Le critiche di Marko Jasko
il presidente Aoc
"Persa la sfida con il resto dell´Europa"
Marko Jasko, presidente di Aoc, Airline operators committee, l´associazione che raggruppa le compagnie aeree che operano a Linate e Malpensa, cosa non va nell´hub internazionale?
«Le disfunzioni sono causate da problemi organizzativi. Da una parte ci sono i disagi al sistema di smistamento bagagli, il Bhs. Dall´altra, le carenze di personale delle società che gestiscono i bagagli, e quindi soprattutto di Sea Handling».
Perché a Malpensa le inefficienze sui bagagli sono così frequenti?
«I problemi ci sono anche altrove. Da noi, così come a Zurigo, è stato installato un nuovo impianto, chiamato "a vassoi": le valigie non viaggiano sul nastro ma su una specie di piatto. Questo sistema fa in modo che non s´incastrino e vengano trasportate più velocemente. Ma a Malpensa il software installato sul nuovo sistema garantisce un efficienza inferiore al 50%: si blocca spesso ed è lento».
In Europa questi inconvenienti non ci sono. Perché?
«Ai problemi tecnici si somma la riduzione del personale, che riguarda soprattutto Sea perché gestisce il maggior volume di bagagli dell´hub. Londra, per esempio, ha avuto problemi di sicurezza, ma non di bagagli. Infatti a Heathrow ci sono quattro operatori per ogni molo di smistamento, da noi solo due».
La metà.
«I nastri s´intasano e si creano gli ingorghi di valigie e le attese. È molto grave, se si considera che il 70% di traffico è in transito verso altre destinazioni».
Cosa si dovrebbe fare per raggiungere gli standard di efficienza europei?
«A Malpensa ci sono gli stessi impianti degli altri aeroporti europei. Le imprese appaltatrici sono le stesse e forniscono le stesse macchine. Il problema è impiegare il personale necessario e opportunamente qualificato per farli funzionare come si deve».
(s. d. r.)
(La Repubblica - Milano)
CIAO
_goa
il presidente Aoc
"Persa la sfida con il resto dell´Europa"
Marko Jasko, presidente di Aoc, Airline operators committee, l´associazione che raggruppa le compagnie aeree che operano a Linate e Malpensa, cosa non va nell´hub internazionale?
«Le disfunzioni sono causate da problemi organizzativi. Da una parte ci sono i disagi al sistema di smistamento bagagli, il Bhs. Dall´altra, le carenze di personale delle società che gestiscono i bagagli, e quindi soprattutto di Sea Handling».
Perché a Malpensa le inefficienze sui bagagli sono così frequenti?
«I problemi ci sono anche altrove. Da noi, così come a Zurigo, è stato installato un nuovo impianto, chiamato "a vassoi": le valigie non viaggiano sul nastro ma su una specie di piatto. Questo sistema fa in modo che non s´incastrino e vengano trasportate più velocemente. Ma a Malpensa il software installato sul nuovo sistema garantisce un efficienza inferiore al 50%: si blocca spesso ed è lento».
In Europa questi inconvenienti non ci sono. Perché?
«Ai problemi tecnici si somma la riduzione del personale, che riguarda soprattutto Sea perché gestisce il maggior volume di bagagli dell´hub. Londra, per esempio, ha avuto problemi di sicurezza, ma non di bagagli. Infatti a Heathrow ci sono quattro operatori per ogni molo di smistamento, da noi solo due».
La metà.
«I nastri s´intasano e si creano gli ingorghi di valigie e le attese. È molto grave, se si considera che il 70% di traffico è in transito verso altre destinazioni».
Cosa si dovrebbe fare per raggiungere gli standard di efficienza europei?
«A Malpensa ci sono gli stessi impianti degli altri aeroporti europei. Le imprese appaltatrici sono le stesse e forniscono le stesse macchine. Il problema è impiegare il personale necessario e opportunamente qualificato per farli funzionare come si deve».
(s. d. r.)
(La Repubblica - Milano)
CIAO
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