Malaysia Airlines chiude i voli da Roma


Purtroppo come si è gia detto malasya paga la concorrenza di air asia,emirates e qatar. anche io ho provato tante volte a tornare a roma per le ferie con malasya da kl, vista la vicinanza con medan e jakarta, ma i prezzi di emirates e qatar sono nettamente inferiori. e si parla di non meno di 250-300 euro,a volte anche dipiù
 
E' la concorrenza!

Purtroppo come si è gia detto malasya paga la concorrenza di air asia,emirates e qatar. anche io ho provato tante volte a tornare a roma per le ferie con malasya da kl, vista la vicinanza con medan e jakarta, ma i prezzi di emirates e qatar sono nettamente inferiori. e si parla di non meno di 250-300 euro,a volte anche dipiù

Dovremmo essere tutti felici di ciò, o no? Finalmente con la concorrenza (...) possiamo volare in asia e australia a prezzi più bassi!
Finalmente possiamo comprarci una TShirt a 5 euro, 200kg di passata di pomodoro a 50€, un motore elettrico a 20€, e un computer a 300€.
Ma chissenefrega se poi la BA licenzia 3000 persone perchè deve chiudere il 50% dei voli in asia / oceania perchè NON PUO' fare concorrenza ad EK, chissene che la fabbrica veneta di abbigliamento chiude perchè NON PUO' fare concorrenza a quelle cinesi, chissene se gli agricoltori lasciano i campi incolti perchè la coltivazione dei pomodori è in perdita, chissenefrega se la fabbrica di motori di bologna chiude perchè sul mercato ci sono motori identici ai suoi a 1/5 del suo prezzo, che ovviamente non può applicare!
Ovviamente ho sparato numeri a caso, però il pensiero è chiaro: troppe aperture non aiutano il mercato, ma lo distruggono!

E gli effetti più seri li vedremo il prossimo anno, quando la crisi, quella verà, arriverà all' apice, allora, tanto per rimanere nei trasporti e nell' aviazione, vedremo un crollo di pax, e i pochi pax viaggeranno ovviamente in prevalenza con le mediorientali, e le europee chiuderanno voli!

A quel punto tiferemo ancora per EK & Co, chiedendo magari anche il BLQ-DXB?
Gli inglesi saranno molto contenti dei 4x di EK?
 
il mercato è dei migliori o di chi può permettersi di far pagare 300 euro un intercontinentale perchè paga il carburante a metà prezzo sempre se lo paga ?
nessuna compagnia aerea che paga il carburante come lo pagano le europee o le asiatiche potrebbe permettersi di tenere aperte tutte le rotte di ek/ey/qr e con quei prezzi ridicoli ... ricordati che per pagarti quei due intercontinentali l'anno migliaia di persone stanno perdendo il posto di lavoro in più di un continente e che una volta fatta fuori la concorrenza in modo sleale, rialzeranno sicuramente le tariffe.

io non dico che la concorrenza faccia male, anzi! ma che sia almeno leale e si contino davvero TUTTI i pro e i contro che può avere a livello globale...

Non c'è niente da fare: la logica del mercato in Italia fa veramente fatica ad affermarsi.

Se una compagnia può offrire un intercontinentale a 300 euro ed un altra no, la prima trionfa sul mercato e la seconda è costretta a ritirarsi. Chi ne guadagna? I consumatori.
Prezzi più bassi significano più passeggeri. Passeggeri che non si sarebbero potuti permettere il biglietto e che oggi volano. Passeggeri che se lo potevano permettere già prima ed oggi volano di più.
Più passeggeri significa più traffico e più traffico significa più lavoro, per compagnie aeree, aeroporti, costruttori aeronautici. Un lavoratore di una compagnia che non sta sul mercato forse verrà licenziato, ma dieci ne verranno assunti altrove.
Tutto questo significa crescita per l'economia.

Il mercato fa bene a tutti. E la storia delle compagnie mediorientali che non pagano il carburante è una immensa leggenda metropolitana.
 
Non c'è niente da fare: la logica del mercato in Italia fa veramente fatica ad affermarsi.

