MILANO. Marika Gervasio, 26 giugno 2010
Ore di attesa in aeroporto al nastro trasportatore al rientro dalle vacanze o, peggio, all'arrivo nella località di villeggiatura, ma delle valige neanche l'ombra. Può succedere, soprattutto nei periodi ad altissima concentrazione di passeggeri come l'estate, e, entro certi limiti, può essere fisiologico. Ma non quando si trasforma in vero e proprio caos, come è successo lo scorso agosto a Fiumicino quando, per disguidi delle società di handling di Alitalia, responsabili della gestione del bagaglio, una valigia su due ha subito intoppi nella consegna.
Per evitare che quest'estate si ripeta la stessa cosa, le società di gestione aeroportuale stanno correndo ai ripari. La Sea, che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, ha investito 100 milioni di euro dal 2003 a oggi in risorse umane e infrastrutture con il progetto Bhs Baggage handling system, un sistema di nastri trasportatori automatizzato e integrato sia per le valigie in partenza o in arrivo sia per quelle in transito a Malpensa che raggiungono una media di 50mila al giorno con punte massime di 79mila. Investimenti che sembrano premiare l'hub visto che dal 2007 al 2009 i bagagli disguidati sono passati da 22,7 a 6,4 ogni mille passeggeri, il 72% in meno, e nei primi mesi del 2010 la quota è scesa a 4,8 su mille rispetto alla media italiana di 12 valigie su mille.
Da questo mese, inoltre, al terminal 2 di Malpensa (e a breve anche al terminal 1) sarà attivo il sistema Rfid (Radio frequency identification) che permette di monitorare il bagaglio in ogni momento del suo percorso dal check-in all'aereo attraverso un microchip inserito nell'etichetta. I microchip, che contengono le informazioni relative alla valigia, inviano un segnale all'impianto di smistamento che, sulla base dei dati, indirizza il bagaglio al volo di destinazione. «In questo modo – spiegano da Sea – si eliminano le mancate letture, principale causa di disguido dei bagagli con il vecchio sistema a lettura ottica delle etichette. Infatti l'utilizzo dell'Rfid consentirà di raggiungere percentuali di lettura del 99,92% e velocizzerà il sistema di smistamento».
Da Milano a un altro hub, quello di Roma Fiumicino, dove la società di gestione, Aeroporti di Roma (AdR) – che, a differenza di Sea non ha una società di handling interna, ma affida il servizio a società esterne autonome – ha investito 20 milioni di euro per il nuovo impianto di smistamento automatico dei bagagli in transito che entrerà in funzione a metà luglio e dovrebbe contribuire a migliorare la gestione dei bagagli a Fiumicino (22 milioni nel 2009) nel periodo di picco della stagione estiva.
L'impianto sarà gestito dagli handler che quest'anno sono saliti a sei nello scalo romano: Alitalia-Cai, Flight Care Italia, Aviapartner, Globe Ground Italia, Consulta e Aviations Service che si contendono i contratti con le principali compagnie aeree. E già si grida all'allarme caos bagagli per quest'estate. Nello scalo di Fiumicino negli ultimi mesi sono sbarcate due nuove società di handling che sono così salite a sei, come spiegano alcuni addetti del settore secondo cui la concorrenza è al limite del cannibalismo per spartirsi la torta da 140-160 compagnie aeree a cui fornire i servizi, fra cui gestione dei bagagli, check-in, pulizia degli aerei. Una guerra a suon di ribassi dei prezzi che si ripercuote sulla qualità dei servizi soprattutto nei picchi di traffico come in estate con bagagli riconsegnati in ritardo o addirittura smarriti. Lo stesso presidente di Assohandler, Simone Marini, ha chiesto all'Enac, l'autorità di regolazione del trasporto aereo, una riunione fra i soggetti interessati per prevenire eventuali emergenze.
Da parte sua l'Enac ribadisce il proprio impegno nel far rispettare i livelli qualitativi richiesti. «Siamo molto determinati nei confronti di compagnie aeree e gestori aeroportuali – afferma il presidente dell'ente, Vito Riggio – da cui si attende un tangibile maggior impegno per assicurare ai passeggeri una migliore qualità del servizio nel periodo di intenso traffico dell'estate in particolare per i bagagli. L'esperienza dell'anno scorso a Fiumicino, complici sicuramente il rodaggio della nuova Alitalia ed alcune insufficienze dell'aeroporto, è stata molto negativa. Per questo l'Enac ha riunito in anticipo rispetto al passato tutti gli operatori e ha verificato le azioni da questi programmate per far fronte alle criticità del periodo estivo. Devo dire che l'organizzazione delle risorse umane e tecnologiche approntata da Alitalia, AdR, Enav, handler e da tutti gli altri soggetti è apparsa soddisfacente. Ci attendiamo un importante contributo tra l'altro dalla nuova smistatrice dei bagagli del Leonardo da Vinci.
