Lufthansa verso un modello più low-cost in Europa


DusCgn

Utente Registrato
9 Novembre 2005
14,680
20
.
Intervista fiume oggi sul Süddeutsche Zeitung a Christoph Franz, attuale deputy CEO di Lufthansa, molto probabilmente il successore di Mayrhuber a fine 2010.

http://www.sueddeutsche.de/wirtschaft/299/494633/text/

Riassumendo i punti salienti dell'intervista.

- la competizione anche sui voli di lungo raggio è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. Cita l'esempio di Bangalore, inizialmente quasi un'esclusiva Lufthansa, con buoni margini di guadagno, ora minata dalla concorrenza aggressiva (EK vola 3-4 volte al giorno dalla città indiana) con market share e margini di profitto drasticamente calati.

- questo obbliga una revisione del modello itra-europeo. Non ci si può più permettere di mantenere le perdite nei voli europei tramite il profitto derivante dalle operazioni di lungo raggio. Il business europeo deve cambiare e saper "camminare con le proprie gambe".

- la concorrenza delle lowcost, forse anche un pò sottovalutata in passato, ora porta LH ad agire in maniera radicale per riuscire a rimanere sul mercato non potendo persistere su questa strada.
Circa 100 rotte in cui opera LH sono in competizione diretta con qualche linea aerea a basso costo.

- il giornalista fa notare che le indiscrezioni passate parlavano di una riduzione del 40% dei costi per pax/km da attuare da parte di LH, cifra considerevole secondo lo stesso.
Franz aggiunge che, anche con una riduzione del 40%, i loro costi fissi saranno comunque superiori rispetto a quelli di altre compagnie quali Air Berlin. Potrebbe quindi non essere sufficiente ugualmente se non si agisce anche su altri 'fronti'.
LH presenta in alcuni segmenti costi anche dell'80% superiori rispetto ai competitors ed è irrealistico riuscire a raggiungere i livelli delle lowcost. Per cui la ricetta indicata è quella di ridurre il gap da una parte e compensare il rimanente con un maggior revenue medio per pax.
Si pensa di arrivare alla fatidica riduzione del 40% utilizzando aerei più capienti (con conseguenti costi per seat inferiori, abbasando quindi le tariffe applicate e andando a stimolare nuova domanda), con un maggior impiego giornaliero della flotta, efficientamento del personale, tagli di sprechi etc.. Fondamentale sarà raggiungere delle intese con i sindacati dei piloti e A/V.

- Franz, rispondendo a una domanda sulle previsioni del mercato a crisi terminata, asserisce che nessuno in LH è ormai così ingenuo da pensare che si ritornerà mai ai precedenti livelli di profitto del gruppo. Bisogna agire di conseguenza, lo si sta già facendo e altro si farà. Ad esempio ritardando la consegna di alcuni aeromobili e di preciso non si sa ancora quanti A380 saranno in flotta nel 2010.

- Infine si parla delle acquisizioni dell'indebitata Austrian e BMI. Quanto a quest'ultima non si esclude di rivenderla nuovamente in futuro, anche se la priorità al momento rimane quella di risollevarla dalla crisi profonda attuale. Positivo il caso JetBlue invece.




Sempre Chris Franz, sul Die Welt, approfondisce la tematica della concorrenza lowcost.
Non è logico andare a presidiare e rafforzare mercati esteri, per es Svizzera e Austria, quando poi si perdono quote importanti nel mercato domestico. Gli sforzi saranno incentrati quindi soprattutto a riconquistare il mercato di casa.
Si cercherà anche di applicare alcuni aspetti del modello lowcost in LH, per esempio con una maggior densità di posti sui voli in Europa, con l'installazione di poltrone più "slim", meno ingombranti.
Attualmente poi ci sono 6 livelli di catering a seconda della lunghezza del volo, questo rende le cose di più difficile gestione portando a sprechi inutili. Anche qui assisteremo a una revisione, semplificazione del tutto pur nell'intenzione di mantenere un servizio gratuito di bevande e cibo.

www.welt.de/wirtschaft/article5237345/Lufthansa-kopiert-die-Billigflieger-Strategie.html
 
Non so perchè ma quando li ascolto mi sembrano sempre persone serie...Ho troppi pregiudizi...
 
