Mediobanca e TPG si ritirano dalla gara per AZ


NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO


Che tristezza......

Unica cosa che mi auguro fortemente...
Tempo fa non si era parlato che TPG volesse comprare una parte della holding di AirOne?
Nel senso escono dalla porta e rientrano dalla finestra?

Articolo segnalato da Boeing 747:
Alitalia, Tpg detta le regole per schierarsi con Air One
Sibilla Di Rienzo

No al lancio dell'Opa, ma una semplice ricapitalizzazione di 400-500 milioni per diluire la quota del Tesoro e rimettere in sesto i conti di Alitalia. Partecipazione alla nomina dei manager e alle scelte strategiche (che non potranno che passare attraverso nuovi tagli al personale). Senza rinunciare in alcun modo ad un ruolo attivo nella gestione, oltre alla possibilità dal rientro dell'investimento nell'arco di 4-5 anni. Sarebbero queste, secondo quanto risulta a F&M, le richieste che TPG è pronta ad avanzare per sedersi al tavolo delle trattative e valutare se ci sono margini di accordo con il Tesoro per rientrare in partita su Alitalia. Lo scopo è evitare lo scontro diretto con la grande favorita della gara, la Air One dell'imprenditore Carlo Toto, sostenuto finanziariamente da Intesa Sanpaolo e Mps. Le pressioni per la maxi-cordata Tpg-Air One arriverebbero soprattutto dal mondo politico, come del resto ha lasciato trapelare due giorni fa il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro. Sulla stessa linea, ieri, il ministro dello Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani: "Noi facciamo la nostra parte -ha detto- il mercato fa la sua".

Così, nelle ultime ore, il fondo americano avrebbe lanciato qualche segnale di ammorbidimento, anche perché appaiono evidenti le possibili sinergie con Iberia, altra partita per il private. Ma i gestori Usa non si sentono semplici partner finanziari. Ed è assai dubbio che un colosso globale di questo tipo intenda delegare la gestione al gruppo familiare Toto. In attesa che si sciolga il nodo industriale, la soluzione che Merril Lynch, advisor del tesoro per Alitalia, potrebbe prospettare a Tpg prevede che quest'ultima si sganci dal partner MatlinPatterson per entrare con una quota del 40-50% nella Ap Holding di Carlo Toto attraverso un aumento di capitale. Un'operazione peraltro consentita dalle regole del bando di privatizzazione. Mediobanca potrebbe invece rimanere come partner finanziario. Per l'imprenditore abruzzese, l'operazione servirebbe a far affluire nella cassaforte utili alla successiva ricapitalizzazione di Alitalia. Il Tesoro, che ormai si è rassegnato a cedere Alitalia a costo zero dopo che ieri i titoli hanno perso un altro 3%, si leverebbe dall'impaccio di possibili cause legali da parte della stessa Tpg. Mentre l'eventuale opposizione di Aeroflot, terzo candidato in gara, potrebbe essere evitata con la giustificazione che, essendo un vettore straniero, Alitalia perderebbe i diritti di volo. Intanto il presidente del vettore di bandiera, Bernardino Libonati, non avrebbe più alcuna remora a svalutare la flotta per paura di mettere in fuga i concorrenti. Anche perché è ormai chiaro che senza adeguamento dei valori in bilancio, la certificazione di Deloitte è un miraggio. Anzi da quanto emerge dalla relazione al primo trimestre 2007, il passivo dello scorso anno potrebbe aumentare ancora per via del contenzioso con la Ue e l'Us Justice Department per presunte intese restrittive nel cargo.
 
Citazione:Messaggio inserito da italian7

Unica cosa che mi auguro fortemente...
Tempo fa non si era parlato che TPG volesse comprare una parte della holding di AirOne?
Nel senso escono dalla porta e rientrano dalla finestra?
Mi dicono dalla regia che non andrà come prospettava quell'articolo. Sono anch'io tra quelli che sentono suonare il Ground Proximity Warning System.

Marco
 
Temo che per AZ la prospettiva di finire come Swissair-Swiss si sia fatta molto più concreta.
Toto veste i panni del provvidenziale Sutter ma oggi anche la sua compagnia si è dissolta...
 