Se una compagnia può offrire un intercontinentale a 300 euro ed un altra no, la prima trionfa sul mercato e la seconda è costretta a ritirarsi. Chi ne guadagna? I consumatori.
Prezzi più bassi significano più passeggeri. Passeggeri che non si sarebbero potuti permettere il biglietto e che oggi volano. Passeggeri che se lo potevano permettere già prima ed oggi volano di più.
Più passeggeri significa più traffico e più traffico significa più lavoro, per compagnie aeree, aeroporti, costruttori aeronautici. Un lavoratore di una compagnia che non sta sul mercato forse verrà licenziato, ma dieci ne verranno assunti altrove.
Tutto questo significa crescita per l'economia.

Il mercato fa bene a tutti. E la storia delle compagnie mediorientali che non pagano il carburante è una immensa leggenda metropolitana.

Prima di affermare questo andrebbero fatte alcune verifiche...
Se i voli sono pieni di stranieri che vengono nel tuo paese a spendere soldi, allora significa crescita per l' economia, nel caso contrario l' economia del paese ci perde.
Se 300 persone (esagero) prendono un volo per l' India con EK e pagano tutte 1000$, l' economia perde 1000$ che escono dal paese!
O sbaglio?
 
a me spiace, perchè, anche se ci ho volato solo una volta, l'ho trovata ottima, francamente migliore della tanto sbandierata emirates (parlo di Economy), a partire dalla comodità delle potrone ( i 777 a 10 di EK sono famosissimi su qs forum)
 
forse per alcuni è la logica del libero mercato che fa fatica ad affermarsi, per me invece la si sbandiera solo quando fa comodo. In questo caso evidentemente tu sei dalla parte del consumatore e guardi solo la tua prospettiva e hai ipotizzato non si sa su quali basi che "dieci ne verranno assunti altrove" ... dove sia questo altrove non è dato sapere.

alcuni punti di vista da qualcuno che prova ad essere non solo consumatore :

- I passeggeri che prima pagavano 600 euro per un intercontinentale e ora ne pagano 400 non è che prima non viaggiavano, c'è un semplice spostamento del comportamento d'acquisto dei passeggeri che scelgono una compagnia rispetto ad un' altra mentre una parte aggiuntiva come il traffico etnico o business sarà incentivato a fare più trasferte. La conseguenza diretta è che queste compagnie continuano ad aumentare i voli ovvero capacità e avendo un costo unitario per pax nettamente inferiore ( in parte a delle ottime economie di scala e in parte a un effettivo vantaggio sui costi ) possono permettersi di fare continue promozioni per riempire i voli finendo per tagliare la concorrenza con semplice pratiche di dumping.

- l'incremento di offerta gonfiato porta ad ulteriori emissioni di gas serra nell'atmosfera ...

- più passeggeri non significano automaticamente più personale assunto. Ti faccio un esempio: se EK apre un terzo volo su FCO, il personale italiano e quello a DXB di EK rimangono essenzialmente invariati mentre il passaggio di passeggeri descritto poc'anzi porta come prima conseguenza a chiudere il collegamento di MH con KUL ovvero una perdita di posti di lavoro che non verranno riassorbiti nonostante ci sia stato un aumento di capacità ( e forse di passeggeri ). Inoltre il personale che viene assunto a DOH, AUH o DXB non è minimamente paragonabile alla quantità di posti persi nei quartieri generali o delle filiali estere di altre compagnie.

immensa leggenda metropolitana del carburante ?
quindi ciò che hanno affermato i governi canadese, tedesco e francese sono favolette. ah, ne prendo atto.
io lavoro per una compagnia non medio orientale che ha accordi con una delle 3 compagnie mediorientali ... ti posso assicurare da fonti interne che l'iscrizione dei costi per il carburante per km di questa compagnia sono esponenzialmente più bassi di quella dove lavoro io che è costretta, per sopravvivere, a far pagare una fuel surcharge.

a me piacerebbe invece che una volta tanto gli italiani non guardassero sempre e solo il loro orticello ma l'insieme di tutti i pro e i contro = utopia
 
Se le mediorientali pagano meno il carburante un motivo ci sarà no? Lo producono loro! Ma non dimentichiamoci che la benzina in Malaysia costa quanto quella di Dubai!!! Se proprio vogliamo scendere nei dettagli, allora in Venezuela il carburante per autotrazione è addirittura gratuito o dell'ordine di 1 cent al litro, eppure non esiste una major Venezuelana degna di nota.
Vogliamo processare EK perchè ha un hub a metà strada tra l'oriente e l'occidente e puo' intercettare tutti i flussi di traffico ad un costo inferiore delle europee? Allora i grandi hub europeii con i loro carrier, che hanno sempre avuto traffici immensi per gli USA sono giustificati?
Il discorso è questo: il libero mercato è a tutto vantaggio dei consumatori e le imprese diventano piu' competitive. Di traffico aereo ce n'e' per tutti, basta che ogni compagnia capisca dove collocare meglio i suoi aeromobili!
 