Grazie della segnalazione.

Ad onor del vero si deve riconoscere che la via che Lufthansa vuole percorrere vede Alitalia già incamminata da un po'.
E' arrivato il momento di abbandonare il modello cost plus, perché nessuno ha più il potere di fissare i prezzi a piacimento.

Se è arrivato anche il momento in cui i feed devono reggersi in piedi da soli o quasi, sono curioso di vedere quali saranno le conseguenze sulle reti intercontinentali dall' Europa.
 
Ad onor del vero si deve riconoscere che la via che Lufthansa vuole percorrere vede Alitalia già incamminata da un po'.

In tal senso, il compito per AZ era di certo più semplice grazie alle recenti scremature mentre è ovvio che per un gruppo tipo LH ciò possa richiedere più tempo. Credo che comunque sia la strada su cui prima o poi tutti dovranno incamminarsi (vedi ultime novità in casa AF-KL).
 
Mi chiedo anche come sarà un vettore low cost una volta che i vettori tradizionali si saranno trasformati in qual cosa che somiglia molto alle LCC. Lufthansa copia Air Berlin, ma Air Berlin dovrà diventare simile a Ryanair oppure no?

E Ryanair sarà costretta ad estremizzarsi ancor di più? Già adesso la prendo in considerazione solo per i voli assolutamente rinunciabili.
 
Grazie della segnalazione.

Ad onor del vero si deve riconoscere che la via che Lufthansa vuole percorrere vede Alitalia già incamminata da un po'.
E' arrivato il momento di abbandonare il modello cost plus, perché nessuno ha più il potere di fissare i prezzi a piacimento.

Se è arrivato anche il momento in cui i feed devono reggersi in piedi da soli o quasi, sono curioso di vedere quali saranno le conseguenze sulle reti intercontinentali dall' Europa.

Credo che le perdite maggiori in Europa siano nei voli non afferenti agli hub di MUC e FRA, quindi dove si utilizzano generalmente anche macchine più piccole, dove la concorrenza diretta è più marcata e dove non si ha il plus rispetto al competitor lowcost di trasportare pax che proseguono sul lungo raggio. Un Berlino-Stoccarda per esempio.
 
Si pensa di arrivare alla fatidica riduzione del 40% utilizzando aerei più capienti (con conseguenti costi per seat inferiori, abbasando quindi le tariffe applicate e andando a stimolare nuova domanda), con un maggior impiego giornaliero della flotta, efficientamento del personale, tagli di sprechi etc.. Fondamentale sarà raggiungere delle intese con i sindacati dei piloti e A/V.
[/url]

Proviamo a tradurre?
1) Porta aperta al 787-3 se Boeing riuscisse a farlo volare.
2) Riduzione dei night-out degli equipaggi, magari distribuendo il personale su un numero più ampio di basi.
3) Assistenti di volo spremuti molto di più nel corto e medio raggio. Chissà che non venga abbandonato il consueto mix di impegno sul breve e sul lungo. Oggi gli AV LH hanno abilitazioni e lavorano sia su voli intraeuropei sia su intercontinentali: potrebbe esserci una divisione in "classi" - con stipendi fortemente differenziati e livelli di anzianità più rigidi. Ha senso?
 
Proviamo a tradurre?
1) Porta aperta al 787-3 se Boeing riuscisse a farlo volare.
2) Riduzione dei night-out degli equipaggi, magari distribuendo il personale su un numero più ampio di basi.
3) Assistenti di volo spremuti molto di più nel corto e medio raggio. Chissà che non venga abbandonato il consueto mix di impegno sul breve e sul lungo. Oggi gli AV LH hanno abilitazioni e lavorano sia su voli intraeuropei sia su intercontinentali: potrebbe esserci una divisione in "classi" - con stipendi fortemente differenziati e livelli di anzianità più rigidi. Ha senso?

I punti 2 e 3 mi sembrano molto familiari...
 
