I connazionali deceduti erano operatori economici nel settore del marmo
Madagascar, incidente aereo: morti 3 italiani
Deceduti anche due piloti locali: viaggiavano su un Cessna 425 che si è schiantato due minuti dopo il decollo nei pressi di Toaliara
ANTANANARIVO - Tre italiani sono morti in Madagascar nello schianto di un piccolo aereo privato. Lo ha riferito la Farnesina, precisando che le vittime erano operatori economici nel settore del marmo.#8194;Il ministero degli Esteri ha riferito anche anche che i familiari delle tre vittime - che si trovavano in Madagascar per motivi di lavoro - sono già stati avvertiti. Il Cessna 425 sul quale viaggiavano i tre connazionali si è schiantato due minuti dopo il decollo nei pressi di Toaliara, un migliaio di chilometri a sud-ovest della capitale Antananarivo. La Farnesina, che ha infornato i familiari, sta organizzando il rimpatrio delle salme. Nello schianto sono morti anche i due piloti locali. I tre uomini d'affari italiani morti nell'incidente aereo in Madagascar erano Carlo Pozzi, originario della provincia di Lecco, Gianluca Marcolini, di Verona e Angelo Corvini di Carrara. Lo ha appreso l'agenzia italiana Agi.
Diverso il bilancio dell'incidente fornito dall'agenzia Misna che cita don Salon, missionario italiano da un paio di anni a Tulear (Toliara secondo un'altra dizione), sud ovest del Madagascar. «L'aereo ha preso fuoco poco dopo il decollo e dopo si è schiantato a terra, ma senza esplodere, a un centinaio di metri dalla pista di Tulear - ha raccontato don Salon -. A bordo c'erano 6 persone: uomini d'affari italiani e due piloti malgasci. Sono tutti morti, i loro corpi sono stati estratti stamani e presentavano gravissime ustioni». L'agenzia Misna fornisce anche la testimonianza di padre Carmelo Buccieri, direttore del centro salesiano di Tulear (Toliara secondo un'altra dizione): «Sono andato personalmente a benedire quei poveri corpi estratti dalle lamiere dell'aeroplano. Erano in condizioni terribili con ustioni gravissime e quasi irriconoscibili. Erano sei persone: i due piloti malgasci e 4 uomini d'affari italiani. Uno di loro però pare avesse la nazionalità svizzera. Erano arrivati ieri - prosegue Buccieri - avevano cenato con un'amica comune e stamani alle 4 avevano l'aereo. Da quello che so lavoravano tutti per l'azienda Magrama che opera nel settore del marmo» ha confermato padre Buccieri, sottolineando che l'incidente è avvenuto subito dopo il decollo, intorno alle 4:05 ora locale (le 3 del mattino ora italiana).
25 ottobre 2006
corriere.it