La vera utopia, secondo me, è non riuscire ad accettare la realtà: gli italiani non guarderanno sicuramente i pro e i contro in ogni cosa, ma perché qualcuno pensa che il governo tedesco e quello francese invece li guardino? Pensate che se al posto della Emirates ci fosse stata la Lufthansa i tedeschi avrebbero detto "no, così non va, è concorrenza sleale"? Questa è la situazione, tot posti di lavoro vengono persi ed altri vengono creati, magari in luoghi differenti, con modalità differenti e stipendi differenti. Non porterà vantaggi a tutti, senza dubbio, ma questo è il mercato. Se avete davvero rispetto per i posti di lavoro persi potrei suggerirvi di boicottare, voi che sicuramente potete, Emirates & Co. e viaggiare con le europee: però vorrei vedervi a pagare trecento euro in più il biglietto, onestamente. A meno che non abbiate davvero soldi da buttare o il biglietto pagato dall'azienda.
Dato che la British taglia, magari qualcuno dei licenziati troverà posto proprio in EK, e poi voglio vederlo dire che EK fa concorrenza sleale: al lavoratore interessa della concorrenza sleale o di portare a casa il denaro per vivere? Ogni individuo guarda il proprio orticello, è così che va avanti la vita, anche perché nessuno lo aiuterà mai a guardarlo.
Con tutto il dovuto rispetto, ma leggo solo tanta ipocrisia in certi commenti.
 
forse per alcuni è la logica del libero mercato che fa fatica ad affermarsi, per me invece la si sbandiera solo quando fa comodo. In questo caso evidentemente tu sei dalla parte del consumatore e guardi solo la tua prospettiva e hai ipotizzato non si sa su quali basi che "dieci ne verranno assunti altrove" ... dove sia questo altrove non è dato sapere.

alcuni punti di vista da qualcuno che prova ad essere non solo consumatore :

- I passeggeri che prima pagavano 600 euro per un intercontinentale e ora ne pagano 400 non è che prima non viaggiavano, c'è un semplice spostamento del comportamento d'acquisto dei passeggeri che scelgono una compagnia rispetto ad un' altra mentre una parte aggiuntiva come il traffico etnico o business sarà incentivato a fare più trasferte. La conseguenza diretta è che queste compagnie continuano ad aumentare i voli ovvero capacità e avendo un costo unitario per pax nettamente inferiore ( in parte a delle ottime economie di scala e in parte a un effettivo vantaggio sui costi ) possono permettersi di fare continue promozioni per riempire i voli finendo per tagliare la concorrenza con semplice pratiche di dumping.

E il surplus per milioni di passeggeri che possono volare a costi più bassi perché non dovrebbe essere valutato in tutto ciò?
Tra pagare un biglietto 600 euro o 400 euro non c'è solo uno spostamento del comportamento, c'è anche un evidentissimo surplus del consumatore che può risparmiare un terzo per lo stesso identico servizio. Perché mai il consumatore dovrebbe spendere di più per sussidiare aziende che offrono un servizio che altre aziende sono in grado di offrire a meno? Cosa ne viene in tasca al consumatore?

In definitiva quello che conta è il consumatore. Qualsiasi industria esiste in virtù della domanda di mercato.

- più passeggeri non significano automaticamente più personale assunto. Ti faccio un esempio: se EK apre un terzo volo su FCO, il personale italiano e quello a DXB di EK rimangono essenzialmente invariati mentre il passaggio di passeggeri descritto poc'anzi porta come prima conseguenza a chiudere il collegamento di MH con KUL ovvero una perdita di posti di lavoro che non verranno riassorbiti nonostante ci sia stato un aumento di capacità ( e forse di passeggeri ). Inoltre il personale che viene assunto a DOH, AUH o DXB non è minimamente paragonabile alla quantità di posti persi nei quartieri generali o delle filiali estere di altre compagnie.

Come fai a sostenere che all'operare tre voli giornalieri anziché due non corrisponda un aumento delle risorse umane impiegate, anche in loco?
Chi fornisce handling e catering all'aereo? Chi ottiene commissioni sulla vendita di biglietti?
 