Il Rischia Toto
di P. Di Nicola e M. Lillo

La mia carta vincente per conquistare l'Alitalia? I nuovi aerei: noi li abbiamo già ordinati, gli altri no e non riusciranno ad averli tanto in fretta... In queste settimane Carlo Toto, costruttore nato a Chieti 63 anni fa, non ha mai mancato di battere forte sul motivo che, a suo giudizio, dovrebbe spingere il governo di Romano Prodi a vendergli la più sgangherata tra le grandi compagnie aeree d'Europa, ulteriormente affossata in queste difficili settimane dagli scioperi e dall'assenteismo del personale.
L'Alitalia, è il suo ragionamento, deve al più presto sostituire i costosi e obsoleti MD80 che volano ormai da decenni su tratte cruciali della propria rete di collegamenti, a cominciare dalla Milano-Roma, una delle poche dove la compagnia presieduta da Berardino Libonati viaggia senza perdere quattrini. Per farlo, però, occorre agire per tempo. Un aereo non è un'automobile: quando firmi l'ordine ci vogliono anni per la consegna. E l'Air One, la piccola compagnia che Toto ha fondato nel 1995 dopo una carriera imprenditoriale spesa tra alti e bassi negli appalti pubblici, ci ha già pensato. Tre anni fa aveva iniziato con una prima commessa per trenta Airbus A320, velivoli in grado di trasportare 160 passeggeri sia sulle rotte domestiche che su quelle continentali. L'8 maggio scorso, poi, ha fatto il botto: l'ordine è stato portato a un totale di 90 aerei, che verranno consegnati uno ogni mese con termine ultimo il 2012 (i primi sette A320 sono già all'opera sulle rotte coperte dalla Air One).
L'urgenza di rinnovare la flotta dell'Alitalia è un dato certo, come mostra in questi giorni il duro braccio di ferro tra l'azionista della compagnia (il Tesoro) e i revisori dei conti sulla svalutazione del valore degli aerei in bilancio. Tuttavia Toto, sotto alcuni aspetti il candidato favorito per la vittoria finale, ha anche un altro motivo per insistere sul fattore aerei, legato questa volta ai passaggi ancora riservati, e tuttora in fase di definizione, del suo piano per conquistare la compagnia di bandiera. Un piano che, a prima vista, si presenta come una missione impossibile. È sufficiente, è la domanda che molti si pongono, aggregare una compagnia aerea che non ha grandi risorse finanziarie e che nel 2006 ha guadagnato 7 milioni di euro (l'Air One) per salvarne un'altra (l'Alitalia) che ha perso 400 milioni? E basteranno, come sostiene Toto, la sua conoscenza del settore, la prospettiva di nuovi aerei e la sua capacità di trattare con i sindacati (finora dice di non aver mai avuto uno sciopero) per trasformare l'unione tra Alitalia e Air One in un'azienda capace di stare in piedi?

Dal punto di vista industriale i dubbi non mancano, come spiega l'economista Ugo Arrigo . Dove sottolinea, fra l'altro, che l'eventuale aggregato tra Alitalia e Air One dovrà rispondere sul mercato domestico all'agguerrita concorrenza delle compagnie a basso costo, che finora in Italia sono state tenute ai margini delle rotte nazionali, almeno rispetto a quanto è avvenuto negli altri Paesi europei.
Per quel che riguarda Toto, tuttavia, la strategia per ovviare alla mancanza di grandi fondi è partita il 30 dicembre 2006, quando il suo gruppo si è dato una nuova struttura. In quella occasione l'Air One è stata conferita a una finanziaria creata un anno prima, la AP Holding, e fino ad allora inattiva. Da un punto di vista sostanziale tuttavia non è cambiato nulla: Toto e la sua famiglia sono rimasti gli unici proprietari della piccola compagnia aerea che, in questi anni, è riuscita a occupare circa un terzo del mercato domestico dei voli.
Dal punto di vista formale, però, l'operazione garantisce due risultati. In primo luogo permetterà a Toto di accogliere nella Ap Holding nuovi partner interessati all'Alitalia ma non al resto del suo gruppo, che spazia dalle autostrade alle costruzioni. Il secondo risultato è quello di dare una valutazione a Air One, confermata da un perito nominato dal Tribunale di Chieti, la città dove Toto è tuttora di casa e dove hanno sede le principali società del gruppo. La piccola compagnia, che nel 2006 ha registrato ricavi per 611 milioni di euro, è stata infatti iscritta nel bilancio di AP Holding per circa 870 milioni. Una cifra più alta di quanto, stando alle indiscrezioni, gli aspiranti acquirenti avrebbero finora offerto per l'intera Alitalia, i cui ricavi l'anno scorso sono stati sette volte maggiori di quelli di Air One. Ma una valorizzazione più elevata anche delle compagnie europee quotate in Borsa che, a differenza di Alitalia, non perdono centinaia di milioni di euro l'anno.
 
Citazione:La piccola compagnia, che nel 2006 ha registrato ricavi per 611 milioni di euro, è stata infatti iscritta nel bilancio di AP Holding per circa 870 milioni. Una cifra più alta di quanto, stando alle indiscrezioni, gli aspiranti acquirenti avrebbero finora offerto per l'intera Alitalia, i cui ricavi l'anno scorso sono stati sette volte maggiori di quelli di Air One. Ma una valorizzazione più elevata anche delle compagnie europee quotate in Borsa che, a differenza di Alitalia, non perdono centinaia di milioni di euro l'anno.

qui mi sembra un autogol dell'economista Arrigo. A che compagnie si riferisce? Non certo ai colossi AF-KL-LH-SK-BA-IB che in borsa hanno una capitalizzazione ben superiore agli 870 milioni....
 