In tutta questa austerità, come va a inserirsi il progetto, a tratti simil-sfarzoso, di LHI? In tutte le interviste in tedesco non trovo mai un riferimento alla succursale italiana.
Più di una volta mi sembra che la Birlenbach abbia citato il modello LHI essere anche superiore a quello della casa madre quanto a servizi offerti e catering di maggior qualità (che però si pagano anche di più).
Capisco che LHI debba anche farsi conoscere e apprezzare, quindi offrire un vinello o un sandwich in più serva anche a questo, però fino a quando si potrà conciliare questo con le esigenze del gruppo?
 
Ultima modifica:
Mi chiedo anche come sarà un vettore low cost una volta che i vettori tradizionali si saranno trasformati in qual cosa che somiglia molto alle LCC. Lufthansa copia Air Berlin, ma Air Berlin dovrà diventare simile a Ryanair oppure no?

E Ryanair sarà costretta ad estremizzarsi ancor di più? Già adesso la prendo in considerazione solo per i voli assolutamente rinunciabili.

Secondo me i vettori tradizionali inizieranno a copiare dalle LC anche la pratica del co-marketing su larga scala, mixato con protezioni politiche ai massimi livelli.
Tradotto, può essere "suggerito" ad aeroporti o enti locali di finanziare le varie LH, AF o AZ invece di FR o U2.
Anche perchè a mio avviso, la struttura dei costi di una LC è inavvicinabile per una major senza scatenare rivoluzioni sindacali difficilmente gestibili. Da quel punto di vista, le major sanno di non avere possibilità.
Quello, che possono fare, come dice giustamente il manager tedesco, è copiare dalle LC alcune soluzioni che consentono un risparmio senza intaccare troppo la qualità del viaggio.
Il dramma per le major è la forte diminuzione di pax disposti a pagare 3000€ a botta per un volo LR. Due o 3 pax di quel genere, probabilmente sono probabilmente sufficienti a pagare i costi di un feed AR...
Secondo me avremo un cambiamento marcato nella configurazione della cabine degli aerei, soprattutto nel LR (i SR sono già, di fatto, in classe unica, al massimo si possono avvicinare un po' le file).
Nel LR, a mio avviso, avremo una Y con posti a maggiore densità rispetto a quella media attuale, per poter offrire un prodotto alla clientela che ha come unico parametro il prezzo. Il 3-4-3 di alcuni 777 ne sono un esempio e credo non sarà nemmeno il peggiore, visto che sono in arrivo gli A330/340 configurati 3-3-3 (AF) e gli A350 configurati 3-4-3 (Air Asia).
Parte dei pax che viaggiavano in J, confluiranno sulla premium Y assieme a quei pax di Y che pagavano tariffe alte, i quali si ritroveranno un prodotto migliore a prezzi simili. Gli ex-J invece, avranno un' alternativa più economica della J, godendo comunque di un discreto livello di comfort.
In J viaggeranno i fortunati non toccati dalla crisi e i pax di F che nel nuovo clima non possono più permettersi viaggi da 5-6000€.
I residui pax di F, pronti a sostenere quei prezzi, credo diventeranno insufficienti a riempire gli 8-12 posti di ogni volo LR, suggerendo in svariati casi, l' eliminazione della cabina più prestigiosa.
E' interessante notare che AZ configurerà i LR proprio con J, Premium Y e Y.
Come pax mi dispiace dover rinunciare ad una Y più comoda, ma come scelta aziendale mirata al massimo profitto, la trovo corretta.
 