L'Enac, comunque, ha disposto un rafforzamento delle attività di vigilanza e sorveglianza sulla qualità dei servizi aeroportuali, con un potenziamento del numero dei propri ispettori aeroportuali».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte: ilSole24Ore.com
Ore di attesa in aeroporto al nastro trasportatore al rientro dalle vacanze o, peggio, all'arrivo nella località di villeggiatura, ma delle valige neanche l'ombra. Può succedere, soprattutto nei periodi ad altissima concentrazione di passeggeri come l'estate, e, entro certi limiti, può essere fisiologico. Ma non quando si trasforma in vero e proprio caos, come è successo lo scorso agosto a Fiumicino quando, per disguidi delle società di handling di Alitalia, responsabili della gestione del bagaglio, una valigia su due ha subito intoppi nella consegna.
Per evitare che quest'estate si ripeta la stessa cosa, le società di gestione aeroportuale stanno correndo ai ripari. La Sea, che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, ha investito 100 milioni di euro dal 2003 a oggi in risorse umane e infrastrutture con il progetto Bhs Baggage handling system, un sistema di nastri trasportatori automatizzato e integrato sia per le valigie in partenza o in arrivo sia per quelle in transito a Malpensa che raggiungono una media di 50mila al giorno con punte massime di 79mila. Investimenti che sembrano premiare l'hub visto che dal 2007 al 2009 i bagagli disguidati sono passati da 22,7 a 6,4 ogni mille passeggeri, il 72% in meno, e nei primi mesi del 2010 la quota è scesa a 4,8 su mille rispetto alla media italiana di 12 valigie su mille.
Da questo mese, inoltre, al terminal 2 di Malpensa (e a breve anche al terminal 1) sarà attivo il sistema Rfid (Radio frequency identification) che permette di monitorare il bagaglio in ogni momento del suo percorso dal check-in all'aereo attraverso un microchip inserito nell'etichetta. I microchip, che contengono le informazioni relative alla valigia, inviano un segnale all'impianto di smistamento che, sulla base dei dati, indirizza il bagaglio al volo di destinazione. «In questo modo – spiegano da Sea – si eliminano le mancate letture, principale causa di disguido dei bagagli con il vecchio sistema a lettura ottica delle etichette. Infatti l'utilizzo dell'Rfid consentirà di raggiungere percentuali di lettura del 99,92% e velocizzerà il sistema di smistamento».
Da Milano a un altro hub, quello di Roma Fiumicino, dove la società di gestione, Aeroporti di Roma (AdR) – che, a differenza di Sea non ha una società di handling interna, ma affida il servizio a società esterne autonome – ha investito 20 milioni di euro per il nuovo impianto di smistamento automatico dei bagagli in transito che entrerà in funzione a metà luglio e dovrebbe contribuire a migliorare la gestione dei bagagli a Fiumicino (22 milioni nel 2009) nel periodo di picco della stagione estiva.
L'impianto sarà gestito dagli handler che quest'anno sono saliti a sei nello scalo romano: Alitalia-Cai, Flight Care Italia, Aviapartner, Globe Ground Italia, Consulta e Aviations Service che si contendono i contratti con le principali compagnie aeree. E già si grida all'allarme caos bagagli per quest'estate. Nello scalo di Fiumicino negli ultimi mesi sono sbarcate due nuove società di handling che sono così salite a sei, come spiegano alcuni addetti del settore secondo cui la concorrenza è al limite del cannibalismo per spartirsi la torta da 140-160 compagnie aeree a cui fornire i servizi, fra cui gestione dei bagagli, check-in, pulizia degli aerei. Una guerra a suon di ribassi dei prezzi che si ripercuote sulla qualità dei servizi soprattutto nei picchi di traffico come in estate con bagagli riconsegnati in ritardo o addirittura smarriti. Lo stesso presidente di Assohandler, Simone Marini, ha chiesto all'Enac, l'autorità di regolazione del trasporto aereo, una riunione fra i soggetti interessati per prevenire eventuali emergenze.
Da parte sua l'Enac ribadisce il proprio impegno nel far rispettare i livelli qualitativi richiesti. «Siamo molto determinati nei confronti di compagnie aeree e gestori aeroportuali – afferma il presidente dell'ente, Vito Riggio – da cui si attende un tangibile maggior impegno per assicurare ai passeggeri una migliore qualità del servizio nel periodo di intenso traffico dell'estate in particolare per i bagagli. L'esperienza dell'anno scorso a Fiumicino, complici sicuramente il rodaggio della nuova Alitalia ed alcune insufficienze dell'aeroporto, è stata molto negativa. Per questo l'Enac ha riunito in anticipo rispetto al passato tutti gli operatori e ha verificato le azioni da questi programmate per far fronte alle criticità del periodo estivo. Devo dire che l'organizzazione delle risorse umane e tecnologiche approntata da Alitalia, AdR, Enav, handler e da tutti gli altri soggetti è apparsa soddisfacente. Ci attendiamo un importante contributo tra l'altro dalla nuova smistatrice dei bagagli del Leonardo da Vinci.
L'Enac, comunque, ha disposto un rafforzamento delle attività di vigilanza e sorveglianza sulla qualità dei servizi aeroportuali, con un potenziamento del numero dei propri ispettori aeroportuali».
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Fonte: ilSole24Ore.com