Il ministro Matteoli non valuta molto positiva la scelta di Viterbo, a suo dire frutto di ragioni politiche più che strategiche, e rilancia su Latina.
Il ministro delle infrastrutture apre alla possibilità di un aeroporto civile oltrechè commerciale nel capoluogo pontino
Matteoli: «Scalo low cost a Latina»
L'esponente governativo rilancia su Corridoio tirrenico e Porto, e dice «si» al Nucleare
Marco Battistini L'aeroporto low cost ? Latina ritorna prepotentemente in corsa.
Non per il terzo scalo, assegnato dal precedente Governo Prodi a Viterbo, ma per una quarta struttura, di carattere regionale. Il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, a margine del congresso provinciale di An, ha rilanciato l'idea di uno scalo commerciale e civile a Latina Scalo. «Possiamo regalare a questa città un aeroporto commerciale -ha dichiarato Matteoli- ma io ritengo che sia possibile anche il low cost. Magari non come quello di Viterbo, ma sarà possibile realizzare uno scalo pari alla rappresentatività del capoluogo pontino. Sul piano logistico non ci sono troppi impedimenti. La pista sarà allargata di circa 300 metri. Nel Lazio è stata fatta una scelta su tre località: Frosinone, Viterbo e Latina. Frosinone a mio avviso non aveva titoli. È stata poi fatta una valutazione su Viterbo,abbiamo trovato le carte già pronte. Ma questa scelta è stata compiuta su ragioni di forza politica, per la presenza del ministro Fioroni». Qualcosa in più di una semplice apertura da parte del titolare delle Infrastrutture. «Gli uffici del ministero sono in stretto collegamento con l'amministrazione comunale di Latina -ha affermato il ministro- faremo certamente un passo alla volta». Anche la Provincia si sta muovendo. «Due anni fa fummo convocati per risolvere il problema Ciampino -ha detto ieri il vice-presidente Salvatore De Monaco- certo realizzando un nuovo scalo a Viterbo invece che a Latina il problema non lo avremmo risolto. Noi abbiamo l'Intermodale, la stazione mentre Viterbo sta chiedendo fondi per realizzare tutto quello che quì c'è già. Il nostro territorio con l'aereoporto andrebbe a dare al turismo un forte rilancio economico». La battaglia sullo scalo potrebbe diventare uno dei punti cruciali della prossima campagna elettorale amministrativa. Oltre all'aeroporto, Matteoli si è soffermato sull'importanza delle altre infrastrutture. «Dobbiamo andare oltre alla Roma-Latina -ha aggiunto il ministro- penso alla necessità di potenziare il collegamento stradale di tutta la Regione. Dalla Civitavecchia-Terracina, alla Roma-Latina-Gaeta». In pratica Matteoli ha rimesso in campo il vecchio pallino del centro-destra: il corridoio tirrenico. Non è mancato un riferimento alla struttura portuale da realizzare sul lido di Latina. «Ritengo che il porto di Foceverde sia una grande opportunità -ha dichiarato il ministro- credo che i vantaggi saranno molteplici, a partire dal ritorno sul piano occupazionale». Infine un accenno al Nucleare: «Sono favorevole al nucleare e credo che sia sbagliato dire "basta che non si faccia nel mio giardino". Va fatta una valutazione seria e sono i tecnici che devono indicare i siti giusti».
Il Tempo
La cosa triste è che nel tempo (anni) in cui in Italia si decide su uno o l'altro scalo, altrove si realizzano mega terminal ex novo.
Il ministro delle infrastrutture apre alla possibilità di un aeroporto civile oltrechè commerciale nel capoluogo pontino
Matteoli: «Scalo low cost a Latina»
L'esponente governativo rilancia su Corridoio tirrenico e Porto, e dice «si» al Nucleare
Marco Battistini L'aeroporto low cost ? Latina ritorna prepotentemente in corsa.
Non per il terzo scalo, assegnato dal precedente Governo Prodi a Viterbo, ma per una quarta struttura, di carattere regionale. Il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, a margine del congresso provinciale di An, ha rilanciato l'idea di uno scalo commerciale e civile a Latina Scalo. «Possiamo regalare a questa città un aeroporto commerciale -ha dichiarato Matteoli- ma io ritengo che sia possibile anche il low cost. Magari non come quello di Viterbo, ma sarà possibile realizzare uno scalo pari alla rappresentatività del capoluogo pontino. Sul piano logistico non ci sono troppi impedimenti. La pista sarà allargata di circa 300 metri. Nel Lazio è stata fatta una scelta su tre località: Frosinone, Viterbo e Latina. Frosinone a mio avviso non aveva titoli. È stata poi fatta una valutazione su Viterbo,abbiamo trovato le carte già pronte. Ma questa scelta è stata compiuta su ragioni di forza politica, per la presenza del ministro Fioroni». Qualcosa in più di una semplice apertura da parte del titolare delle Infrastrutture. «Gli uffici del ministero sono in stretto collegamento con l'amministrazione comunale di Latina -ha affermato il ministro- faremo certamente un passo alla volta». Anche la Provincia si sta muovendo. «Due anni fa fummo convocati per risolvere il problema Ciampino -ha detto ieri il vice-presidente Salvatore De Monaco- certo realizzando un nuovo scalo a Viterbo invece che a Latina il problema non lo avremmo risolto. Noi abbiamo l'Intermodale, la stazione mentre Viterbo sta chiedendo fondi per realizzare tutto quello che quì c'è già. Il nostro territorio con l'aereoporto andrebbe a dare al turismo un forte rilancio economico». La battaglia sullo scalo potrebbe diventare uno dei punti cruciali della prossima campagna elettorale amministrativa. Oltre all'aeroporto, Matteoli si è soffermato sull'importanza delle altre infrastrutture. «Dobbiamo andare oltre alla Roma-Latina -ha aggiunto il ministro- penso alla necessità di potenziare il collegamento stradale di tutta la Regione. Dalla Civitavecchia-Terracina, alla Roma-Latina-Gaeta». In pratica Matteoli ha rimesso in campo il vecchio pallino del centro-destra: il corridoio tirrenico. Non è mancato un riferimento alla struttura portuale da realizzare sul lido di Latina. «Ritengo che il porto di Foceverde sia una grande opportunità -ha dichiarato il ministro- credo che i vantaggi saranno molteplici, a partire dal ritorno sul piano occupazionale». Infine un accenno al Nucleare: «Sono favorevole al nucleare e credo che sia sbagliato dire "basta che non si faccia nel mio giardino". Va fatta una valutazione seria e sono i tecnici che devono indicare i siti giusti».
Il Tempo
La cosa triste è che nel tempo (anni) in cui in Italia si decide su uno o l'altro scalo, altrove si realizzano mega terminal ex novo.