Citazione:Messaggio inserito da airone44


La mia carta vincente per conquistare l'Alitalia? I nuovi aerei: noi li abbiamo già ordinati, gli altri no e non riusciranno ad averli tanto in fretta...

su questo punto Toto ha ragione. Chiunque vince se deve fare un ordine da zero, tra trattative e prima consegna deve attendere almeno 18 mesi.
 
Be a questo punto è certa l'opzione AP... SU mi sembra troppo una favola per bambini! Nienti licenziamenti, tanti soldi ecc... ecc...!
Mi sono rallegrato la serata!
 
Citazione:Messaggio inserito da b787liner

Si' ma neanche una parola sul lungo raggio che e' il vero punto cruciale di AZ... mah...

In effetti AP non ha nessuna esperienta e know how per i voli di medio e lungo raggio...

Anche del progetto piu' volte ventilato di entrare direttamente in questo segmento di mercato non si è saputo piu' nulla...
 
Citazione:Messaggio inserito da airblue
su questo punto Toto ha ragione. Chiunque vince se deve fare un ordine da zero, tra trattative e prima consegna deve attendere almeno 18 mesi.
18 mesi è un tempo ragionevole per compiere già una prima fase di ristrutturazione.

Quello degli aerei è uno spcchietto per le allodole tipo quelli usati da Sutter di Crossair.
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

Citazione:Messaggio inserito da airblue
su questo punto Toto ha ragione. Chiunque vince se deve fare un ordine da zero, tra trattative e prima consegna deve attendere almeno 18 mesi.
18 mesi è un tempo ragionevole per compiere già una prima fase di ristrutturazione.

Quello degli aerei è uno spcchietto per le allodole tipo quelli usati da Sutter di Crossair.
Purtroppo non siamo svizzeri e non siamo in Svizzera, ma nel bailamme chiamato Italia...[|)]

Marco[|)]
 
E bravi.... Alitalia va ad AirOne.... i panni sporchi si lavano in casa.

E poi? Alitalia esce da SkyTeam o AirOne dice addio a mamma Lufthansa a cui deve tutto quello che è oggi???? Opuure Lufthansa aiuta AirOne x poi portare AliOne in Star Alliance?

Io spero ancora nei Russi.... soldi e incoscenza...... Binomio perfetto!

[B)]

Tiz
 
Io non trascurerei i rumors di poco tempo fa dell'accorpamento di DUE delle cordate.....non mi stupirei in un accordo AP-SU o Sanintesa-Unicredito... :D:D:D:D:D:D ... fate voi
 
A.A.A. Fittasi monolocali rustici zona Chieti, in uso esclusivo a comandanti,AAVV e dirigenti AZ.

All'occorrenza disponiamo di orti da coltivare comprensivi di stalletta per galline (l'ovetto mattutino è garantito).

Per informazioni chiedere di Carletto [:308][:308][:308][:308]
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

Citazione:Messaggio inserito da airblue
su questo punto Toto ha ragione. Chiunque vince se deve fare un ordine da zero, tra trattative e prima consegna deve attendere almeno 18 mesi.
18 mesi è un tempo ragionevole per compiere già una prima fase di ristrutturazione.

Quello degli aerei è uno spcchietto per le allodole tipo quelli usati da Sutter di Crossair.

18 mesi è molto ottimistico. In verità il nuovo acquirente se non fosse AP dovrà friltare un pò con Boeing per non farsi spennare da Airbus se vuole i 320.
 
Citazione:Messaggio inserito da airblue

Non è che forse gli Americani hanno iniziato a capire il marcio che c'è dietro AZ e piuttosto che rischiare di perdere un sacco di soldi hanno colto la scusa dell'assenza di alcuni requisiti, che erano ben noti fin dall'inizio, per darsela a gambe, ma con stile?

A dire una cosa del genere hai del coraggio Airblue, davvero!

Il marcio che c'è in AZ, per definizione, non poteva essere un problema per TPG: se fossero entrati gli uni, sarebbero usciti a calci nel culo gli altri, questo lo sappiamo tutti.

Credo che il motivo sia invece ben diverso, e lo conosciamo altrettanto bene tutti quanti.

TPG ha capito (forse con un colpevole ritardo) che questa gara è una buffonata, che i giochi sono stati già fatti da tempo tra il tuo presidente e il governo.

Una compagnia piccola come AP non rischierebbe il culo allargando l'ordine a 90 A320 se non avesse certezza di essere la nuova proprietaria di AZ.

Anche questo è del tutto evidente.

In ogni caso è solo questione di aspettare un mese o poco più e finalmente le carte saranno messe sul tavolo.

Ora ti saluto, devo incontrarmi con il nostro CFO, quello che, guarda caso, anche voi in AP conoscete bene.

[:306]