Occupata la sede romana di Malaysia Airlines

I dipendenti di Malaysia Airlines occupano da 48 ore la sede della compagnia, in attesa che si faccia chiarezza sulla loro sorte. Si apprende da fonte interna, che la compagnia che ha sospeso i voli dallo scorso febbraio, non ha tutelato sindacalmente i propri dipendenti, omettendo anche la richiesta per la cassa integrazione. “E' una compagnia che sparisce dal mercato italiano – dichiara un portavoce dei dipendenti –, lasciando senza un riferimento in Italia, i tanti tour operator che vendono la Malesia. Non possiamo, quindi, che esprimere rammarico per la decisione della compagnia di cancellare i voli dall'Italia, decisione che si ripercuote anche su di noi, con la perdita del posto di lavoro. Il sindacato Filt Cgil ci sta rappresentando presso il ministero del Lavoro per trovare una soluzione che tuteli sia noi, sia il mercato italiano”. I dipendenti licenziati, tra Roma e Milano, sono diciassette.

http://guidaviaggi.it/notizie/142919/occupata-sede-romana-malaysia-airlines/
 

I lavoratori italiani della Malaysia Airlines occupano la sede di Fiumicino Aeroporto dal 13 Marzo us, qui di seguito il comunicato da noi scritto e già inviato all'Ambasciata e Consolato Malese, all'Ente del Turismo Malese, MIDA e MATRADE nonchè ai maggiori rappresentanti della Malaysia Airlines stessa. Ad oggi la Malaysia Airlines non ci ha replicato, l'occupazione continua su base permanente.


Dopo 18 anni di consolidata presenza sul mercato italiano, il 16 dicembre 2011 Malaysia
Airlines annuncia la sospensione dei collegamenti tra Italia e Malesia a partire dal 31
gennaio 2012.
I dipendenti di Malaysia Airlines Italia vogliono esporre la loro versione dei fatti e le loro
considerazioni, dettate dalla profonda conoscenza della Compagnia e del mercato.
Il valore e il potenziale che indiscutibilmente ha mostrato in questi anni la Compagnia,
portano a ritenere questa decisione immotivata, palesemente affrettata e poco ponderata,
considerando che in data 27 novembre u.s. è stato riferito, in sede di riunioni aziendali,
l’aumento di frequenze dalle attuali tre a cinque settimanali a partire da novembre 2012.
Dopo solo quindici giorni, tali intenzioni venivano smentite da una comunicazione della
Compagnia che annunciava la chiusura della rotta Italia-Malesia e vv.
In passato, i gravi momenti di crisi (bird flu, SARS, Tsunami in Indonesia) che hanno
colpito i flussi di traffico verso l’area asiatica, sono stati superati grazie alle risorse messe
in campo dal management locale, supportato fortemente dalla direzione europea e dalla
sede centrale di Kuala Lumpur.
Per fronteggiare la crisi economica e le pesanti ripercussioni nel settore del trasporto
aereo degli ultimi 3 anni, Malaysia Airlines Italia ha proposto innumerevoli iniziative
commerciali e politiche tariffarie atte a sostenere e a consolidare la presenza del vettore
nel mercato locale, iniziative MAI considerate, valutate o accolte da un management
regionale e centrale totalmente cieco di fronte alle esigenze della realtà italiana.
Di contro sono state imposte strategie e politiche completamente estranee alle dinamiche
del mercato italiano e chiaramente improntate su logiche palesemente non rispondenti alle
peculiarità locali.
Il fallimento di queste strategie ha determinato, per Malaysia Airlines, un significativo calo
di produttività e la progressiva perdita di market share.
La direzione regionale di Amsterdam, abusando della propria posizione dominante, ha
costantemente obbligato Malaysia Airlines Italia all’implementazione di iniziative in aperto
contrasto e disaccordo con le sollecitazioni provenienti dal mercato, che venivano
prontamente e puntualmente indicate dalla sede italiana.
Riteniamo che la direzione regionale di Amsterdam abbia fallito nella suo compito di
coordinamento e mediazione tra le stazioni europee e la sede centrale di Kuala Lumpur,
limitandosi ad esercitare una funzione di rigido controllo con atteggiamenti di arroganza
nei confronti del mercato italiano, da cui la compagnia si è inesorabilmente distaccata. Dal 31 marzo p.v. il nostro GSA di prenotazioni e biglietteria (ATT, Asian Tour Travel)
terminerà ogni attività. A tutt’oggi la compagnia, pur mantenendo l’operatività dagli scali di
Amsterdam, Francoforte, Parigi e Londra, non ha mostrato alcuna apertura nei confronti di
un possibile mantenimento di un ufficio offline, realtà invece presenti ormai da molti anni
in altri mercati europei: Zurigo, Zagabria, Bruxelles e Madrid, presidiati da personale
Malaysia Airlines.
Parimenti, non è stata neanche designata una rappresentanza estera europea a garanzia
della continuità del business, della distribuzione e del servizio al passeggero, confermando
un totale disinteresse nei confronti dell’Italia.
Con profonda costernazione si deve constatare che anche verso i “clienti interni” alla
compagnia la considerazione è stata nulla.
L’unica via prospettata è stato il licenziamento collettivo e il personale della compagnia ha
infatti cessato di lavorare il 29 febbraio u.s., attendendo la risoluzione del rapporto
lavorativo, che dovrebbe ormai giungere a breve. Tale decisione irrevocabile, non è stata
preceduta da misure straordinarie come politiche di contenimento dei costi operativi o di
gestione delle risorse umane (per esempio contratti di solidarietà ai dipendenti). Anche per
quanto riguarda l’ammortizzatore sociale della Cassa Integrazione Straordinaria (CIGS), la
Compagnia si è dimostrata inspiegabilmente non disponibile a farne uso, rimanendo
inflessibile sulle proprie decisioni.
Tutti i dipendenti della Malaysia Airlines si dissociano dalla posizione assunta dalla
Compagnia, che ritengono lesiva dell’immagine della Malesia in Italia e colgono l’occasione
per ringraziare il mercato per la solidarietà e il supporto dimostrati in questi anni.
 
