quelli della RBN.
 
Aumenta i rischi di perdita bagaglio un transito con due handler diversi?

Ad esempio faccio LIN-FCO con Alitalia e FCO-ATL con Delta che usa Globeground Italia.
Il bagaglio ha maggiori rischi di smarrimento rispetto ad un handler unico?
 
non è l'handler a determinare il problema, l'handler carica e scarica i bagali dagli scivoli che sono gestiti da ADR, nella fattispecie.
il problema sta nel fatto che se arrivi con un LIN-FCO ti scaricano il bagaglio a mano e poi lo mettono nel BHS dell'ex terminal A (ora non so più come si chiama, forse T1 o T2) da lki viene sputato su uno scivolo verso il T5, qualcuno lo prende, lo mette su un camion (che parte quando vuole lui, cioè quando è pieno) e va al BHS del T5.
da li viene messo sullo scivolo d'entrata del BHS del T5 (di 30 anni fa che si è fatto 10 anni fermo) e fa il giro fino al tuo aeromobile.
Alternativa, se a LUG entra in funzione il nuovo BHS, il tuo bagaglio, se mai venisse differenziato e caricato come tale a LIN, verrà scaricato a parte e ficcato su un trenino che se ne va al nuovo BHS (tutto da capire se la cosa viene seguita in parallelo agli altri bagagli in arrivo o se prima o se dopo) da questo BHS viene sparato su uno scivolo destinato al tuo volo in prosecuzione e anche qua bisogna capire se e come verranno gestiti i due scivoli uno del bHS del T5 e quello del BHS transiti chi preleva e come o dove manda ....
Tutto liscio finchè:
1. c'è personale per gestire il lavoro ulteriore causato dalla moltiplicazione dei BHS
2. se i camion che li interconnettono si riempiono in fretta garantendo un transito rapido, il camion non viaggia vuoto, sicuro come l'oro!
3. nel secondo caso, BHS nuovo, se i bagali da LIN vengono differenziati (cosa che non accadrà in almeno il 50% dei casi)
4. le code in ingresso ai vari BHS non si saturano, allora i bagagli restano in attesa, ed il volo parte con tanti auguri
 
non è l'handler a determinare il problema, l'handler carica e scarica i bagali dagli scivoli che sono gestiti da ADR, nella fattispecie.

Visto che sei molto preparato in materia ti chiedo come mai a FCO ci sono 5 BHS diversi e invece non è stato fatto un unico sistema fin dall' inizio? Ci sono altri aeroporti ad avere cosi tanti sistemi BHS separati tra loro?