Secondo me i vettori tradizionali inizieranno a copiare dalle LC anche la pratica del co-marketing su larga scala, mixato con protezioni politiche ai massimi livelli.
Tradotto, può essere "suggerito" ad aeroporti o enti locali di finanziare le varie LH, AF o AZ invece di FR o U2.
Anche perchè a mio avviso, la struttura dei costi di una LC è inavvicinabile per una major senza scatenare rivoluzioni sindacali difficilmente gestibili. Da quel punto di vista, le major sanno di non avere possibilità.
Quello, che possono fare, come dice giustamente il manager tedesco, è copiare dalle LC alcune soluzioni che consentono un risparmio senza intaccare troppo la qualità del viaggio.
Il dramma per le major è la forte diminuzione di pax disposti a pagare 3000€ a botta per un volo LR. Due o 3 pax di quel genere, probabilmente sono probabilmente sufficienti a pagare i costi di un feed AR...
Secondo me avremo un cambiamento marcato nella configurazione della cabine degli aerei, soprattutto nel LR (i SR sono già, di fatto, in classe unica, al massimo si possono avvicinare un po' le file).
Nel LR, a mio avviso, avremo una Y con posti a maggiore densità rispetto a quella media attuale, per poter offrire un prodotto alla clientela che ha come unico parametro il prezzo. Il 3-4-3 di alcuni 777 ne sono un esempio e credo non sarà nemmeno il peggiore, visto che sono in arrivo gli A330/340 configurati 3-3-3 (AF) e gli A350 configurati 3-4-3 (Air Asia).
Parte dei pax che viaggiavano in J, confluiranno sulla premium Y assieme a quei pax di Y che pagavano tariffe alte, i quali si ritroveranno un prodotto migliore a prezzi simili. Gli ex-J invece, avranno un' alternativa più economica della J, godendo comunque di un discreto livello di comfort.
In J viaggeranno i fortunati non toccati dalla crisi e i pax di F che nel nuovo clima non possono più permettersi viaggi da 5-6000€.
I residui pax di F, pronti a sostenere quei prezzi, credo diventeranno insufficienti a riempire gli 8-12 posti di ogni volo LR, suggerendo in svariati casi, l' eliminazione della cabina più prestigiosa.
E' interessante notare che AZ configurerà i LR proprio con J, Premium Y e Y.
Come pax mi dispiace dover rinunciare ad una Y più comoda, ma come scelta aziendale mirata al massimo profitto, la trovo corretta.

Quoto in toto.

Per quanto riguarda la prima classe trovo che oggi giorno sia sempre piú inutile visto che:

a) escludendo il momento di crisi, chi é disposto a spendere molto trova molta offerta di Business Jets

b) le Business di oggi si avvicinano se non superano le prime classi di qualche anno fa

c) esisterá sempre l'alternativa di pochi vettori del middle-east o asiatici che offriranno un Prima insuperabile (vedi Suites).
 
Secondo me i vettori tradizionali inizieranno a copiare dalle LC anche la pratica del co-marketing su larga scala, mixato con protezioni politiche ai massimi livelli.
Tradotto, può essere "suggerito" ad aeroporti o enti locali di finanziare le varie LH, AF o AZ invece di FR o U2.
Questo punto è scarsamente praticabile dato che le regole della UE riservano il co-marketing allo sviluppo di aeroporti marginali, tipicamente i regionali, ed entro determinati limiti di tempo (se non erro in Sardegna i contributi a Ryanair scadono nel 2011 o 2012). A meno che Lufthansa non inizi a volare su piccoli aeroporti, cosa che non credo farà...
LH potrebbe però raccogliere quella quota di passeggeri che sta a metà tra il LC e le major, cioè quelli che magari sono disposti a spendere quei 40-50€ in più per un maggior confort a livello di poltrone ecc. ma rinunciando volentieri agli altri piccoli vantaggi delle "vecchie" compagnie tradizionali. Una classe economica sul breve raggio più spartana che in passato ma meno affollata e caotica rispetto alle LC. In questo senso lo scontro sarebbe più con Air Berlin che con le LC.
 
Questo punto è scarsamente praticabile dato che le regole della UE riservano il co-marketing allo sviluppo di aeroporti marginali, tipicamente i regionali, ed entro determinati limiti di tempo (se non erro in Sardegna i contributi a Ryanair scadono nel 2011 o 2012). A meno che Lufthansa non inizi a volare su piccoli aeroporti, cosa che non credo farà...
LH potrebbe però raccogliere quella quota di passeggeri che sta a metà tra il LC e le major, cioè quelli che magari sono disposti a spendere quei 40-50€ in più per un maggior confort a livello di poltrone ecc. ma rinunciando volentieri agli altri piccoli vantaggi delle "vecchie" compagnie tradizionali. Una classe economica sul breve raggio più spartana che in passato ma meno affollata e caotica rispetto alle LC. In questo senso lo scontro sarebbe più con Air Berlin che con le LC.
Onestamente non conosco in dettaglio le norme europee, ma se un aeroporto non esattamente marginale come Torino, può legalmente stipulare accordi di co-marketing con AZ e FR, ho il sospetto che la normativa comunitaria sia di manica piuttosto larga...