Grazie per la preziosa testimonianza diretta, spiace vedere come possano muoversi dietro le quinte le cose......spiace ovviamente l'epilogo per chi ha lavorato per MH Italia per tanti anni.

Certo che avere rappresentaze dirette in mercati off line sicuramente minoritari rispetto all'Italia come Madrid o Zagabria......e non avere più nulla né a Roma né a Milano, lascia a dir poco perplessi.

Aggiornateci sull'evoluzione delle cose, anche se credo sia abbastanza difficile credere in qualcosa di positivo.
 
Grazie per la preziosa testimonianza diretta, spiace vedere come possano muoversi dietro le quinte le cose......spiace ovviamente l'epilogo per chi ha lavorato per MH Italia per tanti anni.

Certo che avere rappresentaze dirette in mercati off line sicuramente minoritari rispetto all'Italia come Madrid o Zagabria......e non avere più nulla né a Roma né a Milano, lascia a dir poco perplessi.

Aggiornateci sull'evoluzione delle cose, anche se credo sia abbastanza difficile credere in qualcosa di positivo.

Vi ringraziamo anche noi per il supporto morale e vi daremo aggiornamenti, se ce ne saranno
 
Scusate, ma quanti lavoratori sono stati licenziati? Un solo volo lungo raggio, quanti dipendenti puo' collocare?
E poi, se Emirates fa strage di compagnie aeree cosa ci possono fare in Malaysia Airlines?
 
Ultima modifica:
se Emirates fa strage di compagnie aeree cosa ci possono fare in Malaysia Airlines?
Mi sembra che il succo della questione sia tutto qui.
Per chi lo avesse scordato, nel 2011 MH ha perso circa 640 M€ e le rotte non profittevoli (o più probabilmente rese tali dalla concorrenza mediorientale), andavano tagliate in fretta per fermare un'emorragia di risorse che stava mettendo a rischio l'esistenza stessa della compagnia malese.
Ho paura che protestare in aeroporto non serva a nulla.
In bocca al lupo di cuore a chi ha perso il posto di lavoro.
 
Si rumoreggia inoltre la chiusura anche di Francoforte in Europa rimanendo operativi quindi solo su Amsterdam, Londra e Parigi in Europa.

Purtroppo MH negli ultimi anni ha solo chiuso destinazioni, vedi Madrid, Mosca, Stoccolma, Zurigo per citarne alcune.

Con qualche anno di ritardo arrivata la scure anche su FRA che viene chiusa da fine maggio come da comunicato del vettore.
Insieme a Francoforte altre destinazioni vengono chiuse, anche se non in Europa, come Krabi/Kochi/Kunming


http://www.luchtvaartnieuws.nl/nieu...-verdwijnt-uit-routenetwerk-malaysia-airlines